REGIONE LAZIO: APPROVATE MODIFICHE A LEGGE SULL'ACQUA

Redazione
Roma
– “Siamo molto soddisfatti per essere riusciti ad approvare in Giunta le correzioni al testo della legge sull’acqua, così come richiesto dal Governo”.
E’ quanto dichiara il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti in merito all’approvazione della delibera della giunta regionale che modifica la legge per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque, impugnata dal Consiglio dei Ministri con ricorso di legittimità costituzionale.
“Ora il testo – spiega Zingaretti – completo delle correzioni richieste nell’impugnativa di Palazzo Chigi, passerà all’esame del consiglio regionale e, con l’approvazione dell’Aula, potrà diventare legge. Un passo decisivo per tutelare gli interessi dei cittadini su un tema così importante e delicato come quello sulle regole da adottare per l’utilizzo dell’acqua pubblica”.

Il nuovo testo prevede che l’Autorità d’ambito di bacino idrografico dovrà agire nel pieno rispetto delle regole della concorrenza, superando così la precedente formulazione e, in conformità al principio del non indennizzo, stabilisce che in caso di revoca della concessione sia riconosciuto al concessionario non un ‘rimborso’ ma la riduzione del canone demaniale di concessione. Si specifica inoltre che il pareggio di bilancio è riferito, in generale, alla gestione del Servizio Idrico Integrato quale obiettivo e non come criterio per la definizione dei meccanismi tariffari, che sono di competenza statale. Si provvede ad eliminare la disposizione che, imponendo il rilascio delle concessioni per le grandi derivazioni alle sole Autorità di ambito di bacino idrografico, si pone in contrasto con le norme nazionali relative alle modalità di affidamento delle concessioni di derivazione d’acqua, che rientrano nelle materie della tutela della concorrenza e dell’ambiente, di competenza esclusiva dello Stato. Si specifica che spetta all’Autorità di ambito di bacino idrografico la predisposizione e non la determinazione delle tariffe del servizio idrico che spetta all’Autorità per l’Energia elettrica, il Gas e il Sistema idrico. Si elimina inoltre la disposizione precedentemente in contrasto con il principio di unitarietà della gestione del servizio idrico integrato.

“Sono soddisfatto – aggiunge Fabio Refrigeri, assessore regionale alle Infrastrutture, Politiche abitative e Ambiente – per il lavoro svolto dagli uffici e, soprattutto, per il clima di collaborazione proficua con i tanti protagonisti sensibili al tema dell’acqua pubblica”.
 




ACEA DIFFIDA I COMUNI ATO2 A CEDERE IMPIANTI IDRICI: CHE NE PENSA L'ASSESSORE REGIONALE FABIO REFRIGERI?

Redazione

Regione Lazio / Acea – I comitati e i comuni promotori della legge n°5/2014 "Tutela, governo e gestione pubblica delle acque" esprimono profonda preoccupazione e contrarietà rispetto alle lettere di diffida che alcuni comuni dell'Ato2 stanno ricevendo, nelle quali si minaccia il commissariamento se non verranno cedute ad Acea Ato2, entro trenta giorni, le infrastrutture idriche di proprietà comunale.

Un atto amministrativo che sembra completamente scollato dalla realtà politica, legislativa, ma anche aziendale della gestione del servizio idrico, e che si chiede pertanto di sospendere immediatamente.

Nella Regione Lazio è infatti in corso la definizione dei nuovi ambiti idrici regionali, così come previsto dalla Legge 5/2014, con una proposta di legge depositata in consiglio regionale a firma di consiglieri della maggioranza e dell'opposizione, già allo studio dell'assessorato competente.

Proprio l'Assessore Fabio Refrigeri, nel corso di un incontro con il Coordinamento Regionale Acqua Pubblica tenutosi il 12 marzo, ha infatti assicurato il proprio sostegno alla completa applicazione della legge n. 5, impegnandosi a completare l'iter legislativo per la individuazione dei nuovi ABI entro il mese di aprile, e a dare comunicazione in tal senso anche ai Comuni e agli organi competenti in materia di servizio idrico.

