Nemi, malore in carcere per Giacomo Cavalieri: nuova udienza sempre per stalking spostata a settembre

NEMI (RM) – Udienza rinviata a settembre per Giacomo Cavalieri, il 35enne di Nemi da tutti conosciuto come “Elvis” per via del suo look ispirato al re del Rock and Roll, attualmente detenuto al carcere di Velletri dove sta scontando la pena di 4 anni e sei mesi per stalking attuato nei confronti di sei persone, tra cui due minori, e per essere il mandante di un incendio a un’auto.

Ieri Cavalieri si è sentito male in carcere

quindi per legittimo impedimento non ha potuto presenziare all’udienza. Il giudice ha quindi rinviato a settembre questa nuova seduta che vede Cavalieri accusato di un altro episodio di stalking perpetrato nei confronti di una giovane donna che vive a Nemi. Anche quest’ultima non è potuta essere presente in aula per motivi di salute.

A settembre verranno ascoltati otto testimoni

Giacomo Cavalieri è stato arrestato lo scorso gennaio dai carabinieri di Nemi diretti dal maresciallo capo Dario Riccio, dopo l’incendio all’auto di Franco Nicoletti, storica figura di Nemi, meglio conosciuto come “Cricchetto” e molto amato dall’intera comunità. Nicoletti, che aveva preso le difese delle donne vittime dello stalker era rimasto a sua volta vittima di incendi a ben 4 sue automobili. E per uno di questi 4 incendi “Elvis” è stato riconosciuto come mandante. Ora andrà a giudizio, oltre che per questo episodio di stalking anche per gli altri tre episodi incendiari.




Nemi, 4 anni e sei mesi per “Elvis”: le accuse e il quadro psicologico

NEMI (RM) – Quattro anni e sei mesi di carcere per Giacomo Cavalieri, da tutti conosciuto a Nemi come Elvis, per via del suo look ispirato al re del rock and roll. Cavalieri, attualmente recluso al carcere di Velletri dopo essere evaso dai domiciliari lo scorso 6 giugno, è stato condannato per stalking e per aver commissionato l’incendio di un’autovettura.

L’arresto di Giacomo Cavalieri

“Elvis” lavorava come cameriere nel ristorante di famiglia a Nemi ed è stato arrestato circa cinque mesi fa dai carabinieri di Nemi diretti dal maresciallo Dario Riccio dopo l’incendio all’auto di Franco Nicoletti, quest’ultimo conosciuto come “Cricchetto”, un anziano molto amato dalla comunità del paese delle fragole.

Nemi: arrestato “Elvis”

Le indagini dei carabinieri di Nemi

Attraverso le indagini i militari hanno capito che dietro l’episodio c’era “Elvis” che aveva pagato la somma di 400 euro ad un pregiudicato albanese di 25 anni per dare fuoco all’auto. “Cricchetto” era stato preso di mira da Giacomo Cavalieri perché più volte aveva preso le difese delle donne vittime dello stalker. Tant’è che all’anziano sono state incendiate quattro auto.

Nemi, bomba incendiaria: carbonizza la macchina di “Cricchetto”. Un arresto

Il Gup ha riconosciuto tutti i reati dell’impianto accusatorio

Lo scorso lunedì nell’udienza in camera di consiglio al Tribunale di Velletri era presente una sola vittima su sei. Tra queste ci sono anche due minori. L’impianto accusatorio della Pm Cristiana Macchiusi ha retto a tal punto che il Gup Emiliano Picca ha riconosciuto tutti reati di cui è accusato Cavalieri con il “vincolo della continuazione”.

Cavalieri ha perseguitato alcune donne anche per 14 anni

Seguiva le vittime sia di giorno che di notte, le insultava in pubblico. Le donne perseguitate erano costrette ad essere accompagnate ovunque, ormai avevano perso la loro autonomia. Era anche violento: le palpeggiava, manometteva i freni delle auto, ha distrutto la vetrina di un negozio dove una di loro lavorava.

Il profilo psicologico di “Elvis” emerso dalle intercettazioni e dai racconti delle vittime

Dalle intercettazioni e dai racconti delle vittime è emerso il suo profilo psicologico, descritto nei particolari dall’accusa anche in udienza: l’uomo guarda con ammirazione la mafia siciliana, si reputa un boss con una macchina e atteggiamento da boss e stava creando un clan di minorenni e giovani che pagava per eseguire piccole “commissioni” come rovinare le reputazioni delle donne che perseguitava mettendo in giro voci e falsità che arrivavano ai mariti. A un giovane ad esempio, ha chiesto di reclutare donne a pagamento, sia minori che adulte. Cavalieri si faceva prestare il cellulare dai suoi ragazzi di fiducia per guardare film porno.




