Nemi, elezioni: Azzurra Marinelli lancia un appello

 

NEMI (RM) – Il segretario del Partito Democratico di Nemi Azzurra Marinelli lancia un vero e proprio appello in un momento di campagna elettorale dove sembrano iniziare a sbocciare altri candidati a primo cittadino: "Il partito democratico di Nemi – scrive Marinelli – come noto sta portando avanti un confronto sul programma elettorale con il gruppo di "Ricomincio da Nemi ". I punti di contatto sono molti: si tratta di un programma fortemente innovativo sia nei contenuti che nel metodo, con una visione aperta, lungimirante e originale per una crescita culturale , sociale ed economica del nostro paese. Da Segretaria di partito ho chiesto al mio gruppo di andare a parlare e confrontarsi come persone tra le persone. Di avere la forza e la maturità politica di spogliarsi dei pregiudizi e di guardare solo al fine ultimo e all'obiettivo da raggiungere cioè il bene di Nemi. Faccio un appello accorato a tutte le donne a agli uomini, alle associazioni, ai gruppi e ai movimenti che si riconoscono nei valori fondamentali della cultura progressista, ambientalista e di sinistra di avere il BUON SENSO di lasciarsi alle spalle i rancori e le divergenze e di sedersi ad un comune tavolo per un confronto sereno. La posta in gioco è molto alta e non possiamo permetterci di perdere un'occasione unica per mettere fine ad un'era ventennale di malgoverno a Nemi".

 




Nemi, elezioni: Insieme per Nemi pronta a presentare il candidato

 

NEMI (RM) – Altra new entry nello scenario dei candidati alle prossime amministrative del paese delle fragole: “Insieme per Nemi” si dice pronta a scendere in campo, tant’è che con una nota annuncia la imminente presentazione del candidato sindaco e della sua squadra. Sebbene la data della presentazione non sia ancora nota la lista civica parla di qualche giorno ancora di attesa. Con una nota, Insieme per Nemi cita il 2017 come l’anno del “Rinascimento di Nemi. – si legge – Una squadra agguerrita e forte dei valori che è chiamata a rappresentare, metterà fine all’oscurantismo da basso impero della giunta Bertucci”.
 




ELEZIONI: BERLUSCONI A MILANO PER SCENDERE IN CAMPO CON FORZA ITALIA

Redazione

Milano – “C’è un bisogno drammatico di cambiamento. La sinistra ha dato prove pessime nel governo delle città in cui è riuscita ad avere i suoi sindaci. Milano è tra queste. Non ha fatto nulla di nuovo, si è preso meriti non suoi inaugurando cose che avevamo fatto noi. Noi cercheremo di avere un sindaco che si comporti come un milanese vero, noi siamo gente concreta che ha voglia di lavorare”. Lo ha detto Silvio Berlusconi inaugurando la campagna elettorale per le comunali. “Noi con questo gazebo siamo qui a domandare ai milanesi quali sono le cose che vorrebbero veder realizzate nel loro quartiere. Abbiamo già raccolto 4mila risposte particolari che saranno elaborate per un programma per i primi 100 giorni di governo”. “Al di là di tutte le dichiarazioni buoniste, ci hanno tolto la sicurezza, ci sono troppi quartieri abbandonati a se stessi. Non siamo sicuri nè nelle strade nè a casa nostra perché aumentano furti nelle abitazioni e chi viene trovato a rubare non viene trattenuto”.




ALBANO LAZIALE, ELEZIONI: ECCO L'AFFLUENZA ALLE 19

di Chiara Rai

Albano Laziale – Affluenza in calo ad Albano Laziale che conta 32.064 elettori. Gli scrutini sono in corso nelle 34 sezioni. Le più variopinte in termini di atmosfera e partecipazione sono quelle delle frazioni di Pavona e di Cecchina. L’affluenza alle 19 è stata del 32,55 per cento contro il 46,20 del primo turno. Chi vive Albano sa quanto è stata difficile e controversa questa campagna elettorale iniziata con addirittura nove candidati, veleni sia a destra che a sinistra che poi si sono sciolti come neve al sole dell’ esito della prima tornata dalla quale sono usciti vincenti il sindaco uscente Nicola Marini targato Pd incalzato dalla coalizione dei Moderati e Riformatori di Gino Benedetti sostenuto da Forza Italia. Marini ha chiuso la prima tornata col 36,64% rispetto a Benedetti che ha registrato il 24,15 per cento. Ma nonostante le differenze tra le percentuali si profila adesso una guerra all’ultimo voto che potrebbe riservare il colpo di scena di un centrodestra che torna ad amministrare la città.

