Ballottaggi, si vota in 63 comuni: affluenza in calo

I capoluoghi interessati sono 10, tra i quali Roma, Torino e Trieste. Urne aperte fino alle 23 e domani dalle 7 alle 15

E’ del 9,73% l’affluenza alle urne rilevata alle 12 per il turno di ballottaggio nei 63 Comuni chiamati al voto (il dato diffuso dal Viminale non tiene conto delle comunali in corso in Friuli Venezia Giulia).

Al primo turno alla stessa ora aveva votato il 12,18%. Si vota oggi e domani per scegliere il sindaco di 65 Comuni, tra cui 10 capoluoghi di provincia. Coinvolti circa 5 milioni di elettori. A Torino alle 12 ha votato l’8,58% degli aventi diritto.

Al primo turno alla stessa ora (9,62%). Cinque anni fa, per il ballottaggio tra Appendino e Fassino, in un unico giorno di voto, alle 12 della domenica era andato alle urne il 14,8% dei torinesi.

Alle ore 12 ha votato il 9,36% a Roma. Al primo turno l’affluenza alla stessa ora era stata del 11,83%. Secondo il servizio elettorale della Regione Friuli Venezia Giulia a Trieste l’affluenza è stata dell’11%. Lo scrutinio avrà inizio subito dopo la chiusura della votazione, lunedì alle 15.

Nella Capitale si sfidano il candidato del centrodestra Enrico Michetti e il candidato del centrosinistra Roberto Gualtieri.

Sotto la mole il ballottaggio è tra Stefano Lo Russo per il centrosinistra e Paolo Damilano per il centrodestra. Trieste dovrà scegliere tra il sindaco uscente Roberto Dipiazza (centrodestra) e Francesco Russo (centrosinistra).

Si vota anche in altri sette capoluoghi di provincia: Benevento, Caserta, Isernia, Latina, Savona, Varese e Cosenza. Per votare basterà fare una croce su uno dei due candidati sindaci. per accedere al seggio non è necessario esibire il Green pass, ma si devono seguire le regole anti-Covid: mascherina obbligatoria, distanziamento ed igienizzazione delle mani.

No obbligo Green pass per componenti seggi. Pur essendo entrato in vigore l’obbligo del Green pass, il possesso della certificazione verde non è richiesto per i componenti dei seggi normali (lo è invece per quelli ospedalieri e per la raccolta del voto domiciliare) ed i rappresentanti di lista accreditati, come indicato da un’apposita circolare del Viminale.