ANGUILLARA, DISCARICA CUPINORO: CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO APERTO

Redazione

Anguillara (RM) – La recente situazione creatasi a seguito della requisizione del volume di 20.000 metri cubi della discarica di Cupinoro da parte del Commissario Goffredo Sottile, per consentire il conferimento dei rifiuti indifferenziati trattati (CER 191212) della Città di Roma, Fiumicino, Ciampino e Città del Vaticano, rappresenta un precedente nelle politiche di gestione del ciclo dei rifiuti a cui questa amministrazione ha l’obbligo di rispondere.

L’amministrazione comunale, immediatamente dopo essere venuta a conoscenza dell’azione posta in essere dal Commissario Sottile, si è attivata presso gli uffici regionali ed in ambito territoriale organizzando e partecipando a numerosi incontri istituzionali con i Sindaci dei comuni interessati, il Presidente Zingaretti e l’Assessore Civita al fine di affrontare la problematica.

Tutto ciò premesso, si informa che è stato convocato un Consiglio Comunale straordinario aperto per la giornata di giovedì 17 ottobre 2013 alle ore 18.30 presso la Sala Consiliare del Palazzo Comunale.
Il Gruppo Consiliare “Pizzorno Sindaco” ha predisposto un ordine del giorno inerente suddetto argomento che è riportato in allegato (vedi ODG discarica di Cupinoro).

Nel medesimo ODG sono trattati anche argomenti correlati all’evolversi della situazione concernente la gestione dei rifiuti presso la discarica che dal primo novembre p.v. dovranno essere trattati per mezzo di “trattamento meccanico biologico” (TMB) prima di poter essere conferiti a Cupinoro. Questa “novità”, conseguente all’annullamento della deroga precedentemente vigente (emanata nel giugno del 2009 dall’allora Ministro dell’Ambiente) e che consentiva il conferimento del rifiuto cosiddetto “tal quale” presso la discarica, è un obbligo di legge derivante dal recepimento di disposizioni Europee (vedi D.Lgs 36/2003 ed al D.M. 3 agosto 2005).
Le difficoltà emerse conseguentemente alla comunicazione da parte del Ministro Orlando relativa all’obbligo del trattamento del rifiuto prima del conferimento in discasrica, evidenzia come il ritardo accumulato nella realizzazione di impianti di trattamento del rifiuti nel quadrante Roma-Nord sia di fatto la vera emergenza su cui lavorare e confrontarsi.

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BRACCIANO, DISCARICA CUPINORO: DOMANI LA PROTESTA SOTTO LA SEDE DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO

Redazione

Bracciano (RM) – La discarica di Malagrotta è chiusa e a seguito di tale evento, che tutti i cittadini hanno accolto con grande favore, ne è seguita un'ennesima roulette russa alla ricerca di un buco dove mettere l'immondizia di Roma.

“Negli ultimi tre anni di commissariamento la città di Roma e la Regione Lazio non sono state in grado di organizzare una vera alternativa alle discariche e agli inceneritori. – Dichiarano in una nota dal Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio – Così ricomincia il TOTODISCARICHE.

Dopo Albano, dove già da mesi vengono sversati i Rifiuti di Roma, adesso tocca a Cupinoro/Bracciano e domani se non basta riempiranno il buco alla Falcognana. Adesso basta.  Riteniamo inaccettabile questa guerra al massacro la cui responsabilità è essenzialmente di chi da anni non è stato in grado o non ha voluto mettere in pratica ciò che la Comunità Europea ci impone da tempo.

Come Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio ribadiamo le nostre proposte di sempre:

– uscire subito dall'emergenza Rifiuti e rimettere al centro del dibattito in tutte le sedi competenti amministrative la questione Gestione dei rifiuti
– avviare e spingere la Raccolta Differenziata porta a porta, a tappe forzatea Roma ed in tutto il Lazio
– approntare subito fondi per la realizzare degli impianti per il trattamento aerobico dell'umido e del recupero delle materie prime differenziate
– rimettere subito mano al Piano Rifiuti Regionale del Lazio eliminando lo scenario di controllo
– gestire la fase di transizione tra l'avvio della raccolta differenziata e la chiusura delle discariche senza individuare nuovi siti da devastare o potenziare le discariche esistenti

Ribadiamo il nostro fermo no a discariche ed inceneritori in alcun sito. – La nota conclude – Non permetteremo in alcun modo che i rifiuti di Roma vengano sversati in nessuno dei siti attualmente proposti.
Oggi Cupinoro, domani Falcognana e dopodomani toccherà chissà a quale territorio. Ora i cittadini dicono basta”.

I Comitati aderenti al Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio hanno deciso di attuare nei prossimi giorni una serie di assemblee cittadine locali e di indire una prima manifestazione sotto il Consiglio Regionale del Lazio in via della Pisana 1301 mercoledì 16 ottobre alle ore 14.30.

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BRACCIANO, DISCARICA CUPINORO: I CITTADINI DICONO NO A UNA MALAGROTTA BIS

Redazione

Bracciano (RM) – "Non ci sarà una nuova Malagrotta, non a Bracciano". Erano almeno 200 persone questa mattina poco dopo l'alba nel sito della discarica di Cupinoro a Bracciano per dire "no" a 20 mila tonnellate di rifiuti romani. Ma soprattutto per dire "no" ad una Malagrotta bis nel territorio braccianese.

