Forza Armata, reclutamento e prospettive professionali: un mondo da scoprire dal 16 al 22 aprile al centro “Porta di Roma”

“Formazione, professionalità, tradizioni, valori, tecnologia e sport” sono i temi dell’ evento promozionale organizzato dall’Esercito Italiano nella Capitale, presso la Galleria Commerciale “Porta di Roma”, dal 16 al 22 aprile 2018. Saranno 14 i settori espositivi che il Comando Militare della Capitale allestirà in occasione di un’attività rivolta al reclutamento e alle prospettive professionali nella Forza Armata.

Arrampicata su parete di roccia artificiale, simulatore di volo, attività interattive e cinofile, percorsi di Military Fitness, esibizione della Army Jazz Band, esposizione di droni, robot sminatori, mezzi e attrezzature speciali, nonché rari veicoli storici: questo sarà “Mira al tuo Futuro” l’iniziativa capitolina con cui l’Esercito si presenterà agli ospiti.

L’area espositiva sarà inaugurata il 16 aprile alle ore 10

I visitatori potranno cimentarsi in attività quali l’arrampicata di roccia artificiale con l’assistenza di istruttori militari del 9° reggimento alpini. Sarà esposto il robot “MK8 – Plus II” usato per la neutralizzazione degli ordigni esplosivi dagli artificieri del 6° reggimento genio pionieri, che allestirà anche una attività interattiva di impiego dei cercametalli. Per gli sportivi, assistiti da istruttori del 186° reggimento paracadutisti “Folgore”, sarà allestito il percorso di “Military Fitness” che permetterà, attraverso particolari esercizi fisici, di misurarsi con le proprie capacità motorie. Per gli appassionati di volo, il Comando Aviazione dell’Esercito esporrà un elicottero A129 “Mangusta” e allestirà due postazioni con il simulatore di volo “ROLFO” che consentirà di vivere un’esperienza realistica pilotando aerei ed elicotteri militari e disponendo di tutti i comandi presenti in una vera cabina di pilotaggio. All’ingresso della Galleria Commerciale “Porta di Roma”, personale qualificato sarà a disposizione per fornire informazioni e materiale illustrativo sulle diverse possibilità di reclutamento, sulle prospettive di sviluppo professionale e sui concorsi in atto nell’Esercito.




IL CASO DI VINCENZA SICARI: “VOLEVANO FARMI PASSARE PER PAZZA”

di Roberto Ragone

Abbiamo raggiunto telefonicamente Vincenza Sicari, la maratoneta che da tempo è ricoverata all’ospedale di Pisa, e per la quale sembra che i nostri medici, così apprezzati e capaci quando vanno all’estero, qui in Italia non riescano a cavare un ragno dal buco; anzi, tanto per chiudere la faccenda, avrebbero voluto sottoporla ad un TSO, un Trattamento Sanitario Obbligatorio che li avrebbe scagionati da qualsiasi problema. Non vogliamo certamente buttarla in politica, dando la colpa alle dissennate manovre di tagli orizzontali che hanno messo in crisi molti apparati del nostro servizio pubblico, per il quale noi paghiamo le tasse; probabilmente dovuti al ‘Patto di stabilità’ e alla ‘Spending review’, fatta dove non doveva e non fatta dove avrebbe dovuto esser fatta – anche se una parte di responsabilità può essere anche fatta risalire a quelli – né vogliamo tirare in ballo i ‘cervelli in fuga’: vedi caso, il prof. Di Mauro, della Columbia University, che si è detto disponibile a ricevere i risultati degli esami clinici di Vincenza, oltre che la sua biopsia, ha un cognome italiano. Purtroppo, quando un male è sconosciuto e raro, pare che non ci siano mezzi per la ricerca, nonostante tutte le raccolte di denaro a due o cinque euro per telefonata, che dobbiamo sorbirci in televisione, facendo a volte anche la parte di qualche Ministero. I farmaci, e le cure, ancorchè costose – vedi la chemioterapia – sono a disposizione di chi ne ha bisogno solo in presenza di un adeguato utile economico a pro delle lobbies dei farmaci. Chi invece ha la sventura di incappare in qualcosa di raro, o poco frequente, è destinato a non essere curato, e magari messo in casa di cura per malati mentali.  E poi si dice che la nostra sanità è la migliore del mondo… 

Il conto corrente a cui indirizzare le vostre donazioni è intestato a: Vincenza Sicari. IBAN: IT68B0709221900000000105881

