Ercolano, rifiuti per la strada effetto Boschi – Renzi: operai aggrediti e minacciati

ERCOLANO (NA) – Ercolano piena di rifiuti e operai aggrediti e minacciati, questa mattina, durante il servizio di raccolta: è quanto fa sapere una nota della Buttol srl, la ditta che ha in appalto il servizio di nettezza urbana nel centro vesuviano. Dopo lo sciopero dei dipendenti del cantiere di Ercolano, l’azienda ha messo in piedi un servizio sostitutivo anche di domenica, un giorno in cui non è prevista la raccolta da calendario.

Circa trenta operai sono stati inviati dalla Buttol srl per l’attività di riassetto su tutto il territorio. Ieri sacchetti dei rifiuti era comparsi in città per l’agitazione del personale: uno sciopero attuato nonostante il Comune di Ercolano, nei giorni scorsi, avesse chiesto alla società di provvedere a una più accurata pulizia delle strade in occasione del soggiorno del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Elena Boschi in un hotel della città. Soggiorno che poi non c’è stato a causa della convalescenza della stessa Boschi

Corso Resina a Ercolano piena di rifiuti. Sacchetti con l’indifferenziata persino accanto al Comune. Così si è presentata la città vesuviana dove alloggiano Matteo Renzi e il ministro Maria Elena Boschi in Campania per la tre giorni programmatica del Partito democratico. Nonostante l’ordinanza di un dirigente comunale con cui si chiedeva particolare cura nella pulizia delle strade del centro, stamattina l’immondizia non è stata ritirata, la notte scorsa per una improvvisa interruzione del servizio da parte dei lavoratori della ditta appaltatrice. Un vero e proprio dispetto nei confronti del sindaco renziano Ciro Buonajuto che avrebbe desiderato presentare a Boschi la città tirata a lucido.




ERCOLANO: GIOIELLIERE UCCIDE DUE RAPINATORI, SI INDAGA SU UN COMPLICE

di Angelo Barraco

Ercolano – Non si fermano le indagini in merito alla rapina compiuta ieri da due ladri ai danni di un gioielliere. I Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli stanno lavorando per ricostruire la dinamica dei fatti che ha portato il gioielliere a reagire, a sparare e a uccidere i ladri, Bruno Petrone di 53 anni e Luigi Tedeschi di 51 anni, entrambi di Napoli e con precedenti penali. Gli inquirenti stanno vagliando anche le dichiarazioni di chi era presente sul posto al momento dell’agguato e se vi fosse un complice che segnalava ai due rapinatori le mosse dell’imprenditore. 
 
La vicenda: Due rapinatori vengono uccisi durante un tentativo di rapina ai danni di un gioielliere. Le indagini sono tutt’ora in corso, giunge sul posto anche il pm della Dda Pierpaolo Filippelli. L’omicidio si è consumato a pochi passi dagli scavi di Ercolano e i corpi sono stati rinvenuti nello spiazzale del deposito. Il titolare avrebbe esploso contro i ladri tutto il caricatore della pistola, che deteneva legalmente. I corpi sono stati rinvenuti in una posizione tale da far pensare che al momento dell’omicidio erano pronti alla fuga, poiché uno di essi è stato trovato sullo scooter e l’altro a pochi metri dalle auto nella piazza del deposito. Questo episodio riporta alla mente un’altra rapina avvenuta il 3 febbraio scorso, quella alla gioielleria Zancan, nel comune vicentino. Il protagonista di questa storia è Graziano Stacchio, gestore di una pompa di benzina. Erano le 18.30 quando cinque soggetti si sono presentati presso la gioielleria Zancan. I malviventi volevano entrare dall’ingresso del negozio e poi fare razzia.
 
Ma i movimenti dei soggetti hanno portato la commessa a nutrire dubbi e sospetti e allora decise di bloccare la bussola d’ingresso. I malviventi si son sentiti spiazzati dinnanzi a questi gesto imprevisto e cominciano a quel punto a cercare di sfondare i vetri a colpi di mazza, ma in quel momento c’era il gestore di un’autopompa di benzina che aveva sentito qualcosa di strano, Stacchio imbraccia il fucile e spara un colpo in aria per farli spaventare, successivamente avrebbe abbassato il fucile e avrebbe sparato, cagionando la vita di Albano Cassol.



