Nemi, a.a.a. cercasi democrazia: i Consiglieri di minoranza scrivono (per la seconda volta) al Prefetto di Roma

NEMI (RM) – I Consiglieri comunali di minoranza a Nemi Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri di “Ricomncio da Nemi” e Stefano Tersigni di “Insieme per Nemi” scrivono nuovamente al Prefetto di Roma per segnalare che il Sindaco di Nemi – Alberto Bertucci – non si è attenuto a quanto disposto dal TUEL e dallo Statuto comunale non inserendo tra i vari ordini del giorno del Consiglio comunale fissato per il 30 dicembre la mozione di sfiducia al Sindaco presentata e protocollata lo scorso 30 ottobre e che andava discussa non oltre 30 giorni.

Una seconda segnalazione al Prefetto, dopo quella inviata 5 giorni fa, per chiedere un intervento finalizzato a ristabilire le fondamentali condizioni per l’esercizio delle attività amministrative, nel pieno rispetto della democrazia.

Di seguito il testo della PEC inviata al Prefetto di Roma

“Alla C. A.

– S. E. il PREFETTO DI ROMA

Premesso che

– In data 30.10.2020 al Prot. 9567 i sottoscritti consiglieri comunali hanno presentato una Mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Alberto Bertucci, allegata alla presente;

– La mozione di sfiducia, ai sensi dell’art.52 del T.U.E.L. n. 267/2000, deve essere “messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione”;

– L’articolo 39, comma 2 del T.U.E.L. n. 267/2000 prevede l’obbligo di convocazione del consiglio, con inserimento nell’ordine del giorno delle questioni proposte, quando venga richiesto, tra gli altri, da un quinto dei consiglieri.

– Sussistendo il predetto quorum ed essendo l’oggetto lecito ed attinente alle competenze dell’Ente, l’obbligo di legge può ritenersi soddisfatto inserendo il punto nell’ordine del giorno del consiglio comunale in cui vengono trattati altri argomenti;

Considerato che

– In data 24.12.2020 il Consigliere Tersigni ha inviato una comunicazione al Prefetto di Roma segnalando la mancata convocazione del consiglio comunale per la discussione della mozione di sfiducia al sindaco nei tempi previsti dai regolamenti;

– Lo stesso giorno, al Prot. 11304, I sottoscritti hanno ricevuto comunicazione via PEC con la convocazione del consiglio comunale per il giorno 30 c.m.;

Verificato che

– Nell’ODG relativo alla sopra citata convocazione, NON è stata inserita la mozione di sfiducia al sindaco Bertucci.

– In data 29.12.2020 al Prot. 11340 i sottoscritti consiglieri comunali hanno inviato al Segretario Comunale una PEC con richiesta di chiarimenti in merito al mancato inserimento della Mozione di sfiducia al sindaco nell’ODG del consiglio comunale e non hanno ricevuto alcuna risposta, né è a loro pervenuta successiva comunicazione con l’integrazione nell’OdG del punto di cui in oggetto.

Tutto ciò premesso e considerato

i sottoscritti chiedono a S.E. di poter intervenire per ristabilire le fondamentali condizioni per l’esercizio delle attività amministrative, nel pieno rispetto della democrazia.

Con osservanza,

I Consiglieri Comunali di Nemi

Patrizia Corrieri

Carlo Cortuso

Stefano Tersigni”




Nemi, mozione di sfiducia al Sindaco: l’amministrazione non rispetta il TUEL e lo Statuto comunale. Tersigni scrive al Prefetto

La mozione, protocollata il 30 ottobre, per Legge doveva essere discussa non oltre 30 giorni dopo dalla sua presentazione

NEMI (RM) – Il Consigliere comunale di minoranza a Nemi Stefano Tersigni scrive al Prefetto per segnalare che il Sindaco di Nemi – Alberto Bertucci – non si è attenuto a quanto disposto dal TUEL e dallo Statuto comunale.

La questione riguarda la mozione di sfiducia al Sindaco, presentata e protocollata lo scorso 30 ottobre dai Consiglieri di opposizione Stefano Tersigni, Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri, che per Legge doveva essere discussa non oltre 30 giorni dopo dalla sua presentazione.