Qui di seguito la storia di Vincenza Sicari, condensata, ma si potrebbe farne un film. “Ho iniziato a star male nel 2013, quando ho avuto una polmonite e di lì ho incominciato ad avere febbre, a sentirmi debole.  Ho fatto il primo ricovero a  Roma mi hanno fatto degli esami  e mi hanno diagnosticato una malattia neurologica non ancora evidente, e quindi non identificabile esattamente. Mi hanno mandata in sede di riabilitazione, e quando mi hanno vista mi hanno detto che avrei dovuto fare degli esami a spese mie per capire meglio cosa fosse. Abbiamo fatto una TAC al torace, non l’avevo mai fatta, e ho scoperto un tumore del seno, che si pensava potesse essere la causa dei miei problemi, dato che quel tipo di tumore da’ la miastenia, che è una debolezza ai muscoli. Mi hanno fatta operare, ma non avevo la miastenia. Dall’operazione ho incominciato a stare sempre peggio. Sempre peggio, finchè sono dovuta scappare da Roma perché mi prendevano per pazza. Su Internet ho incominciato a cercare centri che in Italia si occupano di malattie rare, neurologiche. Ho girato tantissimo, tanti non sapevano dove mettere le  mani, tanti dicevano che era un problema psicologico, nonostante avessi una paraparesi; finchè sono arrivata dal professor Mariani al Sacco di Milano, e lui quando mi ha vista ha capito subito che io avevo un problema, mi ha fatto una biopsia, ha detto che la mia patologia era molto complessa, con una sofferenza sia neurologica che biologica, con aspetti degenerativi. E di lì abbiamo fatto un appello tramite i media per cercare un centro che si occupasse di malattie neuromuscolari. A dicembre era uscito un articolo su la ‘Repubblica’  su cui si chiedeva la collaborazione dei centri. L’unico al corrente della mia situazione era il presidente Malagò, perché non avevo detto niente a nessuno della mia situazione, né alla FIDAL né a nessuno, e forse è stato proprio l’articolo sul giornale che mi ha fatto mettere in contatto con Malagò. Sono stata trasferita il 23 dicembre a Roma. Il primario non mi ha degnata neanche di una visita. Disse che avremmo rifatto alcuni esami, infatti dopo aver effettuato due esami che avevo fatto il giorno prima a Milano, mi dissero che costavo troppo, che ero troppo onerosa per la sanità pubblica e che non c’era nessuna malattia da cercare. Allora ho fatto intervenire i legali, hanno sequestrato le cartelle, abbiamo chiesto di aprire un’indagine, per cui sono andata Pisa. Ma anche qui, peggio che andar di notte. Appena sono arrivata a Pisa mi ha vista il professor Siciliano  che si occupa di malattie neuromuscolari. Mi ha visitata in presenza di una mia carissima amica, e mi ha detto che comunque avevo una malattia ai muscoli e che dovevo fare una biopsia e altri esami. Anche il primario prof. Bonuccelli  e il prof. Mariani  dissero che avevo questa malattia degenerativa e dovevo fare altri esami. Passati venti giorni avevo fatto pochissimi esami. Allora ho chiesto spiegazioni. Il primario disse che ‘dovevo andare a cagare’, che dovevo lasciare il letto, e che lui non era obbligato a fare degli esami  per una diagnosi.  Allora ho chiesto di incontrare il prof. Siciliano, perché io ero andata lì per lui. Mi disse che avrebbe fatto gli esami, che il quadro era complesso, che ci voleva tempo, che bisognava fare le biopsie… Mi hanno tenuta lì altri dieci giorni senza far niente. Sono arrivata il dodici di gennaio, mi ha visitata il prof. Siciliano, e in due mesi in cui sono stata ricoverata non mi ha più visitata nessuno. A questo punto sono intervenuti gli avvocati, abbiamo fatto intervenire i  NAS, abbiamo chiesto che fossi trasferita da un’altra parte, dove potevo fare tutte le ricevute. Premetto che il prof. Siciliano ha sempre dichiarato a tutti, e io l’ho registrato, – ho fatto due mesi di registrazioni, – sono stati due mesi a dire che avevo una malattia degenerativa, si sono presentati un giorno e solo quando hanno visto le querele e i legali che non avevo niente, e che il mio era un problema psichiatrico, e questo nonostante gli esami fatti da loro fossero positivi. Cioè, una risonanza muscolare positiva, altri esami positivi. Io qui sto rischiando veramente di morire. E’ intervenuto il legale, abbiamo chiesto a Bologna, che ci aveva dato disponibilità, la settimana scorsa aspettavamo questo posto a Bologna, quando sono venuti, avevano chiamato gli psichiatri, il prof, Magli di sabato ha detto qua non ti vogliono più, vattene in albergo, vattene da un’amica finchè non trovi posto. Sono venuti i neurologi, già il presidente della Fidal  mi aveva messo a disposizione una pensione dove poter stare finchè avessi trovato dove ricoverarmi. Ho chiesto ai neurologi se fosse stato un problema per loro farmi rimanere fino a lunedì, o se avessi dovuto andar via subito, almeno sarei stata in un ambiente protetto, e mi hanno detto stai pure qui, non ci sono problemi. Dopo dieci minuti hanno fatto venire gli psichiatri per un TSO, un Trattamento Sanitario Obbligatorio. Ho chiamato i miei legali, avevo registrato tutta la conversazione, loro sono intervenuti, e innanzitutto abbiamo messo a tacere gli psichiatri. Non hanno voluto mostrare la motivazione del ricovero ai miei avvocati, ma avevamo a disposizione la registrazione del colloquio. I legali hanno chiesto la revoca del TSO, e questo è quanto sta succedendo. Anche il presidente della Fidal vuole andare a fondo su quanto è accaduto, perché non solo non mi hanno curata, hanno fatto una cosa veramente vergognosa. Manderemo la documentazione anche al ministro Lorenzin perché possa constatare come mi hanno ridotta. Il TSO era del tutto  ingiustificato, perché nella conversazione il mio tono era assolutamente pacato. Ora i miei legali mi hanno detto di star tranquilla, debbono acquisire la documentazione per poi fare una querela verso gli psichiatri e i neurologi. Siamo in attesa di andare in un centro che finalmente sia in grado di fare tutto il possibile.  Al momento l’unica diagnosi è di una malattia neuromuscolare degenerativa, di cui non si conosce la causa. Ho contattato il prof. Di Mauro alla Columbia University, in America. Questo professore mi ha chiesto di mandargli tutti i risultati delle ricerche effettuate, oltre alla mia biopsia, ed è quello che stiamo facendo e raccogliendo denaro appunto per mandare la biopsia in America. Andare in America non è semplice, a parte il fatto che costa tantissimo, e poi ormai nella mia condizione io non riesco a muovere più niente.  Comunque, l’ho detto anche al Presidente, voglio che queste persone siano punite, che siano radiate dall’albo professionale; non è possibile una cosa del genere, io sto perdendo la vita per colpa loro. Spero di riuscire a contattare il Ministro Lorenzin. Voglio ringraziare in particolare chi mi sta aiutando più da vicino nella mia situazione, cioè il Presidente della Fidal Giomi e il Direttore Generale Pagliara, oltre a tutti quelli, sportivi e non, che mi sostengono in qualsiasi modo."

Da parte nostra faremo tutto il possibile per aiutare Vincenza, a cui va un grande ‘In bocca al Lupo’.
Ricordando i tempi in cui correva per l’Esercito Italiano, il quale anche, vergognosamente, sebbene interpellato, non ha ritenuto di doversi impegnare in una battaglia per la vita. Ma Vincenza correva anche per l’italia, e non per i miliardi dei giocatori di calcio, ma per una medaglia che tante volte ne vale molti di più . Forza Vincenza, le crisi nella maratona sono una costante, ma le supererai alla grande, come hai sempre fatto.
 




