MILANO, MAFIA SUGLI APPALTI DELLA FIERA DI MILANO E DI EXPO

Redazione
 
Milano – Reati tributari, riciclaggi e associazione a delinquere con l'aggravante della finalità mafiosa. Con queste accuse 11 persone, tra cui un avvocato, sono state arrestate nell'ambito di un'inchiesta della Dda di Milano. Agli arrestati sarebbero riconducibili alcune aziende a cui erano stati affidati appalti per l'Expo e per l'Ente Fiera di Milano. Stando alle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto, Ilda Boccassini, e dai pm, Paolo Storari e Sara Umbra, le mani di Cosa Nostra sarebbero arrivate anche a quattro padiglioni nell'esposizione universale: quelli di Francia, Kuwait, Guinea Equatoriale e dello sponsor Birra Poretti. I finanzieri hanno eseguito anche un sequestro preventivo di diversi milioni di euro.

Gli arrestati avrebbero ottenuto in tre anni 20 milioni di appalti per l'ente Fiera di Milano attraverso la società Nolostand. Al centro dell'inchiesta c'è anche il consorzio Dominus. Le società del consorzio erano intestate a prestanomi e attraverso un sistema di fatture false creavano fondi neri. Il denaro, secondo l'accusa, era poi riciclato in Sicilia dove gli indagati avrebbero legami con la famiglia mafiosa dei Pietraperzia (Enna). Si tratta di operazioni di riciclaggio di denaro da milioni di euro. Fiumi di soldi che ottenuti con gli appalti, tornavano in Sicilia in borse di plastica, valigie e perfino in un canotto. La figura principale dell’inchiesta è Giuseppe Nastasi. Un imprenditore che si occupa di allestimenti fieristici e che, insieme ad altri soggetti che fungono da prestanome, avrebbe commesso una serie di reati tributari per importi assai rilevanti. Nell’ordinanza si legge che Nastasi è apparso subito in rapporti molto stretti con Liborio Pace (con cui è socio), già imputato per appartenenza alla famiglia mafiosa di Pietraperzia e che dalle indagini appare come elemento di collegamento con detta famiglia. Il gip Mannocci sottolinea come sia chiaro che un meccanismo quale quello emerso sia stato reso possibile da amministratori di aziende, consulenti, notai e commercialisti che non hanno voluto vedere quello che accadeva intorno a loro.

Il procuratore capo di Milano, Francesco Greco, ha parlato di vicenda inquietante che dimostra l'interconnessione fra organizzazioni criminali e realtà economica. "Qui si parla di fondi neri, operazioni estere, evasione fiscale, che è uno dei sistemi più diffusi di accumulo di proventi illeciti. Le organizzaizioni criminali sono riuscite a inserirsi nelle partecipate pubbliche. Questa è una circostanza inquitente". Mentre Ilda Boccassini, capo del dipartimento Antimafia della procura, parla della "incredibile quantità di denaro sottratto al fisco da parte di imprenditori lombardi e siciliani. Un fiume di denaro contante, prodotto e transitato in nero, che in parte da Milano arrivava in Sicilia. Imprenditori pagavano operai per farsi costruire in casa vere e proprie camere di sicurezza per il denaro contante". Sul giro di affari delle società coinvolte spiega: "In pochi mesi, le società osservate hanno generato proventi per 20 milioni di euro, in parte trasferiti in Slovacchia e Romania". Il gip Mannocci ha parlato invece di un meccanismo "desolante, con logiche e, soprattutto, condotte che si presentano in territorio lombardo con le stesse modalità con cui, da oltre un secolo, si manifestano in territorio siciliano".

Il pm di Milano Paolo Storari ha focalizzato le responsabilità: "Qua non c'è il tema che Expo non ha controllato, è Nolostand (società del gruppo Fiera Milano, ndr) che non ha controllato e questa non è un'indagine su Fiera Milano ma sul consorzio di Nastasi che si è infiltrato in Fiera, con la Fiera, che poi ha lavorato per Expo"




EXPO: È FESTA PER LA CHIUSURA

di M.L.S.


