Regione lazio, spese pazze: a processo nomi eccellenti del Pd

Cambiano i colori politici, gli schieramenti, ma la storia è sempre la stessa. Peculato, abuso d’ufficio, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, truffa. Questa volta sono le accuse per le quali il 22 gennaio prossimo saranno processati a Roma dall’ottava sezione penale del Tribunale 16 ex consiglieri regionali del Pd.

Diverse sono le posizioni degli imputati per i quali il rinvio a giudizio è stato deciso dal gup Alessandra Boffi a conclusione di una inchiesta sulla gestione dei fondi destinati ai gruppi consiliari regionali. A sollecitare il giudizio erano stati il pm Alberto Pioletti e Laura Condemi che si sono occupati dei fatti accaduti tra il 2010 e il 2013 riguardanti l’impiego dei fondi regionali che furono stanziati anche per servizi mai fatti.

Tra le 16 persone rinviate a giudizio ci sono: Esterino Montino, attuale sindaco di Fiumicino, Giancarlo Lucherini, Bruno Astorre, Claudio Moscardelli, Francesco Scalia e Daniela Valentini nonchè il deputato Marco Di Stefano ed Enzo Foschi.

A Esterino Montino vengono contestati 7.500 euro, al Pd come gruppo 194 mila, ai senatori Bruno Astorre (nella direzione nazionale del pd) 122 mila, Daniela Valentini 81mila, Claudio Moscardelli 181 mila, Carlo Lucherini 87mila, Francesco Scalia 13mila. All’ex senatore e plurindagato in alte vicende, Marco Di Stefano, 93mila. Ad Enzo Foschi, già nello staff di Ignazio Marino, 96mila. Il record è di Claudio Mancini: 188mila.

“Omettevano di compiere la selezione dei candidati e conferivano incarichi privi delle conoscenze professionali richieste dalla legge, così intenzionalmente procurando un ingiusto vantaggio patrimoniale alla vasta platea di collaboratori, nonché ai singoli consiglieri”, scrive la procura. L’inchiesta, nata a Rieti e trasferita a Roma per competenza territoriale, rivelò una sorta di “così fan tutti” all’indomani dello scandalo che portò all’arresto e alla condanna di Franco Fiorito “Batman”, capogruppo pdl alla Regione. E’ la triste storia di un paese coperto e coinvolto dal dramma degli scandali e dalla corruzione. Non c’è differenza di opinioni, la piaga rimane sepre la stessa. A rimanere delusi rimangono solo e sempre i cittadini, che nonostante debbano vivere una situazione di continuo disagio, si trovano sempre più distanti dalla politica e dalle stesse istituzioni.

Marco Staffiero




REGIONE LAZIO, SCANDALO FONDI: A RISCHIO PROCESSO ESTERINO MONTINO E 16 EX CONSIGLIERI REGIONALI

Redazione

Rischio processo per Esterino Montino, ex presidente del gruppo Pd del Consiglio regionale del Lazio e attualmente sindaco del comune di Fiumicino, e una quindicina di altri ex consiglieri indagati a Roma, seconda delle posizioni, per i reati di peculato, abuso d’ufficio, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e truffa.

Gli inquirenti di piazzale Clodio, dopo aver ricevuto gli atti dell’inchiesta avviata a Rieti e arrivata nella Capitale per competenza territoriale, hanno chiuso l’indagine, atto quest’ultimo che solitamente prelude ad una richiesta di rinvio a giudizio. In particolare, secondo la Procura, tra il 2010 e il 2013, Esterino Montino, in concorso con Mario Perilli (all’epoca dei fatti tesoriere del gruppo), Maria Assunta Turco (addetta alla segreteria di Perilli), avrebbero approfittato della “disponibilità dei contributi di denaro previsti per i gruppi consiliari della Regione Lazio” per appropriarsi (in concorso con alcuni imprenditori) di circa 200 mila euro.

Stando alla ricostruzione effettuata dal pm Albero Pioletti, gli indagati avrebbero sfruttato i fondi a loro disposizione per acquistare una serie di servizi in realtà “mai effettuati” dalle società coinvolte, o comunque “non riscontrati”. Ad esempio, dietro pagamento di 11 fatture per un importo complessivo di 64 mila euro, Montino, Turco e Perilli, avrebbero comprato “servizi redazionali sul attività istituzionali del Gruppo Pd” e “100 abbonamenti” dal quotidiano on line “Nuovo Paese Sera”. Ancora, versando 69 mila euro ad una seconda società, gli stessi indagati avrebbero pagato, tra le altre cose, l’organizzazione del “seminario quale futuro per il Pd”, e la preparazione della “giornata studio Mobilità sostenibile nel Lazio”. Di fatto, servizi ed eventi dei quali, si legge nell’atto di conclusione delle indagini, non esisterebbe alcun riscontro. Alcune delle fatture pagate alle società coinvolte, infine, sarebbero state sottoscritte e allegate alle relazioni annuali trasmesse da Montino e Turco al Presidente del Comitato di controllo Contabile della Regione per attestare le modalità di impiego dei fondi erogati al Gruppo. Un circostanza che avrebbe finito per trarre in errore gli organi pagatori della Regione, che per sia per il 2011 che per il 2012 avrebbero così erogato al gruppo somme più alte rispetto al dovuto (complessivamente 2 milioni di euro sia per l’esercizio finanziario del 2011 che per quello del 2012).