6 MILIONI DI EURO SPARITI DALLE CASSE DELL’ESERCITO

Redazione
Roma
– Una colossale distrazione di fondi dalle casse dell’Esercito Italiano, scoperta dagli stessi responsabili del Centro Amministrativo dell’Esercito e immediatamente denunciata ai Carabinieri, ha portato all’arresto, questa mattina, di 3 persone e alla segnalazione di altri 44 soggetti alle Procure Militare e Ordinaria, per i reati di peculato militare, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita, nell’ambito di un’indagine svolta congiuntamente da Guardia di Finanza e Carabinieri della Capitale, sotto la direzione ed il coordinamento del dott. Roberto Felici, sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma. Destinatari delle misure cautelari dell’Autorità Giudiziaria romana sono un commercialista, un imprenditore e un pensionato campani. L’attività di Carabinieri e Guardia di Finanza di Roma ha consentito di portare alla luce un vasto sistema fraudolento che, in virtù dell’infedeltà di un maresciallo dell’esercito, già rimosso e sospeso dal suo incarico dallo stesso Esercito e la cui posizione è attualmente al vaglio dalla Procura Militare di Roma, e di una fitta rete di collegamenti, ideati ed attuati da un commercialista, ha portato alla distrazione di circa € 6.000.000,00, finiti su conti correnti di decine di soggetti compiacenti, residenti perlopiù nella provincia di Napoli. L’operazione è l’epilogo di una articolata attività investigativa condotta, sul territorio nazionale, in sinergia dai militari del I Gruppo della Guardia di Finanza di Roma e della Compagnia dei Carabinieri di Roma Piazza Dante che, attraverso la minuziosa analisi di copiosa documentazione bancaria, intercettazioni telefoniche, indagini patrimoniali e assunzione di informazioni testimoniali da decine di soggetti a vario titolo coinvolti, ha consentito di ricostruire tutti i flussi finanziari creati, accertando così la sussistenza di una radicata struttura delinquenziale ramificata soprattutto in territorio campano. Lo schema fraudolento prevedeva il coinvolgimento – con ruoli principali – di un commercialista, di un Luogotenente dell’Esercito e di due soggetti incaricati di reperire altre persone disposte ad occultare le somme illegalmente sottratte, facendole transitare dai propri conti correnti, per poi prelevarle in contanti e restituirle agli organizzatori del sistema, non prima di averne trattenuto una piccola parte per l’opera fornita. Il vasto intrigo finanziario è venuto alla luce proprio grazie all’intervento dell’Ente militare che, ravvisando alcuni ammanchi nelle operazioni patrimoniali, ha subito denunciato l’anomalia ai Carabinieri di zona,  permettendo l’avvio delle indagini.
In base a quanto appurato dagli investigatori, il militare, approfittando del suo incarico di cassiere del Centro Amministrativo dell’Esercito Italiano, nel periodo dal 2010 al 2013, attraverso una serie di artifici e raggiri, era riuscito ad appropriarsi di circa € 6.000.000,00, sottraendoli dal conto corrente dal quale venivano effettuati i bonifici per gli stipendi al personale, e facendoli confluire, sotto la regia del professionista, su 44 conti correnti intestati a decine di persone compiacenti, nella maggior parte dei casi “reclutate” nella provincia di Napoli.
Il sottufficiale, forte del collaudato sistema illecito, continuava a godere del denaro illecitamente sottratto sperperandolo in vacanze, autovetture e immobili, nonché sponsorizzando la sua passione di cantante amatoriale, fino all’intervento degli investigatori che hanno proceduto al sequestro di tutti i conti correnti degli indagati e ricostruito minuziosamente il loro patrimonio.
Su proposta del sostituto procuratore dott. Roberto Felici, il G.I.P. del Tribunale di Roma, dott.ssa Anna Maria Fattori, ha emesso n. 3 ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli organizzatori del sistema illecito, eseguite congiuntamente dai militari dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Roma.
 




ROMA, CECCHIGNOLA: L'ESERCITO HA CELEBRATO IL 197 ANNIVERSARIO DEL CORPO DI COMMISSARIATO

 

Inaugurato, dal direttore del Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Prof. Fabrizio D'Ascenzo, il 95° corso di Merceologia e Chimica rivolto agli ufficiali dell’Esercito Italiano.

 

Redazione

Roma – Si e' celebrato oggi,presso la scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola, alla presenza del capo di stato maggiore dell'esercito,Generale Claudio Graziano, il 197° anniversario della costituzione del Corpo di Commissariato dell’Esercito.

Nell'ambito dell'evento si e' tenuto il convegno di studi dal titolo "Il bilancio dello Stato e la sinergia amministrativa tra le Istituzioni pubbliche". Al convegno hanno partecipato l’Ispettore Generale Capo del Bilancio del Ministero Economia e Finanze, dott. Biagio Mazzotta, che ha affrontato il tema  "Il bilancio statale come strumento per il governo del sistema", e il consigliere della Corte dei Conti dott. Ermanno Granelli che ha illustrato "l'integrazione tra contabilità generale e contabilità analitica: uno strumento per amministrare e controllare".

Nel suo intervento il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, dopo aver ringraziato le autorità e le personalità del mondo universitario e scientifico presenti, ha sottolineato come " la mancanza di certezze programmatiche incide profondamente sulla capacità di pianificazione delle attività. Per questo – ha aggiunto il generale Graziano – abbiamo cercato di studiare nuove formule e nuovi metodi sia per il risparmio sia per compensare le risorse disponibili in questo momento di difficoltà”. In conclusione, il generale ha affermato che “è nostro obbligo avere Forze Armate efficienti al servizio del Paese”.