Per partecipare al sit- in, sono accorsi da Cerveteri, Ladispoli, Manziana ed Anguillara, cittadini e rappresentanti dei diversi comitati. A protestare c'era anche don Luigi Bergamin, parroco della frazione dei Terzi, il quale chiede a gran voce che siano effettuate tutte le verifiche sulla regolarità della concessione degli invasi a beneficio dei rifiuti di Roma. La paura di tutti è che il sito Bracciano arrivi a stoccare fino a 450mila tonnellate.

Inoltre,  a poca distanza dalla discarica, sono situate le falde acquifere che alimentano gli acquedotti del litorale. I residenti si sono trovati dall'oggi al domani con l'ombra di una mega – discarica a Cupinoro: Lo scorso 30 agosto la Bracciano Ambiente pubblica un bando per la vendita di parte della discarica a privati. Poco dopo, con un decreto il commissario ai rifiuti Goffredo Sottile ha disposto che ventimila tonnellate di rifiuti trattati di Roma, Fiumicino, Ciampino e Città del Vaticano vengano portati nella discarica di Cupinoro a Bracciano fino al 31 dicembre 2013.

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DISCARICA CUPINORO: I SINDACI DI ANGUILLARA, BRACCIANO, CERVETERI E LADISPOLI SI SONO INCONTRATI CON NICOLA ZINGARETTI E MICHELE CIVITA

Redazione 

Anguillara, Bracciano, Cerveteri e Ladispoli (RM) – Lunedì 7 ottobre alla Pisana si è svolto un incontro tra i Sindaci dei Comuni di Cerveteri, Alessio Pascucci, Ladispoli, Crescenzo Paliotta, Bracciano, Giuliano Sala e Anguillara, Francesco Pizzorno, alla presenza del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dell’Assessore Regionale alle Politiche del territorio e Rifiuti, Michele Civita.

“Questo incontro – scrivono in una nota congiunta i Sindaci di Cerveteri, Pascucci e di Ladispoli, Paliotta – ha chiarito alcuni aspetti che riteniamo fondamentali. In primo luogo c’è stata la conferma che Cupinoro non diventerà la nuova discarica della di Roma, né saranno realizzati altri impianti all’interno di questo comprensorio per ospitare i rifiuti provenienti dalla Capitale o da altre città.  Roma conferirà perciò i suoi rifiuti in impianti realizzati nei confini del territorio comunale. L’accoglimento a Cupinoro di 20mila tonnellate di rifiuti trattati che provengono da Roma e da altri Comuni è da ritenersi un misura temporanea, che decadrà in ogni caso il 31 dicembre prossimo come previsto dal provvedimento del Commissario all’emergenza rifiuti Sottile”.

“È stato sottolineato con forza – si legge ancora nella nota dei due Sindaci – che tutte le decisioni che riguardano il comprensorio devono necessariamente essere discusse e affrontate collegialmente da tutti i Comuni che vengono coinvolti, perché non è accettabile che scelte che hanno un impatto notevole sul territorio vengano prese sopra la testa dei cittadini. Su questo punto abbiamo raccolto con soddisfazione l’accordo e la disponibilità sia del Presidente Zingaretti e dell’Assessore Civita, che dei Sindaci Sala e Pizzorno”.
“Non è un caso se proprio il Comune di Cerveteri, in sintonia con quello di Ladispoli,  aveva lanciato mesi fa un Tavolo dei Sindaci dedicato alle Politiche Ambientali, che aveva tra i compiti prioritari proprio quello di affrontare il tema della gestione dei rifiuti. Nonostante la risposta ottenuta nei primi incontri fosse stata buona, probabilmente l’importanza di questo tavolo è stata sottovalutata. Abbiamo perciò richiesto alla Regione Lazio di patrocinare il rilancio di un tavolo permanente, raccogliendo il favore di tutti i presenti”.

I Sindaci di Cerveteri e Ladispoli hanno sollecitato la ricerca di soluzioni adeguate e tempestive al problema della gestione dei rifiuto indifferenziato: “La principale preoccupazione in questo momento è che dal primo novembre, come prevede la circolare ministeriale che recepisce la normativa europea, non si potrà conferire il rifiuto indifferenziato non trattato direttamente in discarica. In altri termini, la parte indifferenziata che compone i rifiuti prodotti nei nostri Comuni, anche proseguendo l’impegno per l’efficientamento della raccolta differenziata porta a porta, dovrà inevitabilmente essere prima inviata ad impianti di trattamento che non si trovano su questo territorio bensì sono molto lontani, come l’impianto di Viterbo o quello di Guidonia, con costi che ricadrebbero inevitabilmente sui cittadini attraverso la Tares. È indispensabile perciò trovare soluzioni che possano realizzare preso una gestione dei rifiuti di ambito comprensoriale. I Sindaci del territorio possono concertare la realizzazione di nuovi investimenti per la realizzazione di nuove infrastrutture per il trattamento e la gestione dei rifiuti”.

