ENEA CASACCIA, DIPENDENTE MORTO: IL RICORDO DI UN AMICO

Redazione

Anguillara (RM) – E' pervenuta alla nostra redazione un omaggio alla memoria di Saverio Santomassimo, il dipendente dell'Enea Casaccia trovato impiccato all'interno del centro ricerche e rispetto alla cui figura determinata stampa è stata ingenerosa nei suoi confronti.

Ecco alcuni versi in memoria di Saverio:

Ti voglio ricordare così, Saverio.

Ti voglio ricordare così, Saverio, come quando fiero con lo zainetto sulle spalle ti recavi nel tuo ufficio, dispensando con generosità suggerimenti preziosi e utili ai tuoi colleghi o trovando con spiccato acume e intelligenza, sempre la giusta soluzione ai problemi lavorativi.

Ti voglio ricordare così, Saverio, come quando passavi ore e ore nella tua officina, intento, da esperto elettrotecnico, a rimettere in funzione un macchinario in panne o ad aggiustare compiutamente uno strumento di lavoro.

Ti voglio ricordare così, Saverio, come quando ti vedevo percorrere i viali della Casaccia con la tua inseparabile bicicletta.

Ti voglio ricordare così, Saverio, come quando, uscendo dal lavoro nel pomeriggio, te ne andavi tra i volontari della Croce Rossa, sempre pronto e disponibile a soccorrere le persone sofferenti, sempre in prima linea ad aiutare le persone anziane.

Ti voglio ricordare così, Saverio, come quando ogni sera, tornavi stanco a casa, ma contento e soddisfatto per aver dato un vero senso, ricco di cose belle, alla tua giornata e giorno dopo giorno, alla tua vita.

Ti voglio ricordare così, Saverio, come un grande uomo, quale sei stato nella tua pur breve vita, che hai amato più di ogni altra cosa, seminando negli altri solo amore, conforto e solidarietà.

Ti voglio ricordare così, Saverio, nella mia mente come nel mio cuore, per sempre!!

Arturo

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CENTRO RICERCHE ENEA CASACCIA, MORTE DEL DIPENDENTE: UN MISTERO CHE VIENE DA LONTANO

di Silvia Silvestri

Anguillara (RM) – Alla chiesa Regina Pacis di Anguillara Sabazia nel primo pomeriggio di venerdì 9 maggio 2014 si sono svolti i funerali del dipendente Enea, Saverio Santomassimo, trovato impiccato all’interno del centro ricerche. Tantissimi i colleghi del dipendente che hanno partecipato alla messa funebre, compresi molti colleghi della Croce Rossa di Anguillara, dove Saverio Santomassimo prestava opera di volontariato. Presente anche il direttore del Centro Ricerche Enea Casaccia Marco Citterio.

Chi conosceva bene Saverio Santomassimo lo reputava una persona tranquilla, cordiale e serena. “Il gesto inspiegabile lascia tutti con l’amaro in bocca – racconta un suo collega – non abbiamo capito il malessere che da mesi opprimeva Saverio. Era una persona squisita e credo che non abbia retto a qualcosa più grande di lui. Ora questo suo segreto se lo porterà per sempre nella tomba”. “Non era più lo stesso da quando a febbraio era rientrato dalla sua ultima missione in Antartide.” Riferisce una persona molto vicina a Saverio Santomassimo.

Lo descrivono come un  “super uomo”, visti i tanti attestati conseguiti tra cui qualifiche come soccorritore e riconoscimenti come la capacità di sopravvivenza in condizioni estreme. E non era la prima volta che Saverio Santomassimo partiva per una spedizione scientifica al polo sud, dove sicuramente la situazione estrema è di casa.

Cosa sarà successo in Antardide? Sarà  forse rimasto traumatizzato  per la morte del suo collega Luigi Michaud, 40 anni, del dipartimento di Scienze Biologiche ed Ambientali dell’università di Messina? Infatti  il 17 Gennaio scorso, per la prima volta nella storia delle spedizioni italiane un ricercatore del Bel Paese muore in Antartide, per l’esattezza durante un’immersione nel tratto di mare che si trova davanti alla base antartica italiana “Mario Zucchelli”, a Baia Terra Nova in Antartide.