Il Consigliere Tersigni ha dunque scritto al Prefetto per segnalare il mancato rispetto a quanto previsto dal TUEL e a quanto previsto dallo Statuto comunale di Nemi: “Visto il Dispositivo dell’art. 52 Tuel (la Mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco… VIENE MESSA IN DISCUSSIONE NON PRIMA DI 10 GIORNI E NON OLTRE TRENTA GIORNI DALLA SUA PRESENTAZIONE). Visto quanto dispone l’art. 32 dello STATUTO DEL COMUNE DI NEMI. Considerato che la Mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco di Nemi (motivata anche dal fatto che siamo da circa 1 anno senza la figura del Vicesindaco) è stata protocollata il 30/10/2020”.




Nemi, da 9 mesi senza Vicesindaco nonostante le indicazioni della Prefettura: il Consigliere Tersigni presenta mozione di sfiducia al Sindaco

NEMI (RM) – Mozione di sfiducia con votazione segreta al Sindaco di Nemi Alberto Bertucci quella presentata oggi dal Consigliere di opposizione Stefano Tersigni di “Insieme per Nemi” per la mancanza della figura del Vicesindaco che ormai si protrae da ben nove mesi nonostante le indicazioni fornite dalla Prefettura di Roma che aveva invitato l’amministrazione comunale a provvedere alla necessaria nomina del Vicesindaco richiamando quanto ribadito con la circolare ministeriale n. 2379 del 16.02.2012, proprio per l’esercizio delle indefettibili funzioni sostitutive del sindaco impedito o assente.

“Sono trascorsi quasi nove mesi dalle dimissioni del Vicesindaco Edy Palazzi e le dimissioni del Vicesindaco Pietro Pazienza che sono state presentate dopo solo tre settimane di incarico”. Questo quanto evidenziato dal Consigliere comunale il quale ha evidenziato il fatto che “nella specifica e attuale situazione per il Comune di Nemi la Giunta è composta dal solo Sindaco e dall’Assessore Pietro Pazienza il quale risulta già dimissionario dalla carica di Vicesindaco. Risultando quindi inattuabile anche la condizione precedentemente citata da fonte del Ministero dell’Interno, oltre al fatto che la figura del Sindaco/Vicesindaco è interessata da nuovi doveri imposti dall’ultimo DPCM”.

Tersigni rileva il fatto che “l’articolo 53, comma 2 del d.lgs.n. 267/2000 che prevede la sostituzione del Sindaco da parte del solo Vicesindaco e in mancanza di designazione è Vicesindaco di diritto l’assessore più anziano , non essendo ammissibili ulteriori figure istituzionali che lo possano sostituire nelle proprie competenze quale organo monocratico ovvero quale capo della Giunta. Pertanto, ferma restando l’assoluta necessità di ottemperare al disposto di legge che richiede l’esplicita designazione del Vicesindaco da parte del Sindaco, la citata norma fornisce il necessario strumento per l’individuazione della figura vicaria del Sindaco. ( rif. Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli affari Interni e Territoriali). Quindi nella specifica e attuale situazione per il Comune di Nemi la Giunta è composta dal solo Sindaco e dall’Assessore Pietro Pazienza il quale risulta già dimissionario dalla carica di Vicesindaco. Risultando quindi inattuabile anche la condizione precedentemente citata da fonte del Ministero dell’Interno”.

Ora la mozione dovrà essere votata in Consiglio comunale, qualora venga ammessa e il Consigliere di “Insieme per Nemi” ha voluto lanciare un avvertimento che “se anche questa volta la mozione non dovesse essere ammessa a votazione” si rivolgerà direttamente all’Autorità Giudiziaria”.




Nemi, nuove tensioni in Comune: dopo Palazzi si dimette Pazienza

NEMI (RM) – Nemi di nuovo senza la figura del Vicesindaco dopo appena tre settimane da quando l’assessore Pietro Pazienza era stato nominato alla carica numero due dell’Ente comunale.

