Eroina a minorenni, in 18 a giudizio

BOLOGNA – Spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver ceduto la droga a dei minorenni.

E’ questa l’accusa con cui il Gup del Tribunale di Bologna, Francesca Zavaglia, ha rinviato a giudizio 18 persone, tutte di nazionalità tunisina, che vennero arrestate tra il dicembre del 2015 e il gennaio 2016 dalla squadra Mobile di Bologna.

Il processo comincerà l’11 aprile. Oltre a loro era indagato anche un bolognese di 27 anni, che aveva scelto di essere processato con la formula del rito abbreviato ed è stato assolto dal gup, come chiesto anche dalla Procura.
L’indagine, coordinata dalla pm Gabriella Tavano, era partita dalla denuncia della madre di due ragazzine minorenni, gemelle, di buona famiglia, che si era rivolta alla polizia dopo aver scoperto che le figlie facevano uso di eroina.

Gli investigatori grazie alla loro testimonianza e ai tabulati telefonici sono riusciti così a ricostruire che gli spacciatori vendevano la droga al dettaglio – non solo eroina, anche cocaina e marijuana – a Bologna, nel parco della Montagnola e in altre zone della città, ma anche in provincia.

Gli acquirenti erano soprattutto ragazzini, figli di professionisti o comunque provenienti da famiglie benestanti, che frequentavano le scuole superiori. All’epoca delle indagini sarebbe emerso inoltre che alcuni minorenni, tra cui le due gemelle, avrebbero a loro volta rivenduto lo stupefacente e per questo motivo era stato aperto un procedimento davanti al Tribunale dei Minori di Bologna.

Tra gli indagati alcuni erano difesi dagli avvocati Marco Sciascio e Marco Di Iorio




Fiumicino: sequestrati 11 kg di eroina in aeroporto. Arrestato narcotrafficante

ROMA – Un altro duro colpo al narcotraffico internazionale è stato inferto dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma che, in collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno sequestrato oltre 11 chili di eroina purissima arrestando un pakistano.

A cadere nella fitta rete dei controlli delle Fiamme Gialle del Gruppo di Fiumicino un passeggero proveniente da Lahore (Pakistan), con scalo all’aeroporto di Dubai (Emirati Arabi).

Il pakistano, alle prime domande dei militari, ha risposto ostentando sicurezza e senza tradire alcuna agitazione, ma, a seguito di un accurato controllo della valigia, è stato scoperto trasportare l’ingente quantitativo di stupefacente, ingegnosamente occultato in un doppiofondo ricavato nelle pareti del bagaglio.

Il sequestro conferma la tendenza in aumento del traffico di eroina, fenomeno che accende i riflettori sul ritorno al consumo della pericolosissima “brown sugar”, detta anche la “droga dei poveri”, considerato il prezzo di vendita relativamente basso di circa 10 euro per dose che permette la sua ampia diffusione tra i giovani.

L’elevata purezza della droga sequestrata avrebbe consentito alle organizzazioni criminali di immettere sul mercato, grazie al viaggio di un solo corriere, oltre 250.000 dosi che avrebbero garantito guadagni nell’ordine dei 2 milioni di euro.

L’operazione è il frutto del potenziamento del dispositivo di contrasto al traffico di stupefacenti disposto dal Comando Provinciale proprio alla luce della recrudescenza del consumo di eroina registrato negli ultimi mesi.