Il Coordinamento Nazionale "Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e la Gestione Pubblica del Servizio Idrico" pone degli importanti interrogativi a riguardo:

"La prima domanda è: cos'è successo nella notte tra il 12 e il 13 marzo, dato che le lettere in oggetto sono partite proprio il giorno successivo all'incontro?

Ma l'elenco delle domande è lungo: dopo anni di contenziosi amministrativi e giuridici in merito alla posizione di alcuni comuni dell'Ato2, proprio adesso gli si chiede di aderire ad un Ato sopravvissuto in proroga dal 2012, che tra pochi mesi sarà sostituito da un nuovo Ente d'ambito. Che senso avrebbe un doppio passaggio di questo tipo? Non solo, a questi comuni si chiede di cedere le reti ad un gestore (Acea Ato2), il cui assetto azionario è oggetto di un profondo stravolgimento: il Comune di Roma, attualemente azionista diretto con il 3,54%, intende infatti vendere le proprie quote ad Acea SpA., ipotizzando anche un cambio della Statuto. I comuni dell'Ato2 sono informati di questo? Lo stesso affidamento originario del servizio idrico ad Acea presenta profili di dubbia legittimità, non essendo mai stata effettuata la gara a doppio oggetto per la scelta del socio privato, così come previsto dalla normativa europea. In ultimo, sempre in ambìto di legalità, si ricorda che una recente inchiesta ha messo in luce i collegamenti di Acea SpA con aziende legate alla 'ndrangheta, proprio per una serie di appalti nel territorio di Ato2.

Ma la domanda forse più allarmante è un'altra: perchè, se la normativa di riferimento è addirittura nazionale, nel Lazio solo i Comuni dell'Ato2 la stanno ricevendo?

Non vogliamo pensare che questo possa dipendere dagli interessi della più grande multinazionale dell'acqua di Italia, perlaltro pronta, con la benedizione di Renzi, a conquistare tutto il Centro Italia, estromettendo i Comuni da ogni decisione concreta sulla loro acqua.

Si chiede pertanto all'Assessorato competente di sospendere l'efficacia di tali lettere, proseguendo nel percorso di applicazione della Legge 5/2014, così come si è più volte impegnato a fare". Concludono dal Coordinamento Nazionale "Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e la Gestione Pubblica del Servizio Idrico"
 




REGIONE LAZIO: FABIO REFRIGERI ANNUNCIA L'ATER UNICA

Redazione

Regione Lazio / Politiche abitative – L'Ater del futuro sarà unica. Spariranno le cinque aziende provinciali per l'edilizia residenziale pubblica incluse quelle di Roma e Civitavecchia. Un solo Consiglio d'amministrazione, un solo collegio dei revisori, un solo direttore generale. Per ora c'è una relazione legata agli interventi da realizzare nell'ambito della spending review ma presto arriverà una proposta di legge, forse proprio ad hoc sulla riforma dell'Ater.