Successivamente Il generale Graziano ha consegnato la medaglia d’oro del premio “Chirico” all’Allievo Ufficiale Simone Fucci, 1° classificato negli studi al termine del 1° anno del Corso di Commissariato  dell’Accademia Militare di Modena. Inoltre, è stato inaugurato, dal direttore del Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Prof. Fabrizio D'Ascenzo, il 95° corso di Merceologia e Chimica rivolto agli ufficiali dell’Esercito Italiano.

Il corso, di durata biennale, si svolge presso il dipartimento di Management e Tecnologie dell’Università “La Sapienza”, al termine del quale  gli ufficiali commissari possono fregiarsi del titolo di periti merceologi ed acquisiscono il master di secondo livello in controllo, gestione dei sistemi di qualità, ambiente e sicurezza e vengono impiegati presso gli uffici tecnici territoriali interforze per svolgere attività di studio e sperimentazione di materiali ed equipaggiamenti, analisi e perizie di laboratorio, controllo tecnico e collaudo delle forniture per verificarne la rispondenza ai capitolati tecnici contrattuali.

Il Corpo di Commissariato dell'Esercito Italiano è un corpo logistico nato dall’unificazione, avvenuta nel 1998, dei preesistenti distinti Corpi di Amministrazione e di Commissariato. Le sue funzioni si esprimono a livello direttivo, gestionale ed ispettivo e si riassumono nel sostegno logistico – amministrativo teso ad assicurare le migliori condizioni di qualità della vita ai militari dell’Esercito impiegati sul territorio nazionale e nelle missioni internazionali. Gli ufficiali del Corpo di Commissariato oltre a fornire consulenza legale e giuridico -amministrativa nei confronti degli organi di Comando, svolgono attività di studio, ricerca e sviluppo tecnico nei settori del vestiario, equipaggiamento e dei materiali che il personale della Forza Armata utilizza in tutte le attività operative.
 




ROMA, L'ESERCITO ITALIANO ALLA 7° EDIZIONE DEL PARASHOW

Redazione

Roma – L’Esercito Italiano sarà presente alla 7° edizione del Para Show, importante manifestazione di paracadutismo sportivo e di altre discipline aeronautiche che avrà luogo dal 16 al 17 novembre 2013 a Roma, Foro Italico (Stadio dei Marmi). La Forza Armata parteciperà con un dispositivo promozionale, coordinato dal Comando Militare della Capitale, con personale, materiali e mezzi peculiari della specialità dei paracadutisti e dell’Aviazione dell’Esercito. Le unità paracadutiste dell’Esercito Italiano, i cui appartenenti indossano il tipico copricapo di colore amaranto, sin dalla vigilia della 2a Guerra Mondiale hanno costituito un’importante componente di fanteria leggera sempre disponibile all’impiego in tempi rapidi. I primi reparti di questa specialità furono formati nel 1938 a Ben Gascir, nei pressi di Tripoli (Libia), dove la prima Scuola Militare di Paracadutismo dei “Fanti dell’Aria” venne istituita dalla Regia Aeronautica con personale dell’Esercito e truppe libiche del Corpo Truppe Coloniali. Sulla base dei risultati positivi delle sperimentazioni dell’uso del paracadute a fini militari, già l’anno successivo a Tarquinia (VT) venne costituita la prima Scuola Nazionale di Paracadutismo. Qui, dopo dure selezioni, accedevano giovani militari dotati di elevate doti fisiche, morali e di coraggio. Le Unità paracadutiste nel corso del secondo conflitto mondiale parteciparono a diversi fatti d’arme guadagnandosi, in molti casi anche a costo di altissimi sacrifici, le più alte decorazioni al Valor Militare. Dal dopoguerra la Brigata paracadutisti  “Folgore” raccoglie le tradizioni della specialità. Questa è una delle Grandi Unità che l’Esercito Italiano annovera fra le sue forze di proiezione. Le Unità della Brigata, che in virtù delle loro caratteristiche sono dotate di mezzi e materiali che ne garantiscono l’aviotrasportabilità e aviolanciabilità, unitamente ad altri enti della Forza Armata, partecipano alle principali operazioni sia in territorio nazionale che nei teatri operativi all’estero (Somalia, Libano, Kosovo, Iraq, Afghanistan).
Alla competizione sportiva parteciperanno gli atleti dalla Sezione Paracadutismo del Centro Sportivo Esercito. La Sezione, fondata negli anni sessanta con lo scopo di rappresentare l’Esercito Italiano in tutto il mondo, partecipa alle più importanti competizioni di paracadutismo sia in ambito militare che civile e vanta un numero elevatissimo di vittorie, sia a livello nazionale che mondiale quali, ad esempio, il titolo di campione del mondo a squadre ai campionati mondiali militari (CISM) nel 2011 a Resende ( Brasile) e campionati mondiali nel 2010 a Niksic (Montenegro). Sotto l’attenta supervisione di istruttori militari del 187° Reggimento paracadutisti “Folgore”, per l’intero periodo della manifestazione verranno organizzate delle attività interattive con il pubblico, quali esibizioni di MCM (metodo di combattimento militare), arti marziali e lezioni basiche di difesa personale. Gli appassionati di volo potranno altresì testare la loro abilità di pilotaggio virtuale nella condotta di velivoli nel simulatore di volo dell’Aviazione dell’Esercito, dove istruttori di volo forniranno utili indicazioni sulle procedure usate dai piloti militari. Nei pressi dello stand sarà anche esposto un elicottero da scorta e esplorazione Mangusta A 129. I giovani interessati alle modalità di arruolamento e alle prospettive di carriera nella Forza Armata potranno ricevere tutte le informazioni necessarie dal personale qualificato presso l’Infopoint allestito per l’occasione.
 




