DIVINO AMORE: GRANDE PARTECIPAZIONI ALL'ASSEMBLEA PER DIRE NO ALLA DISCARICA

Red. Cronaca
Roma
– “Grande partecipazione all’assemblea del Presidio No Discarica Divino Amore, che torna ad essere l’epicentro di una lotta che non si è mai sopita, accompagnata da un lavoro comune  con il IX Municipio”. E’ quanto afferma Alessandro Lepidini,  Presidente della Commissione ambiente mobilità e perifierie del IX Municipio. “Ero sicuro – continua il consigliere dem – che la nostra comunità avrebbe risposto con un’importante partecipazione all’appello del presidio, perchè  la nostra gente ha già dimostrato di non piegarsi a scelte calate dall’alto, estremamente dannose per l’ambiente e la salute”. “Dovremmo aver già dimostrato che le sirene del profitto qui non trovano terreno fertile e continueremo a dimostrarlo. Con il rischio di un cedimento dei teli di impermeabilizzazione e il sensore di controllo disattivato ad iniziativa del gestore dell’attuale discarica, ci sono tutti i presupposti per un intervento forte da parte del Commissario Tronca  e della Regione Lazio. Per queste ragioni il verbale dell’Arpa Lazio che certifica questi fatti è stato trasmesso agli organi competenti”. “Come ribadito in assemblea – conclude Lepidini –  il prossimo passo in Municipio sarà l’approvazione di una interrogazione al Commissario Tronca, perchè a norma di legge quando la salute pubblica è a rischio può essere richiesto il riesame dell’autorizzazione. E con quest’ultima in scadenza questo è il momento di chiudere la partita definitivamente, perchè quella discarica sarà sempre una minaccia per tutti noi”.
 




ROMA, DIVINO AMORE: È DI NUOVO ALLARME DISCARICA

Red. cronache
Roma
– Torna l’allarme discarica sulla Via Ardeatina con l’arrivo di 58 nuovi codici riconducibili a rifiuti altamente pericolosi. E’ questo l’allarme lanciato dal Presidio No Discarica Divino Amore che ha indetto per sabato 30 gennaio 2016 alle ore 15 un’assemblea pubblica al presidio di Via Ardeatina al Km 15,300.

“Informeremo la comunità sui gravi pericoli per la salute”, annunciano i portavoce del Presidio, pronto a rilanciare la mobilitazione.

“Nel gennaio 2015 l’Arpa Lazio ha accertato la presenza di percolato tra i due teli di impermeabilizzazione della discarica di Via Ardeatina. Una situazione, questa, che allarma perchè potrebbe già essere in atto il cedimento della protezione con conseguente rischio di contaminazione delle falde acquifere”. E’ quanto afferma Alessandro Lepidini, Presidente della Commissione Ambiente mobilità e periferie del IX Municipio.

“La recente valutazione d’impatto ambientale positiva all’ampliamento a circa 190 codici cer di cui 58 pericolosi,  – prosegue il consigliere democratico – rinvia al futuro  la caratterizzazione del sito attraverso specifiche indagini di campo che dovrà effettuare il CNR. Tuttavia, il pericolo per la salute pubblica è attuale e in essere. Per questa ragione non c’è tempo da perdere e dopo la richiesta di intervento al Commissario Tronca, è ora necessario che il Municipio IX approvi una interrogazione al commissario straordinario per sollecitarne un’azione a tutela della salute pubblica, come espressamente previsto dalla legge.
“Il prossimo 30 gennaio alle ore 15 – conclude Lepidini –  parteciperò all’assemblea pubblicata indetta dal Presidio No discarica Divino Amore, per rilanciare la mobilitazione e dare una risposta adeguata all’ennesimo scempio al nostro territorio”.
 




DISCARICA DIVINO AMORE: ARRIVA L'ENNESIMO ALLARME PER "RISCHIO AMBIENTALE"

Redazione

Roma –  Il Presidio no discarica Divino Amore lancia l’ennesimo allarme discarica. Per questo motivo martedì 30 giugno 2015 alle ore 19 è stata indetta un’assemblea pubblica in Via Ardeatina Km 15.300, durante la quale verranno resi noti i pericoli attuali e i rischi ambientali per questo importante quadrante dell’Agro Romano. “Dal 2009 al 2010 nelle acque della falda acquifera che passa al di sotto della discarica dell’Ecofer – informa il Presidio – , l’ARPA ha accertato il superamento della concentrazione di metalli pesanti. Ma non è tutto. Nel 2014 oltre a questi elemtni chimici già rilevati in precedenza sono state riscontrate nuove sostanze cancerogene, ovvero Cloroformio e Trielina”.

