ROMA, DISCARICABARILE: IL COMITATO RIFIUTI ZERO FIUMICINO RINFRESCA LA MEMORIA AL CONSIGLIERE COMUNALE GIANNI ALEMANNO

Redazione

Roma – "Al Consiglio Comunale di Roma tenutosi il 1 Agosto, sulla questione dei rifiuti, abbiamo sentito il Consigliere Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, grande  esperto del discaricabarile, responsabile assieme ad altri dell’attuale condizione emergenziale, proporre con il solo intento di alimentare la polemica politica e lo scontro fra poveri, soluzioni e siti ipotetici già precedentemente valutati e scartati: Allumiere o Pizzo del Prete per il sito definitivo, Bracciano e Colleferro come siti temporanei. – Dichiarano in una nota dal Comitato Rifiuti Zero Fiumicino – Vogliamo ricordare – prosegue la nota –  a questo consigliere comunale del comune a noi limitrofo che per quanto riguarda Pizzo del Prete ci sono due atti di governo, una delibera del Comune di Fiumicino del 27/04/2012 ed una mozione unitaria del Consiglio Regionale del 12/06/2012, (al tempo entrambe amministrazioni di Centro Destra),  che ne sanciscono l’inidoneità. – La nota conclude – Pensiamo che noi cittadini dobbiamo guardarci da chi negli ultimi anni, ai vari livelli istituzionali, ci ha governato: chi oggi si spertica in difesa di Falcognana ieri lo faceva per Pizzo del Prete, chi difendeva Pizzo del Prete buttava la croce ad Albano o Colleferro. L'unico fatto certo è che chi poteva fare non ha fatto nulla!.

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Redazione

Fiumicino (RM) – "Dopo oltre due anni di emergenza  durante i quali abbiamo assistito all’avvicendarsi di Ministri, Commissari Speciali, Governatori di Regione, Sindaci, Commissioni di esperti, e chi più ne ha più ne metta, il discaricabarile, il gioco estivo preferito dai politici laziali,  torna ad impazzare. – Dichiarano in una nota dal Comitato Rifiuti Zero Fiumicino – Peccato – prosegue la nota – che in due anni, fra ricerca di siti per nuovi inceneritori e nuove buche, nulla sia stato messo in campo per prevenire la produzione di rifiuti e troppo poco per lanciare la raccolta differenziata di qualità oltre le attuali bassissime percentuali ampiamente distanti dall’obiettivo minimo del 65% previsto per il 31 dicembre 2012. Roma è ferma al 24% e con questo dato rischia di trascinare nel baratro l’intera provincia, considerato che produce da sola oltre il 50% dei rifiuti prodotti in tutto il Lazio! Come non capire ed essere solidali con i cittadini dell’Ardeatina che oggi sono stati (o sembrano) condannati a subire, oltre a quelli già procurati da altri impianti presenti nella zona, i danni derivanti dalla nuova discarica rispetto alla cui sicurezza e temporaneità nessuno, dal Ministro al Sindaco di Roma, può offrire adeguate garanzie.

Le ragioni del loro No sono le ragioni di noi tutti, il loro giardino è il nostro giardino, non si deve aver paura di dire questo. Siamo oggi in presenza di un Piano Regionale Rifiuti, il Piano Tumori della Polverini, che già nella prima parte definita Scenario di Piano, tutt’ora vigente, conferma un ciclo integrato di trattamento e smaltimento rifiuti ancorato saldamente a discariche ed inceneritori e dove le uniche nuove entrate sono gli impianti a biogas, astutamente definiti impianti di compostaggio tacendo il fatto che sono, nella sostanza, veri e propri impianti industriali il cui scopo primario ed unico è, grazie agli incentivi pubblici, produrre energia, gas ed inquinamento, non certo compost di qualità!

Il Governatore Zingaretti e l’Assessore Civita hanno annunciato che nei prossimi mesi verrà effettuato un monitoraggio sulle quantità dei rifiuti prodotti, la raccolta differenziata e la capacità impiantistica di trattamento per poi presentare un nuovo piano rifiuti entro febbraio  2014: noi siamo convinti che da subito, se veramente l’obiettivo dei nostri Amministratori è quello di rientrare nella legalità e arrivare a rifiuti zero, se davvero non vogliono più discariche ed inceneritori, qualsiasi scelta dovrebbe essere assunta in modo tale che risulti compatibile al nuovo Piano e quindi, ci aspettiamo che questo contenga disposizioni certe ed ineludibili per la prevenzione, per la raccolta differenziata di qualità, per il recupero della materia, sia dalla frazione secca che da quella umida. Rifiuti ed energia sono questioni non sovrapponibili, i primi non possono essere considerati fonte energetica, non possono essere il carburante del futuro. Se con i rifiuti si alimenta la produzione energetica non si persegue l'obiettivo rifiuti zero: la prima esclude il secondo! – La nota  del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino conclude – Il nostro non è un comitato di esperti, di tecnici, siamo solo cittadini consapevoli che, in assoluta autonomia, guidati dalla ragione e dal buon senso, hanno ripreso fra le proprie mani la difesa della salute e del territorio. Ripetutamente le istituzioni ci chiedono senso di responsabilità e realismo, ebbene noi siamo non solo responsabili e realisti, noi proponiamo processi che hanno un inizio ed una fine, non partono dalla fine (la discarica… residuale) per poi inventarsi un inizio (il piano rifiuti),  noi abbiamo  una visione della vita che va al di là del nostro limitatissimo orizzonte temporale, che guarda alla riduzione dei consumi (oramai sprechi di risorse), pensiamo ai figli, ai nipoti e alle future generazioni ed è per questo che ora siamo noi a chiedere alla Politica di essere realista e responsabile e di mettere in campo piani e progetti affidabili, di quelli che non siano l'ennesima  “toppa” per trascinare situazioni di degrado che per il profitto di pochissimi mette a rischio e compromette il bene di tutti.