MORTE DEL CAPITANO GIUSEPPE LA ROSA: CORDOGLIO DEL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO

Redazione

Roma – Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Claudio Graziano appresa la notizia dell'attacco da parte di elementi ostili a seguito del quale un militare italiano è rimasto ucciso ed altri 3 sono rimasti feriti, ha espresso a nome dell'Esercito e Suo personale “il più profondo cordoglio e sentimenti di vicinanza” ai familiari del Capitano Giuseppe La Rosa, caduto oggi, nell'adempimento del dovere, in Afghanistan, nei pressi di Farah. L'Esercito tutto si stringe, in un ideale abbraccio, attorno ai familiari del Capitano La Rosa, un esempio di dedizione allo Stato Italiano ed ai suoi valori. Ai tre militari feriti, il Generale Graziano esprime i più sentiti auspici di pronta guarigione. Il Capitano Giuseppe La Rosa, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) il 16 gennaio 1982, era effettivo al 3° reggimento bersaglieri di Capo Teulada.




ESERCITO ITALIANO, SOCCORSO ALPINO: AD OVINDOLI IL 2 E 3 MARZO L'ATTIVITA' PROMOZIONALE

Redazione

Roma – Anche per la stagione invernale in corso l’Esercito Italiano concorre con i propri militari al servizio di soccorso in numerose località sciistiche sia dell’arco alpino sia dell’Appennino abruzzese.

In particolare, sulle piste da sci di Ovindoli (AQ) sono gli alpini del 9° reggimento a garantire l’intervento in caso d’infortunio e nelle giornate del 2 e 3 marzo 2013 sarà svolta un’attività promozionale che prevede la simulazione del soccorso con l’impiego della barella “toboga” e una prova pratica di ricerca e soccorso di persona travolta da valanga. L’attività di soccorso, nata per assistere i propri militari impegnati nell’addestramento sugli sci, è diventata, nel tempo, un servizio esteso alla collettività, così come il bollettino sulle condizioni della neve METEOMONT che la Forza Armata, unitamente ad altre istituzioni, offre a tutti gli utenti della montagna.

I militari impiegati in questo particolare servizio hanno svolto appositi corsi di perfezionamento sciistico e di pronto soccorso in ambiente innevato. Gli operatori, dotati della qualifica “soccorritore”, oltre a possedere elevate capacità sciistiche, hanno superato un corso selettivo presso il Centro Addestramento Alpino di Aosta durante il quale hanno appreso le tecniche di soccorso sanitario e di movimentazione degli infortunati. In tale contesto hanno frequentato anche corsi sull’uso degli apparati defibrillatori e hanno ottenuto l’abilitazione alla guida delle motoslitte che spesso affiancano o sostituiscono la tradizionale barella “toboga” per il trasporto degli infortunati. I soccorritori dell’Esercito hanno svolto, nella passata stagione invernale, 161 interventi nella sola stazione di Ovindoli.

I soldati del reggimento, regolarmente impegnati nelle missioni d’oltremare, sono stati tra i primi a soccorrere le popolazioni della provincia de L’Aquila colpite dal sisma del 2009. L’operazione ha visto l’impiego di 700 militari per la rimozione di oltre 160 mila tonnellate di macerie, la vigilanza delle aree maggiormente danneggiate e l’effettuazione di numerosi lavori per il ripristino della viabilità nel capoluogo abruzzese. Nel piazzale antistante gli impianti di arroccamento, personale qualificato del Comando Militare Esercito Abruzzo sarà a disposizione dei visitatori per fornire informazioni e materiale illustrativo sulle diverse possibilità di reclutamento e sui concorsi attualmente in atto quale, ad esempio, quello per Volontario in Ferma Prefissata, condizione per l’accesso anche alle carriere iniziali delle forze di polizia.
 




ROMA, L’ESERCITO ITALIANO A EUROMA2: DAL 19 AL 27 GENNAIO 2013 LA FORZA ARMATA INCONTRA I CITTADINI

Ai visitatori sarà data la possibilità di osservare il robot antisabotaggio “MK8 – Plus II” usato dagli artificieri del 6° reggimento Genio Pionieri per la neutralizzazione degli ordigni esplosivi

 

Redazione

Roma – L'Esercito Italiano a Euroma2".  L’iniziativa, che prenderà il via sabato 19 gennaio  nel Centro Commerciale Euroma2, è stata promossa dal Municipio Roma XII EUR e patrocinata dall’Assessorato alle Attività Produttive, al Lavoro e al Litorale di Roma Capitale, con   l’obiettivo di  presentare la Forza Armata sotto diverse angolature, con particolare riguardo alle attività militari che trovano impiego anche nel sociale.

L’obiettivo è quello presentare la Forza Armata sotto diverse angolature con particolare riguardo alle attività militari che trovano utile impiego anche nel sociale. La mostra, organizzata dal Comando Militare della Capitale,  si svilupperà sui tre livelli del Centro Commerciale Euroma2 dove, sino al 27 gennaio gli atleti, i medici, gli artificieri, i topografi e i soldati dei reparti operativi dell’Esercito Italiano accoglieranno i visitatori in 13 stand tematici ricchi di fotografie, equipaggiamenti e uniformi.

L’esposizione sarà inaugurata dal concerto dei 35 elementi della Banda del Comando Logistico di Proiezione.

I cittadini potranno cimentarsi gratuitamente in attività interattive tra le quali l’arrampicata sportiva su di una palestra di roccia artificiale con l’assistenza di istruttori militari del 9° Reggimento Alpini e assistere alle attività sanitarie dimostrative eseguite dal personale medico del Policlinico Militare di Roma “Celio”.

Ai visitatori sarà data la possibilità di osservare il robot antisabotaggio “MK8 – Plus II” usato dagli artificieri del 6° reggimento Genio Pionieri per la neutralizzazione degli ordigni esplosivi, conoscere gli specialisti del Centro di Eccellenza nazionale del Comando Genio per la lotta contro gli ordigni (C-IED), ed incontrare Otto e Rocky, le mascotte del reggimento Lancieri di Montebello (8°).

L’evento si rivolgerà anche ai più giovani e alle scuole per i quali saranno organizzate delle conferenze sulla Forza Armata che consentiranno loro di avvicinarsi e di apprendere meglio le origini e le attività svolte dai militari dell’Esercito Italiano. A tal proposito saranno presenti l’Istituto Geografico Militare Italiano, con una mostra di fotografie e carte topografiche antiche di Roma ed il 1° reggimento Granatieri di Sardegna, la più antica specialità dell’Esercito Italiano.