Nessuno dei presenti sa spiegarsi questo gesto estremo da parte di Saverio Santomassimo. La maggior parte di loro rimane in silenzio, per rispetto della famiglia, anche se sui loro volti oltre che la commozione traspare un velo di incertezze e di dubbi, sia sui metodi di ricerca effettuati dagli organi competenti, sia sul vero motivo del perché l’uomo abbia deciso di impiccarsi, sempre che si sia effettivamente suicidato. L’uomo non era sposato, lascia due genitori anziani e una sorella, con la quale viveva.

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ENEA CASACCIA: OGGI I FUNERALI DI SAVERIO SANTOMASSIMO

di Silvia Silvestri

Anguillara Sabazia (RM) – Oggi sono previsti alle ore 14.00 i funerali di Saverio Santomassimo, IL dipendente Enea trovato impiccato all’interno del centro ricerche.
Santomassimo era scomparso il 29 aprile, a dare l’allarme la famiglia. La mattina seguente sono iniziate le ricerche e sono continuate per diversi giorni, fino al ritrovamento del corpo senza vita in un magazzino dove era solito lavorare.
Santomassimo lavorava all’Enea da molti anni e chi lo conosceva bene lo reputava una persona tranquilla e con un animo buono, visto la sua partecipazione come volontario della Croce Rossa di Anguillara Sabazia. Oltre tutto una persona molto vicino alla famiglia ci fa sapere che Saverio non aveva nessuno legame con il giro di Baby squillo, che quest’oggi è su tutti i giornali. 

Molti dipendenti del centro si domandano come mai le ricerche non sono iniziate da quel magazzino che era solito frequentare eppure non sono state di certo le porte chiuse a fermare i vigili del fuoco, che ne hanno scardinate molte purtroppo non c’è stato un serio coordinamento nelle ricerche, troppe cose lasciate al caso. Soprattutto ci si domanda perché si è dovuto aspettare sei giorni prima del ritrovamento del corpo. La paura che aleggia tra i dipendenti Enea e quella che se a qualcuno capita un malore o un incidente, rimane privo di soccorso per giorni.

Nelle prossime ore importanti elementi sul caso Santomasso.

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ENEA CASACCIA DIPENDENTE IMPICCATO: E' GIALLO SULLE INDAGINI

di Silvia Silvestri

Anguillara / Enea Casaccia – Dopo il ritrovamento del  cadavere del ricercatore Saverio Santomassimo all’Enea Casaccia, trovato impiccato in un magazzino sul suo posto di lavoro  ci si domanda come mai le forze di Polizia e gli investigatori ci abbiamo messo circa sei giorni per il ritrovamento del corpo.

Dopo la denuncia della scomparsa, tutti gli indizi hanno portato a  pensare che il dipendete fosse ancora nel  suo posto di lavoro. La timbratura in uscita mancante, il cellulare acceso, due lettere trovate nel suo ufficio che facevano presagire al suicidio proprio all’interno dell’ Enea Casaccia. La ricerca è stata più difficile del previsto, proprio per la conformità del Centro Enea dove di luoghi per nascondersi ce ne sono molti, magazzini, uffici, officine, cunicoli sotterranei, tanto che per  rendere più facili le ricerche è intervenuta anche l’unità cinofila della Polizia di stato.  I Vigili del fuoco hanno forzato tutte quelle porte che era chiuse, rompendo anche le serrature.

Allora come mai non sono subito entrati in quel magazzino dove era solito lavorare Saverio Santomassimo? Perché far passare 6 giorni prima di aprire quella porta, visto che ne sono state forzate molte?

Il corpo senza vita del dipendente è stato trovato solo la mattina di martedì 6 maggio, dopo che due colleghi di Santomassimo hanno ripercorso tutti i luoghi di lavoro che abitualmente frequentava e si sono accorti che un magazzino non era stato controllato. Il magazzino in questione era chiuso dal di fuori con un lucchetto, ma le Autorità competenti non si erano accorte che ci fosse un'altra entrata. La mattina del 6 maggio la tragica sorpresa, entrati nel magazzino, scoprono il cadavere del loro collega, senza vita, impiccato all’interno del magazzino stesso.