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02/10/2013 BRACCIANO, DISCARICA: VECCHIE E NUOVE SU CUPINORO…
01/10/2013 BRACCIANO, CUPINORO: ARRIVANO 20 MILA TONNELLATE DI RIFIUTI E DI … POLEMICHE
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BRACCIANO, CUPINORO: IL SINDACO PRECISA CHE NON C'E' STATA NESSUNA VENDITA DI TERRENI A PRIVATI

Luca Pagni
 
Bracciano (RM) – “Cupinoro non è il sito alternativo a Malagrotta. Non c’è stata nessuna vendita di terreni a privati”. E’ quanto precisa oggi il sindaco di Bracciano Giuliano Sala per chiarire la situazione che si è venuta a determinare a causa di un decreto del Commissario per il superamento della situazione di grave criticità dei rifiuti urbani nel territorio della Provincia di Roma  Sottile emesso oggi con il quale è stata requisita una volumetria di 20mila metri cubi destinata ad abbancare rifiuti esclusivamente trattati, escludendo pertanto il cosiddetto rifiuto indifferenziato.
 
“Si tratta – precisa ancora il sindaco Sala – di una volumetria già oggetto di un bando di gara emesso dalla Bracciano Ambiente. La prima gara è andata deserta, la seconda gara scade il 4 ottobre prossimo. Il decreto di requisizione del Commissario Sottile risulta essere in linea con le procedure che erano state avviate già da tempo dalla Bracciano Ambiente nel pieno della sua autonomia gestionale. La tipologia di rifiuto che potrà essere abbancata, nell’area residuale di Cupinoro, deve avere infatti il codice CER 191212 (rifiuto rigenerato proveniente dal trattamento meccanico di rifiuti urbani non pericolosi), lo stesso già previsto dal bando. Nel decreto – osserva ancora Sala – si stabilisce inoltre che il conferimento avverrà “nei rigorosi limiti della volumetria e della capacità disponibile pari a 20.000 tonnellate”.La dimostrazione che Cupinoro non sarà una seconda Malagrotta – ci tiene a precisare il sindaco di Bracciano – sta nei numeri. 20mila metri cubi infatti sono ben piccola cosa se si pensa che complessivamente Roma, Fiumicino, Ciampino e lo Stato Città del Vaticano producono 1.800.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati all'anno, 700.000/800.000 tonnellate di rifiuto proveniente da trattamento meccanico e biologico.
 
E’ necessario inoltre sottolineare che la volumetria residua dell’ invaso  attuale di Cupinoro  è  riservata esclusivamente ai 27 Comuni che già conferiscono  e che, a seguito della recente circolare del Ministro dell’Ambiente Orlando, l’abbancamento del cosiddetto “rifiuto tal quale” sarebbe inibito, in quanto deve essere, prima del conferimento in discarica, tritovagliato e stabilizzato. Come già in passato – conclude Sala – ribadiamo che Bracciano non sarà la discarica di Roma e che  Roma Capitale dovrà autonomamente risolvere nel proprio ambito, anche territoriale, la propria emergenza rifiuti”.

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BRACCIANO, DISCARICA CUPINORO: ARRIVA LA REPLICA DEL PRESIDENTE DELLA BRACCIANO AMBIENTE

Marchesi a Carone: "Se i due “esperti” desiderano visitare gli impianti presenti a Cupinoro, non essendo stati autorizzati dall'ente presso cui lavorano, dovranno accontentarsi di vederli insieme a (ed alla pari di) tutti i cittadini, nell'ambito delle visite guidate, e non utilizzando impropriamente lo strumento predisposto dal TUEL per il consigliere comunale.

 

Redazione

Bracciano (RM) – Dopo l'articolo "BRACCIANO, DISCARICA CUPINORO: DIVIETO DI ACCESSO AI TECNICI, VIA LIBERA SOLO AI CONSIGLIERI"  in cui il consigliere di opposizione Elena Carone evidenziava il fatto di non aver potuto accedere alla discarica di Cupinoro insieme a due suoi tecnici di fiducia, arriva tempestiva la nota del Presidente del Consiglio di Amministrazione della Bracciano Ambiente  Avv. Marcello Marchesi.

Ecco la nota:

"Gentile redazione,
dalla lettura della nota della consigliera Carone Fabiani, da cui scaturisce l'articolo BRACCIANO, DISCARICA CUPINORO: DIVIETO DI ACCESSO AI TECNICI, VIA LIBERA SOLO AI CONSIGLIERI, sembrerebbe che questa azienda pubblica nasconda il proprio operato ai cittadini. Naturalmente, così non è.

I cittadini che lo desiderano accedono personalmente agli impianti, per mezzo di visite guidate, già da tempo. La consigliera Carone, diversamente, ha chiesto di accedere agli impianti, in ragione dell'ufficio pubblico rivestito, dunque ex art. 43 del TUEL. E l'esercizio di tutti i diritti, inclusi quelli di maggiore latitudine, è soggetto a delle regole.

