ROMA, CROLLO LUNGOTEVERE FLAMINIO: S'INDAGA PER DISASTRO COLPOSO

Redazione Cronache

Roma – La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per disastro colposo, coordinato dal procuratore aggiunto Roberto Cucchiari, sul crollo che ha interessato il palazzo che fa angolo fra il lungotevere Flaminio e piazza Gentile da Fabriano.Intanto, l’edificio interessato dal crollo risulta ancora inagibile. La protezione civile sta offrendo assistenza alloggiativa agli evacuati mentre il lungotevere è ancora chiuso in alcuni tratti e la polizia locale ha predisposto un sistema di deviazioni al traffico nella zona.
 

L'INCHIESTA Potrebbero essere stati dei lavori in un appartamento dell'edificio a causare il crollo di una parte del palazzo di lungotevere Flaminio 70, a Roma. E' l'ipotesi su cui si sta lavorando in queste ore. Il comandante dei vigili urbani di Roma Raffaele Clemente, accorso sul posto, spiega che "c'è un'indagine di polizia giudiziaria, pare ci fossero dei lavori e dobbiamo capire che tipo di interazione ci sia stata tra i lavori e il collasso". Anche un inquilino suggerisce un problema legato a lavori interni a un appartamento, al V piano, ricordando infatti che "il palazzo era stato ristrutturato due mesi fa, ed erano stati scongiurati i rischi primari. Si tratta di uno stabile del 1928, finito nel 1939 – riporta – costruito con determinati criteri strutturali. Tutto il resto dell'edificio infatti ha retto, qualcosa sarà successo al V piano, e infatti il solaio sottostante regge da solo il peso delle macerie". L'appartamento, ricorda l'uomo, era stato appena acquistato, "a 1,1 milioni" e dai balconi si gode di una straordinaria vista sul fiume, su Monte Mario e fino alla Farnesina".

Dunque sotto i riflettori i lavori di ristrutturazione in corso nell’appartamento del quinto piano, dove sarebbero stati eliminati tutti i tramezzi, e sul sovraccarico del sesto, sulla cui terrazza – hanno raccontato ieri alcuni testimoni – sembra ci fosse «una vera e propria giungla di piante», con vasi di cemento pieni di terra e acqua. Il sostituto procuratore Antonella Nespola, titolare del fascicolo nel quale si ipotizza il reato di crollo colposo di edificio, ha posto sotto sequestro tutta la documentazione acquisita ieri dai vigili urbani, compresa la Cila, la comunicazione per i lavori di ristrutturazione dello stabile al quinto piano che – stando a quanto afferma il presidente del Municipio, Giuseppe Gerace – «dal punto di vista della procedura amministrativa era stata fatta come doveva essere fatta». L’intenzione degli inquirenti, dopo aver ascoltato l’amministratore del condominio, è sentire anche i proprietari degli appartamenti interessati dal crollo ed in particolare quello del quinto piano. «È molto preoccupato – spiega l’amministratore del condominio -. Mi ha detto che stava facendo un minimo di ristrutturazione ma io non sapevo nemmeno chi fosse il nuovo inquilino nè che stesse facendo dei lavori». A breve la Procura affiderà anche un’ampia consulenza che punterà a chiarire la situazione strutturale dell’edificio. Indagini a parte, oggi al civico 70 del lungotevere Flaminio si sono rivisti i condomini degli appartamenti evacuati. Sono tornati per poter riprendere le loro cose. Accompagnati dai vigili del fuoco e con indosso i caschi di protezione sono potuti entrare in casa alcuni istanti per racimolare gli effetti personali. «Ho avuto molta paura – racconta un’inquilina -. Ora spero solo di tornare presto perchè stare in albergo non è piacevole e vorrei tornare a vivere a casa mia». Resta sempre viva la polemica dei condomini che ora dovranno sobbarcarsi anche i costi per la demolizione e la messa in sicurezza in seguito al crollo, come ha ribadito oggi l’amministratore, Vincenzo Marcialis. «Ci sentiamo abbandonati – ha detto – perchè oltre al danno subiamo anche la beffa». Nel palazzo continuano anche i controlli dei vigili del fuoco che oggi hanno verificato che non ci fossero perdite di gas all’ interno del bar che si trova sotto l’edificio interessato dal crollo

 

 

 

DEVIAZIONI AL TRAFFICO In particolare la Polizia Locale ha rinnovato l'invito ai cittadini di evitare le strade a ridosso dell'area chiusa, deviando il percorso come segue:

per i veicoli che provengono da sud, ossia da Lungotevere delle Navi, deviare verso il quartiere Prati attraversando Ponte del Risorgimento, oppure deviare verso il quartiere Parioli (Viale Tiziano/ Belle Arti);

per veicoli che provengono da Nord (Lungotevere Acqua Acetosa), deviare verso Corso Francia oppure in Via Flaminia, in direzione Stadio Flaminio.

Domenica 24 gennaio
Stadio Olimpico: in occasione dell'incontro di calcio Lazio-Chievo delle ore 15,00 si invitano i tifosi, se non indispensabile, a recarsi allo stadio utilizzando i mezzi pubblici, vista la riduzione dei parcheggi nell'area dell'incidente.

Lunedi 25 gennaio e successivi.
Sono previste criticità nel traffico veicolare, soprattutto attorno all'area Stadio Olimpico, in particolare Lungotevere Mar.llo Diaz e Largo M.llo Giardino, quindi si prega di limitare l'uso dell'auto nell'area, se non necessario.

La Polizia Locale metterà in campo tutte le forze necessarie atte a gestire il traffico. Sono comunque attivi tutti i servizi informativi (display stradali, Twitter, e mezzi di informazione). Se necessario seguiranno nuove informazioni."