Milano
– Sabato 31 ottobre il convoglio dell'Expo 2015 è giunto al capolinea, atteso all'ultima stazione da una cerimonia di chiusura scintillante, lanciata intorno alle ore 19 dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha decretato ufficialmente chiusa la manifestazione. Spenti i riflettori sui padiglioni, ecco accendersi un grande faro colorato sull'Open Air Theatre, palcoscenico dell'ultimo atto dell'Esposizione: quello dei festeggiamenti. Tanti i presenti oltre al capo dello Stato: da Roberto Maroni a Giuseppe Sala passando per il segretario del Bie Vicente Loscertales ed il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Un'ovazione per l'Esposizione Universale, che, in 184 giorni, ha dato vita al peregrinare di 21 milioni e mezzo di visitatori provenienti da tutto il mondo. “Un successo” secondo Vicente Loscertales, segretario generale dell'Ufficio delle esposizioni ( in francese Bureau international des expositions, ndr) che ha aggiunto: “Farà entrare questo luogo nella storia di Expo”.

Mattarella sigilla l'Expo. Un intervento fiero quello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che, alla cerimonia conclusiva dell'Esposizione Universale ha attributo il significato di un passaggio verso l'inizio di un nuovo “impegno civico”. “Nutrire il pianeta- ha sottolineato- senza escludere nessuno è possibile. Eliminare la fame e la sete dalla faccia della terra è possibile, e rappresenta un elemento indispensabile per la costruzione della pace”. Secondo il capo dello Stato, dunque, la sfida dell'Expo: "Non è stata vinta da qualcuno contro qualcun altro. E’ stata vinta da un’Italia che, quando si unisce in un impegno comune, evitando che le naturali diversità producano eccessi di antagonismo, sa esprimere grandi doti e mostrare al mondo le sue originali qualità”. La stessa Italia per cui, continua Mattarella: “C’è una grande domanda”. Una domanda:” Di bellezza italiana, di cultura italiana, di gusto italiano. E’ bene impegnarsi – è stato l'appello del capo dello Stato – per appagare questa attesa che si rinnova, affinando sempre più le nostre vocazioni, a partire da quella europea. L’Expo ci ha dato una prova ulteriore di quanto grandi siano le cose che ci uniscono, superiori a quelle che legittimamente ci separano”.

Pisapia apre le danze. Il primo a prendere la parola sul palco dell'Open Air Theatre è stato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. “Milano saluta il mondo dimostrando cosa sa fare l'Italia- si è pronunciato il primo cittadno- Abbiamo volato in alto, ma guardato in basso, con le grandi organizzazioni internazionali, ma senza mai dimenticare la madre terra”.

Sala tra gli applausi. Un'ovazione ha accolto l'intervento di Giuseppe Sala: “Grazie a chi ha lavorato in Expo, sono la mia gente. E ai volontari, che sono la mia gioia. Oggi quello che ci accomuna è il senso di aver fatto bene il nostro dovere per il Paese. Abbiamo conquistato il mondo”. Queste le parole commosse del commissario unico per l'Expo che, in un secondo momento, ha evidenziato come i sei mesi della manifestazione abbiano :”Detto qualcosa agli italiani sulla loro identità: Expo non è stata fatta solo da chi ci ha lavorato, ma è stata l'Expo della gente, dei milioni di visitatori che se ne sono impossessati e hanno creato un evento unico, che è andato oltre a quello che hanno dato i singoli padiglioni”.

Maroni e l'inno ad Expo
. Il presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, ha definito i sei mesi di Expo nutrimento per il futuro. Un periodo in cui, spiega: “Abbiamo fatto leva sulle nostre tante eccellenze, sulla nostra grande voglia di rimboccarci le maniche per dare lustro al nostro Paese, sulla capacità tutta lombarda di saper fare squadra davanti alle sfide più difficili. Il risultato è un successo pieno e – ha concluso Maroni – oltre ogni aspettativa”.

