Fregene, ancora allarme erosione spiagge: stagione in alto mare… se i privati non pagano

FREGENE (RM) – La difesa della costa di Fregene condizionata dalla disponibilità dei privati a farsi carico della manutenzione e dell’eventuale rimozione del geotubo già finanziato dalla Regione Lazio. Questo il dato che emerge ancora oggi dopo che la Regione, per frenare l’avanzata del fenomeno erosivo, ha stanziato 350 mila euro per la posa in opera di un geotubo sommerso, a circa 30 metri dalla costa, su un tratto di litorale di circa 800 metri per dare modo ai balneari di lavorare durante l’imminente prossima stagione estiva e dopo che la stessa Regione ha individuato altri 300 mila euro circa con cui effettuare il ripascimento del tratto eroso, con immissione di circa 30 mila metri cubi di sabbia.

Un mese fa il sindaco Esterino Montino insieme all’assessore regionale Mauro Alessandri presentavano i lavori

Eppure solo un mese fa l’Assessore ai Lavori pubblici della Regione Lazio, Mauro Alessandri, insieme al Sindaco di Fiumicino Esterino Montino e all’associazione dei balneari, durante un sopralluogo aveva presentato i lavori per contrastare l’azione di erosione del litorale di Fregene. Quindi a conclusione della conferenza dei servizi gli uffici regionali avevano dato il via libera all’installazione del geotubo e al relativo ripascimento per completare il posizionamento della struttura sul fondale.

Prosegue l’erosione: associazioni e balneari in ginocchio

E ancora si assiste all’avanzata del mare che sta continuando a divorare la spiaggia del litorale Sud di Fregene nel Comune di Fiumicino costringendo in ginocchio le associazioni e i balneari più colpiti dall’erosione.  “La stagione balneare è cominciata mentre i lavori per il geotubo che rimpingui le spiagge sono ancora un miraggio”. Parole queste pronunciate da Mario Baccini candidato sindaco alla prossima tornata elettorale per il rinnovo dell’assise comunale di Fiumicino. “Visto che la Regione ha approvato l’opera – ha proseguito Baccini – è urgente dare il via ai lavori che, seppur non risolutivi della situazione, posso tamponare per ora l’erosione delle nostre spiagge.

Ma le opere saranno realizzate solo se i privati sottoscriveranno un impegno a sostenere i costi di manutenzione

L’amministrazione comunale di Fiumicino ha inviato un sollecito alle associazioni e ai balneari di Fregene sud più colpiti dall’erosione in cui viene richiesta la conferma della disponibilità a sottoscrivere una specifica convenzione con la quale si impegnano a farsi carico della manutenzione e dell’eventuale rimozione del geotubo. “Ricordiamo però – ha detto ancora Mario Baccini – che le spiagge non sono dei balneari ma sono un patrimonio che porta un indotto a tutta la città quindi ci sembrerebbe logico che il Comune si facesse carico degli oneri di manutenzione insieme alla Regione. Dobbiamo aiutare e sostenere lo sviluppo dell’economia blu e dell’indotto che genera per tutto il territorio. Sembra assurdo voler gravare sui balneari con oneri spropositati vista la situazione che vede già molte strutture ridotte a strutture fatiscenti per colpa dell’erosione e dei ritardi negli interventi dovuti al continuo ritardo e al rimpallo di responsabilità tra Regione e Comune. Oltre al danno non si può aggiungere la beffa e la rapina ai danni degli esercenti. È inaccettabile – ha concluso il candidato sindaco – da parte di chi amministra ricattare gli operatori chiedendo che s’impegnino anche nella manutenzione di un’opera di rilievo regionale”.

Fregene: 600mila euro dalla Regione Lazio a difesa della costa




FREGENE, EROSIONE COSTA SUD: URGENTE UN PRIMO INTERVENTO TAMPONE

Red. Cronache

Fregene (RM) – Si è tenuto, durante la mattina di mercoledì, presso il Comune di Fiumicino, un tavolo tecnico sul problema dell’erosione sulla costa di Fregene sud. Presenti il sindaco Esterino Montino, l’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Caroccia, l’assessore all’Ambiente Roberto Cini, la Regione Lazio, la presidente del Consorzio di Bonifica Tevere Agro Romano Federica Lopez, il comandante della Capitaneria di Porto Fabrizio Ratto-Vaquer, i rappresentanti dei concessionari.

“Le strutture di questa zona – ha spiegato il sindaco Montino- sono state fortemente colpite ed è necessario effettuare al più presto, in somma urgenza, un primo intervento tampone in attesa che si trovino le risorse per quello definitivo. Sappiamo bene che oggi, sia che intervenga direttamente la Regione oppure i concessionari con interventi finanziati con i soldi risparmiati grazie a un’eventuale riduzione del canone demaniale, si tratterebbe di una soluzione momentanea. Il tema, infatti, è ben più complicato. E siamo perfettamente consapevoli anche che la seconda fase, quella degli interventi più risolutivi, debba essere intrapresa con urgenza poiché, se si aspettano ancora degli anni, il problema comincerà a farsi davvero grave. Con l’incontro di questa mattina è stato fatto presente inoltre, come già avevamo precedentemente segnalato con il dossier inviato alla Regione, il rischio determinato dal crollo del vecchio argine del canale delle Acque Alte. Chiediamo quindi alla Regione di rendere disponibili, per il futuro, quei 4 milioni di euro che dovevano essere previsti in Bilancio in modo da poter intervenire per salvare la costa di Fregene. A questi si potrebbero aggiungere gli altri due milioni di euro del progetto Life. La via maestra, a mio avviso, è permettere agli operatori di fare gli interventi a fronte di una riduzione del canone e al tempo stesso lavorare per fare in modo che i 6 milioni di euro vadano in porto per quest'anno”.

“Su alcune strutture –spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Angelo Caroccia- occorre intervenire in emergenza. La Regione ci dirà quale è il modo migliore per procedere e noi, come Amministrazione, ci metteremo a disposizione per autorizzare i concessionari a fare gli interventi. Sono stati fatti diversi sopralluoghi, il sindaco ha inviato un dossier alla Regione Lazio, che nuovamente ha mandato i propri tecnici sul posto. Oggi si è svolto questo tavolo, la settimana prossima ne abbiamo in programma un altro. La volontà di trovare una soluzione c’è, da tutte le parti, e fare in modo che i concessionari coinvolti vengano messi in condizione di programmare il lavoro per la prossima estate”.