IL PD PREME PER LE DIMISSIONI DI MARINO. SABELLA: "DECIDERA' CIO' CHE E' MEGLIO PER LUI E LA SUA CITTA'"

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Roma – Non cessa il pressing del Pd per far dimettere Ignazio Marino. Le voci insistenti di un'uscita di scena volontaria del sindaco, sotto attacco tra l'altro per le spese istituzionali, si rincorrono da ieri e stamani vengono ribadite anche in ambienti del Pd romano. Alle 11 in Campidoglio è convocata una Giunta comunale. Il commissario del Pd Roma Matteo Orfini e il segretario romano di Sel Paolo Cento si incontreranno nel pomeriggio per fare il punto sulla situazione in Campidoglio. Secondo quanto si è appreso, al centro della discussione la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Marino «Sulle possibili dimissioni del Sindaco Marino posso solo dirvi che deciderà ciò che é meglio per lui e per la città. Appena ci sarà qualche decisione da parte sua ne prenderemo atto». É quanto ha detto l'assessore alla Legalità del Comune di Roma, Alfonso Sabella

Ignazio Marino: "Restituirò 20mila euro" "I romani si preoccupano della pulizia della citta', della raccolta dei rifiuti, della velocita' con cui la metro li porta al lavoro. Invece si e' sviluppato un dibattito surreale sugli scontrini delle spese con la carta di credito per rappresentanza del sindaco. Scontrini che io ho messo sul sito del Comune proprio per una totale trasparenza, e dopo si e' sviluppato il dibattito. Io voglio mettere un punto, si inizi a concentrarsi sui veri problemi della citta'". Lo ribadisce il sindaco di Roma Ignazio Marino in un video sulla sua pagina facebook, in cui spiega di aver "deciso di regalare 20mila euro di spese di rappresentanza alla citta'". "Ora basta – conclude Marino . non voglio piu' sentire parlare di queste vicende assurede e surreali, voglio che ci concentriamo sulle sfide vere della citta'"

Aurigemma: "I romani non vogliono le elemosine del sindaco" «I romani non vogliono elemosine dal sindaco genovese». Lo dichiara il capogruppo di forza Italia della Regione Lazio Antonello Aurigemma. Dopo «il famoso caso della Panda rossa», continua Aurigemma, «anche per quanto riguarda le spese di rappresentanza, Marino ha minacciato denunce, ha dichiarato che fossero spese legittime, poi dopo l'apertura di un fascicolo da parte della procura a seguito delle denunce di alcuni gruppi consiliari, smentisce se stesso ancora una volta e offende i romani affermando che restituirà i soldi per le spese di rappresentanza fatte in questi due anni con la carta di credito». «I romani – conclude – sono stufi di ascoltare le sue bugie: noi vogliamo sapere dalla Procura, e non da lui, se le spese effettuate erano legittime. Nel caso in cui le sue spese dovessero risultare ingiustificate, la smetta di prendere per i fondelli i romani e se ne vada. Sono convinto che stavolta anche alcuni esponenti del Pd la penseranno come i romani».




ROMA CAPITALE SGOMBERI: SANTORI CHIEDE LE DIMISSIONI DI IGNAZIO MARINO

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Attiveremo Class action contro il comune per contrastare le assegnazioni agli occupanti abusivi. Coinvolgeremo tutti i cittadini in attesa nelle graduatorie e le tante famiglie che hanno investito i propri risparmi per avere un’abitazione nei quartieri di nuova urbanizzazione

"Sel e centri sociali fanno quadrato attorno al vicesindaco Nieri e di fatto il silenzio omertoso di Marino rappresenta un grave atteggiamento istituzionale di chi è complice. Il Sindaco continua a pagare cambiali elettorali ai movimenti dell’estrema sinistra, calpestando la legge sulla pelle dei romani che da anni attendono in graduatoria un alloggio popolare. Le dimissioni della giunta capitolina sono doverose di fronte a questa vergognosa vicenda ancora colma di lati oscuri”, lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale e membro della commissione Politiche abitative, che già ieri ha annunciato una denuncia alla Procura della Repubblica per abuso d’ufficio e violazione delle normative regionali sull’assegnazione degli alloggi popolari nei confronti del sindaco Marino e del vicesindaco Nieri.

“Le procedure avviate dal sindaco Marino, per le assegnazioni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica in favore di occupanti abusivi degli edifici ex Hertz e Angelo Mai, devono essere annullate immediatamente sia perché i soggetti beneficiari non hanno alcun titolo sia perché sono ancora pubblici due avvisi del Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale per trovare alloggi in affitto da destinare a sedi di uffici e a case popolari. Allora ci chiediamo a che titolo il vicesindaco Nieri sta caldeggiando il pagamento dell’affitto o l’eventuale acquisto degli alloggi invenduti nei quartieri di nuova urbanizzazione destinati agli occupanti abusivi così come è avvenuto a Monte Stallonara? Per questi motivi ci attiveremo per sostenere una class action contro l’amministrazione capitolina per tutelare i diritti delle migliaia di cittadini in attesa nelle graduatorie pubbliche per l’assegnazione di alloggi popolari e per difendere le tante famiglie che hanno investito i propri risparmi per avere un’abitazione nei quartieri di nuova urbanizzazione ma che saranno invasi da decine di occupanti abusivi, per la maggior parte immigrati sconosciuti alle forze dell’ordine. Dal 2007 ad oggi sono oltre 400 gli alloggi popolari consegnati agli occupanti abusivi che fanno riferimento alla galassia dei centri sociali e ai movimenti per la casa dell’estrema sinistra, oltre il 20% delle assegnazioni totali. In barba alle migliaia di famiglie che aspettano da decenni un tetto e sono in possesso dei necessari requisiti previsti, si continua ad applicare una delibera voluta dalla giunta Veltroni, faziosa e colma di incongruenze. Senza dimenticare che le Istituzioni decidono le politiche per l’emergenza alloggiativa sotto il ricatto dei movimenti per la casa: non dimentichiamo infatti che sia il Campidoglio che la Regione Lazio nell’ultimo bando per le case popolari attribuiscono il punteggio massimo a tutti coloro che vivono in alloggi di fortuna, quali strutture messe a disposizione da associazioni riconosciute, e nella recentissima delibera della giunta Zingaretti di fatto si avvia una sanatoria ai nuclei familiari, anche formati da una sola persona, che vivono in immobili impropriamente adibiti ad abitazione, stanziando risorse a chi ha illegalmente e abusivamente occupato immobili”. Conclude Santori.