Emilia Romagna, il Consiglio dei Ministri pronto a deliberare lo stato di calamità

Annunciato il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie

Continua lo stato di emergenza in Emilia Romagna dove durante la scorsa notte e la mattinata di oggi si sono allagati due centri importanti della provincia di Ravenna come Lugo e Cervia.

Nel primo caso l’acqua ha cominciato a risalire dalla parte sud della pianura, lato via Emilia, per le esondazioni del Senio e del Santerno, che scorrono il primo ad ovest e il secondo a est della città, ed è arrivata in centro storico.

A Cervia molte vie sono piene d’acqua. Ordini di evacuazione sono scattati anche per altri territori del Ravennate: Villanova, Filetto, Roncalceci.

Faenza, ieri una delle realtà più colpite dall’inondazione del Lamone, si è risvegliata nel fango. Sotto un cielo grigio, con la speranza che almeno oggi non cada una goccia. Si va in bici per le strade, tante due ruote che si muovono lentamente, con attaccate buste e borsoni, scarponi sporchi e pantaloni arrotolati. Il confine tra fango e acqua è sottile e via Lapi è ancora un fiume. A Cesena, con un passaparola via chat, diversi giovani sono scesi in strada per spalare e aiutare.

Decine sono le strade interrotte o chiuse per frane o allagamenti in provincia di Bologna. Uno smottamento ha creato problemi sull’A1 verso Firenze, con lunghe code tra Sasso Marconi e la Direttissima: Aspi ha ripristinato il traffico su due corsie.

“La portata della devastazione del maltempo è quella di un altro terremoto: saranno danni quantitativamente minori, ma saranno di qualche miliardo di euro. Come per il terremoto ricostruiremo tutto”, ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini che oggi incontrerà il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto.

Al Consiglio dei ministri di martedì 23 maggio “verrà deliberato lo stato di calamità” per le zone colpite dall’alluvione e “si risponderà ai primi interventi. E’ già stato annunciato il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie”, ha detto il ministro. Secondo il monitoraggio di Coldiretti sono finite sott’acqua oltre cinquemila aziende agricole.

Continuano le operazioni della task force di Autostrade per l’Italia nelle aree colpite dall’emergenza maltempo, grazie al lavoro delle squadre e al miglioramento meteo dell’ultima fase, è stato possibile riaprire il tratto compreso tra Rimini Nord e Cesena Nord in direzione Bologna e il tratto compreso tra Forlì e Cesena Nord in direzione Ancona.

Restano invece chiusi al traffico i tratti autostradali della A14 Bologna – Taranto tra il bivio con la diramazione di Ravenna e Forlì in direzione Ancona oltre a quello tra Cesena Nord e Faenza in direzione Bologna. Resta sulla A14, in direzione nord per i veicoli con massa complessiva superiore 7,5 tonnellate, l’uscita obbligatoria ad Ancona Nord, per poi proseguire lungo la strada statale 76 in direzione Fabriano/Perugia.

Sulla A1 sono state riaperte al traffico due corsie verso Firenze, dopo lo smottamento tra Sasso Marconi nord e il bivio con la A1 Direttissima in direzione Firenze: continuano le operazioni della task force di Autostrade per l’Italia nelle aree colpite dall’emergenza maltempo. Le squadre di Aspi sono impegnate in operazioni di ripristino della piena fruibilità del tratto, costantemente monitorato. È stata rimossa la corsia in deviazione sulla carreggiata opposta, installata nelle prime ore della mattina, e attualmente il traffico transita, appunto, su due corsie in direzione Firenze. Nel tratto si registrano 15 km di coda verso Firenze e 9 km in direzione Bologna. Per ridurre la congestione in corrispondenza del nodo bolognese, i veicoli con massa oltre le 7,5 tonnellate che percorrono la A1 in direzione Bologna verranno obbligatoriamente deviati all’altezza di Parma lungo la A15 Parma – La Spezia da cui proseguire lungo la A12 in direzione Pisa e la A11 in direzione Firenze per poi reimmettersi in A1. Lo stesso percorso è consigliato ai veicoli leggeri che da Milano sono diretti verso Firenze/Roma.

Sono decine le strade chiuse o danneggiate dalle frane o dagli allagamenti nel territorio della provincia di Bologna. “La viabilità è compromessa in gran parte del territorio metropolitano. Si invita la popolazione a non effettuare spostamenti se non per reali necessità anche per agevolare il transito dei mezzi di emergenza e soccorso”, scrive la Città metropolitana.

La Provincia di Modena comunica di aver provveduto alla chiusura al transito dei ponti ‘Pioppa’, sulla strada provinciale 11, e quello di Concordia, sulla provinciale 8, a causa della piena del fiume Secchia che ha portato al raggiungimento dei livelli idrometrici di sicurezza. Sempre nel Modenese, fa sapere ancora la Provincia, restano chiusi il ponte Motta a Cavezzo e il ponte Navicello Vecchio sulla diramazione della strada provinciale 255 tra Modena e Nonantola, sul fiume Panaro.

Due persone, che erano rimaste isolate a Lutirano, frazione di Marradi (Firenze) in Alto Mugello, sono state recuperate questa mattina dopo che è stata aperta la strada ai mezzi leggeri. L’apertura grazie al lavoro del gruppo operativo speciale. Altre tre persone sono rimaste, invece, in una struttura ricettiva a Badia della Valle. Durante la giornata, fanno sapere i vigili del fuoco, verranno effettuate ulteriori verifiche alla viabilità e agli edifici. Al momento non sono in atto precipitazioni.