ARICCIA ELEZIONI, MALCOTTI: "AUGELLO PRESENTA INTERROGAZIONE URGENTE CONTRO IL TENTATIVO DEL CENTROSINISTRA DI SUGGESTIONARE IL CONSIGLIO DI STATO"

Redazione

L'esponente del Pdl e assessore alle Infrastrutture e Lavori pubblici della Regione Lazio, Luca Malcotti, rende noto che ieri, mercoledi' 11 luglio 2012, il senatore Andrea Augello ha depositato un'interrogazione urgente in Senato per chiedere al ministro dell'Interno "quali iniziative intenda assumere per approfondire i fatti che hanno determinato il doveroso annullamento da parte del Tar delle elezioni amministrative del 2011 nel comune di Ariccia, al fine di ricondurre tanto il danno subito sul piano erariale dall'Amministrazione, quanto eventuali risvolti penali alle persone che devono assumersene le responsabilita'".

"Il centrosinistra – ha dichiarato l'assessore regionale Malcotti in una nota – ha depositato un'interrogazione a Camera e Senato contro la sentenza del Tar del Lazio che ha annullato il risultato elettorale delle elezioni amministrative di Ariccia per gravi irregolarita' nello svolgimento delle operazioni di voto. Pd e Italia dei Valori – denuncia Malcotti – hanno dato vita a un goffo e disperato tentativo di suggestionare il Collegio del Consiglio di Stato che si pronuncera' nelle prossime ore. Sono certo – conclude Malcotti – che la magistratura si basera' esclusivamente sulle prove documentali gia' acquisite dal Tar in sede di verificazione".

"Ringrazio il senatore Augello per aver presentato un'interrogazione contro il tentativo del centrosinistra di suggestionare il collegio del Consiglio di Stato chiamato nelle prossime ore a pronunciarsi – dichiara in una nota l'ex candidato a sindaco di Ariccia per le elezioni del 2011, Roberto Di Felice – E' la stessa tattica – prosegue Di Felice – che l'ex sindaco di Ariccia, "ispiratore" delle interrogazioni parlamentari del centrosinistra, tento' nei confronti del Tar, ma infruttuosamente".

tabella PRECEDENTI:

11/07/2012 ARICCIA ELEZIONI, VENERDI' IL VERDETTO DEL CONSIGLIO DI STATO
10/07/2012 ARICCIA ELEZIONI, DI FELICE: "LE INTERROGAZIONI DEL PD RIPRENDONO IN MODO PEDISSEQUO UNO SCRITTO DI CHIARO TENORE PARTIGIANO"
08/06/2012 ARICCIA, SPACCATURE NELLA COALIZIONE DI CIANFANELLI: DI FELICE, LIBANORI, STACCOLI E DI LAZZARO RISPONDO ALL'EX SINDACO
19/04/2012 ARICCIA ELEZIONI: IL COMMENTO DI DI FELICE A SEGUITO DELLE ORDINANZE COLLEGIALI DEL CONSIGLIO DI STATO
18/04/2012 ARICCIA, IL CONSIGLIO DI STATO RIDICE NO A CIANFANELLI
03/04/2012 ARICCIA ELEZIONI, IL GIORNO DEL GIUDIZIO
22/03/2012 ARICCIA ELEZIONI, IL CONSIGLIO DI STATO DICE NO A EMILIO CIANFANELLI
16/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, CIANFANELLI: "RICORREREMO IN CONSIGLIO DI STATO, LE IRREGOLARITA' RIGUARDANO LA MANCATA NOMINA DEL PRESIDENTE DELLA SEZIONE 15"
16/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, DI FELICE: "CIANFANELLI E' IN POLITICA PER DIFENDERE GLI INTERESSI, QUESTI SI' VERI, DEI PROPRI FIGLI"
11/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, IL SINDACO: IRREGOLARITA’ SOLO FORMALI”
10/03/2012 ARICCIA ELEZIONI, IL TAR ACCERTA IRREGOLARITA' NELLE OPERAZIONI ELETTORALI