Inoltre un tatami ospiterà le esibizioni di arti marziali degli atleti del Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito mentre la Scuola di Fanteria e il 7º reggimento difesa NBC, l’unità specialistica dell’Esercito Italiano per la difesa nucleare, biologica e chimica, mostreranno i mezzi di difesa di ultima generazione.
All’ingresso del Centro Commerciale personale qualificato sarà a disposizione per fornire informazioni e materiale illustrativo sulle diverse possibilità di reclutamento nell’Esercito Italiano e sui concorsi attualmente in atto quale, ad esempio, quello per Volontario in Ferma Prefissata, condizione per l’accesso alle carriere iniziali delle forze di polizia sia a ordinamento militare sia civile. La partecipazione della Forza Armata è stata improntata al massimo contenimento delle spese impiegando prevalentemente reparti residenti nel Lazio nonché le infrastrutture militari della Capitale per il supporto logistico.

Musica d’Ordinanza del Comando Logistico di Proiezione.
La banda, costituita nel 1980, si esibisce indossando l’uniforme in uso al Corpo del treno d’Armata del 1861 e partecipa a eventi, cerimonie e manifestazioni sia nazionali sia internazionali.

9° Reggimento Alpini.
Il motto di questo Reggimento, “D'Aquila Penne, ugne di Leonessa” racchiude il nome di tre città abruzzesi ed esce dalla fantasia del poeta pescarese Gabriele D'Annunzio. I soldati del 9° reggimento Alpini, regolarmente impegnati nelle missioni d’oltremare,  sono stati tra i primi a soccorrere le popolazioni della provincia de L’Aquila colpite dal sisma del 2009. L’operazione “Aquila”, ha visto l’impiego di 700 militari per la rimozione di oltre 160 mila tonnellate di macerie, la vigilanza delle aree maggiormente danneggiate e l’effettuazione di numerosi lavori per il ripristino della viabilità nel capoluogo abruzzese. I militari del reggimento svolgono, altresì, l’attività di soccorso alpino a favore degli sportivi nelle località sciistiche abruzzesi.

6° Reggimento Genio Pionieri 
Nel 2012, i nuclei EOD (Explosive Ordnance Disposal) dei reparti del Genio hanno eseguito 2.300 interventi specialistici sul territorio nazionale per la bonifica di ordigni esplosivi e residuati bellici (oltre 30.000 negli ultimi 10 anni) ed allestito 27 ponti del tipo Bailey per il ripristino della viabilità. Non solo, i reggimenti del Genio sono intervenuti a favore della popolazione colpita dal terremoto in Emilia con 300 militari e oltre 100 mezzi e attrezzature speciali, rimovendo più di 1.100 tonnellate di macerie, vigilando le “zone rosse”, occupandosi della direzione di 6 progetti di demolizione e messa in sicurezza delle infrastrutture e la verifica di agibilità di 803 edifici danneggiati dal terremoto. Inoltre, una “task force” del Genio militare ha provveduto alla realizzazione di 1085 MAP (Moduli Abitativi Provvisori), che hanno accolto le famiglie private della propria abitazione.

Centro di Eccellenza nazionale del Comando Genio per la lotta contro gli ordigni (C-IED).

Si trova nella città militare della Cecchignola ed è la scuola italiana, a valenza interforze, per la lotta contro gli ordigni (C-IED). Specialisti e artificieri di tutta Europa arrivano per apprendere dai nostri esperti le tecniche all’avanguardia per operare in sicurezza, poiché il contrasto agli IED trascende l’ambito militare e impone un approccio globale, multidisciplinare e di cooperazione fra le diverse organizzazioni in favore di tutti i cittadini.

Reggimento Lancieri di Montebello (8°).
Reggimento pienamente operativo e regolarmente impiegato sia nelle missioni all’estero sia sul territorio nazionale in concorso con le Forze dell’Ordine. Assolve, altresì, compiti di alta rappresentanza e da anni è impegnato anche in corsi di ippoterapia per bambini diversamente abili.
L’impegno di assistenza ai cittadini da parte dei cavalieri si è rinnovato in occasione dell’emergenza maltempo in Toscana e Lazio lo scorso novembre. Il reggimento Lancieri di Montebello e i reparti dell’Esercito residenti nelle aree colpite hanno supportato la Protezione Civile con 140 militari e 40 mezzi. L’emergenza maltempo in tutta Italia nel 2012 ha reso necessario l’intervento di 2.000 militari e 500 mezzi appartenenti a 24 fra Comandi, Scuole e Reparti della Forza Armata.

1° reggimento Granatieri di Sardegna.
Reggimento pienamente operativo e regolarmente impiegato sia nelle missioni all’estero sia sul territorio nazionale in concorso con le Forze dell’Ordine. Riallaccia le sue antiche tradizioni al Reggimento delle Guardie costituito il 18 aprile 1659 al servizio del Re di Sardegna, ed è presente a Roma dal 1946. Il reparto è uno dei 21 reggimenti dell’Esercito che in Italia, su richiesta delle Prefetture competenti, congiuntamente alle Forze dell’Ordine, assicurano permanentemente, con circa 5000 militari, il pattugliamento delle principali aree metropolitane e la vigilanza di installazioni e obiettivi sensibili nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”. Dall’inizio dell’operazione, nell’agosto 2008, ad oggi, sono state controllate complessivamente più di 1 milione e 800 mila persone e 920 mila mezzi di cui più di 8.000 sequestrati, insieme a centinaia di armi ed oltre 2.100 chili di droga.

Istituto Geografico Militare Italiano.
L’istituzione svolge le funzioni di Ente cartografico dello Stato e si occupa della manutenzione dei confini di stato, della formazione sulle nuove tecnologie per la gestione dell’informazione geo-spaziale, ed opera per assicurare prodotti cartografici che offrano la totale garanzia per la descrizione del territorio. Trae le sue origini dall’Ufficio del Corpo di Stato maggiore del Regio Esercito che nel 1861 aveva riunito in sé le tradizioni e le esperienze dell’omologo Ufficio del Regno sardo, del Reale Officio topografico Napoletano e dell’Ufficio Topografico toscano.
       