ERCOLANO: SPARA E UCCIDE I DUE BANDITI CHE CERCANO DI RAPINARLO

Redazione
Ercolano (NA) – Due rapinatori sono stati uccisi durante il tentativo di rapina in Via Alveo ad Ercolano a Napoli. Dalle informazioni che sono emerse dai Carabinieri in merito a quanto accaduto, a freddare i malviventi sarebbe stato proprio il titolare di una gioielleria.
 
Le indagini sono tutt’ora in corso, è giunto sul posto anche il pm della Dda Pierpaolo Filippelli. L’omicidio si è consumato a pochi passi dagli scavi di Ercolano e i corpi sono stati rinvenuti nello spiazzale del deposito. Il titolare avrebbe esploso contro i ladri tutto il caricatore della pistola, che deteneva legalmente. I due rapinatori non avevano documenti e ci sono indagini in corso per risalire alle loro generalità. I corpi sono stati rinvenuti in una posizione tale da far pensare che al momento dell’omicidio erano pronti alla fuga, poiché uno di essi è stato trovato sullo scooter e l’altro a pochi metri dalle auto nella piazza del deposito. Questo episodio riporta alla mente un’altra rapina avvenuta il 3 febbraio scorso, quella alla gioielleria Zancan, nel comune vicentino. Il protagonista di questa storia è Graziano Stacchio, gestore di una pompa di benzina. Erano le 18.30 quando cinque soggetti si sono presentati presso la gioielleria Zancan. I malviventi volevano entrare dall’ingresso del negozio e poi fare razzia.

Ma i movimenti dei soggetti hanno portato la commessa a nutrire dubbi e sospetti e allora decise di bloccare la bussola d’ingresso. I malviventi si son sentiti spiazzati dinnanzi a questi gesto imprevisto e cominciano a quel punto a cercare di sfondare i vetri a colpi di mazza, ma in quel momento c’era il gestore di un’autopompa di benzina che aveva sentito qualcosa di strano, Stacchio imbraccia il fucile e spara un colpo in aria per farli spaventare, successivamente avrebbe abbassato il fucile e avrebbe sparato, cagionando la vita di Albano Cassol. 



ERCOLANO, APPALTI PUBBLICI IRREGOLARI: AVVISI DI GARANZIA A SINDACO E CONSIGLIERI COMUNALI

di Ch. Mo.


Ercolano
– Un ciclone giudiziario si è abbattuto questa mattina sulla città di Ercolano. Famosa per le bellezze artistiche e per la storia che l'ha resa famosa al mondo intero, la bella cittadina campana questa mattina si è vista improvvisamente invasa da giornalisti e polizia. La polizia municipale ha infatti notificato su disposizione della Procura di Napoli, una serie di avvisi di garanzia emessi nell'ambito di una inchiesta sugli appalti pubblici. Proprio ieri, in seguito al Rapporto annuale dello scorso anno della Guardia di Finanza, sono venuti fuori i numeri astronomici di appalti assegnati irregolarmente e infiltrazioni camorristiche durante le assegnazioni. Gli appalti pubblici finiscono dunque ancora una volta sotto gli occhi dei procuratori e vedono coinvolti primi cittadini e consiglieri comunali. Tra i destinatari dei provvedimenti di oggi c'era il sindaco Vincenzo Strazzullo, il suo vice Antonello Cozzolino, l'assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Solaro e i consiglieri comunali Rory Oliviero, Pasquale Romano e Raffaele Simeone. Anche ad un imprenditore ed un tecnico del comune sono stati notificati gli atti. Le accuse mosse dai Pm Carrano e Brunetti nell'ambito di una indagine partita lo scorso anno vanno dall'associazione a delinquere alla corruzione ed alla turbativa d'asta.