Oggetto dell’inchiesta, inoltre, risulta anche l’assunzione presso “Nuovo Paese Sera”, della figlia di Perilli. In questo caso, oltre Montino e Perilli (che per questo episodio potrebbero essere chiamati a rispondere di corruzione e abuso d’ufficio), l’accusa riguarda anche Massimo Vincenti, amministratore del giornale web all’epoca dei fatti. “Autorizzando il pagamento a favore della società Nuovo Paese Sera” delle 11 fatture per il pagamento dei servizi fantasma, i due politici avrebbero ottenuto “quale corrispettivo da Vincenti, l’utilità consistita nella stipula di un contratto di lavoro a progetto”, in qualità di assistente alla segreteria amministrativa della società Nuovo Paese Sera, della figlia dello stesso Perilli.

Un ultimo capitolo dell’inchiesta riguarda invece i contratti stipulati da Turco, Montino e Perilli con “una vasta platea” di collaboratori designati ad affiancare una decina di ex consiglieri regionali a loro volta indagati per concorso in abuso d’ufficio. A riguardo, scrive il pm, Turco, Montino e Perilli, “in concorso con il singolo consigliere regionali beneficiario della prestazione indicata nei relativi contratti, omettevano di compiere le procedure di comparazione per la selezione dei candidati e altresi’ favorivano incarichi per prestazioni prive della natura altamente qualificata e delle indispensabili conoscenze professionali dei collaboratori richieste dalla legge, stipulando al contrario contratti con le persone di volta in volta indicate dal consigliere regionale che usufruiva della relativa prestazione lavorativa”. Infine, sempre secondo l’accusa, i medesimi indagati avrebbero omesso “di provvedere personalmente al pagamento delle prestazioni in ragione dei contributi ad essi riconosciuti”. Una operazione che, per il pagamento delle prestazioni professionali “mediante i contributi stanziati dalla Regione”, avrebbe finito per provocare un danno da oltre 1,5 milioni di euro. Tra i nomi coinvolti in questa seconda parte dell’indagine, compaiono anche quelli dei senatori Giancarlo Lucherini, Bruno Astorre, Claudio Moscardelli, Francesco Scalia e Daniela Valentini; di Enzo Foschi, ex capo segreteria del sindaco Ignazio Marino; e del deputato Marco Di Stefano.




FIUMICINO: ECCO COME SI COMPORTA IL COMUNE CON UNA MALATA GRAVE

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di Cinzia Marchegiani

Fiumicino (RM) – Duole dover essere spettatori consapevoli di una querelle pericolosa che continua ormai da troppi anni tra una malata gravissima con patologia rara e l’amministrazione del comune di Fiumicino capitanata dal sindaco Esterino Montino.
Angela, questo il nome della malata rara, è diventata più di una conoscente, una donna energica da proteggere, perché quando un giornalista segue una storia, inevitabilmente viene inghiottito dalla forza, tenacia e struggente dolore delle persone che lottano contro un sistema che divora speranze, diritti e sopratutto rispetto. Ecco, Angela sta combattendo una guerra contro le istituzioni per ottenere l’assistenza indiretta che gli è dovuta per legge e il Contributo di Sollievo, quest’ultimo diritto in realtà sembra ancora coperto da un mistero nonostante gli sia stato riconosciuto, ma ancora, Angela, non ne ha mai beneficiato.

Angela inizia lo sciopero della fame e viene ricoverata d’urgenza per l'aggravarsi del suo stato di salute.
Angela, malata rara grave ha voluto iniziare lo sciopero della fame, lo aveva anticipato a tutti sulle colonne de L'Osservatore d'Italia. E considerate le sue condizioni di salute è facile immaginare le drastiche conseguenze che hanno inevitabilmente devastato il suo labile stato di salute. Tutti i retroscena di questa storia sono un pugno nello stomaco ed è giusto che tante persone che hanno seguito questa complicata storia, sappiano come Angela stia combattendo guardando anche il volto della morte. Tutti i suoi amici erano preoccupati, e hanno sostenuto giorno e notte con vero affetto questa donna che nonostante una malattia invalidante, nonostante tanti ostacoli, vuole ottenere chiarezza del motivo per il quale il comune di Fiumicino non riesce a dare risposte ufficiali ma preferisce mandare lettere, consegnate ufficiosamente nella cassetta postale della sua abitazione mentre Angela, per aggravamento delle sue condizioni era stata ricoverata in clinica, preferendo questa via inconsueta invece di rispondere alla posta certificata dell'avv Antonio Petrongolo di Assotutela.