Sportivo Olimpico dell’Esercito.
Dalla sua fondazione, il 1° gennaio del 1960, favorisce la fusione tra Esercito e Paese tramite la partecipazione a gare federali e promozionali nazionali e internazionali. Ed è grazie a questa visione dell’attività sportiva, che l’Esercito forma e recluta atleti che hanno fatto la storia dello sport italiano. A oggi il Centro può vantare circa 170 atleti d’interesse nazionale e internazionale. Le prime medaglie olimpiche arrivarono ai Giochi di Parigi del 1900. Ma molti altri campioni hanno caratterizzato la lunga storia dello sport italiano targato Esercito: sono infatti 61 le medaglie vinte ai Giochi Olimpici.

7º reggimento difesa NBC.
L’unità specialistica dell’Esercito Italiano per la difesa nucleare, biologica e chimica (CBRN-E). Il reggimento esibirà i mezzi, gli equipaggiamenti e le attrezzature utilizzati negli interventi sul territorio nazionale in concorso alle Forze dell’Ordine e a quelle di Pubblico Soccorso nel controllo e bonifica delle aree contaminate da agenti chimici, biologici, radiologici e nucleari o in caso di rischi derivanti dallo smaltimento abusivo di rifiuti tossici.

Scuola di Fanteria.
L’istituto per la formazione e la specializzazione di tutto il personale dell'Arma di Fanteria dell’Esercito Italiano, mostrerà i mezzi di difesa di ultima generazione come il sistema di Mobilità Notturna (Night Mobility System – NIMOS) che consente la mobilità del soldato in condizioni di scarsa illuminazione oppure il Ricevitore Global Position System (GPS) che fornisce le informazioni sulla posizione di ciascun militare.

Policlinico Militare di Roma “Celio”.
L’ospedale è la struttura sanitaria interforze e svolge le attività di prevenzione, diagnosi, cura e sgombero sanitario per il personale impiegato nei teatri operativi. Svolge inoltre le stesse attività in regime di day hospital e day surgery a favore del personale militare e civile della difesa.

 




ESERCITO: ARTIFICIERI ESERCITO ESEGUONO IL PRIMO INTERVENTO DI BONIFICA DEL 2013

Redazione

Roma –  Una task force dell’Esercito è intervenuta, ieri mattina, a Grosseto, in località Pitigliano, per la bonifica di una bomba d’aereo da 1000 libre, residuato della Seconda Guerra Mondiale. L’intervento, eseguito dagli specialisti del 2° reggimento genio pontieri, di stanza a Piacenza, si è svolto in due fasi, nella prima, la più delicata, il nucleo di artificieri dell’esercito ha estratto le due spolette, anteriore e posteriore. Nella seconda fase, l’ordigno è stato trasportato in una zona sicura dove è stato fatto brillare. Per le operazioni di bonifica è stata creata un’area di sicurezza di 1 chilometro ed è stata interdetto il traffico della strada regionale 74 Maremmana. Il 2° reggimento genio pontieri è, da ottobre scorso, impegnato con una compagnia in Libano, nell’ambito della missione UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon) “Leonte14”. L’Esercito, per le capacità tecniche del personale e dei mezzi in dotazione, fornisce, quotidianamente, il proprio contributo nei campi della pubblica utilità e della tutela ambientale. Nel 2012, i nuclei EOD (Explosive Ordnance Disposal) dei reparti del genio hanno eseguito 2300 interventi specialistici per la bonifica di ordigni esplosivi e residuati bellici (oltre 30.000 negli ultimi 10 anni).

 




ESERCITO ITALIANO: L’IMPEGNO NEL 2012 IN CIFRE.

Redazione

Roma – Nel corso del 2012 l’Esercito Italiano ha continuato a svolgere la propria missione al servizio della comunità nazionale e internazionale.

Nell'anno che sta per concludersi i Comandi e il personale di 6 Brigate e 26 Reggimenti della Forza Armata si sono succeduti nei principali teatri operativi dell’Afghanistan, del Libano e del Kosovo per garantire la presenza continua di oltre 4300 soldati a salvaguardia della sicurezza fuori dai confini nazionali.
In Italia, su richiesta delle Prefetture competenti, congiuntamente alle Forze dell’Ordine, 21 Reggimenti dell’Esercito hanno assicurato permanentemente, con circa 5000 militari, il pattugliamento delle principali aree metropolitane e la vigilanza di installazioni e obiettivi sensibili nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”.

Dall’inizio dell’operazione, nell’agosto 2008, ad oggi, sono state controllate complessivamente più di 1milione e 800mila persone e 920 mila mezzi di cui più di 8.000 sequestrati, insieme a centinaia di armi ed oltre 2.100 chili di droga.

L’emergenza maltempo, causata dalle intense precipitazioni nevose dei primi mesi dell’anno trascorso, ha reso necessario l’intervento di 2.000 militari e 500 mezzi appartenenti a 24 fra Comandi, Scuole e Reparti della Forza Armata situati principalmente nell’area centro nord del Paese. L’impegno di assistenza ai cittadini italiani si è rinnovato in occasione dell’emergenza maltempo in Toscana e Lazio in novembre. I reparti dell’Esercito delle aree colpite hanno supportato la Protezione Civile con 140 militari e 40 mezzi. Supporto che è stato fornito anche nel mese di maggio quando, a seguito del sisma che ha colpito l’Emilia Romagna, parte della Lombardia e del Veneto, le Prefetture hanno richiesto l'impiego dell'Esercito in concorso alla Protezione Civile.
I Reggimenti del Genio Militare hanno provveduto con 300 militari e oltre 100 mezzi e attrezzature speciali, alla rimozione di 1.100 tonnellate di macerie e alla vigilanza delle “zone rosse”, occupandosi della direzione di 6 progetti di demolizione e messa in sicurezza delle infrastrutture e la verifica di agibilità di 803 edifici danneggiati dal terremoto.
 