Dimissioni, che secondo fonti non ufficiali sarebbero state già protocollate in Comune e che fanno ripiombare in una situazione di empasse amministrativa la piccola cittadina castellana. Infatti la Prefettura di Roma aveva invitato a provvedere alla necessaria nomina del Vicesindaco come ribadito, peraltro, anche con la circolare ministeriale n. 2379 del 16.02.2012, proprio per l’esercizio delle indefettibili funzioni sostitutive del sindaco impedito o assente.

Una carica necessaria quella del Vicesindaco, come evidenziato anche dal Consiglio di Stato, sez. I, nel parere n. 501/2001: ‘L’esigenza di continuità nell’azione amministrativa dell’ente locale postula che in ogni momento vi sia un soggetto giuridicamente legittimato ad adottare tutti i provvedimenti oggettivamente necessari nell’interesse pubblico.’. Pertanto, resta ferma l’assoluta necessità di ottemperare al disposto normativo che richiede l’esplicita designazione del Vicesindaco da parte del Sindaco.

Dunque, in assenza di un Vicesindaco il primo cittadino di Nemi non può muoversi dal paese in quanto, come evidenziato dal CdS verrebbe a mancare il “soggetto giuridicamente legittimato ad adottare tutti i provvedimenti oggettivamente necessari nell’interesse pubblico”.

Cortuso – Corrieri “Ricomincio da Nemi”: “Un Comune deserto”

Il Consigliere di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso si è recato in Comune nella mattinata odierna per richiedere alcune informazioni circa i lavori di adeguamento “Covid 19” della scuola in vista della prossima apertura del nuovo anno scolastico e ha potuto riscontrare l’assenza sia del sindaco che del suo vice, oltre all’assenza dei responsabili dell’Ufficio Tecnico, dell’Ufficio Economato.

“Non è semplice svolgere il nostro compito di consiglieri – scrivono Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri di “Ricomincio da Nemi” se non abbiamo praticamente nessun interlocutore. Siamo stanchi di parlare con i muri di gomma. – proseguono – Anche stavolta siamo costretti a scrivere al Prefetto, cosa che francamente è diventata davvero svilente e frustrante. Ci vergogniamo per il nostro sindaco, per i suoi consiglieri, per i suoi assessori per i suoi dirigenti, per il segretario comunale che non si comporta come garante dell’Ente, permettendo che tutto ciò accada. Fa un caldo africano e infatti, il comune è deserto!”

Tersigni “Insieme per Nemi”: “Dimissioni immediate e che la parola torni ai cittadini”

“Le dimissioni di Palazzi prima e di Pazienza dopo, avvenute dopo poche settimane dalla sua nomina, – dichiara il Consigliere comunale di “Insieme per Nemi Stefano Tersigni – evidenziano più fratture all’interno della maggioranza. O il Sindaco riesce nell’impresa di ricompattare i suoi – conclude Tersigni – o l’unica soluzione sono le sue dimissioni e che la parola torni ai cittadini”




NEMI: IL PARCO GIOCHI E' STATO PULITO E IL CANCELLO LASCIATO CHIUSO


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Redazione
Nemi (RM)
– Detto fatto è il caso di dire: Dopo l'ennesima segnalazione de L'Osservatore d'Italia sullo stato di degrado del parco giochi ai Lecci, nella zona alta di Nemi, in preda da diverso tempo all’incuria, lunedì 20 aprile, sono state tagliate le erbacce incolte e persino il povero alberello storto, oggetto di riflessioni di un nostro lettore, è stato rimesso in piedi. Siamo lieti che ogni tanto la stampa serva a qualcosa, evidentemente anche il nostro appello al vicesindaco di Nemi Edy Palazzi è servito a qualcosa.

Ora l’area sarebbe di nuovo potenzialmente frequentabile, se non fosse per il cancello chiuso e per il fatto che non esiste sull'albo pretorio del Comune di Nemi un atto che ne ufficializzi la pubblica fruizione.

Resta quindi solo un’azione che l’amministrazione di Alberto Bertucci dovrebbe fare ed è quella di avvalersi del proprio strapagatissimo ufficio stampa e fargli diramare un comunicato istituzionale attraverso il quale comunicare alla cittadinanza che è possibile fruire del parco giochi ai Lecci dedicato ai più piccoli, magari con un breve appuntamento a Nemi alta direttamente al parco dei Lecci per brindare alla nuova opera costata ben 25 mila euro di soldi pubblici.