Nemi, Elvis torna a casa: accolti i domiciliari

NEMI – Concessi gli arresti domiciliari per Giacomo Cavalieri meglio conosciuto come Elvis per via della sua passione per il re del rock and roll.

Il 35enne di Nemi è finito in manette lo scorso 20 gennaio perché accusato di episodi di stalker nei confronti di più donne del paese. Sembrerebbe che Cavalieri abbia tenuto un atteggiamento più collaborativo con il Pm Cristiana Macchiusi durante l’ultimo interrogatorio. E dopo un primo rigetto dell’istanza della misura cautelare dei domiciliari, Il Gip Ilaria Tarantino ha accolto la nuova richiesta presentata nuovamente dall’avvocato Stefano Petrillo. Non si conosce ancora la data del processo.




Nemi, rigettati i domiciliari per Elvis

NEMI (RM) – Il GIP Ilaria Tarantino del Tribunale di Velletri ha rigettato le misure cautelari dei domiciliari richieste per il 35enne di Nemi Giacomo Cavalieri detto Elvis per via del suo look e della sua passione per il re del rock and roll.

L’uomo è finito in manette per atti persecutori perpetrati nel tempo nei confronti di diverse donne del paese, di cui cinque lo hanno denunciato. E la mattina dello scorso 20 gennaio sono scattate le manette per Elvis quando i militari della stazione dei Carabinieri di Nemi diretti dal Maresciallo Dario Riccio lo hanno arrestato.




Nemi, Elvis: oggi attesa la decisione del Gip

NEMI (RM) – Oggi con tutta probabilità il GIP Ilaria Tarantino del Tribunale di Velletri deciderà se concedere o meno le misure cautelari dei domiciliari per il 35enne Giacomo Cavalieri detto Elvis.

Cavalieri è accusato di diversi episodi di stalking nei confronti di alcune donne del paese

Il giorno prima dell’arresto di Cavalieri a Nemi si è verificato il quarto episodio incendiario alla vettura di Franco Nicoletti detto Cricchetto e nella stessa giornata è stato arrestato un 25enne albanese residente a Pomezia, finito in una scarpata dopo aver sbandato con l’auto a tutta velocità sulla via Nemorense poco più lontano l’autovettura di Nicoletti. Anche su questo episodio, nelle prossime ore dovrebbero esserci maggiori delucidazioni da parte degli inquirenti.

Ad arrestare sia Giacomo Cavalieri che il 25enne albanese sono stati i militari della stazione dei carabinieri di Nemi comandati dal Maresciallo Dario Riccio. Intanto ieri in piazza delle Colombe nella zona alta della cittadina è comparso uno striscione con su scritto “Elvis libero”. L’appello ha destato soltanto poche reazioni in quanto è stato tempestivamente rimosso dagli agenti della polizia locale di Nemi diretti dal comandante Gabriele Di Bella.




Nemi: arrestato “Elvis”

NEMI (RM) – In manette questa mattina a Nemi è finito Giacomo Cavalieri detto “Elvis”. L’uomo, noto a tutta la Comunità nemese, è stato arrestato per atti persecutori perpetrati nel tempo. Sembrerebbe che ad Elvis siano stati attribuiti anche gli atti incendiari alle auto di Franco Nicoletti, detto “Cricchetto”. A mettere in manette “Elvis” i militari della stazione dei Carabinieri di Nemi diretti dal Maresciallo Dario Riccio. Al momento i carabinieri mantengono il massimo riserbo sulla questione.

Le manette per Elvis sono scattate dopo il quarto incendio, da settembre ad oggi, per lo storico “Cricchetto” di Nemi a cui la sera di giovedì 18 gennaio intorno alle 21:30 hanno carbonizzato la macchina.

Arrestato l’autore esecutivo dell’incendio

Si tratterebbe di un 25enne di nazionalità albanese residente a Pomezia che poco dopo aver appiccato l’incendio ha avuto un incidente con la propria auto, precipitando in una scarpata sul lago di Nemi. Per estrarlo sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco. L’albanese è attualmente ricoverato all’ospedale di Albano dove è piantonato dai militari dell’Arma