Alla mezzanotte del 31 dicembre si concluderà, dopo quasi 44 mesi, l’operazione “Aquila”. Iniziata nei primi giorni successivi all’emergenza del 6 aprile 2009, a seguito del sisma in Abruzzo, ha visto l’impiego di 700 militari per la rimozione delle macerie e la vigilanza delle aree maggiormente danneggiate. Un bilancio positivo quello dell’Operazione “Aquila” che ha permesso la rimozione di oltre 160 mila tonnellate di macerie e l’effettuazione di numerosi lavori per il ripristino della viabilità nel capoluogo abruzzese. Inoltre, una “task force” del Genio militare ha provveduto alla realizzazione di 1085 MAP (Moduli Abitativi Provvisori), che hanno accolto le famiglie private della propria abitazione. Lo stesso Genio militare che con i propri militari del Comando Genio, del Centro di Eccellenza C-IED e dei 12 Reggimenti presenti sul territorio nazionale ha effettuato 2285 interventi specialistici per la bonifica di ordigni esplosivi e residuati bellici (oltre 30.000 negli ultimi 10 anni), ed allestito 27 ponti del tipo Bailey per il ripristino della viabilità;
 
Anche gli elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito, che continuano a volare nei cieli del Libano e dell’Afghanistan in supporto ai contingenti nazionali schierati, hanno partecipato alla campagna antincendi boschivi sul territorio nazionale con 228 ore di volo.
 
L’impegno dell’Esercito Italiano, nella notte di S. Silvestro e per il 2013, è di continuare quotidianamente a costituire una risorsa per la difesa, la sicurezza, la pubblica utilità e la tutela ambientale, in Italia e nel mondo.
 




ESERCITO ITALIANO: 10.000 I MILITARI DELL’ESERCITO IN OPERAZIONE ANCHE A NATALE E CAPODANNO.

Redazione

Roma – Sono oltre 4.300 i militari dell’Esercito impiegati nei principali teatri operativi dell’Afghanistan, del Libano, del Kosovo e oltre 5.000 quelli sul territorio nazionale che, anche il giorno di Natale e nella notte di San Silvestro, continueranno a svolgere i propri compiti istituzionali a salvaguardia della sicurezza internazionale  delle principale aree metropolitane del Paese.
 
A loro, agli uomini e le donne della Forza Armate e ai loro familiari, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Claudio Graziano, ha rivolto “un sentito augurio di serenità per le imminenti festività natalizie”.
 
Sul territorio nazionale, i militari dell’Esercito, congiuntamente alle Forze dell’Ordine, sono impegnati, dal 4 ottobre 2008, in 36 città nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, per il pattugliamento delle principali aree metropolitane e la vigilanza di installazioni e obiettivi sensibili. Dall’inizio dell’operazione a oggi sono state arrestate complessivamente 13.600 persone; 8.400 sono state fermate e 9.500 denunciate a piede libero. Sono stati inoltre effettuati controlli a più di 1 milione e 800 mila persone e a 917 mila mezzi, sequestrati 8.000 mezzi, 600 armi e 2.100 chili di droga.
 
L’Esercito, quest’anno, ha poi fornito, in più occasioni, il concorso nei casi di pubblica calamità. Tra le più importanti, a febbraio, per l’emergenza causata dalle intense precipitazioni nevose che hanno colpito principalmente l’area centro nord del Paese, l’Esercito ha impiegato 2.000 militari e 500 mezzi, in concorso alla Protezione civile, per il soccorso della popolazione e il ripristino della viabilità. Nel mese di maggio, a seguito del sisma che ha colpito l’Emilia Romagna e parte della Lombardia e del Veneto, l’Esercito è intervenuto, su richiesta delle Prefetture competenti, in concorso alla Protezione Civile. Nell’operazione denominata “una acies”, fino allo scorso settembre, sono stati impiegati 300 militari e oltre 100 mezzi e attrezzature speciali per la rimozione di 1.100 tonnellate di macerie, per la direzione di 6 progetti di demolizione e messa in sicurezza delle infrastrutture, per la verifica di agibilità di 803 edifici danneggiati dal sisma, per il trasporto di attrezzature sanitarie, il supporto logistico ai campi d’accoglienza, la sicurezza della rete ferroviaria, la vigilanza delle aree interdette e la protezione degli insediamenti urbani. E, di recente, per l’emergenza maltempo in Toscana e Lazio sono stati impiegati 140 militari e 40 mezzi per il soccorso della popolazione e il ripristino della viabilità.    
 
Il prossimo 31 dicembre, alle ore 23.59, terminerà l’operazione “Aquila”, iniziata a seguito del sisma che ha colpito la Regione Abruzzo il 6 aprile 2009. In tale ambito l’Esercito ha impiegato, già dai primi giorni dell’emergenza, 700 militari per la rimozione delle macerie e la vigilanza della “zona rossa”. Alla data del 24 ottobre sono state rimosse oltre 160 mila tonnellate di macerie e effettuati lavori per il ripristino della viabilità nel capoluogo abruzzese. Una task force del Genio militare, inoltre, è stata deputata alla direzione dei lavori di realizzazione di 1085 MAP (Moduli Abitativi Provisori), che hanno accolto le famiglie private della propria abitazione.
 
L’Esercito, per le capacità tecniche del personale e dei mezzi in dotazione, fornisce inoltre, quotidianamente, il proprio contributo nei campi della pubblica utilità e della tutela ambientale. Nel 2012, i nuclei EOD (Explosive Ordnance Disposal) dei reparti del genio hanno eseguito 1729 interventi specialistici per la bonifica di ordigni esplosivi e residuati bellici (oltre 30.000 negli ultimi 10 anni), sono stati messi in esercizio su tutto il territorio nazionale, dai reparti del genio militare, a favore della Pubblica Amministrazione, 27 ponti del tipo Bailey per il ripristino della viabilità e l’Aviazione dell’Esercito ha fornito 228 ore di volo per la campagna antincendi boschivi.