Dunque, la consigliera Carone, così come può chiedere a questa azienda tutti i documenti e le informazioni necessarie per svolgere al meglio il proprio compito, può accedere agli impianti industriali quando vuole, compatibilmente con le attività in essere, ma nell'esercizio dei suoi diritti di consigliere non può pretendere di farsi accompagnare da una delegazione di esperti tali autonominatisi, né da un collegio di sedicenti probiviri, né da un corteo di manifestanti di cui abbia personalmente selezionato i curricula.

Gli esperti della consigliera Carone, peraltro, sono due tecnici dell'ENEA, i cui nominativi non sono presenti nella lista di dipendenti che l'ENEA ha nei giorni scorsi provveduto a comunicare a questa azienda, ottenendo la relativa autorizzazione, affinché siano abilitati ad accedere agli impianti industriali della Bracciano Ambiente ed alle sperimentazioni condotte congiuntamente a Cupinoro.

Dunque, se i due “esperti” desiderano visitare gli impianti presenti a Cupinoro, non essendo stati autorizzati dall'ente presso cui lavorano, dovranno accontentarsi di vederli insieme a (ed alla pari di) tutti i cittadini, nell'ambito delle visite guidate, e non utilizzando impropriamente lo strumento predisposto dal TUEL per il consigliere comunale. Tutto qui.

Qui sotto trovate le due email scambiate con Elena Carone Fabiani.

Cordialmente.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Avv. Marcello Marchesi

 

CORRISPONDENZE EMAIL

Gentile Signora,

quale consigliere comunale, dovrebbe esserLe nota la differenza tra un accesso agli impianti, come da Lei richiesto ai sensi dell'art. 43 del TUEL, e le visite guidate organizzate per i cittadini di Bracciano dal nostro URP.  

Nulla vieta, infatti, che i Suoi "esperti" accedano agli impianti, previa prenotazione, in occasione delle visite guidate che, nel rispetto delle "norme in materia di sicurezza, nonché delle
ragioni tecniche-organizzative proprie della attività ivi dispiegata", organizziamo per i cittadini di Bracciano.

Tali visite, infatti, hanno lo scopo di mostrare direttamente (trasparenza) ai cittadini interessati le attività che questa società pubblica compie sul territorio, affinché si formino un proprio autonomo convincimento (partecipazione), senza essere costretti ad attingere informazioni mediate dalle organizzazioni e/o movimenti politici, anche qualora questi ultimi assumano di essere gli unici interpreti degli interessi collettivi.

Le ulteriori questioni, di natura "politica", da Lei sollevate, non sono di alcun interesse per questa azienda, che è proprietà di tutti i cittadini, indipendentemente dalla collocazione dei loro rappresentanti in seno al consiglio comunale.

Rimaniamo, pertanto, in attesa di concordare con Lei la data di accesso agli impianti di Cupinoro, ex art. 43 del TUEL.

mm

Egr. Dr. Marcello Marchesi,
prendo atto della decisione del Consiglio di Amministrazione della
Società Municipalizzata Bracciano Ambiente S.p.a. pur essendo a
conoscenza di diverso atteggiamento che la stessa ha  avuto nei
confronti di alcuni cittadini, estranei alla società, che hanno avuto il
privilegio di visitare la discarica in questione nonostante le "
limitazioni imposte dalle norme in materia di sicurezza, nonché dalle
ragioni tecniche-organizzative proprie della
attività ivi dispiegata".
Fa veramente indignare l'utilizzo strumentale e politico che la
maggioranza che governa il nostro paese e che esprime nel Sindaco il
socio unico della nostra municipalizzata fa delle parole
"partecipazione" e "trasparenza" .
Il movimento politico Bracciano Bene Comune metterà in atto tutte le
azioni necessarie a contrastare tale decisione che ritiene lesiva del
diritto dei cittadini di poter partecipare e controllare, nella
fattispecie, lo stato e il funzionamento di un bene comune, considerato
il fatto che la società in questione è pubblica.

La consigliera Comunale
Elena Rosa Carone Fabiani
 

Gentile Consigliere,
l'art. 43 del TUEL, che prevede per il consigliere comunale il "diritto di ottenere dagli uffici, rispettivamente, del comune e della provincia, nonchè dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso", nulla dispone in ordine all'accesso diretto e personale del soggetto che esercita un munus publicum agli impianti industriali della società municipalizzata.
Pertanto, tenuto fermo il suo diritto di ottenere dagli uffici – nel nostro caso dal Direttore Generale, a ciò deputato – tutte le notizie e le informazioni utili allo svolgimento del suo mandato, anche interpretando estensivamente tale diritto, così da consentire l'accesso del consigliere comunale agli impianti industriali, pur nel rispetto delle limitazioni imposte dalle norme in materia di sicurezza, nonché dalle ragioni tecniche-organizzative proprie della attività ivi dispiegata, non appare possibile, per le medesime ragioni, consentire l'accesso a terzi estranei all'azienda ed all'ente locale proprietario.
Rimanendo a Sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento dovesse ritenere necessario, Le porgo i miei migliori saluti.

mm

—–Messaggio originale—–
Da: elena.carone
Inviato: venerdì 8 febbraio 2013 10:31
A: Andrea Riccioni
Oggetto: richiesta 7 dicembre