Il fatto.
Angela l’avevamo lasciata lo scorso 29 ottobre 2015 quando annunciava su questo quotidiano che avrebbe intrapreso la via dello sciopero della fame per cercare di ottenere quelli che sono i suoi diritti, una decisione ponderata la sua poiché nonostante la diffida legale risalente addirittura allo scorso 4 settembre 2015 da parte dell’Avv Antonio Petrongolo di Assotutela a tutti gli indirizzi del Comune, assessorati e servizi sociali, nessuno aveva ritenuto di rispondere. La diffida spiegava come Angela da quando si era trasferita da Roma a Fiumicino avesse avviato l’iter burocratico dal 2012 per l'attivazione dei servizi di assistenza riservati ai disabili, in quanto disabile al 100% non rivedibile, presentando domanda presso i vari presidi preposti, agli stessi consegnando documentazione di quanto richiesto (ovvero documenti certificazioni e moduli di attivazioni). Non solo nella diffida l’avv Petrongolo faceva emergere una situazione imbarazzante: “Nel mese di Febbraio si è venuti a conoscenza che molta della documentazione presentata e protocollata nel 2013 al Prot. N° 36386 per l'attivazione dei diversi servizi e sostegni risulta essere incomprensibilmente scomparsa, quindi da febbraio faticosamente la parte ha dovuto ricostruire dettagliatamente l'iter burocratico già effettuato a suo tempo senza ottenere però chiarezza e trasparenza ma solo motivazioni che appaiono giustificazioni confuse e approssimative da parte degli operatori. Tale annoso ritardo nell’attivazione di servizi assistenziali per legge dovuti risultano essere stati altresì aggravate dall’operato di personaggi, i quali avrebbero dovuto ricoprire incarichi con maggior rispetto verso la parte necessitante, minando il già precario stato di salute della Sig.ra Angela con aggravio di stress e subite ingiustizie”.

Nessuna risposta ufficiale del Comune pervenuta.
L’avv Petrongolo di Assotutela, il 29 ottobre 2015 spiegava tra l’altro che nonostante le reiterate missive legali inviate anche nel mese di ottobre, nessuna risposta era pervenuta di quanto richiesto nella diffida se non una prestazione in minima parte fornita e per lo più inidonea, oltre a dolersi per la mancata erogazione del già concesso sostegno economico mensile il quale da oltre quattro mesi non risulta essere stato erogato.

Il Comune cosa ha fatto? Questa storia sembra un paradosso senza un fine. Angela comincia lo sciopero della fame il 29 ottobre 2015 e appena il nostro giornale pubblica la notizia, l’assessore alla sanità Calicchio del Comune di Fiumicino, invece di rispondere ufficialmente all’avvocato Petrongolo si catapulta a casa di Angela, “dove si cerca di mercanteggiare” come ci viene riferito da Angela stessa, ciò che può ottenere. Va chiarito che Angela ad ora ha il servizio di assistenza diretta, ciò significa che gli viene mandato personale, per due ore al giorno e per soli 5 giorni alla settimana, personale tra l’altro scelto dalle Coop che Angela non ha diritto a scegliere, che può essere tra l’altro ogni giorno differente. L’assistenza indiretta, quella che Angela chiede e di cui ha diritto, le permetterebbe oltre ad usufruire di 5 ore al giorno di assistenza, a scegliere una persona. Il contributo relativo per questa prestazione non va comunque nelle sue tasche, dei 1.200 euro disposti per legge, 900 euro andrebbero per pagare il personale che Angela può scegliere, e 300 euro come versamenti per contributi.

Angela contro un Comune sordo e muto. Angela spiega a tutti quanto questa storia l’abbia massacrata non solo fisicamente: “E’ normale che per avere un diritto che si vuole spacciare come una gentile concessione da parte del sindaco Montino e tutti i responsabili alla sanità, una malata nelle mie condizioni deve mercanteggiare un diritto inalienabile e sensibilizzare con uno sciopero della fame le loro responsabilità? Nonostante conoscessero la mia situazione, sono venuti da me invece di rispondere al mio legale. Ecco come un malato, che ha dilapidato tutti i suoi averi, ha venduto la sua casa di proprietà per curarsi anche all’estero per una malattia che non da chance ma solo certezze di regressioni spaventose a danno della salute, deve richiamare questa amministrazione ai loro obblighi”.

Lettera del sindaco di Fiumicino Esterino Montino… una confessione delle responsabilità. Angela purtroppo nonostante vari solleciti legali, nonostante ci fosse stato un confronto con l’amministrazione nella sua stessa casa, nessuno aveva deciso che l’Assistenza Indiretta fosse un suo diritto, del Contributo di Sollievo nessun accenno “si, no, boh forse, non era dovuto saperlo”. Così dopo aver iniziato lo sciopero della fame, nonostante fosse monitorata medicalmente ha accusato un grave malore tanto che è stato deciso il suo ricovero urgente. Ebbene mentre Angela era ricoverata, martedì 10 novembre 2015 sua sorella le porta una lettera che era stata consegnata nella sua casetta postale. Nella fotogallery in fondo all’articolo è possibile visionare la missiva con cui direttamente il Sindaco, forse inconsapevolmente ammette le sue gravissime responsabilità. Nella lettera si accerta come questa amministrazione si sia attivata esclusivamente quando Angela ha iniziato lo sciopero della fame ed è stata ricoverata in ospedale.
Una lettera, un pugno nello stomaco per Angela e i suoi familiari. Ciò è sconvolgente poiché si legge nella lettera: “il Sindaco è venuto a conoscenza delle azioni di protesta da lei intraprese a difesa della sua purtroppo difficile e a noi nota situazione”. Il Sindaco Montino prosegue: “Sin dal giorno del nostro incontro, ho provveduto ad attivare attraverso l’area dei Servizi Sociali tutti i sistemi di sostentamento previsti dalla legge per i cittadini nella sua stessa situazione. Pertanto le comunico che è stato approvato in suo favore lo strumento dell’assistenza indiretta per il quale lei percepirà un contributo mensile atto all’assunzione di personale”.