Martina e la “Carta di Milano”. Poi è la volta del ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, che ci ha tenuto a precisare:” Il nostro impegno continua”. “L'anima di Expo, garantire cibo sano, sicuro e sufficiente al mondo intero e raggiungere l'obiettivo Fame zero al 2030 parte da qui, con la Carta di Milano, e ci dovrà vedere protagonisti ancora ogni giorno”, ha rincarato la dose. “Già nei prossimi giorni – ha poi spiegato – il governo, qui a Milano insieme a Comune e Regione, presenterà le sue idee per il futuro di quest'area divenuta ormai un simbolo del paese”. “Guai a fermarsi” ha puntualizzato il ministro, ricordando che: ”Expo è stato il tempo della semina, ma da
domani dobbiamo prepararci al tempo del raccolto”.

Renzi ed il dopo Expo. Intanto, intervistato dal Tg1, il premier Matteo Renzi ha annunciato che il 10 novembre si inizierà a parlare del futuro a cui andrà incontro l'area di Rho-Pero interessata dall'Expo. Un risultato, quello sortito dalla manifestazione, che stando alle parole del presidente del Consiglio:”È l'orgoglio di chi ha vinto una sfida che sembrava impossibile, una sfida vinta non dal governo, ma dall'Italia, dai passeggini in fila davanti agli ingressi. Ha vinto l'Italia del 'perché no'”.

 




LETIZIA REGINA DI SPAGNA AD EXPO: SEMPLICITA’ E CHARME DA VENDERE

di Ch. Mo.

Milano – La Regina di Spagna, Letizia, è arrivata a Expo in visita privata. Si tratta della prima tappa della visita di Sua Maestà: il primo ad essere visitato è stato il padiglione della Spagna dove Letizia è stata accolta tra gli altri dal ministro dell'Agricoltura del governo spagnolo, Isabel Garcia Tejerina, dal commissario generale del padiglione, Teresa Lizaranzu, dal commissario unico di Expo, Giuseppe Sala. La regina, maestra di semplicità e charme, ha indossato un elegante tailleur bianco. All’esterno del padiglione fiumi di curiosi attendevano di conoscerla. Dopo la visita al padiglione Spagna, è stata la volta del Padiglione Zero e del Palazzo Italia. Lo scorso giugno la Regina Letizia di Spagna è stata nominata ambasciatore speciale della Fao per la nutrizione. Quello di oggi a Expo è il suo primo atto ufficiale dopo la nomina. Nel corso della visita, la Regina si è fermata a scattare una foto accanto all'installazione del "Cucchiaio blu" dell'Onu, simbolo della partecipazione della Nazioni Unite a Expo e della lotta contro la fame. Il cucchiaio è posizionato all'esterno del padiglione spagnolo e testimonia l'impegno del Paese per la lotta contro la fame




RENZI: “DAL 2016 TOGLIAMO LA TASSA SULLA PRIMA CASA”. SARA’ LA VOLTA BUONA?

di Ch. Mo.

Roma – Una vera e propria rivoluzione del fisco quella che vuole attuare il premier Matteo Renzi. Già dal prossimo anno, potrebbero giungere i primi tagli. Sarà questa la volta buona? Durante l’assemblea Pd in corso ad Expo, il premier ha toccato i temi dell'agenda di governo e quelli che riguardano più da vicino la vita interna del partito. Ma la "notizia dei quotidiani di domani", come lui stesso ha sottolineato, è "la sforbiciata alle tasse" che andrà a cambiare la natura stessa del Partito Democratico che diventerà “ il primo partito d'Italia a tagliare le tasse”.


