Finale europei, paura per nuovi contagi. Lamorgese: “Seguite le regole”

Aree dei tifosi nelle piazze sorvegliate dalle forze dell’ordine, richiami alla responsabilità e – in città d’arte come Roma – monumenti transennati. Il Paese si prepara a sostenere la Nazionale nella finalissima contro l’Inghilterra tra rigide misure anti-assembramento, ‘fan zone’ e qualche dietro front sui maxischermi nei luoghi pubblici delle città.

L’obiettivo dichiarato da giorni è quello di scongiurare bombe epidemiologiche dovute a eccessi di entusiasmo collettivo. L’ultimo appello – in tv – è arrivato dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per la quale siamo nell’ultima fase della pandemia ed “è necessario che l’Italia riparta, riparta davvero, ma questo dipende anche dai nostri comportamenti soggettivi”.

Il messaggio del numero uno del Viminale a quegli italiani alle prese con cori e bandiere nelle prossime ore è di “seguire le regole della mascherina e dei distanziamenti perché siamo quasi fuori da questa crisi difficile ma ancora non ne siamo usciti completamente”. A Roma, abbandonato il progetto di portare 16mila supporter della Nazionale all’Olimpico per la proiezione del match, i controlli si concentreranno in particolare su un’area appositamente dedicata in piazza del Popolo, che avrà una capienza massima di 2.500 persone pronte ad assistere alla finale di Wembley da un mega monitor: gli ingressi saranno contingentati e potranno accedere solo i tifosi che hanno prenotato. Per evitare assembramenti ci sarà un servizio di incanalamento ad ampio raggio e le stesse misure saranno applicate in occasione dell’allestimento del maxischermo ai Fori imperiali mentre sarà interdetta al traffico la zona attorno al Circo Massimo, anche in vista di eventuali caroselli. Anche per questo alcuni monumenti in centro nella Capitale . come in zona Campo de’ Fiori, piazza di Spagna e Fontana di Trevi – saranno transennati. A Roma è anche previsto il divieto di vendita di bevande in vetro dalle 7 per 24 ore. Sotto la lente le piazze del centro storico dove potrebbero riversarsi i tifosi.

Il ministro della salute Roberto Speranza non nasconde la sua preoccupazione per il rischio di nuovi contagi: “Sarà una giornata straordinaria per lo sport italiano. Terminano gli europei di calcio ed il torneo di Wimbledon con gli azzurri grandi protagonisti. È una bella gioia dopo mesi terribili. Anche in questi momenti di orgoglio nazionale non dimentichiamo mai che la nostra ‘partita’ per sconfiggere il Covid non è ancora vinta. Sosteniamo i nostri campioni con responsabilità, ricordando le regole del distanziamento e utilizzando correttamente le mascherine”.




EUROPEI 2016: LE VERE FURIE SIAMO NOI. AVANTI ITALIA!

di Marco Martone
L’Italia che non ti aspetti. Batte il Belgio, una delle favorite del torneo e avanza la propria più che autorevole candidatura per un Europeo che, almeno fino ad ora, non sembra avere padroni. Netto il successo degli azzurri, un 2-0 che non ammette repliche. L’intera condotta di gara degli uomini di Conte è stata pressoché perfetta. Un primo tempo tutto carattere e grande tenuta difensiva, imperniata su un Bonucci quasi impeccabile e il solito Buffon, che risponde presente in occasione dell’unico tiro nello specchio della porta, da parte delle furie rosse, ad opera di Nainggolan.

Contro un Belgio francamente ben al di sotto delle aspettative, i ragazzi di Conte sono scesi in campo senza alcun timore, mettendo in difficoltà gli avversari soprattutto sulle fasce laterali, con Darmian e Candreva spesso liberi da marcature. La partita è scivolata su ritmi non elevati per oltre mezz’ora, con qualche velleitario tentativo da una parte e dell’altra, poi è arrivata la rete del vantaggio azzurro, al 31esimo, grazie a Giaccherini, uno dei fedelissimi del Ct, che ha controllato in piena area di rigore un traversone di Bonucci e ha battuto l’incolpevole Courtois. Qualche minuto prima sullo stesso giocatore del Bologna c’era stato un dubbio intervento in area, sul quale l’arbitro ha preferito sorvolare. Nel finale di primo tempo l’Italia ha sfiorato il raddoppio in maniera abbastanza clamorosa con Pellé, che ha messo a fil di palo un pallone colpito di testa in maniera maldestra, dopo un mezzo svarione della retroguardia belga.

La ripresa ha offerto tante emozioni, prima con Lukaku, che ha malamente sprecato il pallone del pareggio, su azione di contropiede, poi con Pellé, sul quale è stato bravissimo il portiere belga. Nel finale l’Italia ha dovuto contenere l’assalto, poco incisivo per la verità, degli uomini di Wilmots. Buffon, però, non è mai stato veramente impensierito, a differenza del collega Courtois, autore di due pregevoli interventi su Immobile, subentrato a uno spento Eder e Parolo. In pieno recupero e su azione perfetta di contropiede è arrivato anche il raddoppio, con un’azione corale portata avanti da Immobile e rifinita da Candreva per Pellé che ha scaraventato in porta il pallone del trionfo azzurro.

 




EUROPEI 2016, GOAL CAPOLAVORO DI PAYET E LA FRANCIA VA

La Francia soffre a St.Denis nella gara inaugurale di Euro 2016, imponendosi 2-1 solo nel finale su una Romania concreta e solida grazie ad una prodezza balistica di Payet. Dopo un primo tempo chiuso sullo 0-0, a sbloccare il risultato è Giroud, che al 12' della ripresa anticipa di testa, fallosamente, il portiere Tatarusanu e firma la prima rete del torneo. La Romania però non ci sta e otto minuti dopo pareggia con Stancu su rigore causato da un fallo ingenuo di Evra. I transalpini faticano a mettere sotto pressione la difesa romena, che peraltro in tutto il girone di qualificazione ha incassato solo due reti, e al 32' per cercare di cambiare le cose Deschamps toglie un poco ispirato Pogba per inserire Martial. Ma è Payet a dare la svolta, battendo Tatarusanu da lontano con un sinistro che si infila all'incrocio. Chiamato in panchina, il match winner esce in lacrime e gli applausi.

 

A FESTA PRIMA DEL MATCH – "Joie de vivre", gioia di vivere: un titolo azzeccato per la cerimonia inaugurale di un Euro 2016 vissuto finora sul precipizio della paura e del disagio. Scenografie colorate e costumi di grande impatto hanno fatto da contorno ai 550 performer in campo per 12 minuti di show. Guetta, dj e autore dell'inno di Euro 2016, si è esibito insieme a Zara Larsson. La cerimonia ha reso omaggio alla Francia, alle sue tradizioni e alla sua storia.