"Abbiamo portato in giunta la riforma delle Ater – dichiara l'assessore regionale alle Politiche Abitative, Fabio Refrigeri – perchè l'abitare, il disagio e l'emergenza stanno dentro un pacchetto molto ampio che ha bisogno di risposte simili ma diverse l'una dall'altra. Tra l'emergenza assoluta di un senza tetto, chi ha un reddito che però non gli consente di cercare casa andare sul libero e mercato e chi vuole costruire un altro percorso ci sono delle differenze. E allora perchè unificare le Ater senza perdere i 'pezzì territoriali? Figurarsi se uno che viene dalla provincia non sappia il valore delle decisioni prese nei luoghi ma la governance posso unificarla, facendo un unico centro di spesa, un'unica stazione appaltante e un solo pensatoio che sappia evolvere l'utilizzo dell'Ater come strumento nel mercato degli affitti. Poi, l'operatività può essere garantita o ovunque e magari apro pure più sportelli. Un cda di carattere unico, regionale, che non debba per forza avere tutti i direttori. Dobbiamo avere una direzione tecnica, che sia centrata sull'acquisto di beni e servizi, mettendo tutto in trasparenza. A questo proposito la prossima settimana faremo protocolli importanti con Anac. Sui territori un front office molto attento col cittadino per le manutenzioni, le richieste e un'analisi territoriale dell'abitare. Si tratterà di uffici territoriali, sul modello del genio civile che sta funzionando molto bene". Per quanto concerne i risparmi Refrigeri ha dichiarato "le economie sono evidenti, non solo nel numero delle persone ma perchè centralizzando e ottimizzando l'acquisto di beni e servizi sicuramente ce ne saranno di enormi, basti guardare cosa è accaduto con la cabina di regia della sanità. Solo con la rimozione delle poltrone avremo un risparmio annuo di circa 8 milioni ma oltre a questo c'è l'efficientamento del sistema". Un'altra importante novità introdotta dalla futura riforma è legata all'ingresso dell'Ater nel campo dell'housing sociale, affitto di case per una fascia di redditi superiore a quella tradizionalmente intesa come popolare: "Perchè in questa questione dell'housing sociale non c'è un patrimonio che l'Ater mette a disposizione dei cittadini? È un'evoluzione nelle corde della nuova Ater e nella proposta che pensiamo è un elemento su cui puntare per centrare questi obiettivi. Io ci credo fermamente. Del resto le case popolari sono case a locazione a canone sociale, quella è una fetta. Poi, entro nell'housing, prendo i fondi e fisso un'altra fascia, la rendo pubblica, faccio 2000 alloggi, per esempio, e verifico se c'è disponibilità, come sono convinto ci sia". Una sorta di evoluzione della casa popolare "magari con tempi più stretti, magari ci sono persone che per un periodo vogliono stare in housing sociale perchè hanno l'aspettativa di diventare proprietario di un alloggio, con una turnazione più rapida di quella che abbiamo sull'edilizia residenziale pubblica".


 




CASTELLI ROMANI: L'APPELLO DI ITALIA NOSTRA A NICOLA ZINGARETTI E FABIO REFRIGERI

Di seguito riceviamo e pubblichiamo l'appello di Italia Nostra Castelli Romani al Presidente della Regione Lazio On. Nicola Zingaretti ad all’Assessore regionale On. Fabio Refrigeri affinché  venga scongiurata la cementificazione dell’area del Divino Amore nel territorio del comune di Marino e per l’ampliamento del Parco dell’Appia Antica.
 

Castelli Romani – Italia Nostra Castelli Romani rivolge un appello urgente al presidente della Regione Lazio, On. Nicola Zingaretti, affinché sia scongiurata la cementificazione prevista nella vasta area attigua a Via del Divino Amore nel territorio del comune di Marino.

Italia Nostra ritiene inoltre importantissimo che, essendo trascorsi ormai già svariati anni,  si riprenda il cammino in modo serio e deciso per l’ampliamento del parco dell’Appia Antica nella prospettiva di realizzare una armonica saldatura tra il Parco suddetto ed il Parco regionale dei Castelli Romani.

L’obiettivo deve essere quello di un grande polmone verde, ricco di reperti archeologici, con molti riferimenti storici e culturali, una sorta di area cuscinetto tra l’espansione urbanistica di Roma e la parte ovest dei Castelli Romani.

Italia Nostra Castelli Romani lancia l’appello presente affinché la politica urbanistica scellerata delle amministrazioni locali non vada a compromettere irrimediabilmente le caratteristiche originarie e la qualità della vita di questo territorio già abbastanza deturpato.

Occorre osservare che il comune di Marino presenta, insieme ad Albano, una densità demografica che è la più elevata tra i comuni dei Castelli Romani. Facendo semplici confronti alla luce dei dati Istat dell’ 1/ 1/ 2014, osserviamo come Marino conterebbe 1710 abitanti per Km quadrato, mentre altri comuni dei Castelli, come Frascati, Grottaferrata, Genzano e, soprattutto Nemi, presentano numeri di molto inferiori: Nemi, il comune certamente più virtuoso, presenterebbe addirittura solo 268 abitanti per Km quadrato. Dunque rileviamo come a Marino, ed in particolar modo nelle frazioni di Santa Maria delle Mole e Boville, si assista ad un fenomeno di congestione preoccupante, dove, nel corso del tempo si sono accumulate palazzine su palazzine, spesso senza soluzione di continuità, e senza il rispetto degli standard prescritti dalla normativa vigente. All’origine del fenomeno vi sono state delibere alquanto audaci dell’amministrazione di Marino. Ricordiamo la delibera n.62 della variante generale del 24/11/2000 che ha comportato una palese disapplicazione delle misure di salvaguardia.