Esce infatti forte di due apparentamenti e di una squadra che si è miracolosamente compattata sotto il programma elettorale del veterinario Benedetti, un cittadino tra tanti che ha deciso di mettersi a servizio della collettività stanco di vedere Albano “ridotta in pessime condizioni dopo un quinquennio di nulla di fatto”. Benedetti ha saputo interpretare le insoddisfazioni dei vari candidati sconfitti al primo turno. E’ riuscito anche a riappacificare Marco Mattei, coordinatore di Forza Italia per queste elezioni che ha fatto il sindaco di Albano nei due precedenti mandati a Marini e l’esponente Fdi Marco Silvestroni che è anche consigliere della Città Metropolitana di Roma. Quest’ultimo ha deciso di correre da solo alla prima tornata per poi trovare una comunione d’intenti al faccia a faccia finale. Il centrosinistra di Nicola Marini rimane frammentato e senza apparentamenti conclusi nonostante i corteggiamenti fatti al candidato Giorgio Battistelli terzo in ordine di consensi al primo turno con l’11,11 per cento incassato perlopiù da anime di sinistra.

Insomma per Marini non spira un clima sereno anzi si percepisce una certa difficoltà nel trasmettere certezza di vittoria. Intorno a Benedetti invece hanno trovato tutti la quadra e oggi si presenta con due apparentamenti e diversi nuovi consensi: Marco Silvestroni con Fdi e Simone Carabella con la sua lista civica “Amo Albano”. Ma ci sarà il sostegno anche di Ncd e “Noi con Salvini”. I tormenti democratici di Marini sono lo specchio di cinque anni di rimpasti di giunta, spaccature e insoddisfazioni maturate all’ ombra di “non scelte prese” soprattutto in tema di rifiuti dove permane un’emergenza da affrontare e di parcheggi che sono carenti e “salati”.




TURCHIA AL VOTO: TENSIONI PER LE ELEZIONI POLITICHE

di Cinzia Marchegiani

Ankara (Turchia) – Oggi la Turchia va al voto. Una prova attente il Presidente Recep Tayyip Erdogan in queste politiche, che vedono 81 province andare al voto per il rinnovo di 550 membri del Parlamento. Le elezioni che coinvolgeranno quasi 54 milioni di elettori turchi confermeranno vincitore chi riuscirà ad attribuirsi la maggioranza assoluta e quindi 276 seggi. Oltre le 81 province si aggiungono  2 milioni e 867mila aventi diritto al voto registrati all'estero e distribuiti in 54 Paesi. Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha chiesto un voto massiccio per il suo partito Akp di ispirazione islamica  che è al potere dal 2002, ciò coronerà il trionfo di Erdogan che potrebbe aprire la strada a un presidenzialismo forte con un aumento dei poteri non solo della polizia a discapito della magistratura, ma anche sul controllo dei media e internet e soprattutto sulla stessa Banca centrale.

Insomma se il Partito AKP riuscirà ad incassare abbastanza maggioranza avrà il potere di mettere mano a modifiche controverse sulla Costituzione e consegnare al presidente Erdogan maggiori poteri esecutivi. Tutto è in mano alla forza del Partito HDP se sarà in grado di passare la soglia di sbarramaneto che è fissato al 10%. Non sono mancate ovviamente le tensioni che hanno raggiunto il picco la scorsa settimana quando l’autista di un politico del partito HDP è stato giustiziato nella provincia orientale di Bingol, ed è stata fatta esplodere anche una bomba tra manifestatnti nella provincia orientale di Diyarbakir, provocando la morte di due persone e ferendone decine.

Queste politiche cambieranno il volto della Turchia, se il governo AKP si aggiudica la maggioranza dei 300 seggi, potrebbe chiedere un referendum nazionale per cambiare la costituzione, mentre se ne prende 367 posti a sedere, potrebbe da solo promulgare gli emendamenti costituzionali senza passare per alcun referendum. La competizione è fortissima come le tensioni, tanto che gli elettori avrebbero postato le foto che mostrano alcuni tentativi di frode che includono voti multipli, i tentativi di mantenere osservatori volontari partiti di opposizione di distanza dalla seggi o di voto di siriani che non hanno la cittadinanza turca.




PALERMO, DENARO E POSTI DI LAVORO IN CAMBIO DI VOTI: 5 ARRESTI

di A.B.

Palermo – La Guardia di Finanza ha dato l’esecuzione di cinque misure cautelari emesse dal gip di Palermo, le misure cautelari sono nei confronti di soggetti accusati di compravendita di voti nelle elezioni del 2012 per il rinnovo del Consiglio comunale di Palermo e dell’Assemblea regionale siciliana. Per i cinque indagati sono stati disposti gli arresti domiciliari e sono accusati di aver ricevuto denaro o altro in cambio di voti per se e per altri.
 