Riassumendo. Angela inizia lo sciopero della fame, viene ricoverata per grave compromissione della salute e ora appare la tempestiva risoluzione della querelle? Ricordiamo che l’avv. Petrongolo aveva inviato 2 mesi prima diffida al Comune stesso.  Questa lettera mette in evidenza la difficoltà che un malato incontra per avere risposte celeri dalla propria amministrazione, molti si chiedono se un malato per ottenere una risposta deve mettere a rischio la propria salute e ciò non è affatto un messaggio positivo anche per tutti gli altri malati che sono nella stessa situazione di Angela.

Il Sindaco Montino non risponde ed eclissa sul Contributo di Sollievo. L’avvocato Petrongolo rimane stupito e oltre a spiegarci ci invia la pec con la quale l’8 novembre 2015 ha inviato all’assessorato al Bilancio, dei Servizi Sociali, e alla Segreteria del Sindaco stesso, posta certificata con cui chiede accesso agli atti amministrativi, alla graduatoria degli aventi diritto alla prestazione assistenziale quale contributo di sollievo di tutti i soggetti oltre ad Angela.
Ecco il testo della pec inviata dall'avv. Petrongolo: “La presente in nome e per conto della Sig.ra Angela è per promuovere istanza di accesso agli atti ex l. 241/90 e successive modifiche in ordine alla graduatoria formulata dal Comune di Fiumicino concernente i criteri di scelta e formulazione degli averti diritto alla Erogazione del Contributo di Sollievo da parte della Regione Lazio. Infatti alla mia assistita detto diritto e' già stato valutato positivamente con atto del 14/04/2015 (Prot. N° 26956 ed integrazione 16/04/2015 Prot. N°29324), beneficio pertanto riconosciuto ma non ancora erogato. La presente istanza e' da intendersi indi volta altresì all'acquisizione di tutti gli atti afferenti la presentazione resa dai residenti presso il Comune di Fiumicino e reclamanti detto diritto e i criteri di scelta adottati per i relativi percipienti”.

Su questo contributo rimane il segreto più ferreo, tanto che lo stesso avvocato di Assotutela, che sta seguendo la signora Angela, ha anticipato che qualora non vi sia risposta darà seguito agli accessi agli atti, un atto dovuto. Non si conosce la graduatoria nonostante l’epilogo di questa gravissima battaglia che ha portato avanti Angela contro il silenzio delle istituzioni. Si ricevono solo risposte a singhiozzo e solo dopo atti eclatanti: “Il contributo di sollievo permette ad Angela di potersi gestire un fondo mensile per tutte le cure di cui la sistema sanitario nazionale non sovvenziona, o pagarsi le bollette di acqua e corrente perché il contributo di indigenza che riceve non serve neanche a pagare l’affitto della casa” – spiega lo stesso Avv Petrongolo. Angela dopo aver dilapidato tutti i suoi averi, venduto una casa, ora chiede solo che gli venga riconosciuto il suo diritto e non concessioni di pietà o quant’altro.

Il video shock di Angela. Il Sindaco Montino interviene su Facebook, ma non risponde al legale di Angela. Lo scorso 12 novembre 2015, Angela provata dalla sofferenza è ritorna a casa e ha lanciato un video dove comunica la situazione attuale a tutte le persone che da giorni chiedevano sue notizie. E’ un video shock, di forte denuncia, d’altronde anche gli atti documentali mostrano una situazione al limite del grottesco. Angela è provata, e sta malissimo, ha delle profonde occhiaie rosse, al telefono ci spiega sono dovute ad una sofferenza cardiaca, e che presto dovrà affrontare anche un intervento al cuore. Subito dopo vengo a sapere da Angela che il Sindaco Montino e alcuni preposti si presentano senza preavviso da Angela e che gli confermavano che tutto ciò che era stato riportato sulla lettera sarebbe stato attuato.

Ma il Sindaco cerca il riscatto anche su Facebook e pubblica una dichiarazione che qui di seguito lasciamo nella sua interezza: “Oggi mi sono recato in visita alla signora, accompagnato dall’Assessore alla Salute e ai Servizi Sociali, Paolo Calicchio e dal funzionario dei Servizi Sociali per portarle la mia vicinanza e solidarietà e per cercare di arrivare in tempi rapidi a una soluzione condivisa che possa essere di sostegno, anche economico, a una persona in grave difficoltà. Una visita che segue quella di sabato 2 novembre da parte dell’Assessore ai Servizi Sociali. Mi preme sottolineare che il livello di attenzione del Comune di Fiumicino è sempre stato alto, nel caso specifico, come lo è in quello delle oltre 500 persone quotidianamente assistite dai servizi sociali e purtroppo in continuo aumento. Oltre all’impegno già in atto da circa due anni che l’Amministrazione ha assunto nei confronti della signora, nei prossimi giorni riconosceremo l’assistenza domiciliare indiretta, in modo da garantire una continuità assistenziale adeguata. So bene che gli iter procedurali e burocratici, il rispetto delle tempistiche dettate dalla legge alcune volte cozzano contro le esigenze sociali di chi, come la signora, vive in condizioni di difficoltà. Ho assicurato ad Angela Di Mastromatteo tempi celeri per l’erogazione dell’indiretta, decisa e assegnata sei giorni fa dai Servizi sociali del Comune di Fiumicino. Le ho anche chiesto di interrompere lo sciopero della fame messo in atto che rischia di minare la sua già precaria salute. Un appello che le faccio anche pubblicamente a nome dei tanti amici che in questi giorni mi hanno scritto particolarmente preoccupati delle sue condizioni psicofisiche. In ultimo faccio una richiesta anche alle altre Istituzioni e agli enti preposti alla cura ed assistenza della persona. Serve una rete che garantisca l'interazione e l'integrazione tra diverse istituzioni e diverse strutture per quanto riguarda pazienti affetti da malattie rare. Enti e Istituzioni specificatamente deputati all’assistenza sanitaria. Penso, in questo caso, anche alla Asl di appartenenza. Servono percorsi diagnostici terapeutici assistenziali, il Comune di Fiumicino, come qualsiasi altro ente locale, non è in grado, per i limiti dettati dalle proprie competenze, di dare tutte le risposte necessarie e indispensabili a questi cittadini bisognosi di salute”.