Ma ancor più grave è stato il fatto che  il Consiglio Comunale, anziché attendere che la variante di PRG venisse approvata dalla Regione, con la delibera N. 50 del 29/ 10 / 2001, di fatto anticipava gli effetti della Variante Generale, in palese violazione di Legge. Ora, nonostante che il 14/11/2003 il comune avesse poi annullato in autotutela la delibera citata, nel frattempo i danni all’ambiente erano stati ormai in gran parte perpetrati e, data la tardività dei provvedimenti di revoca dei permessi, questi stessi sono stati poi annullati in quanto “tardivi”. Ora riteniamo che la delibera del 3 agosto 2011, supportata da un protocollo d’intesa con l’allora giunta Polverini, in realtà non faccia altro che proseguire e completare l’operazione scellerata già intrapresa nel 2000. Per questo riferiamo che Italia Nostra Castelli Romani è intervenuta legalmente al TAR “Ad adiuvandum” contro la delibera testé ricordata e desideriamo, con il presente appello, ribadire ancora una volta con forza, la necessità e l’urgenza di ampliare il parco dell’Appia Antica fino a mettere al sicuro aree di pregio come quelle di Mugilla e Divino Amore, aree di valore non solo paesaggistico ma anche di interesse storico ed archeologico, come testimoniato dai resti degli archi delle “Carceres”attigue al circo dell’antica Boville, antichissima città della lega Latina e dalle cisterne di Mugilla. Da non trascurare anche la presenza nelle vicinanze del celebre convento dei frati Trappisti, nonché dei resti ritrovati pochi anni fa dell’antica villa del console Messalla presso Ciampino con la recente scoperta del corredo di statue riguardanti il mito di Niobe decantato dal poeta latino Ovidio.
 




RIETI, SOCIETA' PARTECIPATA "RISORSE SABINE": PERCORSO CONDIVISO TRA REGIONE E PROVINCIA A TUTELA OCCUPAZIONE

Rieti – Di seguito una dichiarazione congiunta dell'assessore della Regione Lazio Fabio Refrigeri e del presidente della Provincia di Rieti, Giuseppe Rinaldi, in merito alla vertenza della società partecipata della Provincia Risorse Sabine:
"Dando seguito a quanto affermato nell'incontro che si è svolto lunedì scorso, la Provincia di Rieti e la Regione Lazio hanno individuato un percorso condiviso per trovare una soluzione atta a garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali di Risorse Sabine per tutto il 2015.
Con un apposito stanziamento nel bilancio in corso di approvazione la Regione garantirà, per il 2015, la prosecuzione delle attività che Risorse Sabine svolgeva per la Provincia o altre che andremo congiuntamente ad individuare come ad esempio turismo, dissesto idrogeologico, Informatizzazione archivi od altro.
La Provincia dal canto suo, se questo stanziamento si concretizzerà, garantirà la continuità aziendale in modo che poi nel corso del prossimo anno si possa affrontare definitivamente la vicenda alla luce del complessivo riordino del personale e e delle società partecipate in funzione delle deleghe e relative attività ad esse collegate. Questo permetterà alla Provincia di poter accedere ai possibili ammortizzatori sociali che la Regione metterà in campo per i primi mesi del 2015, in un ottica d riorganizzazione aziendale in linea con il nuovo corso delle Province".
 




VITERBO, CONSIGLIO PROVINCIALE STRAORDINARIO SULL'ACQUA: TANTA ATTESA E NESSUNA RISPOSTA DALL'ASSESSORE REGIONALE FABIO REFRIGERI

Redazione

Viterbo – Usa l’ironia il vicepresidente della Provincia e assessore all’Ambiente Paolo Equitani per commentare l’esito del Consiglio provinciale straordinario e aperto del 17 ottobre, che ha visto la presenza dell’assessore regionale all’Ambiente Fabio Refrigeri. All’ordine del giorno c’era soltanto un punto in discussione, ossia la situazione del servizio idrico.