Egr. Dr. Andrea Riccioni,
come da lei comunicatomi, ieri 7 Febbraio 2013, si sarebbe dovuto svolgere un Consiglio di Amministrazione all'ordine del giorno del quale doveva essere inserita, tra le varie ed eventuali, la mia richiesta di autorizzazione ad accedere nella discarica di Cupinoro con due tecnici di mia fiducia dei quali le ho già fornito le generalità.
A tal proposito, sono a chiederle quale sia stata la decisione assunta dal Consiglio di Amministrazione.
In attesa di un suo riscontro, invio distinti saluti.
Elena Rosa Carone Fabiani

 

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BRACCIANO, DISCARICA CUPINORO: DIVIETO DI ACCESSO AI TECNICI, VIA LIBERA SOLO AI CONSIGLIERI

Redazione

Bracciano (RM) – "Il movimento politico Bracciano Bene Comune ha  più volte stigmatizzato l’atteggiamento di totale chiusura alla richiesta dei cittadini di partecipazione e trasparenza, dell’attuale maggioranza che governa la città di Bracciano, e lo ha fatto sempre nella sede che ritiene più opportuna: il Consiglio Comunale. – Dichiara in una nota Elena Carone del movimento politico Bracciano Bene Comune – Ma ciò che sta accadendo – prosegue la nota – merita di essere condiviso e portato a conoscenza di un pubblico più vasto di quello che normalmente frequenta le sedute dei Consigli Comunali.
Ecco i fatti:
Il 7 Dicembre 2013,  ho protocollato, presso gli uffici della B.A., una semplice e regolare richiesta di autorizzazione ad effettuare, insieme a due tecnici di mia fiducia, una visita presso la discarica di Cupinoro. Ho atteso una risposta fino al 4 Gennaio, quando perplessa per il protrarsi dei tempi, la ho sollecitata telefonicamente.
Il 7 Gennaio, il Direttore Generale mi comunicava che l’accesso in discarica era consentito a me, in qualità di consigliera, ma non avrei potuto essere supportata dai miei tecnici che, al contrario, non potevano essere autorizzati.
Ho subito ricontattato telefonicamente il D.G. chiedendo spiegazioni  su tale decisione e, dopo un approfondito confronto, lo stesso mi ha consigliato di inviargli una mail indicando le generalità dei due tecnici in questione.
Ho immediatamente eseguito quanto mi era stato chiesto e ho aspettato diversi giorni prima di risollecitare una risposta che ho ricevuto il 29 gennaio, quando ho appreso, con non poco stupore, che la mia richiesta era stata inserita tra le varie ed eventuali dell’ordine del giorno del CDA della B.A. che si sarebbe tenuto il 7 Febbraio 2013. Quindi, il giorno 8 febbraio , ho inviato una nuova mail al D.G. per conoscere il parere del CDA in merito alla mia richiesta. Il riscontro l’ho avuto dal Presidente che ha confermato la decisione precedentemente assunta di autorizzare il mio ingresso in discarica e di non consentire l’accesso ai due tecnici di mia fiducia che , invece, avrebbero potuto accedere in discarica solo in occasione di visite guidate che la B.A. organizza per i cittadini.

Il movimento politico Bracciano Bene Comune ha chiesto, già da tempo, in sede di Consiglio Comunale, l’istituzione di un Comitato per la trasparenza e la partecipazione ; la risposta è stata negativa e abbiamo iniziato una raccolta di firme per sensibilizzare i cittadini che dovrebbero essere, non solo periodicamente informati sullo stato della nostra discarica, ma dovrebbero poter partecipare alle scelte e alla programmazione delle politiche su un tema, quello dei rifiuti, che a nostro avviso riveste un importanza strategica soprattutto in questo momento in cui , governo regione e provincia stanno cercando di affrontare il grande problema dello smaltimento dei rifiuti della capitale.

Ricordiamo che la B.A. s.p.a. ha richiesto e ottenuto un’autorizzazione integrata ambientale (AIA) per la realizzazione di un impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) da 135.000 tonnellate che a noi appare molto sovradimensionato considerando che attualmente il conferimento annuo dei rifiuti a Cupinoro è di 120.000 tonnellate e che, per legge, tutti i comuni dovranno avviare la raccolta differenziata, fatto questo che dovrebbe far diminuire il conferimento in termini di quantità. Ricordiamo inoltre che, come spesso avviene, si potrebbe arrivare ad una situazione d’emergenza in virtù della quale tutto potrebbe essere possibile.
Non capiamo quali possano essere le motivazioni che hanno indotto il CDA della B.A. a negare ad una consigliera comunale e ai suoi tecnici di fiducia l’accesso presso gli impianti di Cupinoro. Sicuramente riteniamo questo un atto lesivo del diritto di controllo che legittimamente dovremmo poter esercitare anche e solo come semplici cittadini.

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Girardi (Sel):: "Vogliamo credere di essere stati troppo severi: e allora il Sindaco dimostri di non avere nulla da nascondere, si confronti con i cittadini e li coinvolga a pieno titolo in questa vicenda. Visto che, ultimamente e contrariamente a quanto affermato in Consiglio Comunale, si è dichiarato favorevole al Comitato per la Trasparenza e la Partecipazione, si impegni per favorirne la sua rapida costituzione."