In conclusione. L’assistenza indiretta è stata riconosciuta ad Angela solo quando ha deciso di fare lo sciopero della fame, nonostante a settembre l’avv Petrongolo avesse inviato una diffida allo stesso Comune di Fiumicino dopo tre lunghi anni in cui Angela ha chiesto i suoi diritti. Non solo, il sindaco Montino persegue nel suo silenzio pur sapendo che Angela pretende anche informazioni sul Contributo di Sollievo dall’8 novembre 2015, data in cui l’avv Petrongolo ha chiesto l’accesso agli atti per conoscere la graduatoria.  Infatti ad Angela questo indennizzo gli è stato valutato positivamente con atto del 14/04/2015 (Prot. N° 26956 ed integrazione 16/04/2015 Prot. N°29324), beneficio pertanto riconosciuto ma non ancora erogato. “La presente istanza – ricordava nella pec l’avv Petrongolo – è da intendersi quindi volta altresì all'acquisizione di tutti gli atti afferenti la presentazione resa dai residenti presso il Comune di Fiumicino e reclamanti detto diritto e i criteri di scelta adottati per i relativi percipienti”.

Doveva essere un articolo di cronaca la storia di Angela, ne sta uscendo un’inchiesta
che speriamo si risolva nel migliore dei modi sia per Angela, che ha dimostrato un coraggio e una volontà indomita da quando ha compreso che gli erano stati negati non solo più diritti, ma qualcosa di molto più grave, sia per tutta l’amministrazione che ha tentato di dimostrare solerzia nei confronti di richieste inevase, ha involontariamente dimostrato troppe ombre pesanti sulle responsabilità istituzionali e la solitudine che ha divorato una donna gravemente malata. Eppure avevamo deciso di lasciare agli attori principali risolvere una questione di grande civiltà, ma dopo l’intervento di Esterino Montino scolpito sul profilo facebook della signora Angela, era opportuno fare una cronologia degli eventi, affinché si potesse ristabilire la giusta corrispondenza della azioni messe in campo e visti gli tabella di certi altri giornali che hanno riportato solo la dichiarazione del sindaco Montino.

Ora si faccia chiarezza su questa graduatoria.Angela al telefono chiarisce: “non voglio ciò che non mi spetta, ma la trasparenza è un dovere, che ad oggi nessuno, nonostante varie diffide legali, ha mai sentito il dovere di profondere".
 




FIUMICINO E CERVETERI: AL VIA LA CENTRALE UNICA APPALTI

Redazione

Fiumicino (RM) – È stata votata lunedì 3 novembre in Consiglio comunale una delibera che permette la costituzione tra i Comuni di Fiumicino e il Comune di Cerveteri di una Centrale Unica di Committenza per la gestione associata degli affidamenti di lavori, servizi e forniture. La delibera risponde all’obbligo di legge per gli enti locali  di ricorrere a forme aggregate di acquisto di beni e servizi a partire dal 1° novembre 2015. La convenzione, aperta anche ad altri comuni che intendano farne parte, avrà la durata di tre anni e sarà finalizzata a una migliore programmazione e un’ottimale gestione delle procedure di acquisizione di lavori, servizi e beni. Obiettivi sono anche razionalizzare l’utilizzo delle risorse umane, strumentali ed economiche impiegate nella gestione delle procedure di acquisizione di lavori, servizi e beni, produrre risparmi di spesa, mediante la gestione unitaria delle procedure di acquisizione, valorizzare le risorse umane impegnate nelle attività relative alle procedure di acquisizione di lavori, servizi e beni, anche mediante rafforzamento della qualificazione e delle competenze. Il comune capo-convenzione nei bandi e nei documenti di gara, detto Stazione Appaltante, sarà il Comune di Fiumicino.

“La convenzione è aperta all’adesione di altri Comuni e di altri enti locali che intendano gestire in forma associata le procedure di acquisizione di lavori, servizi e beni – spiega il sindaco del Comune di Fiumicino Esterino Montino – Abbiamo contattato altri Comuni limitrofi dai quali stiamo aspettando una risposta, tra i quali Ladispoli e Civitavecchia. È un obbligo di Legge al quale ci uniformiamo molto volentieri. In questo modo potremo ancora di più e meglio garantire procedure lineari e rapide – conclude Montino – nel segno della legalità e trasparenza”. 
 




