Aprilia, buche e degrado: residenti abbandonati dalle istituzioni in via Salinello

 

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Red. Cronaca


APRILIA (LT)
– Ad Aprilia nella frazione di Campo di Carne persiste lo stato di abbandono e di mancanza dei servizi elementari, come la totale assenza di strade asfaltate e d’illuminazione pubblica. "Nonostante si sia segnalato nel dicembre scorso, – dice Emanuele Campilongo di Aprilia in Prima Linea – attraverso una comunicazione al Sindaco, al Comando della Polizia Locale e Sua Eccellenza il Prefetto, lo stato di assoluto e colpevole degrado in cui sono costretti a vivere i residenti di via Salinello e vie prospicenti, nulla è cambiato in meglio e le condizioni atmosferiche hanno aggravato se possibile la situazione".

Una situazione di evidente degrado, come testimoniato dal reportage fotografico,
che si riflette sulla fruizione di servizi di pubblica utilità: servizio postale, raccolta rifiuti, emergenza sanitaria, controllo del territorio.

Una realtà con cui si deve scontrare quotidianamente anche la signora Rosa Ciulla affetta dalla sindrome di “Guillain Barre'”
che le ha provocato una paralisi a tutti e quattro gli arti ed ha bisogno di assistenza h24. La signora è costretta su una carrozzella elettrica ma le ignobili condizioni della strada non le consentono neppure di uscire da casa, facendola ormai vivere da oltre un anno come prigioniera. "Costoro, – dichiara ancora Campilongo – nei casi ove sia stato necessario il condono edilizio, hanno pagato sanificando la propria posizione, ed ora effettuano regolarmente i pagamenti delle tasse ed imposte comunali  pur non usufruendo di alcun servizio. Ciò non toglie che, – prosegue – anche chi sia in situazioni di non completa sanificazione debba essere messo nelle condizioni di poter vivere dignitosamente".
 




Aprilia, rimborsi legali gonfiati: il coordinatore NCS Emanuele Campilongo chiede le dimissioni del sindaco

 

Red. Politica


APRILIA (LT) – Emanuele Campilongo Coordinatore NcS di Aprilia interviene in merito alla questione dei rimborsi legali gonfiati, emersa di recente e che vede tra i protagonisti l'attuale Primo Cittadino.

"In relazione alla triste vicenda che ha investito il Sindaco di Aprilia sulla questione dei rimborsi legali gonfiati, – dichiara Emanuele Campilongo attraverso una nota – non possiamo che esprimere – pur con le cautele del caso – tutta la nostra disapprovazione. Ormai siamo passati in pochi mesi dallo scandalo dei contributi elettorali "inconsapevoli", ricevuti da chi lavora nel business dei rifiuti, a quello delle "inconsapevoli" conseguenze economiche del pasticcio di via Gorgona per finire, con i rimborsi legali gonfiati ma "inconsapevoli". Tutto questo ci riporta alla mente l'opera di due eminenti psicologi americani,  Justin Krueger e David Dunning che hanno studiato il processo mentale dell'"incompetenza inconsapevole". Secondo i due eminenti studiosi "la mancanza di coscienza delle propria impreparazione è diffusissima e si mescola con altri lati della personalità individuale: l'ignoranza, la presunzione, la negligenza e tanto altro." Bene, anzi malissimo, ai fatti si sono sommate le assurde parole del Sindaco riguardo le sue dimissioni. Noi ovviamente, chiediamo che gli prenda atto non solo della gravità della vicenda ma anche dell'acclarato fallimento della sua gestione, e tolga il disturbo velocemente. Ma la differenza fondamentale tra la nostra visione della realtà e la sua, – prosegue il coordinatore NCS di Aprilia – sta proprio nella  percezione tra la gente dell'operato di Sindaco e Giunta. Basta andare nei mercati, nei bar, nelle piazze insomma tra la gente comune per respirare la disapprovazione e il malcontento che regna quindi, affermare che "solo la sua maggioranza può chiedergli di dimettersi", è il classico ragionamento di chi ha perso la percezione del reale e si aggrappa al "suo piccolo mondo" confidando che esso non crolli. Perchè la questione è proprio questa, Terra sin da subito non è stato il Sindaco del popolo ma il referente politico delle lobby e degli interessi economici della città, dimenticandosi della gente più umile e in buona fede che tanto lo ha sostenuto, nel periodo dove spargeva promesse di "Rinascimento" a profusione. Ora – conclude la nota di Campilongo – le sue dimissioni non è solo la politica a chiedergliele, ma la gente della strada, e piaccia o no ne deve prendere atto."