L’ufficializzazione  permetterà così la pubblica fruizione del sito che ad oggi è ancora avvolta nel mistero. Perché è avvolta nel mistero? Perché nonostante l'azione di far tagliare le erbacce, il cancello resta comunque chiuso e pertanto l’area non sembra accessibile al pubblico.

Così, prendendo atto dello sforzo di aver fatto quella che dovrebbe essere normale manutenzione ordinaria, adesso chiediamo che venga sciolto quest’ulteriore dubbio che assilla diversi cittadini di Nemi: il parco giochi è omologato e in sicurezza? Ci sarà una ufficializzazione o dovremo aspettare ancora che cresca nuovamente l’erba e i farinelli nascondano i giochi dei più piccoli? Se i giochi sono in sicurezza allora sì che i residenti dei Lecci e dintorni potranno finalmente usufruire dello spazio che dovrebbe essere pubblico ma che per ora ha ancora il cancello serrato.

Proviamo quindi ad appellarci nuovamente al vice sindaco Edy Palazzi, che è residente a Nemi alta nei pressi del Parco giochi per tentare di sciogliere questo amletico enigma del cancello chiuso e della mancanza di quell'atto ufficiale che ne decreti la pubblica fruizione.


 




NEMI: SUI GIOCHI DEI BIMBI ASSOTUTELA DENUNCIA LO SPRECO DEI SOLDI PUBBLICI

Redazione
Nemi (RM)
– "Purtroppo dobbiamo urlare all’ennesima vergogna dopo le continue segnalazioni sullo stato di degrado del parco giochi ai Lecci, in vita da circa un anno nella zona alta di Nemi. – Dichiara in una nota Ivan Galea Coordinatore AssoTutela Roma Nord e Castelli Romani – Lo scandalo – prosegue la nota del Coordinatore AssoTutela – è che ci sono 25 mila euro di soldi pubblici impiegati per un’opera di cui non si reperisce ad oggi un atto ufficiale che ne giustifichi la pubblica fruizione.

I giochi sono omologati e in sicurezza in via Parco dei Lecci? Perché il cancello è sempre chiuso e il parco è in completo stato di degrado? Ci troviamo di fronte ad un ennesimo scenario che ben rappresenta il prodotto della Dis – amministrazione di Alberto Bertucci.

In centro a Nemi non c’è più l’unico scivolo che veniva utilizzato dai bambini, al Parco dei Lecci c’è degrado incuria e un giallo tutto da risolvere. In piazza alle Colombe non c’è uno spazio dedicato ai più piccoli: Anche questa volta il sindaco Alberto Bertucci non darà risposte ai cittadini? Dopo lo scempio degli alberi tagliati, per i quali finalmente sono in corso delle indagini a seguito del mio esposto, siamo di fronte ad una ennesima gestione scellerata dei soldi dei cittadini di Nemi: “Dov’è il vicesindaco Edy Palazzi che ci risulta vivere nella zona dei Lecci?”.

I nostri figli hanno bisogno di una buona amministrazione della casa comunale da buon padre di famiglia. Anche su questa situazione andremo fino in fondo finché la situazione non tornerà nei binari della chiarezza e della sicurezza". Conclude la nota di Ivan Galea Coordinatore AssoTutela Roma Nord e Castelli Romani.




NEMI, VIA PERINO: A.A.A. CERCASI 165 MILA EURO… E CERCASI DITTA CHE HA FATTO I LAVORI

di Angelo Parca

Nemi (RM) – “E io pago” avrebbe detto anche in questa occasione l’intramontabile Antonio De Curtis in arte Totò. Altri soldi della comunità nemese che se ne vanno. Oltre al danno di vedere andato in fumo un finanziamento regionale di 165 mila euro per illuminare un tratto di via Perino con faretti a terra, vi è anche la beffa di vedere uno scenario di abbandono. I cavi di rame non ci sono più, i faretti non si vedono (non sappiamo se erano stati posizionati o meno).

Questo progetto è stato approvato con deliberazione di giunta, alla presenza del sindaco di Nemi Alberto Bertucci, del vice sindaco Edy Palazzi e dell'assessore Pietro Pazienza a marzo del 2014. [ CLICCARE QUI PER VISIONARE LA DELIBERA DI GIUNTA ]

Siamo ad agosto 2014 e la collettività avrebbe potuto godere di una illuminazione pubblica degna di un finanziamento della Regione più che congruo, plaudendo sicuramente all’amministrazione comunale. 

Con un finanziamento di 165 mila euro, ci chiediamo però dove sia finito il bando di gara per l’affidamento dei lavori. Sull’albo pretorio non vi è traccia. E’ stato indetto un bando di gara ad evidenza pubblica per l’affidamento dei lavori? Quale ditta ha vinto?

La storia sembra essere proprio un’altra. Dulci sin fundo, per avere questo bel risultato il Comune di Nemi non si è avvalso del proprio ufficio Tecnico per progettare questo intervento che diciamo non è accostabile ad un opera “straordinaria” e impossibile, ma ha incaricato il solito ingegnere, straordinariamente “tuttologo” Nando Mastrostefano che per la redazione del progetto, il piano ed il coordinamento della sicurezza del cantiere, la direzione lavori, contabilità e anche per lo svolgimento di attività tecnico amministrative per la realizzazione dell’opera ha presentato un conto di 19 mila euro oltre Iva per un totale di 24 mila euro. [ CLICCARE QUI PER VISIONARE LA DETERMINA DI AFFIDAMENTO ALL'ING. NANDO MASTROSTEFANO ]

Dalle foto si evince che il marciapiedino in cubetti di porfido in alcuni punti è già sconnesso, dei cavi elettrici e dei faretti neppure l’ombra.

A parte l’opinabilità sull’opportunità o meno di realizzare un simile progetto, considerando che i ladri sono riusciti ad asportare anche l’illuminazione al centro storico di Nemi (figuriamoci in un posto lontano dal centro abitato e privo di vigilanza), chi è responsabile di questo foto – finish?

Se l’ingegner Nando Mastrostefano è stato incaricato della redazione del progetto definitivo ed esecutivo, ha valutato quest’ultimo la possibilità che tutto finisse con lo scenario odierno? Durante un cantiere del genere, ricordiamo costato 165 mila euro, non sarebbe stato opportuno predisporre un servizio di vigilanza? Altra curiosità: Il Parco Regionale dei Castelli Romani ha autorizzato la posa in opera di fari a terra che puntano verso l’alto e che presumibilmente provocano inquinamento luminoso?

Ricorrono sempre i soliti “professionisti” negli incarichi che conferisce il Comune di Nemi e sembrerebbe agiscano con tempi fulminei: Il 6 marzo Mastrostefano riceve l’incarico e il 10 marzo vengono approvati i lavori che iniziano addirittura il 17 marzo! L’ingegnere ha redatto il progetto in soli quattro giorni? Quanta fretta per arrivare alle immagini immortalate soltanto ieri. [ CLICCARE QUI PER VISIONARE L'ORDINANZA DEL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE GABRIELE DI BELLA ]

 




NEMI, CORSI: SCATTA IL PIANO “B”

 

[ CLICCARE QUI PER LEGGERE LA DELIBERA DI GIUNTA ]

 

di Chiara Rai

Nemi (RM) – C'è una notizia fresca di Giunta (Alberto Bertucci, Edy Palazzi e Pietro Pazienza). Mediante deliberazione il sindaco più i due, conferiscono un incarico professionale per la redazione di un "piano particolareggiato" in zona Corsi.

Ma vogliamo essere più specifici ancora facendo la premessa che la delibera prima menziona le tre zone di completamento di edilizia residenziale che sono Le Colombe, I Corsi e Parco dei Lecci che "sono da sottoporre a piano attuativo" e poi però si concentra solo sui Corsi rispetto alla cui zona si ritiene "necessario" procedere ad un piano particolareggiato soprattutto dal punto di vista infrastrutturale e cioè la rete viaria.

Dunque si parla di tre zone e poi si arriva alla zona Corsi, recente area d'interesse di un tentativo di lottizzazione da parte di un grande sostenitore del sindaco imputato, naufragato grazie ai pareri negativi del Parco Regionale dei Castelli Romani e della Regione Lazio occorsi nell'ambito della conferenza dei Servizi che ha visto "proponente" il Comune di Nemi.

Questo indirizzo politico amministrativo ha tutto il sapore di un "piano B" che permetterebbe lo sviluppo e l'edificazione in un'area polmone rimasta ancora verde e difesa da molti cittadini in questi ultimi tempi nonché tema affrontato anche dal nostro quotidiano. Si era addirittura formato il Comitato no Pic (piano integrato corsi) nato per contrastare proprio questi tentativi di edificare in zone protette ed alto rischio idrogeologico.

Ora, non bisogna prendere sotto gamba questo "piano particolareggiato" perché è sinonimo di grosse infrastrutture, espropri, edificazioni. Purtroppo di fronte ad una politica che si sta mostrando poco attenta all'ambiente, se pensiamo che anche la sbandierata raccolta differenziata non è mai decollata dappertutto, bisogna tenere la guardia alta affinché Nemi non divenga come alcuni paesi dei Castelli Romani che da Roma, guardando le colline, appaiono come blocchi di cemento incastonati nel fu verde.

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NEMI: IL SINDACO ALBERTO BERTUCCI E LA SUA GIUNTA PERDONO IN TRIBUNALE CONTRO CHIARA RAI DIRETTORE DE L'OSSERVATORE D'ITALIA

 

Chiara Rai: "In nome della categoria che rappresento e in nome dell’onestà della mia persona sono costretta a non passare sopra a questo episodio ed andare fino in fondo".

 

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Smentito e smentiti dalla Giustizia. La denuncia della Giunta di Alberto Bertucci a seguito di un mio articolo che affermava che il cimitero era chiuso quando invece doveva essere aperto ha avuto una sonante archiviazione in quanto le accuse del sindaco di Nemi Alberto Bertucci, del vicesindaco Edy Palazzi e dell’assessore Pietro Pazienza sono risultate del tutto infondate.

Io e il mio giornale abbiamo vinto. Nessun rinvio a giudizio nei miei confronti e neppure uno strascico giudiziario che avrebbe lasciato spazi a dubbi ed insinuazioni dal parte del sindaco di Nemi nei confronti di una professionista quale ritengo di essere.

Definisco questa giornata memorabile, in quanto la diffamazione della quale mi hanno accusato è risultata infondata e si è rivolta contro loro stessi.

Sono estremamente contenta per questo esito odierno in aula di Tribunale dove sono stata trascinata per la giacchetta dai predetti personaggi. E’ stata completamente smontata la tesi sostenuta dalla giunta comunale di una stampa infamante e bugiarda: adesso c’è da chiedersi chi sia il pinocchio della situazione e chi debba camminare a testa bassa.

I motivi di questa sonante sconfitta giudiziaria della giunta di Alberto Bertucci che addirittura si è opposta alla richiesta di archiviazione sono diversi:
Alberto Bertucci, Edy Palazzi e Pietro Pazienza, che probabilmente non porgeranno le doverose e pubbliche scuse ad un quotidiano serio come il nostro, hanno messo in dubbio, testimonianze e fotografie.

E soprattutto la giunta ha mancato di rispetto nei confronti dei cittadini stessi che si sono recati al cimitero domenica 28 ottobre 2012, ultima settimana che prelude alla festività di Ognissanti e alla commemorazione di tutti i fedeli defunti, quando alle ore 16 i cancelli si presentavano chiusi e diversi visitatori rinunciarono all’idea di andare a trovare i loro cari.

Le accuse sono del tutto infondate e la memoria torna indietro a quando il sindaco ha fatto affiggere manifesti dappertutto addirittura utilizzando l’indirizzo e-mail istituzionale per esortare i cittadini a denunciare la stampa (e la collettività sa bene a chi si riferiva il sindaco) e a intentare quindi una causa di risarcimento danni al fine di tirare su qualche centesimo per rimpinguare le casse comunali e dare servizi ai cittadini.

Beh, signor Alberto Bertucci, penso che lei saprà trovare il modo per lavare tutto il fango che in questo mesi mi ha ingiustamente gettato in dosso.

In nome della categoria che rappresento e in nome dell’onestà della mia persona sono costretta a non passare sopra a questo episodio ed andare fino in fondo.

Ancora adesso, la invito, come la invitai in sede di tentativo di riconciliazione che lei non ha saputo ne voluto intendere (ne lei e neppure i signori Edy Palazzi e Pietro Pazienza), a rassegnarsi al fatto che esista una stampa seria su questo territorio.

Una stampa che ha saputo anche criticare il suo operato perché per fortuna in Italia vige ancora la libertà di critica e di pensiero.

In silenzio ho dovuto subire ridicole accuse della sua giunta, in silenzio passavo di fronte ai manifesti diffamanti che con tanta solerzia sono stati affissi e tenuti per mesi. Adesso con la stessa tenacia, con lo stesso silenzio, seguirò le sue gesta e le ricordo che non è riuscito nel suo intento di farmi rinviare a giudizio bensì rinviato a giudizio resta lei e per fatti molto gravi. Le rammento che l’accusa è di frode e turbativa d’asta nei pubblici incanti rispetto allo stesso Comune che amministra e che la prossima udienza dibattimentale è fissata per il mese di giugno.

Se verrà scagionato ne daremo notizia e se verrà condannato faremo altrettanto. Per il momento vige la presunzione di innocenza e io e il mio giornale non ci comporteremo come lei si è comportato nei nostri confronti. Tant’è.

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NEMI: AL VIA LA ASD NUOVA DIANA NEMI

C. R. 

Nemi (RM) – Il campo sportivo di Nemi Luciano Iorio potrebbe avere nuovamente una sua squadra locale. Ieri pomeriggio, 1 agosto 2013, è stata costituita la Asd Nuova Diana Nemi il cui presidente è lo storico allenatore Antonio Fortuna.

Presente il vicesindaco Edy Palazzi oltre al dirigente Giacinto Bertucci insieme al direttivo della nuova associazione dilettantistica che conta di rientrare il prima possibile nell’impianto sportivo comunale del paese delle fragole. Difatti, i sigilli al campo sportivo sono stati tolti lo scorso maggio. Lo stadio era stato chiuso il 18 luglio del 2012 per dei manufatti abusivi e assenza delle autorizzazioni necessarie per l’impianto. Il dispositivo del Gip del Tribunale di Velletri, ha “rilevato che i manufatti sono stati soppressi, che è stata rilasciata l’autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura, che la posizione ai fini di prevenzione incendi risulta regolare”.

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NEMI, MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA ANTICIPA LA SAGRA DELLE FRAGOLE

Redazione

Nemi (RM) – Nemi grande protagonista della trasmissione Rai “Mezzogiorno in famiglia” anche questa settimana. Magnifico lo scenario della coppa stracolma di fragole con dentro la bella presentatrice Roberta Gangeri.

Un’idea quella di esporre la coppa che si utilizza durante la celebre Sagra delle fragole, che è venuta in mente al vicesindaco Edy Palazzi: “Devo dire una bella scenografia – ha detto la vicesindaco Palazzi – e poi abbiamo vinto!”.

Nella foto, oltre agli amministratori, anche il comandante della polizia locale Gabriele Di Bella e la storica vigilessa Adalisa.

Alla Polizia Locale diretta da Di Bella va un plauso per l’ottima organizzazione sotto il profilo della sicurezza. Ad affrontarsi i Comuni di Savignano sul Panaro (Modena) e Nemi (Roma) sabato 20 e domenica 21 aprile nella prima sfida dei quarti di finale. Infatti domenica scorsa la fortuna ha premiato Nemi, che casualmente era impegnata in studio nella sfida contro Sarsina. A guidare le delegazioni sono Beppe Convertini (Nemi) e Giovanna Civitillo (Savignano sul Panaro).

E ancora doppia fortuna per il Paese delle fragole che è finito in semifinale. Gli aggiornamenti presto per la prossima comparsa in TV. Una puntata fantastica dove Nemi ha vinto tutte le competizioni.

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