“L’ultima riunione della conferenza dei sindaci dell’Ato 1 Lazio Nord – ricorda Equitani – era stata sospesa proprio in previsione della venuta a Viterbo dell’assessore Refrigeri, dal quale contavamo di avere risposte precise in ordine ad alcune gravi criticità che i sindaci si trovano a dover affrontare. Un incontro quello di lunedì scorso che non possiamo non definire sterile e purtroppo inutile”.

Equitani poi passa ad elencare i nodi rimasti irrisolti. “Refrigeri – aggiunge – ci ha assicurato che entro il 31 dicembre sarà completata la realizzazione di tutti i dearsenificatori nei Comuni. Ci auguriamo di cuore che ciò avvenga, ma da una ricognizione effettuata sul territorio, abbiamo fondati timori che i tempi difficilmente potranno essere rispettati. Potrebbero non essere pochi i sindaci costretti, a far data dal primo gennaio 2015, ad emettere le ordinanze di non potabilità delle acque destinate al consumo umano.
Sull’aspetto prettamente finanziario, legato al futuro del sistema idrico integrato nella nostra provincia – prosegue ancora Equitani – Refrigeri ha impostato un discorso di carattere generale totalmente privo delle risposte che stavamo attendendo. Quale è l’impegno finanziario della Regione Lazio in favore dell’Ato? Quali investimenti si intendono realizzare? Come sarà gestito il servizio idrico nell’immediato futuro? Con la creazione di un Ato unico regionale come proposto dal presidente Zingaretti in un recente incontro a Viterbo, oppure dando forza alla Talete? Come saranno risolte le principali criticità del servizio idrico sul territorio con particolare riferimento alla drammatica situazione della depurazione del Lago di Bolsena e alla mancanza di impianti di depurazione in diverse decine di Comuni della Tuscia?”.

Il presidente della Provincia Marcello Meroi ha chiesto in particolare all’assessore Refrigeri chiarimenti in merito alle rassicurazioni fornite a lui e all’assessore Equitani nel corso di un incontro in Regione avvenuto il 30 luglio scorso. In quella sede Refrigeri aveva rassicurato presidente e assessore sulla volontà di intervenire in favore dell’Ato con un percorso  finanziario ben definito.

“L’assessore regionale – attacca ancora Equitani – ha risposto in maniera molto generica, confermando l’impegno assicurato ma senza entrare nei dettagli. Al territorio però non servivano rassicurazioni formali ma risposte sostanziali. Non è nemmeno lontanamente ipotizzabile che si possa continuare a far fronte alla debolezza strutturale di questo Ato gravando sulle tasche dei cittadini. Talete ha già deliberato un aumento in bolletta pari al 9% e la conferenza dei sindaci sarà presto chiamata a ratificare questa decisione. Come si può pensare che i sindaci possano votare un nuovo aumento della tariffa di fronte ad un quadro gestionale che continua a restare incerto e senza prospettive?”.

Il vicepresidente Equitani conclude dicendo: “Nonostante la delusione per la totale assenza di risposte da parte dell’assessore Refrigeri, il nostro atteggiamento resta improntato alla massima collaborazione ma – precisa – non possiamo più accettare da parte della Regione risposte evasive o generiche rassicurazioni non suffragate da adeguati interventi finanziari”.
 

 




ACQUA PUBBLICA: L'ASSESSORE REGIONALE FABIO REFRIGERI RISPONDE AL COORDINAMENTO REGIONALE ACQUA PUBBLICA LAZIO

Redazione

Regione Lazio – In merito all'articolo di ieri 8 agosto 2014 in cui pubblicavamo una nota del Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lazio dal titolo ACQUA PUBBLICA E… LO STRANO CASO DELL'ASSESSORE REGIONALE FABIO REFRIGERI E MR. HYDE l'assessore regionale Fabio Refrigeri ha risposto aL Coordinamento attraverso una nota pubblicata sul social Fb.

