DIVORZIO BREVE: DA OGGI IN VIGORE LE NUOVE NORME

di Angelo Barraco
 
Roma – Sono cambiate le leggi sul divorzio in Italia, adesso bastano da 6 a 12 mesi per dirsi addio. La riforma sul divorzio, che è una rivoluzione per l’Italia, è stata approvata dal Parlamento lo scorso 22 aprile ed è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 6 maggio. L’entrata in vigore delle nuove norme è prevista per oggi, 26 maggio. Con la vecchia legge  dopo la separazione, dovevano trascorrere tre anni e poi si poteva chiedere il divorzio; la modifica riduce i tempi ad un anno necessario per poter chiedere il divorzio dopo la separazione.
 
Nel caso di separazione consensuale il tempo si riduce a sei mesi. Le norme si applicano ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della nuova legge. Entra in vigore anche nei casi in cui il procedimento di separazione risulti precedente alla medesima data. Analizziamo la legge 55/2015, un elemento importante è la riduzione dei tempo del divorzio descritti poc’anzi. Un altro elemento importante è lo scioglimento della comunione legale, si scioglie quando il presidente del Tribunale da l’autorizzazione ai coniugi di vivere separati. Se la separazione è consensuale lo scioglimento avviene dalla data in cui viene sottoscritto il processo verbale di separazione dei coniugi.
 
Come detto poc’anzi, il procedimento dispone anche l’applicazione della legge sui procedimenti in corso dalla data di entrata in vigore della riforma. Il presidente dell’associazione avvocati matrimonialisti italiani, Gian Ettore Gassani ha detto: “E' un primo passo  verso una riforma piu' radicale, con cui la separazione potrebbe diventare facoltativa e non obbligatoria per divorziare. In alcuni Paesi europei, infatti, e' possibile gia' il divorzio diretto” aggiunge “il provvedimento legislativo puo' riguardare da 50mila a 300mila procedimenti, una forbice molto ampia dovuta al fatto che non tutti in Italia intendono passare dalla separazione al divorzio.Ogni anno in media ci sono 90mila separazioni ma solo 50mila divorzi”.
 
Ma cos’è il divorzio breve? Che vantaggi offre? Il voto della Camera ha registrato un consenso di 398 si, 28 no e 6 astenuti al divorzio breve. Ciò significa che non sarà più necessario aspettare 3 anni prima di poter divorziare, come previsto dalla riforma della legge Fortuna-Baslini. Adesso basteranno 6 mesi, in caso di separazione consensuale e un anno se si decide di ricorrere al giudice. Il tempo rimane tale indipendentemente dalla presenza o meno di figli. Vi sono novità anche sulla comunione dei beni poiché la comunione si scioglie quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati. Il divorzio breve sarà operativo anche per i procedimenti in corso. 



DIVORZIO BREVE: E' POLEMICA DELLA CHIESA

Angelo Barraco
 
L’entrata in vigore del divorzio breve in Italia ha senz’altro portato un grande cambiamento, ma anche tante polemiche, le ultime arrivano dai cattolici e precisamente da Don Paolo Gentili che dice: “Vorremmo che lo stesso impegno messo nell'approvare il 'divorzio breve' le istituzioni lo rivolgessero anche a chi vuole fare famiglia: purtroppo, pero', cosi' non è”, in merito all’approvazione del divorzio breve commenta dicendo: “E, intervenendo pacatamente sul Servizio Informazione Religiosa che nazioni molto piu' laiche di noi abbiano sostegni alla vita di coppia mentre, in Italia, la solitudine dei legami e la difficolta' a tenere unita la famiglia e' un grido che non trova ascolto, date le scarsissime politiche per la famiglia e una societa' che stritola chi vuole vivere il 'per sempre”. Aggiunge che "sei mesi sono pochi per acquietare i rancori e dare i dovuti supporti, per trasformare la separazione in una nuova opportunita' d'incontro aprendosi al perdono, vi sono anche esempi di coppie lacerate negli affetti che dopo anni hanno ritrovato una loro unita”. In merito alla rapidità della separazione e all’eventuale rapidità nello sposarsi dice: “se nello stesso anno si potra' essere sposati a due persone differenti paradossalmente quello sposarsi viene privato di significato”. Ma cos’è il divorzio breve? Che vantaggi offre? Il voto della Camera ha registrato un consenso di 398 si, 28 no e 6 astenuti al divorzio breve. Ciò significa che non sarà più necessario aspettare 3 anni prima di poter divorziare, come previsto dalla riforma della legge Fortuna-Baslini. Adesso basteranno 6 mesi, in caso di separazione consensuale e un anno se si decide di ricorrere al giudice. Il tempo rimane tale indipendentemente dalla presenza o meno di figli. Vi sono novità anche sulla comunione dei beni poiché la comunione si scioglie quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati. Il divorzio breve sarà operativo anche per i procedimenti in corso. 



DIVORZIO BREVE: IL PROVVEDIMENTO SARA' IN AULA IN 21 APRILE

di Angelo Barraco
 
Le norme sul divorzio breve stanno prendendo il via libera  e la commissione di Giustizia della Camera ha approvato il provvedimento in materia, e tale provvedimento sarà in aula dal 21 aprile. Il testo in questione prevede una riduzione del tempo per chiedere il divorzio dopo la separazione. Con la legge attuale, dopo la separazione, devono trascorrere tre anni e poi si può chiedere il divorzio; la modifica riduce i tempi ad un anno necessario per poter chiedere il divorzio dopo la separazione. Nel caso di separazione consensuale il tempo si riduce a sei mesi. Le norme si applicano ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della nuova legge. Entra in vigore anche Nei casi in cui il procedimento di separazione risulti precedente alla medesima data.