Nella lista dei cinque vi sono due consiglieri dell’Assemblea regionale siciliana che sono tutt’ora in carica e un ex deputato regionale. I soggetti in questione sono: Nino Dina (Udc), che è il presidente della Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale, l’altro soggetto è Roberto Clemente (Pid), Franco Mineo, Giuseppe Bevilacqua (Pid). Nella lista degli indagati vi è anche un finanziere che è accusato di corruzione, i politici rispondono invece di voto di scambio. Per tutti i soggetti sono stati disposti gli arresti domiciliari, l’inchiesta nasce da un’indagine di mafia condotta dalla Guardia di Finanza.
 
L’indagine ha accertato che alcuni candidati, in cambio di voti, offrivano denaro e posti di lavoro. Il tutto è partito da un’intercettazione a Giuseppe Bevilacqua che era candidato alle comunali nel 2012, non è stato eletto però. Il soggetto aveva rapporti con la mafia e in particolare, da quanto emerso dalle intercettazioni, aveva rapporti con il boss di San Lorenzo e Tommaso Natale, Calogero di Stefano e Giuseppe Antonio Enea. Nelle telefonate intercorse si parla espressamente di scambio di voti.



TUTTI GLI ITALIANI ELETTI ALLE EUROPEE NELLE CINQUE CIRCOSCRIZIONI

di Maurizio Costa

Dopo aver scrutinato le ultime schede elettorali, finalmente i numeri sono ufficiali: il Pd si aggiudica il posto d'onore, con il 40,81% dei voti, mentre il Movimento 5 Stelle arriva secondo ma con tanta amarezza (21,16%). Forza Italia raggiunge il 16,82%, mentre Lega Nord, rinata dopo la segreteria di Salvini, arriva al 6,16%. Poco sopra la soglia di sbarramento si posizionano L'Altra Europa con Tsipras (4,03%) e il Nuovo Centrodestra (4,38%).

Con le elezioni europee l'Italia ha scelto gli europarlamentari che andranno ad occupare i 73 seggi al Parlamento di Bruxelles destinati al Belpaese. Dopo i dati ufficiali delle elezioni, possiamo stilare l'elenco completo degli eletti che andranno a sedersi sugli scranni europei.

Circoscrizione Isole – Per il Partito Democratico: Soru, Chinnici, Movimento 5 stelle: Corrao, Moi e Forza Italia: Pogliese.

Circoscrizione Sud – L'ex Presidente della Regione Calabria Scopelliti non ha raggiunto i voti necessari e quindi rimarrà fuori dall'Europa. Per il Pd, andranno a Bruxelles Pittella, Picierno, Gentile, Paolucci, Cozzolino e Caputo. Il M5S porterà, invece, Adinolfi, Ferrara, D’Amato e Aiuto. Forza Italia (Fitto, Patriciello, Martusciello e Matera) Nuovo Centrodestra (Cesa) e Lista Tsipras (Spinelli) chiudono la lista.

Circoscrizione Centro – Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, eletta con il NCD, lascerà molto probabilmente il posto, perché già Ministro della Salute, al primo dei non eletti, cioè Casini. Per il Partito Democratico sono stati eletti Bonafè, Sassoli, Gasbarra, Bettini, Danti, Costa e Gualtieri. Per il Movimento 5 stelle Agea, Castaldo, Zama e Gamburrano. Forza Italia porterà Tajani e Mussolini, mentre il Nuovo Centro Destra la Lorenzin, probabilmente sostituita da Casini. Per la Lista Tsipras vince Spinelli.

Circoscrizione Nord-Est – La sorpresa Kyenge, eletta con il Pd, e la sicurezza Salvini della Lega Nord, caratterizzano il voto di questa zona. Per il Partito Democratico vincono Moretti, Zanonato, Kyenge, De Castro, De Monte, Schlein e Zoffoli. Nel Movimento 5 stelle passano Borrelli, Affronti e Gibertoni. In Forza Italia Gardini e Sernagiotto, mentre per la Lega Nord il leader Salvini e Tosi. In questa circoscrizione anche il Sudtiroler Volkspartei porta un candidato: Dorfmann.

Circoscrizione Nord-Ovest – Nel Partito Democratico vincono Mosca, Cofferati, Bresso, Toia, Panzeri, Briano, Morgano, Benifei e Viotti. Nel Movimento 5 stelle: Beghin, Valli, Evi e Zanni. In Forza Italia Toti, Commi, Cirio e Maullu. In Lega Nord si conferma Salvini, con Buonanno e Ciocca. Nel Nuovo Centro Destra Lupi, probabilmente sostituito da Salini, e per la Lista Tsipras Ovadia.

In caso di concomitanza con altre cariche o con altre circoscrizioni italiane, il vincitore sarà eletto scegliendo il primo dei non vincitori.




AL VOTO!