Un gesto estremo, di una persona tranquilla, che da poco era rientrato da una missione in Antartide, dove il centro ricerche ha una base di sperimentazione. Chi lo conosceva bene dichiara  che non avesse nessun problema economico, che era amante delle attività sportive e soprattutto  aveva voglia di aiutare gli altri, visto che faceva parte della Croce Rossa.
 

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ENEA CASACCIA: TROVATO IL CADAVERE DEL DIPENDENTE SCOMPARSO

di Silvia Silvestri

Anguillara (RM) – Trovato il cadavere del dipendente dell’Enea scomparso lo scorso 30 Aprile all’interno del Centro Ricerche Enea Casaccia sulla via Anguillarese in provincia di Roma.

Il cadavere senza vita è stato ritrovato, dopo giorni di ricerche, in un magazzino adiacente dell’officina dove lavorava. Sul posto sono subito arrivate le Autorità competenti e i famigliari, per il riconoscimento del corpo. Sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte, anche tutti gli indizi fanno pensare ad un suicidio.

Saverio Santomassimo , 53 anni , non era rientrato a casa la sera del 29 aprile, subito i famigliari avevano dato l’allarme e le ricerche erano scattate la mattina seguente allo scadere delle ventiquattro ore dalla scomparsa.

La indagini della polizia di Stato, in collaborazione con la vigilanza dell’Enea Casaccia avevano portato alla luce la mancata timbratura dell’uscita dal centro, e quindi le ricerche si sono accentrate sul luogo di lavoro del dipendente.

La ricerca è stata più difficile del previsto, proprio per la conformità del Centro Enea dove di luoghi per nascondersi ce ne sono molti, magazzini, uffici, officine, cunicoli sotterranei, tanto che per rendere più facili le ricerche è intervenuta anche l’unità cinofila della Polizia di stato.

Nell’ufficio di Santomassimo erano state trovate due lettere che facevano pensare al suicidio, ma fino ad oggi erano tutte supposizioni. Ora la conferma è arrivata con il ritrovamento dell cadavere.
Inspiegabile il gesto, da parte dei famigliari.

Chi lo conosceva, lo reputava una persona tranquilla ed introversa, con la passione per la corsa e la voglia di aiutare gli altri, infatti faceva parte della Croce Rossa Locale, dove prestava servizio costantemente.Ora è da spiegare la dinamica e le indagini sono in corso per capire se tratta di un suicidio o di un incidente.

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ENEA CASACCIA: TROVATO IL CADAVERE DEL DIPENDENTE SCOMPARSO

di Silvia Silvestri

Anguillara (RM) – Trovato morto il dipendente dell’Enea scomparso lo scorso 30 Aprile all’interno del Centro Ricerche Casaccia. Il cadavere senza vita è stato ritrovato, dopo giorni di ricerche, in un magazzino adiacente dell’officina dove lavorava. Sul posto sono subito arrivate le Autorità competenti e i famigliari, per il riconoscimento del corpo. Sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte, anche tutti gli indizi fanno pensare ad un suicidio.

Saverio Santomassimo , 53 anni , non era rientrato a casa la sera del 29 aprile, subito i famigliari avevano dato l’allarme e le ricerche erano scattate la mattina seguente allo scadere delle ventiquattro ore dalla scomparsa.

La indagini della polizia di Stato, in collaborazione con la vigilanza dell’Enea Casaccia avevano portato alla luce la mancata timbratura dell’uscita dal centro, e quindi le ricerche si sono accentrate sul luogo di lavoro del dipendente.

La ricerca è stata più difficile del previsto, proprio per la conformità del Centro Enea dove di luoghi per nascondersi ce ne sono molti, magazzini, uffici, officine, cunicoli sotterranei, tanto che per rendere più facili le ricerche è intervenuta anche l’unità cinofila della Polizia di stato.