Ecco la nota: 

"Non si tratta affatto di un arretramento sulla norma approvata qualche mese fa ma solo la sospensione dell'art 3 che di fatto non permetteva di autorizzare pozzi per agricoltura , derivazioni per i consorzi di bonifica e concessioni per idroelettrico (che non consuma acqua ). La norma, proposta da un consigliere e votata con un solo voto contrario e 5 astenuti non snatura ne intacca l'efficacia della legge 5 che comunque e stata impugnata dal Cdm e che affronteremo nella sua interezza fin da settembre. Sempre con il concerto di tutti e sopratutto dei proponenti. garantisco fin d' ora che non ci saranno sorprese sulle concessioni e come al solito i fatti e solo i fatti , conteranno."

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Riceviamo e pubblichiamo dal Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lazio

Regione Lazio – Ci è sfuggito qualcosa, o l’Assessore Refrigeri ha un fratello gemello un po’ birbone che lo sostituisce sostenendo l’esatto contrario del suo pensiero?

Ci è sfuggito qualcosa, o l’assessore Refrigeri, “interrogato” dai comitati per l’acqua, guadagna una sufficienza piena e il giorno dopo, dovendo fare i compiti “scritti” (verba volant…), copia il compito dal Lucignolo di turno, meritando un due meno meno?

Siamo sinceramente sconcertati.

Eravamo in sei, il 31 luglio 2014, ospiti di un Refrigeri (quello buono), nei suoi uffici in via Rosa Raimondi Garibaldi, ed in sei abbiamo sentito quel Refrigeri sospingerci su posizioni più rigide di quelle che, con molto realismo e buon senso, come Coordinamento Regionale per l’acqua pubblica avevamo assunto per risolvere un problema concreto – quello dei pozzi agricoli e di una certa concessione ad un consorzio – venutosi a creare con l’entrata in vigore della legge regionale n°5 del 2014.

Abbiamo sentito con le nostre orecchie quell’assessore Refrigeri affermare la sua totale contrarietà per quel testo predisposto – prima come emendamento e poi come legge autonoma – che, per risolvere apparentemente un problema concreto, coglieva l’occasione per cancellare in un sol colpo – non l’impedimento specifico – ma la ratio stessa e la sostanza di quel comma della legge.

In sei abbiamo sentito quell’assessore Refrigeri concordare con noi, promotori di quella legge, prima legge di iniziativa popolare approvata in Italia, la predisposizione di un testo che risolvesse il problema senza lasciare mano libera a concessioni in deroga indiscriminate nella durata e nelle dimensioni.

Ed ora abbiamo appreso che il fratello gemello di quell’assessore Refrigeri si è presentato in Consiglio e, certamente all’insaputa del virtuoso fratello, ha sostenuto l’esatto contrario e, sordo ad ogni osservazione, ha fatto approvare quella legge che in nome delle necessità di qualcuno consente a chiunque di poter fare strame di un bene come l’acqua.

Mr. Hyde, questo fratello gemello dell’assessore Refrigeri, stia comunque certo che i Comitati dell’acqua vigileranno domani più di oggi perché nessuna grande concessione venga riconosciuta o rinnovata senza che sia fatto il bilancio idrico dei bacini e che si utilizzi questo volgare espediente per rinviare sine die l’attuazione della legge n°5/2014.

Ora più che mai siamo impegnati a pretendere che le scadenze fissate nella legge siano rispettate.

Ovviamente ai prossimi incontri con l’assessore Refrigeri non ci accontenteremo dell’“esame” orale e chiederemo anche lo sforzo di qualche componimento “scritto”.

 