APRILIA, INCENDIO CENTRALE TURBOGAS: CAMPILONGO (NCS) INVOCA L'INTERVENTO DELLA MAGISTRATURA

Campilongo (NCS): "Assistiamo alla riproposizione dell'assurda vicenda del “controllato travestito da controllore” in quanto, Sorgenia dice che farà sapere quanto prima, attraverso una inchiesta interna, se e quanto l'incidente abbia inquinato l'ambiente"

 

Red. Cronaca

Aprilia (LT) – Dopo il vertice in Prefettura sul caso Turbogas di Aprilia relativo l'incendio che si è sviluppato nella tarda mattina di mercoledì 10 febbraio 2016, non è tardata ad arrivare la nota di Emanuele Campilongo coordinatore di Noi con Salvini ad Aprilia da sempre impegnato a contrastare l'inquinamento ambientale e le scelte "scellerate" messe in atto dagli enti sovracomunali rispetto le quali, secondo il coordinatore NCS di Aprilia l'attuale amministrazione comunale è risultata impotente.

"Ci preme sottolineare – dichiara Emanuele Campilongo coordinatore di Noi con Salvini ad Aprilia – come in questi giorni siano usciti come le lumache dopo una pioggia copiosa, interventi politici tutti miranti ad una richiesta nei confronti del Sindaco di Aprilia, di maggiore azione o più genericamente, il classico 'faccia qualcosa'. A nostro avviso, – ha proseguito Campilongo – continuare con questa posizione è del tutto inutile poiché è evidente come il Sindaco sia prima di tutto responsabile dell'incremento vertiginoso delle centrali inquinanti in città sotto la sua gestione,   sia incapace di approntare una seria politica di tutela dell'ambiente e dei cittadini e infine, sia inadeguato a fare la voce grossa nei confronti delle stesse aziende a cui ha consentito di aprire, con conseguenze nefaste per la città. Bisogna affrontare la realtà, – incalza il coordinatore NCS di Aprilia –  agendo pesantemente su organi di potere ben più influenti, poiché esiste il pericolo che la prossima volta si possa verificare un effetto “detonatore”, che inneschi una delle aziende a “rischio Seveso” con conseguenze terribili. Basta vedere la cartina, ad esempio dell'abitato di Campo di Carne, per comprendere come molti siano in una vera e propria trappola. Basta tracciare dall'abitato due cerchi concentrici aventi un raggio di 1 e 2 km per notare, come in quella zona esiste il rischio di una emergenza vista la numerosa presenza di siti potenzialmente molto pericolosi. Sarà un caso poi che i dati delle famigerate centraline di rilevazione, diano in quella zona e nell'area di Via Lazio, risultati di aria non buona? E come mai oltre a non esserci traccia di rilevazione dei mortiferi pm2,5 ora ci sono anomalie sulle rilevazioni dei pm10? Inoltre ci chiediamo il perché non sia visibile l'obbligatoria ultima taratura delle stesse e perché, contrariamente a quanto spesso dichiarato, la lettura dei dati non è in presa diretta ma ci vogliono due giorni per l'elaborazione. Assistiamo allo stesso tempo al vergognoso tentativo di rifarsi una “verginità ambientale” da parte di alcuni protagonisti, nel tentativo ormai smascherato, di riproporre la cantilena degli anni scorsi sulla turbogas, vero e proprio uovo di colombo su cui l'attuale maggioranza ha mietuto tanta messe di consensi. Ci spiace per loro ma dovranno dovranno inventarsi qualcos'altro. Inoltre assistiamo alla riproposizione dell'assurda vicenda del “controllato travestito da controllore” in quanto, Sorgenia dice che farà sapere quanto prima, attraverso una inchiesta interna, se e quanto l'incidente abbia inquinato l'ambiente e che i dati saranno trasmessi al Sindaco. E noi ci fidiamo vero? Dal canto nostro – ha concluso Campilongo – chiediamo che venga  aperta una campagna di controlli da parte delle Autorità competenti e della Magistratura, sia burocratici che amministrativi, e sia sull'eventuale nesso di causa, che a noi appare piuttosto evidente, tra la presenza di una moltitudine di impianti inquinanti sul territorio e le incidenze tumorali".