 

Redazione

Bracciano – "Si è recentemente diffusa la notizia della individuazione di Cupinoro (Bracciano) come possibile nuovo sito ove conferire i rifiuti di Roma a seguito della chiusura della discarica di Malagrotta; – Dichiara in una nota Giuseppe Girardi (Sel circolo lago di Bracciano) – stranamente ciò è avvenuto poche ore prima che si diffondesse la notizia – prosegue Girardi – dell’avvio di indagini sull’avvocato Cerroni per associazione a delinquere, truffa, estorsione, traffico illecito di rifiuti. Non sappiamo se le due vicende siano collegate ma, da quanto riportato sulla stampa, nelle indagini vi sarebbero ipotesi di reato anche per il sito indicato dal commissario Goffredo Sottile per sostituire Malagrotta, l'area di Monti dell'Ortaccio.Non sappiamo quanto la notizia sia vera; sappiamo, però, che è assolutamente verosimile. E’ tanto verosimile che noi stessi, già nell’estate dello scorso anno, contrastammo duramente la reiterata intenzione del Sindaco e della società Bracciano Ambiente di realizzare un impianto di trattamento di 130.000 tonnellate all’anno di rifiuti indifferenziati, e una discarica ad esso collegata; denunciammo, successivamente, il gravissimo pericolo derivante da quanto asserito in una lettera di Bracciano Ambiente: << l'area di Cupinoro presenta la possibilità di ….  sviluppare altre volumetrie di discarica per un valore attuale stimato per difetto di circa 1.200.000 mc; tale volumetria aggiuntiva servirà al conferimento dei sovvalli dell'attività di trattamento dei rifiuti, ove necessario prodotti anche in ambito provinciale e regionale, che la società ha in programma di realizzare>>. Denunciammo tutto ciò come una adesione di fatto al Piano sui rifiuti della Polverini, che non credeva nella raccolta differenziata puntando a impianti di trattamento, discariche e inceneritori. Dicemmo, anche, che in questo modo si esponeva il territorio ad interventi emergenziali. L’ipotesi è, purtroppo, verosimile, e occorre che i cittadini tutti si mobilitino per scongiurare un simile scempio: non vogliamo che Bracciano diventi la città dei rifiuti, con un mega impianto di trattamento, né tantomeno vogliamo che la discarica rimanga in vita, ingigantendosi, compromettendo un intero territorio; e non può essere l’introito che deriverebbe al Comune una buona ragione per accettare questa prospettiva. Il Sindaco Sala, e con lui il vertice della Bracciano Ambiente, dichiara di essere estraneo a tutto ciò, che mai permetterà un simile scempio; ci auguriamo che sia così, vorremmo credere alla sua parola, ma già altre volte ha mostrato di non essere affidabile, proprio in tema di rifiuti quando in una precedente campagna elettorale si impegnò a chiudere Cupinoro e a non realizzare impianti, salvo cambiare drasticamente idea, la stessa idea che oggi riconferma. Non è credibile perché, in questi anni e in questi mesi si è mostrato, piuttosto che un oppositore, un fiancheggiatore della Polverini. E non è credibile se, alle argomentazioni di chi lo critica, risponde con l’invettiva personale, affermando cose non vere per discreditare il suo interlocutore, come è accaduto proprio di recente. – Conclude la nota – Vogliamo credere di essere stati troppo severi: e allora il Sindaco dimostri di non avere nulla da nascondere, si confronti con i cittadini e li coinvolga a pieno titolo in questa vicenda. Visto che, ultimamente e contrariamente a quanto affermato in Consiglio Comunale, si è dichiarato favorevole al Comitato per la Trasparenza e la Partecipazione, si impegni per favorirne la sua rapida costituzione."

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BRACCIANO, PRESIDIO A CUPINORO. SALA: SENTO ODORE DI STRUMENTALIZZAZIONE

"E se la delibera del Comune di Bracciano che prevede tali impianti è del 2008, che c'entra il Piano Polverini che è del 2012 e che riprende di pari passo le linee strategiche del piano Marrazzo?"

 