“La Pubblica Amministrazione – prosegue il Presidio – ha attivato le procedure burocratiche per stabilire le cause di questo inquinamento del tutto anomalo e pericoloso per la salute dei cittadini. Ma è estremamente importante fare pressione affinchè l’acqua sia prelevata e analizzata anche nei pozzi a valle, nella zona Falcognana e Porta Medaglia”.

“Va ricordato -puntualizza il Presidio – che nel giugno 2013 è stata presentata da Ecofer la richiesta di ampiamento per 191 codici CER per l’installazione di un impianto fotovoltaico e un altro per il trattamento del percolato. Dopo una prima conferenza dei servizi (CDS) tenutasi il 17 dicembre 2013, nella quale si è discusso solo dell’impianto fotovoltaico col parere negativo motivato del MIBAC, la CDS è stata aggiornata a data da destinarsi. Nel frattempo il 12 Febbraio 2015 è stata convocata una nuova CDS, ma il giorno prima è stata rimandata a data da destinarsi e al momento non risulta esserci stata nessun’altra convocazione”.

“Cosa certa è che lo scorso febbraio l’Arpa ha stilato un verbale, che stiamo attentamente studiando, contro Ecofer per violazioni amministrative nella gestione della discarica. Un fatto – conclude il Presidio – che getta ombre e dubbi sulla gestione di questa vertenza, la quale pare non voglia chiudersi definitivamente, specie adesso che la questione rifiuti risulta essere una vera e propria emergenza nella capitale”.
 




ROMA, DIVINO AMORE: SU DISCARICA ECOFER IL PRESIDIO PRESENTA ESPOSTO IN PROCURA

Redazione

Roma – Il Presidio No Discarica Divino Amore insiste nell’azione di tutela ambientale e della salute umana attraverso un esposto alla Procura della Repubblica. A seguito di accesso agli atti Arpa – dichiara in una nota il Presidio – sono emerse gravi carenze e/o omissioni nei prescritti controlli sull’attività di gestione del sito da parte dei soggetti preposti. A fronte dell’accertamento del superamento delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (fluoruri, ferro, manganese e arsenico) – prosegue la nota del Presidio – non risulta siano state attivate le procedure di bonifica prescritte né ulteriori accertamenti di caratterizzazione del sito, come espressamente previsto dalla legge.

Ciò che con l’esposto abbiamo segnalato alla Procura – continua il Presidio – riguarda, a fronte del rilascio dell’AIA 2010, la mancata attivazione delle procedure di bonifica, la mancata istruttoria sulla contaminazione, sull’accertamento della tenuta del sistema di impermeabilizzazione, sull’assenza di collaudi delle opere (escluso il primo invaso). E ancora il mancato rispetto del monitoraggio ambientale (controlli annuali delle matrici ambientali e sui prodotti agroalimentari zonali), previsto dal Piano e prescritto nell’AIA, controlli che o non sono stati effettuati o non sono stati trasmessi all’ARPA impedendo, di fatto, la verifica di eventuali contaminazioni; ulteriori carenze poi nell’assenza di analisi e/o verifiche sulla dispersione del biogas; rispetto al percolato mancano analisi di caratterizzazione ai fini dell’ammissibilità in discarica e valutazioni analitiche circa la sua pericolosità.

Ne vien fuori un quadro molto articolato e preoccupante che – conclude il Presidio – se da un lato conferma quanto fossimo nel giusto allorché chiedevamo già ad ottobre la bonifica del sito, dall’altro denota che, malgrado la rilevata contaminazione, le attività nella discarica siano proseguite da oltre 3 anni nell’assoluta assenza di qualsiasi controllo ed è per questo – dichiara infine il Presidio – che abbiamo chiesto l’intervento della Procura a tutela della salute umana, dell’ambiente e del paesaggio in linea con lo spirito che ha sempre animato l’azione del Presidio.

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