ARICCIA ELEZIONI, VENERDI' IL VERDETTO DEL CONSIGLIO DI STATO

Chiara Rai

Ad Ariccia non si fa altro che parlare dell’incognita sulle elezioni amministrative e sulle irregolarità rilevate dal Tar che sostanzialmente ha annullato annulato le operazioni elettorali ariccine dello scorso maggio 2011, nonché la proclamazioni degli eletti. Si tornerà al voto? Oppure rimarrà il sindaco di centrosinistra Emilio Cianfanelli che ha vinto poco più di un anno fa grazie a soli 32 voti di scarto rispetto all’ultimo voto con l’acerrimo avversario di centrodestra Roberto Di Felice? Venerdì 13 luglio, il Consiglio di Stato deciderà nel merito e di fatto nessuno brancolerà più nel buio di un'incognita che inizia ad arrovellare le menti, con le alte temperature di questi giorni. Ariccia che da mandati e mandati vede al comando il medico Cianfanelli, pare spaccata in due. La squadra dei “cianfanelliani” che ancora si regge in piedi grazie al collante dei vertici del Pd che gli fanno da scudo interno ed esterno e la squadra dei “difeliciani” che vorrebbero dare una svolta ad Ariccia e concretamente ci erano quasi riusciti se non fosse stato per quei 32 voti mancanti e, a loro dire, per tutte quelle irregolarità denunciate dal proprio leader e la sua squadra su un nutrito ricorso al Tar che ha trovato accoglimento. Intanto, torto collo o meno, a governare Ariccia, da marzo scorso, c’è il commissario prefettizio Enza Caporale che nel caso si dovesse tornare alle urne, traghetterà la macchina amministrativa fino alle amministrative 2013. 

10/07/2012 ARICCIA ELEZIONI, DI FELICE: "LE INTERROGAZIONI DEL PD RIPRENDONO IN MODO PEDISSEQUO UNO SCRITTO DI CHIARO TENORE PARTIGIANO"
08/06/2012 ARICCIA, SPACCATURE NELLA COALIZIONE DI CIANFANELLI: DI FELICE, LIBANORI, STACCOLI E DI LAZZARO RISPONDO ALL'EX SINDACO
19/04/2012 ARICCIA ELEZIONI: IL COMMENTO DI DI FELICE A SEGUITO DELLE ORDINANZE COLLEGIALI DEL CONSIGLIO DI STATO
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ARICCIA, SPACCATURE NELLA COALIZIONE DI CIANFANELLI: DI FELICE, LIBANORI, STACCOLI E DI LAZZARO RISPONDO ALL'EX SINDACO

[INTERVENTO (VIDEO) DI ROBERTO DI FELICE]

[INTERVENTO (VIDEO) DI GIOVANNI LIBANORI]

[INTERVENTO (VIDEO) DI PIETRO DI LAZZARO]

[INTERVENTO (VIDEO) DI GIANLUCA STACCOLI]

[INTERVENTO (VIDEO) DI ROBERTO STACCOLI]

 