Nell’ufficio di Santomassimo erano state trovate due lettere che facevano pensare al suicidio, ma fino ad oggi erano tutte supposizioni. Ora la conferma è arrivata con il ritrovamento dell cadavere.
Inspiegabile il gesto, da parte dei famigliari.

Chi lo conosceva, lo reputava una persona tranquilla ed introversa, con la passione per la corsa e la voglia di aiutare gli altri, infatti faceva parte della Croce Rossa Locale, dove prestava servizio costantemente.Ora è da spiegare la dinamica e le indagini sono in corso per capire se tratta di un suicidio o di un incidente.

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ENEA CASACCIA: 7 MILA METRI CUBI DI MATERIALE RADIOATTIVO

di Silvia Silvestri

Lo scorso di 15 aprile i Portavoce del m5s della camera dei deputati, Alberto Zolezzi e Mirko Busto hanno depositato l’interrogazione a risposta scritta presso l’uffici del Parlamento, dopo circa 8 mesi di lavoro, in collaborazione con il gruppo del Movimento Cinque Stelle di Anguillara.
L’interrogazione è stata presentata ai Ministri dello sviluppo Economico e dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e riguarda disservizio conseguente la mancata trasparenza informativa della Nucleco S.p.a. (gestita al 60% dalla Sogin e al 40% dall’Enea) della Casaccia sul Lago di Bracciano nei riguardi dei cittadini limitrofi al complesso impiantistico di ricerca nucleare.
Infatti “la Casaccia è il più grande complesso di laboratori ed impianti dell’ENEA per la ricerca nucleare (…) dal 1981 è in funzione un deposito dei rifiuti radioattivi, gestito della Nucleco s.p.a., in attesa del sito nazionale che non è ancora realizzato;”
Nell’ interrogazione i due Portavoce delineano con precisione il quadro logistico dell’impianto della Nucleco, in cui “confluiscono i materiali radioattivi derivanti e dalle terapie degli ospedali, dalle Industrie e dalla ricerca (sono oltre 7.000 metri cubi di materiale radioattivo, tra cui 600 metri cubi in fase di trattamento); Pertanto l’impianto necessita di un’attenzione particolare vista la presenza di criticità ambientale derivato dalla forte urbanizzazione, che si manifesta in modo visibile giungendo al punto che alcuni nuclei abitati risultino distanti poche centinaia di metri dagli impianti.”
Questo perché negli anni della grande speculazione edilizia lo sviluppo incontrollato dell’urbanizzazione ha portato in poco tempo, alla crescita di un’intera frazione cittadina conosciuta come Osteria Nuova facente parte del comune di Roma adiacente il centro ricerche della Casaccia.
“In conseguenza di ciò il 26 gennaio 2009 è stato redatto un piano di intervento calamitoso, qualora si fossero verificate fuoriuscite di radionuclidi. Il piano, però, non è mai stato reso noto alla cittadinanza residente nella zona di rischio individuata, nonostante il decreto legislativo del 17 marzo 1995 n. 230 abbia recepito le direttive europee 89/618/EURATOM, 90/641/EURATOM, 92/3/EURATOM e 96/29/EURATOM, in materia di salvaguardia dalle radiazioni ionizzanti;”
Ancora prima che i Portavoce 5 Stelle si interessassero della vicenda “l’onorevole Susanna Cenni, relatrice della «Relazione finale sulla gestione dei rifiuti radioattivi in Italia,» (…), dichiarava che: «nel perdurare l’assenza del deposito nazionale, il servizio integrato ha finito col trasformare di fatto nel deposito nazionale dei rifiuti radioattivi di origine sanitaria e industriale» il deposito della Nucleco”;
Ma le contraddizioni su questa vicenda sono molteplici e non sempre di facile comprensione.
La provincia di Roma con una Determina del 10 gennaio 2013 n. 127 autorizza, proprio in quell’area in cui la densità edilizia condiziona le scelte delle autorità territoriali, la costruzione di un nuovo impianto di trattamento e stoccaggio di rifiuti radioattivi. Tale determina sembra essere autorizzata dalla Regione decisa a delegare una così perniciosa incombenza.