ALITALIA MAINTENANCE SYSTEM, MONTINO: “SERVONO INTERVENTI URGENTI”

Redazione

Fiumicino (RM) – “Torno a chiedere con urgenza un intervento immediato per trovare una soluzione alla vicenda di Alitalia Maintenance System che, in queste ore, sta diventando sempre più drammatica. La settimana scorsa, dopo aver incontrato una rappresentanza dei 240 lavoratori il cui posto oggi è messo fortemente a rischio, ho scritto al Ministro dello Sviluppo Economico, al Presidente della Regione Lazio e al Presidente di Alitalia, chiedendo di intervenire per scongiurare il pericolo del fallimento. Oggi la situazione è diventata ancora più drammatica. Siamo vicini ai lavoratori e alle loro famiglie ma le parole di solidarietà non sono sufficienti. Per questo torno a chiedere a tutti gli Enti e organi interessati ogni iniziativa utile a scongiurare il fallimento di un’eccellenza del nostro territorio”. Lo afferma il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.
 




FIUMICINO: IDROCARBURI NEL CANALE DI BONIFICA

Redazione
Fiumicino (RM)
– “A seguito di un sopralluogo effettuato oggi insieme all’assessore all’Ambiente Cini e all’assessore ai Lavori Pubblici Caroccia, abbiamo constatato che all’interno del canale in viale del Lago di Traiano, all’altezza del cavalcavia che conduce verso la via Portuense, c’è una presenza di idrocarburi, di cui ancora non si è compresa la provenienza. Abbiamo attivato tutte le autorità, compresa l’Arpa che sta in questo momento effettuando i prelievi per le analisi di laboratorio sul tipo di inquinamento. Abbiamo messo a disposizione i mezzi per il prelievo del materiale da analizzare in laboratorio. Ho attivato anche il Consorzio di Bonifica, proprietario del canale dove è stato sversato il materiale inquinante. Ci siamo sentiti con il Comandante della Capitaneria di Porto Savarese al fine di definire le azioni da intraprendere per circoscrivere il problema e evitare che nelle prossime ore, anche per la pioggia, si possa verificare lo sversamento a mare del materiale inquinante. A questo proposito stiamo preparando una diffida congiunta verso il Consorzio finalizzata a un rapido intervento di bonifica dell’area”.
 




FIUMICINO, SVERSAMENTO KEROSENE: E' DISASTRO AMBIENTALE ED ECOLOGICO

Redazione

Fiumicino (RM) – Disastro ambientale ed ecologico a Fiumicino dove lo sversamento di kerosene nel Rio Palidoro e nel fiume Arrone, causato dai tentativi di furto sull'oleodotto Eni, ha coinvolto diverse zone del comune di Fiumicino, da Palidoro al Villaggio dei pescatori di Fregene, passando per Maccarese. Il kerosene ha raggiunto e penalizzato la rete capillare dei canali agricoli e di bonifica, fino alla foce dell'Arrone, sfiorando le aree naturalistiche. Moria di pesci nei canali mentre decine tra animali e uccelli acquatici, attratti proprio dai pesci sulla superficie dell'acqua, sono rimasti impregnati di carburante e sono morti. "Un disastro ancora impossibile da quantificare", ha commentato il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino. Montino ha anche emesso un’'ordinanza di divieto di utilizzo dell'acqua in alcuni tratti dell'Arrone e del Rio Palidoro". I ladri nella notte della bomba d'acqua che ha colpito Roma e il Lazio la scorsa settimana hanno bucato la condotta in quattro punti, a Palidoro, Maccarese, Torrimpietra e Fiumicino, in quest'ultimo caso senza riuscire. Volevano fare il pieno di carburante destinato agli aerei, migliaia e migliaia di litri da rivendere al mercato nero. Ma qualcosa è andato storto, e il cherosene è uscito inondando campi e canali della bonifica nell’area protetta della riserva del litorale romano

"Informerò la Procura della Repubblica e l'Arpa, l'Agenzia regione per la Protezione dell'ambiente, sulle conseguenze del disastro ambientale ed ecologico che sta colpendo la zona nord del comune, dopo lo sversamento di kerosene dall'oledotto nel Rio Palidoro, nell'Arrone e nei canali agricoli di Maccarese.- Ha dichiarato Esterino Montino sindaco di Fiumicino – Da stamattina una biologa del comune di Fiumicino insieme al presidente della commissione ambiente del comune di  Fiumicino, al delegato della protezione civile e alla polizia locale sono presenti su viale Maria, lungo il Rio Tre cannelle, dove sono state posizionate delle barriere oleo assorbenti. Appare chiaro che siamo in presenza di un impatto sull'ambiente che, con il passare del tempo, sta assumendo contorni pesanti. Ancora non c'è una stima da parte dell'Eni di quanto carburante si sia sversato – afferma Montino – è un disastro completo ed anche un colpo alla catena alimentare animale. Mi viene da dire che mi attendevo, nonostante lo sforzo ed il lavoro dei tecnici sul campo, una maggiore reazione da parte dell'Eni, è mancato un piano di sicurezza e di rilevamento ambientale in situazioni di emergenza come questo. Ribadisco il divieto assoluto di utilizzo dell'acqua, di pesca e di abbeveraggio degli animali in pascolo nei tratti dell'arrone e del rio palidoro inquinati dallo sversamento di kerosene. Domani mattina farò un nuovo sopralluogo per valutare al meglio le ricadute ambientali dello sversamento di kerosene visto che con il passare delle ore il bilancio si fa sempre più drammatico".
 