I progetti entro il 2018. Si scaglia contro chi lo accusa di non aver mantenuto le promesse il premier: entro il 2018, ha annunciato, "dobbiamo rispondere a chi dice che facciamo le cose sull'onda delle emozioni del momento. Dobbiamo lavorare su debito, investimento e tasse". Uno squilibrio tra soldi stanziati e quelli spesi è evidente secondo il premier che assicura si cambierà rotta.


Le riforme. "Se faremo le riforme nel 2016, e le faremo, elimineremo noi, perché gli altri hanno solo fatto finta, la tassa sulla prima casa, l'Imu agricola e sugli imbullonati". Dal 2016, quindi, "daremo una sforbiciata alle tasse che continuerà anche nel 2017. Nei prossimi cinque anni faremo una operazione sulle tasse senza precedenti nella storia d'Italia, faremo una rivoluzione copernicana. Si parte – ha spiegato Renzi – da Irap e Ires. Si continuerà nel 2018 con interventi sulle pensioni e sull'Irpef", ha poi concluso nel corso del suo intervento in merito alle riforme da fare entro il prossimo anno. Forte dei successi elettorali, Renzi ha in mente una vera e propria rivoluzione che, se attuata, potrebbe risollevare gli italiani dallo stallo in cui sono da anni. Ad onore del vero però bisogna dire che il premier sebbene fosse stato spesso contestato e accusato per non aver mantenuto la parola, rispetto ai precedenti pare che si stia muovendo in qualche modo pur di cercare una soluzione adattabile all’Italia.


La vicenda della bimba diabetica morta in mare. "Dobbiamo restare umani. Se una bambina che ha l'età di mia figlia muore durante una traversata si può dire quello che si vuole, ma non permettiamo che i nostri figli pensino che, in cambio di qualche punto in più nei sondaggi, abbiamo rinunciato alla nostra umanità", ha avvertito Renzi. L'Isis, ha aggiunto, "non riuscendo a farci morire come piace ai terroristi, cerca di farci vivere come piace ai terroristi: rannicchiati in noi stessi". Per questo il premier sottolinea la necessità di riappropriarci "della nostra identita', che non e' il contrario dell'integrazione. La nostra cultura e identità sono il contrario della chiusura rozza e becera".


Il riferimento a Matteo Salvini. Secondo il premier, tre sono gli avversari al momento: Grillo, Salvini e la sinistra radicale. Ha poi ironizzato con un riferimento anche alla Francia e all’Inghilterra: ”Sognavano Cameron, sognavano Sarkozy e si trovano Le Pen, sognavano la destra e si trovano Salvini…". 




EXPO: PIZZA DA RECORD, 1.5 KM DI GUSTO

di M.L.S.


Milano – L'esposizione universale del cibo a Rho, punta al guinness dei primati con una pizza lunga un chilometro e mezzo da offrire a tutti i suoi visitatori, e non solo. La pizza, preparata magistralmente da 80 pizzaioli della Nazionale italiana, andrà infatti a finire sul Banco Alimentare di Milano, dove i volontari saranno impegnati a smerciare circa 300 metri del prodotto italico per antonomasia.

 

Cinque forni attivati per la cottura della lingua di pizza più lunga di sempre, preparata grazie all'utilizzo di 1700 chilogrammi di mozzarella nostrana, una tonnellata e mezzo di pomodoro, 150 chili di olio extravergine di oliva, 1700 chilogrammi di farina, 30 chili di lievito di birra brevettato e selezionato e tanta, tanta acqua.
Tra le fila dell'”esercito della pizza”, oltre gli 80 pizzaioli “azzurri”, 200 volontari pronti a vigilare la cottura nei forni e 40 persone addette agli spostamenti tra gli stessi. Tre minuti di cottura per ogni metro di bontà italiana pronta a finire nelle pance dei circa 30mila fortunati in visita ad Expo 2015.




PUTIN AD EXPO: “L’ITALIA E’ UN IMPORTANTISSIMO PARTNER DELLA RUSSIA”

di Christian Montagna

LEGGI ANCHE: LE TAPPE DI PUTIN IN ITALIA: QUIRINALE, VATICANO ED EXPO

Milano –
Si è da poco conclusa la visita di Vladimir Putin, presidente russo, ad Expo e in Italia per un tour de force di incontri. Dopo aver incontrato il premier Matteo Renzi e aver visitato il padiglione Russia ad Expo 2015, è intervenuto nella cerimonia di avvio del national day della Russia a Milano.

 

Renzi apre il dibattito. Comincia con una battuta sui mondiali del 2018 che si svolgeranno in Russia il Premier Renzi nel discorso di apertura della giornata ad Expo. Accolto cori quasi da stadio e da inni alla potenza Russia, Vladimir Putin ha finalmente bevuto la “kvas”, classica bevanda russa, in Italia, a Milano nel padiglione dedicato alla sua stessa nazione.

 

Putin ringrazia. "Esprimo il riconoscimento al presidente Renzi per la sua partecipazione alla Giornata Nazionale Russa a Expo. Russia e Italia sono legate da rapporti molti stretti che durano da più 500 anni", ha dichiarato il russo Putin. "L'Italia è un grandissimo partner in Europa e un grande partner per l'economia russa. Siamo stati tra i primi ad appoggiare l'Italia per l'organizzazione di Expo 2015. Abbiamo aderito al Bei più di 160 anni fa, partecipando all'Expo di Londra nel 1851 e nel 1906 a Milano ottenne grandi successi. Nel nostro padiglione sono esposte le nostre eccellenze in tutti i campi, soprattutto in quelli alimentari. Auguro successo sia al padiglione russo che a tutto Expo 2015". 

 

Le sanzioni alla Russia colpiscono anche l’Italia. Al grido di “no sanzioni”, il pubblico che ha accolto Putin ha invocato la piena assoluzione dal pagamento delle sanzioni per la Russia. Ma Putin, ha parlato molto chiaro: “Se le sanzioni contro la Russia non saranno ritirate, le imprese italiane perderanno contratti per un miliardo di euro. Noi potremmo trovare altri partner, ma sarebbe un peccato rinunciare alla collaborazione con l’Italia".

Tante le tematiche e i temi approfonditi nel dibattito che si appresta a diventare storico: scambio culturale tra Italia e Russia e minaccia del terrorismo globale che soltanto uniti si potrà combattere. Continua dopo Expo la visita del Premier russo in Italia: altri esponenti italiani politici e religiosi lo attenderanno nella giornata di oggi. Al Quirinale avverrà il primo incontro con il Presidente della Repubblica Mattarella; al Vaticano con Papa Francesco e in serata, sempre a Roma, saluterà l’amico Silvio Berlusconi.




EXPO 2015: "UNA VERGOGNA ITALIANA" PER LA STAMPA ESTERA

di Christian Montagna

Che l’Expo sia una grande occasione per l’Italia è certo ma qualcuno ha provato a metterlo in dubbio. A contribuire alla messa in discussione dell’utilità di Expo sono stati sicuramente gli scandali che hanno anticipato la sua inaugurazione uniti agli scontri di Milano del primo Maggio. Ma si sa, queste sono classiche cose all’ italiana che altrove, comunque accadono. Mentre da una parte la soddisfazione delle istituzioni italiane è alle stelle, dall’ altra ci siamo chiesti cosa gli stranieri stessero pensando di questa Esposizione Universale.