Ma “per mezzo comunicato stampa, la Nucleco, fa sapere che la suddetta determinazione non costituisce, in alcun modo, autorizzazione alla realizzazione di un nuovo impianto di trattamento di rifiuti radioattivi, la cui competenza, sempre secondo la Nucleco, è del Ministero dello sviluppo economico”; In questo caotica vicenda amministrativa e istituzionale i Portavoce 5 Stelle chiedono, alla luce delle numerose criticità riportate, se i Ministri interrogati, non ritengano che sia opportuno assicurare l’accesso della cittadinanza e delle associazioni interessate all’informazione per quanto attiene il piano di intervento calamitoso così come già redatto in data 26 gennaio 2009.

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ENEA CASACCIA, DIPENDENTE SCOMPARSO: UNA LETTERA RIFERITA A PAPA FRANCESCO… MA L'UOMO NON SI TROVA

di Silvia Silvestri

Anguillara (RM) – Ancora nessuna traccia del dipendente Enea scomparso mercoledì 30 Aprile 2014. Le indagini effettuate dalla Polizia di Stato, insieme all’organo di sicurezza interna del centro ricerche hanno riscontrato che il dipendente in questione, Saverio Santomassimo, di 53 anni non ha mai abbandonato il suo posto di lavoro, ma risulterebbe ancora all’interno dell’ Enea Casaccia, visto che dai tornelli d’ingresso non è stata effettuata nessuna timbratura d’uscita.

Le ricerche all’interno stanno proseguendo ormai da diversi giorni, ma del dipendente nessuna traccia, sembra scomparso nel nulla. L’organo di sicurezza all’interno, continua incessantemente, giorno e notte a perlustrare tutta la zona. La polizia di stato ha operato anche con l’unità cinofila, ma le ricerche non hanno portato nessun risultato. Il cellulare privato del dipendente squilla, e risulterebbe all’interno dell’area dell’ Enea Casaccia, ma essendo un apparecchio di vecchia generazione non si riesce a trovarlo con il meccanismo di Gps.
All’inizio, tutto faceva presagire ad un suicidio, viste le due lettere trovate nel suo ufficio dai alcuni suoi colleghi, con riferimento anche al Pontefice Papa Francesco. Per questo le ricerche sono proseguite anche nei pressi del Vaticano. Ma nulla. Del dipendente nessuna traccia. Un vero mistero che avvolge le tranquille cittadine di Osteria Nuova e della vicina Anguillara.

Di ipotesi se ne fanno molte, ma nulla è ufficiale. Questo perché un suicida, quasi sicuramente, quando compie un atto di unacosì forte disperazione ha l’intento di farsi trovare. Il fatto stesso che il corpo non si trova, fa pensare ad un depistaggio delle indagini. Un'altra ipotesi è quella di un incidente, ma anche qui sembrerebbe assurdo, nascondere un fatto di così grave rilevanza. Comunque sono tutte ipotesi, le ricerche continuano, ma per il momento sembrano non portare nessun risultato.

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ENEA CASACCIA GIALLO SULLA SCOMPARSA DI UN DIRIGENTE: CONTINUANO LE RICERCHE ALL'INTERNO DEL CENTRO