FIUMICINO, GUERRA ALLA PROSTITUZIONE: ESTERINO MONTINO FIRMA L'ORDINANZA

Redazione
Fiumicino (RM) – Un’ordinanza per contrastare il fenomeno della prostituzione sulle strade del territorio comunale. L’ha firmata oggi il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino per limitare questo grave fenomeno criminoso spesso legato a forme di maltrattamento che quest’Amministrazione contrasta, in ogni sua manifestazione, anche alla luce della delibera che prevede la costituzione di parte civile in ogni giudizio che abbia ad oggetto  atti di violenza contro le donne. La lotta allo sfruttamento della prostituzione, oltre che legata alla prevenzione dei conseguenti fenomeni di degrado urbano e disagio sociale per la cittadinanza, rappresenta un’azione di impegno politico attivo contro ogni atto criminoso nei confronti di tutti i soggetti dediti a tale attività, prime vittime, spesso, di un reato che ne impedisce il recupero e il reinserimento sociale. Il fenomeno spesso comporta anche un pericolo all'incolumità, alla salute e igiene pubblica, dato il degrado delle aree in cui avviene. L’ordinanza prevede il divieto di fermarsi per concordare prestazioni sessuali con soggetti che esercitano l’attività di meretricio e la salita sul proprio veicolo. È anche fatto divieto in tutte le strade e le aree sia pubbliche che soggette a pubblico passaggio del territorio comunale, con particolare riferimento alle aree poste in prossimità di scuole e altri edifici pubblici, alle strade di maggiore scorrimento ed alle aree soggette a maggiore degrado urbano, di assumere atteggiamenti, modalità comportamentali o indossare abbigliamenti che manifestino inequivocabilmente l’intenzione di voler adescare qualcuno o comunque di esercitare l’attività di meretricio.
Per la violazione dell’ordinanza è stabilito il pagamento di 450 euro; in caso di recidiva è prevista la misura cautelare del sequestro amministrativo del veicolo utilizzato per la commissione dell’illecito.

“L’esercizio della prostituzione è un fenomeno che da molti anni è presente nel comune di Fiumicino –dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino – L’amministrazione comunale non ha una competenza diretta in materia, ma  non può rimanere ferma su un problema complesso e dalle molteplici implicazioni. Chi si prostituisce spesso non commette reati contro terzi, ma li subisce, penso alle violenze, allo sfruttamento, alla riduzione in schiavitù. Ho emesso l’ordinanza dopo il sopralluogo effettuato il 15 ottobre scorso dai consiglieri Chiodi e Vona, dal delegato per la sicurezza Megna in prossimità della statale Aurelia, alla luce di quanto riportatomi da una delegazione di genitori che insieme alla consigliera Alessandra Vona mi hanno rappresentato il problema sempre più urgente e indifferibile nei dintorni della scuola media di Aranova e dopo aver sentito il Corpo di Polizia Locale e il Commissariato di Polizia di Fiumicino. Il provvedimento avrà la durata di un anno, durante il quale saranno costantemente monitorati i dati forniti dalle Forze dell’Ordine e dalla Polizia Locale, al fine di verificare il raggiungimento degli obiettivi di contrasto ed eventuale regresso del fenomeno. Porremo in essere, attraverso i servizi sociali, ogni utile e necessaria azione di recupero e sostegno al reinserimento sociale dei soggetti più vulnerabili dediti alla prostituzione”.
 




FREGENE: NUOVO LOOK PER VIALE CASTELLAMARE

Redazione

Fregene (RM) – “Sono terminati i lavori per l’asfaltatura di viale Castellammare, a Fregene. Da anni i cittadini chiedevano che venisse ridato un nuovo look al tratto che va da via Cattolica a via della Veneziana. Si tratta, in sostanza, della parte sud di questa arteria che, lo ricordiamo, è la via principale, quella che porta al mare e dove i turisti vanno a fare shopping, ma che per tanti anni è stata abbandonata a se stessa. Oggi, finalmente, al posto di buche e crateri, c’è un asfalto nuovo e tutto è stato fatto davvero in tempi record. E’ davvero una bella notizia in vista della pedonalizzazione di via Castellammare per la Notte Bianca, quando questa strada ospiterà tantissime iniziative organizzate dalla Pro Loco, dalle associazioni e dagli esercenti”. Lo dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.       
 




FIUMICINO, ALLUVIONE GENNAIO 2014: 250MILA EURO DI CONTRIBUTI PER LE FAMIGLIE COLPITE

Redazione
Fiumicino (RM) – Ci sarà tempo fino alle ore 12 del 30 giugno per richiedere i contributi di solidarietà civica destinati alle famiglie colpite dall’alluvione del 30 e 31 gennaio di quest’anno.
I contributi, nella misura massima di mille euro, andranno ai nuclei familiari che hanno dovuto affrontare l’emergenza e hanno subito dei danni nelle loro abitazioni. Il totale dello stanziamento ammonta a 250 mila euro. Si tratta di un fondo costituito grazie ai soldi risparmiati con il taglio ai costi della politica, tra cui lo stipendio del sindaco, il 30 per cento di quello degli assessori e della Presidente del Consiglio.
 