Sono perciò andato a cercare se l’ottimismo e la gioia della stampa italiana fossero allo stesso modo ritratti nelle news estere. Vi preannuncio però una grande delusione in seguito alle ricerche effettuate. Poche, pochissime pagine dedicate a quello che l’Italia ha chiamato l’evento mondiale per eccellenza; pochi gli tabella volti ad elogiare il momento e tanta tanta cronaca sugli avvenimenti “neri” che hanno macchiato di sangue e corruzione Expo 2015. In fondo, cosa aspettarsi? La madre degli invidiosi è sempre incinta…

Con pareri totalmente differenti, da alcuni addirittura ignorati, ecco come si è comportata la stampa estera: a cominciare dal New York Time che ha pubblicato a Gennaio un video nella rubrica “36 hours” in cui si descrivevano le bellezze della città manzoniana senza però aver fatto la stessa cosa in seguito all’apertura di Expo. Pareri positivi solo sulla città sono giunti da Lonely Planet che l’ ha posta come “top city” da visitare assolutamente ma, anche qui, nessun accenno ad Expo. Riferimenti all' Esposizione Universale sono stati intravisti nell’Huffington Post che ha consigliato come impiegare il tempo libero a Milano tra un evento e l’altro di Expo.

Il mondo intero si pronuncia poco, a stento, quasi a voler far finta di nulla. In Francia ad esempio, per voler sminuire senza dubbio la manifestazione è stato pubblicato un elenco di tutte le grandi Esposizioni Universali innescando naturalmente un meccanismo di paragoni che porta a classificare quello di Expo come un evento non proprio eccezionale. Il quotidiano francesce “Le Monde”, con un non celato senso ironico ha voluto così raccontare di Expo definendolo “Un cantiere all’italiana”. Critiche sono state mosse inoltre ai lavori, all’organizzazione e perfino alla scelta dei siti.

La nostra esposizione dunque non ha fatto breccia sulla stampa internazionale al punto da essere preferiti ad altre notizie sicuramente di minore importanza: nel Regno Unito ad esempio l’attesa della Royal Baby ha conquistato le prime pagine declassando e archiviando l’apertura di Expo 2015; in Francia invece Expo è stato battuto dallo scontro fra Le Pen e Femen, ritenuto, alla pari di una sit com, molto più importante; in Germania ha vinto la vicenda di spionaggio e l’attentato sventato alla corsa ciclistica di Francoforte e infine anche in Spagna hanno trionfato le dimissioni di Podemos.

Ma perché questo atteggiamento snob nei nostri confronti?

Eppure, a leggere quanto è stato scritto dopo, non pare che sia passato nell’ indifferenza totale questo evento.Come mai il primo Maggio, durante gli scontri dei Black Block, l’intero pianeta si affacciava sull’I talia? Perché dal Financial Times, al Guardian, da Le Monde a Der Spiegel, dal Pais alla Bbc, tutti hanno parlato della "guerriglia" di Milano? Forse un intento c’era e di sicuro non era quello di fare cronaca.

Per ultimo e con grande amarezza, riporto l’insulto più grande giunto dal quotidiano di Francoforte, “Frankfurter Allgemeine Zeitung” che ha definito Expo come “Un’orgia di spreco di materiali organizzata in dimensione epocale nella quale le piantine del riso, le macchine per l’agricoltura, i chicchi del caffè vengono esposti come i pezzi migliori della fiera in una montagna di acciaio drammaticamente modellato e parametricamente distorto, di legno e di vetro ricoperto di plastica”.




EXPO: E' RECORD DI VISITATORI, 400MILA IN DUE GIORNI

Angelo Barraco

Milano –  Nei primi due giorni i visitatori a Expo sono stati più di 400.000. Il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha commentato così l’affluenza e i numeri record: “Si tratta di numeri da record che ci lasciano entusiasti”. Il commissario Giuseppe Sala ha confermato quanto detto da Pisapia annunciando la vendita di un milioni di biglietti negli ultimi due giorni. Dall’inaugurazione che avrebbe dovuto portare vigore al paese si sono affiancate le manifestazioni violente che hanno distrutto Milano. Renzi ha detto: “gli italiani sanno benissimo da che parte stare: hanno sciupato la festa? Hanno cercato di rovinarcela. Ma quattro teppistelli figli di papà non riusciranno a rovinare Expo. E Milano è molto più forte come spirito e determinazione di quello che questi signori pensano”. La Digos sta prendendo rapidamente visione dei filmati degli sconti al fine di prendere i soggetti protagonisti delle violenze. Spiega un poliziotto: “  Quelli che se ne sono già andati sono per lo più stranieri venuti in auto o in treno ma anche gente arrivata da altre regioni d'Italia  molti speriamo di identificarli a andarli a prendere a casa loro”. Dopo circa 5 arresti con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e violenza e la decina di indagati del primo maggio, il giorno dopo gli scontri sono stati denunciati 14 contestatori. Convalidato il fermo per una ventenne accusata per violenza e resistenza perché aveva colpito in volto un agente. La città si prepara ai prossimi mesi, sperando che certi episodi non vengano ripetuti. 