Redazione

"Stamattina, secondo gli organizzatori, il giornalista di Rai/3 e qualcuno/a sempre pronto a dare contro all’amministrazione, a Cupinoro c'era un "presidio delle associazioni" che intervenivano sulla delibera consiliare relativa all'atto di indirizzo sul ciclo dei rifiuti e sulla strategia per il futuro della Bracciano Ambiente. – Così in una nota sul social Fb Giuliano Sala sindaco di Bracciano – Presidio – prosegue il primo cittadino – composto: da un rappresentante di una associazione del borgo storico, un rappresentante di un comitato cittadino, un dipendente della BA, -(Bracciano Ambiente) – il coordinatore di Sel del Lago, un rappresentante del comitato Rifiuti zero, un rappresentante di Prc che ha parlato per BBC – Bracciano Bene Comune – (lista che si è presentata alle recenti elezioni comunali), e altri due rappresentanti della stessa lista. Parlando del Piano Rifiuti della Polverini, il portavoce di BBC affermava (verificare per credere guardando la registrazione della ripresa!) che la strategia dell'Amministrazione Comunale era "perversa" e conforme alla cosiddetta strategia B del piano dei rifiuti Polverini, che punterebbe, qualora non si raggiungesse il 65% di differenziazione nei comuni (strategia A), su inceneritori e discariche. Ma questo signore, che è stato per circa 2 anni all'osservatorio provinciale sui rifiuti e che, come ha dichiarato il giornalista nell’intervista, “è uno scienziato dipendente dell’Enea”, come è possibile che non ricordi il piano rifiuti Marrazzo che già prevedeva a Bracciano impianto Tmb e Forsu? E se la delibera del Comune di Bracciano che prevede tali impianti è del 2008, che c'entra il Piano Polverini che è del 2012 e che riprende di pari passo le linee strategiche del piano Marrazzo? E, se non ricordo male, in quella maggioranza e nella Giunta , non sedevano Nieri (Prc ora Sel), Zaratti (listino Marrazzo ora Sel) i verdi Mariani e Bonelli, Luciani (Prc ora Sel) Tibaldi (Prc) e Peduzzi (Listino Marrazzo ora Prc), che condividevano tale piano? E cosa c’entra Bracciano, se i comuni dell’ hinterland non fanno raccolta differenziata? – La nota di Sala conclude – E quello della differenziata, non era uno dei compiti fondamentali di quell’osservatorio provinciale sui rifiuti, dove il portavoce di BBC “sedeva e disponeva” (lautamente ricompensato, però!)? E se la convenzione di Aarhus, che prevede un comitato per la partecipazione e la trasparenza sui temi ambientali e della giustizia ambientale, è entrata in funzione nel 2001, come mai nell’amministrazione Sala del 2007, dove sedeva quale consigliere/assessore/vicesindaco un rappresentante di Sel, oggi BBC, non si sentiva il bisogno di tale comitato? Forse perché allora ci si sentiva garantiti? Mah, mi sembra così inverosimile e….sento odore di strumentalizzazione!"

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BRACCIANO, IL COMITATO RIFIUTI ZERO DI FIUMICINO: “A CUPINORO I CONTI NON TORNANO”

"Si sta indirizzando la Bracciano Ambiente, il territorio di Bracciano (e confinante) verso una maggior presenza sul mercato attraverso la costruzione di una nuova cittadella della monnezza, probabilmente trattata."

 

Redazione

“Ci eravamo lasciati qualche tempo fa con l’Amministrazione e la stessa Bracciano Ambiente che lamentava un calo del conferimento in discarica di poco meno del 10% annuo (derivante dall’estensione della differenziata nei comuni conferitori), quindi con una mole di tal quale conferito in discarica di circa 120.000 tonn./anno ed adesso invece ci ritroviamo con la proposta di un impianto di digestione anaerobica da 30.000 tonn/anno con produzione di biogas ed un impianto TMB, non si capisce a cosa finalizzato (CDR, CSS, recupero di materia) da 135.000 tonn/anno. Totale quindi di165.000 Tonn/anno di capacità di ricezione, un aumento consistente di poco inferiore al 40%. – Dichiara in una nota il Presidente del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino –  Infine – prosegue la nota – un nuovo invaso di conferimento dei soli rifiuti trattati, adiacente all’attuale discarica in via di esaurimento, per una volumetria di 450.000 mc. Cosa succede? Non crediamo che stia aumentando la produzione dei rifiuti nei comuni conferitori (sia per l’effetto differenziata, sia anche per la crisi dei consumi), anzi;  e non crediamo che i comuni che hanno scelto  la differenziata porta a porta come sistema di raccolta nel tempo ci ripenseranno. Temiamo invece che semplicemente si intenda allargare la platea dei potenziali clienti, viste le difficoltà della regione sul fronte dei rifiuti ed il conseguente ritorno economico di questa industria; conseguentemente si sta indirizzando la Bracciano Ambiente, il territorio di Bracciano (e confinante) verso una maggior presenza sul mercato attraverso la costruzione di una nuova cittadella della monnezza, probabilmente trattata. Crediamo che la logica dei soldi facili derivanti dal biogas e dalla produzione di energia elettrica a prezzi assistiti siano una attrazione diabolica per le Amministrazioni, ed il territorio, che lotta contro il biogas dal Sasso, ad Allumiere, al megaimpianto da 24 MegaWatt a Maccarese, si trova ancora davanti a questo tipo di scelte, ad Amministrazioni che privilegiano il conto economico rispetto a quello ambientale ed al consumo di suolo. Ci domandiamo se questa svolta è stata concordata con le Amministrazioni dei territori confinanti, molte delle quali aderiscono alla strategia Rifiuti Zero. Era questo che serviva al territorio? E’ questo che amplifica e valorizza la vocazione agricola e turistica delle nostre terre? Un impianto TMB che lavora indifferenziato, oltre anche le attuali quantità conferite è semplicemente un disincentivo alla differenziata. E rispetto al digestore anaerobico, cosa si pensa di farne col digestato, di spargerlo tranquillamente sui campi? O di trasportarlo a qualche impianto di compostaggio? Noi diciamo di no, non sono queste le scelte che servono ai Cittadini. Serviva favorire le amministrazioni virtuose, quelle che fanno riduzione a monte, riciclo e riuso, serviva  costringere i Comuni conferitori a passare alla raccolta differenziata porta a porta quanto prima, utilizzando la leva dell’inasprimento tariffario e contingentando le quantità di tal quale conferibile ad ognuno, serviva un’impiantistica di riciclo del secco e di compostaggio aerobico dell’umido, serviva incentivare il compostaggio domestico e/o di comunità, quello che certo non serviva era aumentare la capacità industriale del sito, in particolare sul fronte dell'indifferenziato. – La nota conclude – Per quanto riguarda la gestione post-mortem dell’attuale discarica rimane un’indicazione dei costi stimati, ma nessun tempo certo. Nel frattempo registriamo che l’Amministrazione di Bracciano deve ancora fare un piano di passaggio alla raccolta differenziata porta a porta che consenta di raggiungere gli obiettivi fissati per legge: cioè il 65% entro quest'anno, ma evidentemente non è questa la priorità dell'Amministrazione."

