VERONICA BALSAMO OMICIDIO: CONVALIDATO L'ARRESTO DI EMANUELE CASULA

Di Christian Montagna

Lunedì 6 Ottobre, il gip di Sondrio Carlo Camnasio, ha convalidato il fermo di Emanuele Casula. Il 18 enne che quella notte del 23 agosto secondo gli inquirenti uccise la fidanzata Veronica, resta in carcere. Secondo la ricostruzione dei fatti, al culmine di un litigio dovuto a questioni di gelosia, Emanuele avrebbe scaraventato la vittima con un violento calcio in un dirupo. Successivamente alla caduta, l'avrebbe poi colpita con una pietra alla testa. Una violenza inaudita che costerà cara al Casula. Durante l'interrogatorio, sotto suggerimento dell'avvocato Francesco Romualdi, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Terminata l'udienza dopo dieci minuti, per il giovane le cose si mettono male. Numerosi sono i reati che gli sono stati contestati: omicidio, occultamento di cadavere, tentato omicidio nei confronti del chierichetto Gianmario Lucchini e svariati furti. Resta dunque in carcere in attesa dei risultati della seconda autopsia effettuata sul corpo di Veronica che potrebbero arrivare addirittura nell'anno nuovo.

I FATTI:

Lo scorso 25 Agosto, nella provincia di Sondrio tra i boschi di Grosotto, la giovane Veronica Balsamo, cameriera 23 enne,cade da un dirupo mentre si é appartata con il fidanzatino. Un volo di quattro metri che le costa la vita. La ragazza, secondo le ricostruzioni del fidanzatino, scende dalla vettura e a causa del buio non si accorge del margine stretto che separa la macchina dal dirupo. Cade precipitando su un cumulo di rocce. Il fidanzato sotto shock scappa e nella fuga perde il controllo della sua vettura finendo fuori strada e ferendosi.

LE PRIME INDAGINI:
Si cercano da subito testimoni. Il fidanzato di Veronica Balsamo,Emanuele Casula é indagato formalmente. L' ultima persona ad aver visto in vita la giovane vittima racconta agli inquirenti una versione dei fatti per nulla convincente. L'atroce sospetto che ad uccidere la giovane sia stato proprio lui viene preso sempre più in considerazione. L'avviso di garanzia, in quanto atto dovuto, arriva per nulla inaspettato.Si procede inoltre all'esame autoptico sul corpo della giovane. Emanuele è in stato di libertà ma indagato per omicidio. Il pm interroga cinque testimoni che aiuteranno la magistratura nelle indagini. Inoltre si dispone un altro esame del DNA.

IL PERCORSO DI FUGA DI EMANUELE:
Il giovane indagato, in seguito alla caduta di Veronica, attua un vero e proprio piano di fuga. Prima finisce fuori strada invadendo un cortile di una casa, poi, ferito raggiunge a piedi il bar a valle dove ritrova i suoi amici. Appare agitato, confuso, parla a fatica ed è ricoperto di graffi sul dorso delle mani e sulla nuca. Emanuele non ricorda nulla dell'incidente. Come mai un'amnesia così generale? Il suo atteggiamento in seguito alla morte non fa altro però che nutrire sospetti. Emanuele successivamente viene ricoverato in ospedale per le ferite riportate sul corpo.

ALCOOL E DROGA NEL SANGUE DI VERONICA:

Quella sera, non si sa come siano andate le cose ma una cosa è certa: Emanuele e Veronica hanno fatto uso di alcool. In seguito alle analisi del sangue, sono state ritrovate tracce di cannabinoidi e alcool seppur non in quantità eccessive. Gli esami tossicologici consegnati ai periti dalla procura lo hanno stabilito. Poiché i rapporti indicati non hanno convinto la magistratura e non hanno rilevato la presenza di altre sostanze, è stato disposto un nuovo esame.

UNA NUOVA AUTOPSIA:
Toccherà al nuovo esame autoptico fare luce sulle cause del decesso. Bisognerà stabilire se la giovane sia stata colpita alla testa da una pietra o se le ferite sul cranio siano riconducibili alla caduta. E proprio questo elemento potrà essere fondamentale per le indagini. Il gip del Tribunale di Sondrio, Carlo Camnasio, ha accolto la richiesta di nuova autopsia. L’udienza per il conferimento dell’incarico è stata fissata alle 10.30 del 30 settembre a Palazzo di giustizia a Sondrio.Il gip ha inoltre già individuato il nome del professionista a cui sarà affidato l’incarico, nell’ambito dell’incidente probatorio.




OMICIDIO VERONICA BALSAMO: LE ACCUSE CHE PENDONO SUL FIDANZATO EMANUELE CASULA

di Christian Montagna

Soltanto pochi giorni fa la notizia dell'arresto di Emanuele Casula, il fidanzato diciottenne della giovane vittima. Posto dapprima in stato di fermo e successivamente arrestato, il giovane è stato incastrato dalle macchie del DNA. Quella tragica notte d' agosto, oltre Veronica, un' altra persona rischiò di perdere la vita: è Gianmario Lucchini, l'uomo disabile che fu ritrovato in una pozza di sangue e privo di sensi. Sin dai primi rilievi, la morte di Veronica non sembró accidentale; il giovane era stato il primo ad essere indagato poiché ultimo ad aver visto la Balsamo in vita. Diciamo che,sostanzialmente, Emanuele, non ha mai convinto nessuno. Opinione pubblica, magistrati e inquirenti hanno da subito emesso il proprio verdetto: il colpevole è lui.

L'ESAME GENETICO

Nessun dubbio trapela dai risultati degli esami genetici effettuati. Sul pantalone che quella sera indossava Emanuele, erano state isolate tracce ematiche del ragazzo stesso di Veronica e di Lucchini. Le stesse tracce appartenenti al Casula, sono state rinvenute sul cacciavite che utilizzó per colpire il chirichetto. Nessun dubbio dunque per la magistratura che ha proceduto secondo i termini di legge ad accusare il giovane di omicidio e di tentato omicidio per la vicenda del testimone che quella sera avrebbe potuto vedere qualcosa di troppo.

L'ELEMENTO CHIAVE

Un altro elemento ritenuto dagli inquirenti fondamentale ha contribuito all'arresto del giovane. Sulla spalla sinistra di Veronica, al momento del ritrovamento del cadavere, è stata rinvenuta un'impronta di scarpa che corrisponde perfettamente a quella che la sera del delitto indossava Emanuele. Scatterebbe dunque l'ipotesi di una violenta lite prima dell'omicidio. E se il testimone avesse assistito alla lite? Quale potrebbe essere stato il movente di questo atroce delitto? Secondo le ricostruzioni della magistratura, la gelosia che ossessionava Veronica,sarebbe potuta essere la principale causa della lite terminata poi in tragedia.

LE ACCUSE

Diversi dunque sono i reati a cui dovrà rispondere Emanuele. Su di lui pendono molte accuse: omicidio volontario aggravato da futili motivi, l' aver agito in luoghi e circostanze tali da ostacolare la difesa della vittima, occultamento di cadavere, tentato omicidio, furto di medicinali, furto di auto e furto di bicicletta. Una lista lunga che se la giustizia facesse bene il proprio corso, un bel po' di anni in carcere non glieli toglierà nessuno. In attesa della seconda autopsia che sarà effettuata sul corpo di Veronica lunedì sei Ottobre, l'impianto accusatorio potrebbe ancora cambiare e per Emanuele potrebbero peggiorare ancora di più le cose.