EXPO: SI STACCA PLACCA DAL PADIGLIONE DELLA TURCHIA. FERITA UNA DONNA

Angelo Barraco

Milano –  Si è verificato un incidente all’Expo di Milano e precisamente al padiglione della Turchia. L’incidente riguarda il distaccamento di una placca di metallo dalla struttura esterna, una placca del reticolato esterno fatto in ferro. Il distaccamento di questo materiale ha causato danni poiché ha colpito una donna di origine albanese che è rimasta ferita ed è stata trasportata in ospedale. Fortunatamente la donna non ha subito gravi danni e le sue condizioni non destano preoccupazioni, ma il padiglione della Turchia è stato chiuso per ragioni di sicurezza. Sono in corso intanto accertamenti da parte di Vigili del fuoco e Carabinieri. Tale evento potrebbe smuovere nuovamente le acque, potrebbe scatenare rivolte popolari e trasformare Milano nell’anarchia e portare i militanti no expo a fare altri danni. Ovviamente l’evento in se non deve essere sottovalutato ed è necessaria una continua manutenzione su tutte le strutture poiché tale avvenimento ha dimostrato che vi sono dei problemi strutturali e c’è il rischio di crolli e distaccamenti di materiali che possono cagionare la vita dei passanti. 



EXPO: TUMULTI E LACRIMOGENI A UN GIORNO DALL'INAUGURAZIONE

Angelo Barraco

Milano –  Manca poco all’avvio dell’Expo 2015 e i controlli si infittiscono, soprattutto verso gli antagonisti che hanno annunciato che faranno proteste e manifestazioni di dissenso. L’obiettivo dei controlli è quello di evitare che il giorno in cui l’Italia avrà gli occhi nel mondo addosso vi siano problemi dovuti a chi disapprova l’evento. Il direttore generale del Dis, Giampiero Massolo, nel corso di un’audizione dinnanzi al comitato parlamentare di sicurezza della Repubblica, avrebbe riferito che l’attenzione è puntata sui disagi sociali, agli ambienti antagonisti e alla galassia anarco-insurrezionalista. La situazione è monitorata costantemente dall’intelligence. Sono state fatte diverse perquisizioni e pochi giorni fa sono state identificate 12 persone e sono stati trovati due borsoni con all’interno delle maschere antigas, dei guanti in lattice e dei contenitori per la colla, mazze ferrate e materiale per fabbricare molotov. Le perquisizioni sono state fatte in quattro appartamenti Aler in Via degli Apuli e Via Odazio. I 12 soggetti si trovavano all’interno di uno di questi appartamenti e sono 9 italiani e 3 tedeschi. I 3 tedeschi, all’arrivo degli agenti, avrebbero tentato di lanciare fuori dalla finestra i borsoni. I soggetti sono stati indagati per occupazione abusiva di immobili. I controlli non si fermano e nella serata inoltrata di ieri, la Polizia si è insospettita dopo aver visto un furgone con targa tedesca e vetri oscurati e con a bordo 3 cittadini tedeschi. All’interno del furgone sono stati rinvenute delle bombolette spray urticanti che sono vietate dalla legge, 58 bombolette di vernice spray e tre passamontagna. I tre soggetti sono stai identificati in questura e uno di essi è stato denunciato per lo spray urticante. 
 