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BRACCIANO, RIFIUTI: PARTE LA RACCOLTA DI FIRME PROMOSSA DA BBC PER ABROGARE GLI tabella DEL PIANO REGIONALE SUI RIFIUTI

Bracciano Bene Comune: "Chiediamo altresì l’istituzione del Comitato della Trasparenza e Partecipazione (CTP) che consenta ai cittadini di partecipare ai processi di ideazione, progettazione, realizzazione ed esercizio di impianti rilevanti, accedendo ai dati di monitoraggio durante l’esercizio degli impianti stessi."

Petizione BBC: [Per aderire all'appello per l'istituzione del Comitato di Cittadini della Trasparenza e Partecipazione per la Discarica di Cupinoro]

 

Redazione

"Sul tema dei rifiuti l'attuale maggioranza propone un percorso che, come abbiamo più volte denunciato in campagna elettorale, asseconda lo scellerato Piano regionale sui rifiuti approvato dalla Polverini: è un piano che prevede l’irrealistico raggiungimento del 65% di raccolta differenziata in tutto il Lazio entro il 2012; e, in caso di non raggiungimento dell’obiettivo, prevede il ricorso massiccio al trattamento dei rifiuti indifferenziati, con la conseguente proliferazione di discariche e inceneritori e una drastica penalizzazione della pratica del recupero, riciclo e riuso: un danno enorme sul piano ambientale e su quello economico. – Dichiara in una nota il portavoce del Gruppo Consiliare Bracciano Bene Comune – Di fatto,- prosegue la nota – invece di reimmettere nel ciclo i rifiuti trasformati in risorsa, se ne spreca una gran quantità, bruciandoli, mettendo in discarica una percentuale elevatissima di rifiuti stabilizzati, e producendo un compost di bassa qualità e basso valore economico. È la logica che questa maggioranza vorrebbe adottare: lo spreco contro l'efficienza e quindi il risparmio di risorse, l'attacco all'ambiente e alla salute contro la loro salvaguardia. Riteniamo che la presa d’atto, da parte della maggioranza, dell’autorizzazione integrata ambientale ricevuta (il 26 Maggio 2007) per la realizzazione di un mega-impianto di selezione degli indifferenziati in grado di trattare 130.000 tonnellate di rifiuti all’anno, ed il voler proseguire su questa strada che comporta anche un abnorme ampliamento della discarica di Cupinoro, costituiscano una grave ipoteca per il futuro del nostro territorio. Segnaliamo il comportamento antietico e incoerente del Sindaco di oggi e di ieri: nel programma elettorale del 2007, infatti, era esclusa la possibilità di ampliamento della discarica e della realizzazione degli impianti di trattamento; ciononostante l’allora sindaco ha operato in coerenza con l’autorizzazione della Regione, tradendo la fiducia degli elettori propri e di tutti i componenti della sua lista, alcuni dei quali inconsapevoli e tenuti rigorosamente all’oscuro. Noi  ci opporremo con determinazione – dentro il Consiglio Comunale e fuori, insieme ai cittadini – a questo scellerato programma della maggioranza, contrastando la strategia proposta da quest'ultima per la società Bracciano Ambiente, e impegnandoci nella raccolta di firme referendarie per abrogare gli tabella del Piano regionale sui rifiuti che consentono l'attuazione del cosiddetto piano “b”, ovvero  il ricorso massiccio agli impianti di selezione dei rifiuti indifferenziati in caso di non raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 2012. – La nota conclude -Chiediamo altresì l’istituzione del Comitato della Trasparenza e Partecipazione (CTP) che, in ottemperanza della legge nazionale che ha adottato la direttiva europea sulla “Convenzione di Aarhus”,  consenta ai cittadini di partecipare ai processi di ideazione, progettazione, realizzazione ed esercizio di impianti rilevanti, accedendo ai dati di monitoraggio durante l’esercizio degli impianti stessi.Coerentemente alla logica “neoliberista”, che subordina le reali esigenze dei cittadini, specialmente di quelli più in difficoltà, alle logiche del mercato, la maggioranza che amministra Bracciano propone la privatizzazione delle farmacie comunali: noi esprimiamo profonda contrarietà perché riteniamo indispensabile mantenere e sostenere la funzione sociale che queste strutture svolgono.