di Silvia Silvestri 

Anguillara Sabazia (RM) – E' giallo sulla scomparsa di un dipendente del centro ricerche dell'Enea Casaccia, situata in via Anguillarese nei pressi del Lago di Bracciano. Dopo quattro giorni di ricerche ancora nessuna traccia. I vigili del fuoco, insieme alla Polizia e alla Croce Rossa, presidiano giorno e notte l’interno del centro e continuano incessantemente le ricerche, anche con unità cinofile.
La scomparsa del dipendente, di 52 anni, era stata denunciata dai famigliari e dopo 24 ore sono iniziate le ricerche da parte della Polizia. Dalle indagini effettuate è risultato che, il ricercatore, non ha mai abbandonato il suo posto di lavoro, visto che non ha timbrato l’uscita ai tornelli d’ingresso.
Subito sono scattate le ricerche sia nell’ufficio del dipendente sia nell’officina dove lavorava costantemente. Alcuni colleghi hanno riferito che l'uomo avrebbe lasciato degli scritti dai quali emergerebbero intenti suicidi. Il suo cellulare, squilla a vuoto, ma essendo un apparecchio di vecchia generazione non si riesce a localizzare la posizione esatta.
I famigliari sono giunti sul luogo di lavoro e sono supportati dalla presenza del personale della Croce Rosse, di cui il dipendente faceva parte.
Le ricerche continuano in ogni angolo del Centro Ricerche, che sicuramente per la sua conformità logistica non aiuta, perché all’interno dell’Enea ci sono molti edifici e molte officine, con laboratori magazzini e uffici, praticamente un piccolo paese. Quest’oggi le unità dei Vigili del fuoco insieme alla Polizia di stato sta controllando tutta la recinzione per vedere se ci sia le eventualità di una via di fuga verso l’esterno. Le indagini continuano, ma fin’ora non hanno portato nessun risultato.

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ENEA CASACCIA: E' GIALLO SULLA SCOMPARSA DI UN DIPENDENTE

di Silvia Silvestri

Un dipende dell’Enea Casaccia risulta scomparso dal pomeriggio di ieri. A dare l’allarme la famiglia stessa, che non vedendolo rientrare a casa, ne ha denunciato la scomparsa alle autorità competenti.
Le indagini effettuate dalla Polizia di Stato, insieme all’organo di sicurezza interna del centro ricerche hanno riscontrato che il dipendente in questione, Saverio S., non ha mai abbandonato il suo posto di lavoro, ma risulterebbe ancora all’interno dell’Enea Casaccia, visto che dai tornelli d’ingresso non c’è stata effettuata nessuna timbratura d’uscita.
A questo punto sono scattate le ricerche e dalle ore 7.00 di questa mattina agenti di polizia, in collaborazione con i Vigili del Fuoco e le unità di Sicurezza del centro stanno cercando l'uomo in tutti gli edifici, compreso il suo ufficio e il suo posto di lavoro in officina. Purtroppo del dipendente nessuna traccia. Sembra scomparso nel nulla. La sicurezza assicura che nessuno può abbandonare il Centro Ricerche senza timbrare l’uscita ai tornelli, quindi si presume che sia ancora all’interno. L’ipotesi è che possa aver avuto un malore, o forse qualcosa di più tragico.
Le ricerche stanno continuando, setacciando ogni angolo ed' ogni luogo all’interno dell’Enea Casaccia ed ora è previsto anche l’intervento dell’unità cinofila.

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Si tratta agli effetti del solo sito in Europa che all’interno di un quadrante ad alta densità abitativa ospita una discarica di questo genere.

Redazione
Anguillara (RM)
– “Dopo le denunce, le proteste e gli appelli ora pretendiamo chiarezza e risposte concrete dal Presidente Zingaretti e dal centrosinistra che governo Municipio e Comune relativamente al sito di stoccaggio di scorie radioattive di Enea Casaccia”, così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e membro della commissione Ambiente, nell’annunciare un’interrogazione al Presidente Zingaretti in merito alla Determinazione della Provincia di Roma n.127 del 14 gennaio 2013 relativa all’ impianto di trattamento e stoccaggio di rifiuti radioattivi nell’allora Municipio XX (oggi XV).

“Mi unisco all’ennesimo appello lanciato dal Comitato fuori le scorie dal Municipio XV, affinché non resti sotto silenzio il fatto che in questo sito sono stoccate, tra le altre cose, anche barre di plutonio. Si tratta agli effetti del solo sito in Europa che all’interno di un quadrante ad alta densità abitativa ospita una discarica di questo genere. La cittadinanza di Roma Nord, ma anche altri comitati e cittadini della Capitale, sono preoccupati ed è evidente a tutti il silenzio delle Istituzioni e dei media di fronte a un contesto così grave e a tratti misterioso. La questione di Enea Casaccia, dopo lo scandalo Cerroni, dimostra se ce ne fosse ancora bisogno che la sinistra sembrerebbe aver eliminato definitivamente la questione ambientale dalla sua agenda”, conclude la nota.

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