Manifestanti sull'Expo Gate. E' ormai l'Expo dei tumulti e polemiche a un giorno dall'inaugurazione. L'ultima in ordine temporale riguarda due manifestanti che sono saliti sulla struttura dell'Expo Gate, a Milano, e hanno affisso uno striscione con la frase "grande evento uguale grande bufala. No Expo: un altro mondo è possibile". L'azione è avvenuta pochi minuti prima della partenza del corteo degli studenti No Expo e degli antagonisti. Sono circa 800 i manifestanti. Un gruppo di antagonisti aderenti al corteo "No Expo" in corso a Milano, ha lanciato uova, fumogeni e petardi contro la sede del consolato turco, in via Larga. Non si registrano feriti. In precedenza, sempre ad opera di partecipanti al corteo erano stati imbrattati con lanci di vernice, sedi e filiali di banche.

 

Antagonisti incappucciati. Un folto gruppo di antagonisti completamente vestiti di nero e con il volto coperto dai cappucci delle felpe, dai caschi o con bandana e cappellini, che ricordano i black bloc, sfilano nella parte arretrata del corteo No Expo a Milano, pronti a colpire con estintori caricati non a schiuma ma a vernice. Gli estintori poi vengono ricaricati al volo, per strada. Quando agiscono altri attivisti bloccano con le mani le telecamere di cameraman e gli obbiettivi dei fotografi. Alla manifestazione partecipano alcune centinaia tra studenti, universitari, militanti della galassia antagonista e dei collettivi No-Expo. Presenti anche molti stranieri provenienti soprattutto da Germania e Francia.

 




RENZI DA OBAMA: TRA COMPLIMENTI ED EXPO, GLI AMERICANI MANGERANNO "MADE IN ITALY"

Redazione

Evidentemente si sente molto a suo agio alla Casa bianca. "Matteo Renzi e' una voce guida in Europa". Lo ha detto il presidente Usa, Barack Obama, al termine del faccia a faccia col premier alla Casa Bianca. "Ti voglio ringraziare per la tua serieta' e il lavoro che stiamo facendo insieme", ha detto Obama a Renzi. "Grazie per la tua leadership vitale in Europa", ha concluso "L'approccio di Matteo e' quello giusto: andare avanti sulla riforme ma avere la flessibilita' per aumentare la domanda e gli investimenti".

Renzi: il governo Usaè un esempio per l'economia Ue Negli Usa, negli ultimi sette anni "si e' ridotta ridotta la disoccupazione ed e' aumentato il Pil. In Europa e' aumentata la disoccupazione e si e' ridotto il Pil. In Europa qualcosa non ha funzionato. Per questo l'economia Usa deve essere un modello per l'economia europea" ha risposto Renzi che ha anche ringraziato Obama per la "straordinaria leadeship"."E' un onore per me e per il governo essere qui alla Casa Bianca, nel cuore della liberta'. Voglio ringraziare il presidente Obama per la straordinaria leadership che sta esprimento a livello di politica estera e nel modello economico. Non posso che apprezzare il lavoro svolto dagli Usa nella complessa vicenda di Cuba".

 

Expo, Obama: "Molti americani assaggeranno il vostro cibo". Saranno molti gli americani che arriveranno in Italia, in occasione dell'Expo', a Milano e che assaggeranno l'ottimo cibo italiano: parola del presidente Usa, Barack Obama, che ha preannunciato cosi' una cospicua presenza statunitense alla prossima Expo'. "Il cibo e' argomento che Italia conosce molto bene, ha una fantastica cucina", ha aggiunto il presidente americano, nella conferenza stampa con il premier Matteo Renzi, alla Casa Bianca. "Ma l'Expo' – ha aggiunto – sara' anche un'occasione per parlare di come nutrire il pianeta e combattere la fame nel mondo"