Chiara Rai

Un vertice con Roberto Di Felice, Giovanni Libanori, Gianuca Staccoli e Pietro Di Lazzaro per rispondere in maniera compatta alle ultime “uscite” dell’ex sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli, il quale ha avuto occasione di attribuire alla squadra di Di Felice, più precisamente alla famiglia Staccoli, l’etichetta di “speculatori edilizi”. Nonché, Cianfanelli più volte ha nominato in maniera offensiva l’Udc e il suo referente regionale Luciano Ciocchetti.
“Riferendomi a Cianfanelli e alle sue uscite, l’aggettivo che più mi viene in mente è inqualificabile – esordisce Giovanni Libanori – sarebbe il caso che si togliesse dalla bocca queste persone e questo partito e che non cerchi, in tale maniera ,di influenzare la sentenza del Consiglio di Stato. Sicuramente Cianfanelli è la persona meno adatta a dare lezioni di classe, di stile e soprattutto di morale. E poi che guardasse in casa propria prima di insultare la gente perbene”.  Libanori ha poi palesato i motivi del nervosismo dell’ex sindaco Cianfanelli: “La verità è che Cianfanelli è preoccupato perché la sua coalizione lo sta abbandonando, farebbe bene ad affrettarsi a risanare la sua coalizione. Qui si lavora e si continuano a pagare i danni di una scellerata amministrazione, si pensi ad esempio al “macigno” provocato dalla chiusura del ponte monumentale che pesa per 700 mila euro”. Allora che la finisca di nominarci e lasci che la Magistratura faccia il suo corso”. Libanori ha ribadito il fatto che sono i giudici gli attori principali e che in tutta questa vicenda non ci sono ne vincitori e ne vinti.  In ultimo l’esponente Udc Libanori, prima di assicurare che il partito non risponderà più agli attacchi di Cianfanelli fono al 13 luglio (a meno che non si verificano casi eccezionali), rilancia all'ex sindaco: “lui che si preoccupa tanto dei soldi spesi da noi per i ricorsi, perché non spiega chi è a pagare i suoi avvocati? I nostri ricorsi non costeranno nulla ai cittadini, invece in fretta e furia Cianfanelli ha fatto una delibera di incarico ai legali qualche giorno prima di conoscere il dispositivo della sentenza del Tar.
La parola è poi passata all’imprenditore Gianluca Staccoli che ha posto diversi interrogativi all’ex sindaco, uno fra i tanti è stato, “come mai è così preoccupato di tornare in poltrona? Ci sono forse delle operazioni in corso che devono essere portate a compimento? Ci sono delle dinamiche particolari che un nuovo amministratore potrebbe scoprire?”. Inoltre Staccoli, non ha perso occasione di sottolineare come sia consuetudine di Cianfanelli “creare situazioni ad hoc per distorcere la realtà dei fatti. Finora la famiglia Staccoli ha solo investito e se ci sono operazioni edilizie ad Ariccia, queste si riferiscono ai Prust, programmi di riqualificazione urbanistica che sono una creatura di Cianfanelli e risalgono al 1999 e rispetto ai quali, ripeto, abbiamo fatto solo investimenti (strade, fognature ecc.). Per questi Prust, il Comune ha già incassato i soldi del Ministero dei Lavori Pubblici. All’università ho imparato che il termine speculazione è tutt’altro”.
Poi la parola è passata a Pietro Di Lazzaro che ha ribadito la posizione del partito Udc e ha ben chiarito: “Rispediamo al mittente il discorso del cemento e aspettiamo con fiducia che la Magistratura faccia il suo corso”.
Infine la chiosa è stata di Di Felice che ha argomentato con documenti alla mano diverse inesattezze, coincidenze e operazioni mancine che negli anni hanno prodotto condanne, indagini in corso, ammanchi, bilanci irregolari eccetera.

L’osservatore, ha voluto estrarre alcuni spezzoni video degli interventi in occasione del vertice del 6 giugno ad Ariccia.

Buona visione 

 

tabella PRECEDENTI:

19/04/2012 ARICCIA ELEZIONI: IL COMMENTO DI DI FELICE A SEGUITO DELLE ORDINANZE COLLEGIALI DEL CONSIGLIO DI STATO
18/04/2012 ARICCIA, IL CONSIGLIO DI STATO RIDICE NO A CIANFANELLI
17/04/2012 ARICCIA ELEZIONI, IL GIORNO DEL GIUDIZIO
03/04/2012 ARICCIA ELEZIONI, RINVIATO IL GIORNO DEL GIUDIZIO
27/03/2012 ARICCIA ELEZIONI, UN ALTRO "NO" DAL CONSIGLIO DI STATO PER GLI EX AMMINISTRATORI DI CIANFANELLI
22/03/2012 ARICCIA ELEZIONI, IL CONSIGLIO DI STATO DICE NO A EMILIO CIANFANELLI
19/03/2012 ARICCIA COMMISSARIATA, IL VICEPREFETTO ENZA CAPORALE SI OCCUPERA' DELL'ORDINARIA AMMINISTRAZIONE ARICCINA
16/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, CIANFANELLI: "RICORREREMO IN CONSIGLIO DI STATO, LE IRREGOLARITA' RIGUARDANO LA MANCATA NOMINA DEL PRESIDENTE DELLA SEZIONE 15"
15/03/2012 ARICCIA, ELEZIONI TAR. SI TORNA ALLE URNE
12/03/2012 ARICCIA, IL TAR ANNULLA LA PROCLAMAZIONE A SINDACO DI EMILIO CIANFANELLI
11/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, IL SINDACO: IRREGOLARITA’ SOLO FORMALI”
10/03/2012 ARICCIA ELEZIONI, IL TAR ACCERTA IRREGOLARITA' NELLE OPERAZIONI ELETTORALI


 




ARICCIA ELEZIONI TAR, DI FELICE: "CIANFANELLI E' IN POLITICA PER DIFENDERE GLI INTERESSI, QUESTI SI' VERI, DEI PROPRI FIGLI"

Redazione

Roberto Di Felice, candidato a sindaco alle ultime elezioni ariccine, nonché vincitore dei ricorsi al Tar che di fatto hanno annullato le operazioni elettorali del 2011, risponde alle ultime affermazioni di Emilio Cianfanelli.  "Io non commento le sentenze, – dice Di Felice –  le rispetto. I commenti li lascio agli esperti di diritto e, siccome emilio Cianfanelli non è un giurista, i suoi giudizi sull’operato del Tar sono mero rumore di bocca. Per quanto riguarda i rampolli di famiglie di persone che svolgono attività imprenditoriali e che io avrei dovuto tutelare con la mia candidatura, rispondo che è la solita mistificazione del diffamatore Emilio Cianfanelli. Invece egli è in politica per difendere gli interessi, questi sì veri, dei propri figli. Poi Emilio Cianfanelli dovrebbe spiegare perché tra i politici che hanno subito arresti in carcere o domiciliari negli ultimi anni ad Ariccia, tutti hanno sostenuto la sua candidatura. Inoltre dovrebbe spiegare perché hanno sostenuto la sua candidatura persone che nel passato, facendo parte di determinati movimenti politici, volevano sovvertire l’ordine democratico dello Stato. Io credo che la parte migliore del Pd di Ariccia dovrebbe prendere le distanze da questo personaggio per far si che anche ad Ariccia finalmente termini il secolo balordo del ‘900, secolo in cui, attraversando tutte le stagioni politiche, la famiglia di Emilio Cianfanelli ha indossato tutte le camicie del potere a cominciare da quella nera. Invito il Prefetto a tutelare il buon nome della giustizia amministrativa, in questo caso il Tar , la cui sentenza, secondo una delle tante esternazioni di Emilio Cianfanelli, viene definita la punta di un iceberg ben più preoccupante per Ariccia come se vi sia una sorta di collusione. Il pericolo vero per Ariccia era, è e rimane Emilio Cianfanelli, come dimostra l’enorme regalo concesso alla società Panorama". 




ARICCIA ELEZIONI TAR, CIANFANELLI A LIBANORI: "LIBANORI JUNIOR SI PRENDE TROPPO SUL SERIO"

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo una nota ufficiale del sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli.

"Leggo dell’attacco dell’Udc per bocca di Libanori. Non conosciamo Giovanni Libanori, sappiamo solo che è il figlio di Franco Libanori esponente della vecchia DC e mio amico e che ha la fama di essere nella sua Nemi un “ammazzasindaci”. Sappiamo anche che ha un incarico ben remunerato in un’azienda regionale, datogli per appartenenza politica e non certo per essere stato eletto o per aver vinto un concorso pubblico, è lì solo per essere un signore iscritto all’Udc.  Io non penso a dimettermi perché sono stato eletto dai cittadini di Ariccia in maniera trasparente e le irregolarità formali (di cui ancora non abbiamo le motivazioni dal Tar) hanno portato anche, per alcune di esse, all’apertura di un’indagine penale. Questo dà la misura di quanto questa sia una brutta vicenda, una pagina nera per Ariccia, dove (presunti aggiunge l'osservatore laziale) grandi interessi edilizi provano a sovvertire per via giudiziaria una maggioranza votata e voluta dai cittadini. Riceviamo infatti continui attacchi perché su Ariccia i giovani rampolli scesi in campo con Di Felice (sarebbero aggiungel'osservatore) legati a interessi edilizi per migliaia di metri cubi di cemento. Rimaniamo sereni, perché in tutto questo noi non c’entriamo nulla.
Tengo poi a precisare che io non ho mai insultato il Vice Presidente Ciocchetti, anzi, sono stato io oggetto di pesanti attacchi nel corso dello scorso convegno promosso dall’Udc sul Piano casa. Convegno organizzato da Ciocchetti e dal suo membro del consiglio provinciale non credo per questi (presunti aggiunge l'osservatore laziale) interessi edilizi, ma per il bene della comunità ariccina che noi per primi e da sempre intendiamo tutelare da inutili cementificazioni a vantaggio di pochi costruttori, cementificazioni che ai nostri giovani e alle nostre famiglie non danno una reale soluzione abitativa.
In ultimo, leggendo la sollecitazione che Libanori junior fa al Prefetto, invitandolo a commissariare Ariccia (sempre per il bene della nostra città), l’unico commento che posso fare è che a Libanori junior manca l’autoironia del suo più famoso padre il quale ha avuto il merito di essere eletto e non nominato. Crediamo che si prenda troppo sul serio, è il caso che si valuti con più rigore".