Chiara Rai

Non sarò certo io a fare propaganda a poche ore dal voto. Tanto da lunedì sera niente sarà più come adesso. Il popolo italiano esprimerà la propria preferenza e nelle urne ci saranno delle schede da compilare e la nostra coscienza ad illuminarle. Niente più reminiscenze di chi esorta il voto utile, nessuna raccomandazione, liberi di tenere spenti i nostri apparecchi e riaccenderli l’indomani delle elezioni quando i giochi sono fatti e indietro non si torna.

La condotta è il comportamento che una persona ha all'interno della società, delle istituzioni. Adesso è arrivato il momento per noi di mettere i voti: chi ha osservato una buona condotta? Che siamo in crisi è noto a tutti, ma la decadenza, il crollo più grave che finora ci è stato inflitto è quello dei valori, dei principi morali che fondano la nostra Costituzione. Solo quando questi torneranno ad essere osservati, conservati e promossi potremo risalire la china senza più zavorre, ancore ossidate che peggio delle spugne hanno preso e preso.

Adesso non vi rimane più nulla, il piatto è vuoto ma il menù questa volta lo decidiamo noi. “Come sempre avviene in simili crisi, quando una comunità perde il senso della propria missione e il controllo del proprio destino, gli egoismi d'individuo e di gruppo si scatenarono.

Il vocabolario di Atene si arricchì di tre nuove parole: pleonexia, che significa smania del superfluo; crematistike, che vuol dire febbre dell'oro; e neoplutoi, che corrisponde al nostro ‘pescicani’”. Questo l’ha detto Indro Montanelli. Addirittura abbiamo la facoltà di arricchire il vocabolario o riciclare termini persi come uguaglianza e libertà. Mi piacerebbe respirare immediatamente il cambiamento che avverrà, apro le finestre e lascio uscire tutti i consigli dei presunti amici. Al voto!
 




ELEZIONI POLITICHE E REGIONALI: LE INDICAZIONI DELLA PREFETTURA DI VITERBO

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Redazione

Viterbo –  In vista dello svolgimento delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio p.v., la Prefettura di Viterbo precisa che le giunte municipali da martedi’ 22 a giovedi’ 24 gennaio 2013 dovranno stabilire e delimitare gli spazi da destinare alle affissioni di propaganda elettorale dei partiti o gruppipolitici che partecipano con liste di candidati. Coloro che intendono “fiancheggiare” una di queste liste devono far pervenire ai comuni, entro il 21 gennaio 2013, richiesta di concessione degli spazi per le affissioni di propaganda elettorale.

Da venerdì 25 gennaio p.v. ha inizio il divieto di alcune forme di propaganda, quali il lancio o getto di volantini in luogo pubblico o aperto al pubblico, la propaganda elettorale luminosa o figurativa a carattere fisso in luogo pubblico, con esclusione delle insegne delle sedi dei partiti, e la propaganda luminosa mobile.

Nel medesimo periodo, e quindi da venerdi’ 25 gennaio, la propaganda elettorale fonica su mezzi mobili e’ subordinata alla preventiva autorizzazione da parte del sindaco o, nel caso in cui si svolga sul territorio di piu’ comuni di questa provincia, da parte del prefetto di viterbo.

Dalla stessa data del 25 gennaio sono accordate a ciascuna lista tariffe postali agevolate per gli invii di materiale elettorale. Sul sito www.poste.it saranno consultabili le istruzioni delle poste italiane s.p.a. ai propri uffici e le modalita’ da osservare per usufruire di tali agevolazioni.

Inoltre, a partire da sabato 9 febbraioe sino alla chiusura delle operazioni di voto è vietato rendere pubblici o diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici degli elettori, anche se tali sondaggi siano stati effettuati in un periodo precedente a quello del divieto.

E’ invece ammessa la propaganda figurativa trasportata su mezzi mobili, anche laddove gli stessi siano adibiti al trasporto di persone, sempreche’ i mezzi siano itineranti.

Si precisa, altresì, che laddove i veicoli recanti propaganda sostino in aree private, ancorché di pertinenza, e siano comunque visibili dalla pubblica strada, il divieto sancito dall’art. 6 della l. 4.4.1956, n. 212, vige ugualmente e l’organo verbalizzante ordinerà la rimessa in pristino della situazione per riportarla a norma.

Dal giorno antecedente la votazione, e quindi da sabato 23 febbraio e fino alla chiusura delle operazioni di voto, sono vietati i comizi, le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, le nuove affissioni di stampati, giornali murali e manifesti.

Nei giorni destinati alla votazione e’ vietata ogni forma di propaganda elettorale entro il raggio di 200 metri dall’ingresso delle sezioni elettorali.

E’ consentita la nuova affissione di giornali quotidiani o periodici nelle bacheche poste in luogo pubblico, regolarmente autorizzate alla data di pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi.