LANUVIO ELEZIONI, LA LISTA DI GALIETI VARA UN CODICE ETICO PER I FUTURI AMMINISTRATORI

Redazione

Se non altro le premesse sono buone.

Ecco la nota del candidato sindaco Luigi Galieti:

Nel propormi come candidato Sindaco della nostra Città desidero rendere esplicito il mio impegno, e quello di tutti gli appartenenti alla Lista Civica, ad agire secondo principi di correttezza e trasparenza nel predisporre, illustrare e discutere, con la cittadinanza e con tutti coloro che ne avranno interesse, il programma di governo del Paese. Il principio fondamentale che intendiamo seguire è quello di non anteporre mai interessi personali, di individui o di gruppi a quelli della collettività. Si replicherà che tale affermazione è una ovvietà. Probabilmente si tratta di una ovvietà solo in via teorica, poiché la pratica della politica in Italia ha troppo spesso dimostrato che l’interesse collettivo in più di un’occasione è stato posposto ad interessi personali. Nella realizzazione di tale obiettivo saremo aiutati dal fatto di essere sganciati da apparati di potere, che troppo spesso condizionano l’attività della politica anche a livello locale.
 
I principi cui il Candidato Sindaco e tutti gli appartenenti alla Lista Civica dovranno attenersi sono i seguenti:
•             l’azione della Lista Civica, sin da ora e durante la campagna elettorale, sarà pragmatica e realista;
•             a tal fine la Lista Civica impronterà la campagna elettorale su un programma contenente impegni realizzabili alla luce delle disponibilità di cassa del Comune, e pertanto non verranno promessi alla collettività opere e servizi privi della necessaria copertura finanziaria;
•             non accettare finanziamenti o risorse o favori da nessuno, se finalizzati a ottenere favori o risorse a spese dell’apparato pubblico;
•             non promettere favori finalizzati a ottenere appoggio nella campagna elettorale e voti nelle elezioni;
•             non promettere cariche, favori, risorse o aiuti dopo l’elezione in cambio di aiuti di qualsiasi natura, anche finanziaria;
•             essere disponibili a farsi carico dei problemi e delle necessità della comunità impegnandosi, in caso di elezione a Sindaco del candidato Luigi Galieti, ad affrontarli secondo i principi enunciati nel paragrafo seguente;
•             divieto assoluto per tutti gli iscritti simpatizzanti ed elettori della lista, sia durante la campagna elettorale sia successivamente, qualunque sia l’esito elettorale, ad utilizzare la denigrazione e l’attacco personale nei confronti degli avversari politici;
•             Tutti gli appartenenti alla lista civica impegnati nella campagna elettorale avranno come strumento utile durante la campagna elettorale solo la dialettica politica che dovrà essere attinente ai programmi elettorali.
•             fair play nei riguardi degli altri candidati.
 
Il codice etico del Sindaco e dei consiglieri eletti              
 
In caso di successo elettorale, il Sindaco, gli assessori ed i consiglieri eletti avranno il dovere di improntare la propria azione politica ai seguenti principi:
•             affrontare la soluzione dei problemi specifici con regole chiare, trasparenti e condivise al fine di garantire diritti e non privilegi;
•             garantire la difesa degli interessi della comunità senza subire condizionamenti e cedere alle richieste di colleghi, strutture, associazioni e organizzazioni varie che abbiano sostenuto in campagna elettorale la lista civica ed i suoi candidati;
•             non condizionare l’attività e le scelte in funzione di una successiva campagna elettorale di conferma o di future attività esterne;
•             non anteporre, e nemmeno confondere, interessi personali o di familiari, amici, singoli e gruppi a quelli dell’amministrazione;
•             concepire la carica elettiva con spirito di servizio nella consapevolezza della temporaneità delle stessa e capire che tale carica costituisce uno strumento finalizzato al miglioramento della qualità della vita di una comunità e non di singoli e gruppi di potere;
•             l’eletto deve ricordarsi di essere un cittadino temporaneamente impegnato in un ruolo politico organizzativo;
•             l’indennità di carica deve essere decorosa ma non sproporzionata rispetto al ruolo di primus inter pares e tale da diventare possibile motivazione alla candidatura.
 
Nel caso della elezione a Sindaco di Luigi Galieti, fermi i principi sopra indicati, il Sindaco e tutti gli appartenenti alla lista civica si impegnano a realizzare un codice etico al quale dovranno fare riferimento tutti gli amministratori (Sindaco, assessori e consiglieri comunali). Tale  Codice Etico sarà approvato nella prima seduta utile del Consiglio Comunale e sarà il parametro di riferimento del comportamento della squadra di governo e dei consiglieri eletti. Nel rispettare quanto è previsto dalle leggi vigenti, non possiamo trascurare il valore aggiunto che deriva dalla accettazione di una serie organica di considerazioni etiche. Un Codice Etico è un punto di riferimento necessario per definire norme di comportamento che un buon amministratore si propone di adottare nelle relazioni interne ed esterne, ove non interviene la legislazione nazionale. Il Codice Etico non è un regolamento ma è un insieme di linee-guida ispirate a principi di correttezza, imparzialità e trasparenza. Temi quali il conflitto di interessi, il nepotismo, purtroppo palese in numerose amministrazioni locali, l’azione amministrativa dei politici locali troppo spesso condizionata dai vertici di partito con i conseguenti favori a singoli o gruppi di poteri, impongono la formulazione di regole che indirizzino l’azione amministrativa, i rapporti con la società civile, per la tutela degli interessi della collettività.
 
 




LANUVIO ELEZIONI, FED., IDV, E UDC CANDIDANO GIOVANNI FIANDRA

 Redazione

La Federazione della Sinistra, l'Italia dei Valori e l'Unione di Centro raggiungono un'intesa sul nome del Candidato Sindaco da opporre al medico Luigi Galieti, sostenuto dalla lista civica Lanuvio per la Democrazia. Sarà l'ingegnere Giovanni Fiandra a rappresentare questa coalizione di centro-sinistra. Perché Fiandra? Visti gli attuali equilibri nell'area del centro-sinistra che per vincere, deve assolutamente andare unito, non ci sono al momento altri nomi in grado di garantire buon governo della città e coalizione unita e coesa. Gli viene riconosciuto da molti, anche da persone molto distanti dalla sua tradizione culturale e politica – è cattolico, ha militato nella sinistra di base della DC, poi nel Pd – la capacità di amministrare in maniera efficace ed efficiente, una caratteristica assolutamente essenziale visti i tanti problemi che Lanuvio si trova ad affrontare. La scelta non è stata affrontata a cuor leggero dai Comunisti, il cui candidato Sindaco, fino a qualche settimana fa era Salvatore Baccarini, lanuvino doc, militante di lungo corso, capace e rispettato da Compagni e Cittadini di Lanuvio. Ma davanti alle intransigenti e reciproche posizioni – tra centro-sinistra unito e Pd – la scelta è stata quella di fare tutti un passo indietro, la Fds ha ritirato il proprio nome, altrettanto ha fatto l'Udc, togliendo dal tavolo delle trattative Marco Trombetta. È il lancio del sasso nello stagno per smuovere le acque, cerchiamo e auspichiamo una collaborazione politica con il Pd, nonostante 4 anni e mezzo di divisioni, nominando un uomo che, nonostante fosse stato messo alla porta due anni fa dal suo partito, rimane certamente all'interno di quell'area politica per militanza e tradizione politica. Molti in città sembrano scandalizzati da questa strana coppia Comunisti-Udc, qualcuno ha parlato di “walzer dei polticanti”. Ma davanti al pericolo del qualunquismo e l'antipolitica è necessario stare uniti, trovare una mediazione. Chi ha memoria storica ricorda che questa non è una cosa poi così inedita né blasfema. In un periodo estremamente pericoloso per la democrazia italiana e mondiale (ricordate il terrorismo di destra? O il colpo di Stato cileno negli anni Settanta?), in quel momento Enrico Berlinguer non perse troppo tempo nell'aprire un discorso con i cattolici italiani, l'oramai celeberrimo compromesso storico, per impedire che la situazione degenerasse in maniera irreparabile. Oggi a Lanuvio, con le dovute differenze – è ovvio che qui non si corrono gli stessi tragici rischi – dobbiamo fare la stessa cosa".