“È un segnale concreto di questa Amministrazione alle famiglie colpite dai fatti di fine gennaio –ha dichiarato il Sindaco di Fiumicino, Esterino Montino – Un piccolo ma significativo aiuto per andare incontro ai bisogni di chi si è trovato o si trova ancora in difficoltà”.
 

Possono presentare domanda coloro che hanno la residenza e il domicilio, o solo il domicilio, in un immobile ubicato al piano stradale in una delle strade indicate dell’allegato B dell’avviso pubblico e che è risultato danneggiato mentre sono esclusi gli immobili non residenziali. Allo stesso modo  possono far richiesta di contributo coloro che sono stati alloggiati dai Servizi Sociali del Comune durante i giorni dell’alluvione fino a fine emergenza. Sarà poi cura dell’Amministrazione accertare, anche in collaborazione con la Polizia Locale e le altre Autorità, quanto dichiarato nella domanda di partecipazione.

I soggetti in possesso dei requisiti possono presentare le domande presso il Comune di Fiumicino, Area Avvocatura e Affari Generali – Servizi Sociali, Ufficio Protocollo Generale, Via Portuense n. 2498 – 00054 Fiumicino,. Le domande vanno presentate mediante compilazione e sottoscrizione del modulo appositamente predisposto, disponibile presso le sedi Comunali o scaricabile dal sito del Comune al link http://www.comune.fiumicino.rm.gov.it/20688
 




ROMA BOTTICELLE: ASSOLTO CON FORMULA PIENA IL PRESIDENTE DEL PAE STEFANO FUCCELLI

di Cinzia Marchegiani

Roma – Il comunicato dell’Ufficio Stampa del Partito Animalista Europeo – PAE – riporta la fine di una indagine della Magistratura e quella dell’odissea del presidente Stefano Fuccelli che lo ha visto al centro di una colossale bagarre sfociata in una piazza romana, tra le più belle del mondo, dove fu arrestato per direttissima per una presunta aggressione al vetturino della capitale.

I fatti della maxi rissa di piazza di Spagna risalgono al 4 agosto 2012. In quell'occasione lo scontro fu rilanciato da tutti i media nazionali ed esteri, raccontando della furibonda lite tra vetturini delle Botticelle romane e animalisti. Questi ultimi erano intervenuti per segnalare agli agenti della Polizia Municipale evidenti illeciti e violazioni perpetrati dagli stessi vetturini. C'era una temperatura proibitiva di 35° che imponeva il divieto di circolazione delle Botticelle romane, secondo il regolamento comunale.
Però, alla richiesta degli attivisti di sanzionare i trasgressori si è scatenato il finimondo. Una rissa da stadio, cinque feriti, due vetturini ed il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli, arrestati e processati per direttissima. Quest'ultimo con l'accusa di avere sferrato un colpo che ha fatto stramazzare a terra un vetturino, trasportato d'urgenza al pronto soccorso con due denti in meno.

Oggi l'avvocato Quimi, uno dei legali del Partito Animalista Europeo – PAE – ha comunicato l'esito della sentenza del Tribunale di Roma 5° Sezione Penale riguardo l’assoluzione piena dal delitto a lui ascritto perché il fatto non sussiste. Questa formula prefigura la cosiddetta assoluzione piena.

Stefano Fuccelli si toglie quindi una grande soddisfazione:"Finalmente la verità è emersa, sono stato sempre fiducioso nel lavoro svolto dalla Magistratura. Questa sentenza ha tolto definitivamente ogni dubbio su chi sono i violenti. I vetturini sono stati condannati, sono loro ad aver provocato prima ed aggredito successivamente noi animalisti tentando oltretutto di accusarci dell'aggressione fornendo false testimonianze. Brutte persone, d'altronde la loro natura aggressiva e prepotente viene esercitata sui poveri cavalli costretti a lavori forzati spesso infrangendo le regole, come nella fattispecie.

Ma questa sentenza ha smentito anche la senatrice Monica Cirinnà (PD), moglie del sindaco di Fiumicino Esterino Montino, che al tempo chiese al sindaco Gianni Alemanno di costituirsi parte civile contro gli animalisti coinvolti nella rissa, facendo di tutta l'erba un fascio.

La senatrice perse un'occasione per tacere, visto anche il suo fallimento, durante il suo governo di oltre 10 anni, per non essere riuscita a dismettere questo anacronistico mezzo di trasporto pubblico a trazione animale. Contrariamente a quanto propagandato in campagna elettorale circa la tutela ed il benessere degli animali, come riportato nel programma del PD, l'intero blocco dei consiglieri democratici nel corso dell' 'Assemblea capitolina ha bocciato la mozione art. 109 n. 16/2014 del 13 marzo scorso che prevedeva la dismissione delle Botticelle Romane.

Tutta la propaganda finora condotta dal partito Democratico di Monica Cirinnà e di Esterino Montino oggi si è quindi rivelata chiaramente ingannevole, falsa e fuorviante, messa in atto con arte soltanto per fare leva sull'elettorato, non poco rilevante, animalista della capitale. Si vergogni e chieda scusa".