ROCCA DI PAPA DELOCALIZZAZIONE DELLE ANTENNE: L'ASSESSORE FABIO REFRIGERI CONFERMA L'IMPEGNO DELLA REGIONE

Redazione

Rocca di Papa (RM) – L’assessore regionale all’Ambiente Fabio Refrigeri, su invito del sindaco Pasquale Boccia nell’ambito dell’impegno per la delocalizzazione delle antenne dal territorio di Rocca di Papa, ha effettuato un sopralluogo nei vari siti in cui insistono gli impianti radianti, Monte Cavo, Costarelle e Madonna del Tufo.
“Ringrazio l’assessore per la disponibilità dimostrata nei confronti della nostra comunità – è il commento del sindaco Pasquale Boccia -. Vedere lo stato in cui versa un sito di notevole importanza culturale e ambientale come Monte Cavo, nonché i numerosi tralicci che svettano sulle nostre teste, è necessario per rendersi conto di quanto sia urgente accelerare i tempi”.
L’incontro, cui hanno preso parte anche esponenti della commissione comunale speciale per le antenne, è stato l’occasione per l’Amministrazione comunale di insistere sulla delocalizzazione degli impianti nei siti alternativi già individuati dalla Regione e la bonifica di Monte Cavo Vetta, nonché sulla necessità di attivare un’indagine epidemiologica sugli effetti di un’esposizione prolungata ai campi elettromagnetici da parte della popolazione.
L’assessore regionale ha confermato la disponibilità a individuare i tecnici regionali che collaboreranno con quelli comunali per il raggiungimento degli obiettivi.
Tra gli argomenti trattati inoltre, il sindaco Boccia ha fatto riferimento anche alla messa in sicurezza della frana di via Palazzolo e della cupola del Duomo.




FARFA: IL COMITATO PENDOLARI REATINI HA PRESENZIATO ALL'ASSEMBLEA "UN ANNO DI GOVERNO" CON NICOLA ZINGARETTI, FABIO REFRIGERI E DANIELE MITOLO

Redazione
Rieti
– Giovedì  27 marzo 2014, presso i locali dell’Abbazia di Farfa, il Comitato Pendolari Reatini ha presenziato all’incontro organizzato dalla Regione Lazio dal titolo ‘Un anno fa’. "Come Comitato Pendolari Reatini, era importante presenziare per recepire dagli interventi di Zingaretti, Refrigeri e Mitolo e gli eventuali programmi o strategie future per il trasporto regionale nella nostra Provincia. – Dichiara in una nota il portavoce del Comitato – C’è stata da parte dei rappresentanti della Regione Lazio, – prosegue la nota – piena coscienza della legittimità delle richieste avanzate da quasi tutti i Sindaci presenti all’evento e la disponibilità ad intervenire con progetti programmatici e strutturali nel breve-medio termine anche in prospettiva di un rilancio dell’economia locale.A fronte di richieste e proposte specifiche, sia avanzate  autonomamente come Comitato, sia portate avanti insieme all’Osservatorio Regionale dei Trasporti, di cui ricordiamo essere membri e parte attiva, abbiamo finora avuto sempre delle risposte chiare e precise dalla Regione Lazio, mai votate a dare false illusioni ma sempre proiettate verso una serie di piccoli ma finora validi accorgimenti che hanno prodotto i primi  risultati. Come ad esempio l’accordo tra la Regione Lazio, la Regione Umbria e Trenitalia, per permettere a chi è residente nella provincia di Rieti, di transitare attraverso il collegamento ferroviario da Rieti a Roma via Terni , utilizzando il proprio  titolo Metrebus  5 zone ed il proprio documento d'identità valido e le 2 nuove   coppie di treni pomeridiani da Roma a Rieti con cambio a Terni.

Non siamo ancora soddisfatti totalmente, reputando che le criticità maggiori siano ancora  tutte da risolvere soprattutto lato COTRAL, ma siamo consapevoli che non si possa ottenere tutto e subito e che serva un progetto valido e serio. La nuova giunta regionale, ha da subito dato ascolto alle nostre richieste attraverso un costante e proficuo confronto, fatto di incontri, di scambi di email e telefonate e pertanto continueremo a farlo fintanto che questo dialogo sarà basato sul rispetto reciproco delle idee e delle singole posizioni,  dove il cittadino evidenzi le esigenze e criticità alla politica di turno e che questa risponda per soddisfare e porre rimedio a queste.

Concludiamo ringraziando pubblicamente il Presidente Nicola Zingaretti ,e naturalmente tutti coloro che hanno operato perchè ciò si concretizzasse, per aver voluto e trovato il tempo di incontrare una piccola delegazione del Comitato e dei pendolari rappresentati dallo stesso, confrontandosi attraverso un dialogo molto cordiale durato qualche minuto, recependo ed appuntandosi alcune richieste precise da porre in essere nell’immediato per poter ottenere a costo zero qualche miglioramento al servizio offerto da Cotral, come il rispetto delle tabelle di esercizio, intensificazione delle corse Rieti-Passo Corese-Rieti e potenziamento del collegamento Rieti-Terni-Roma per scaricare la tratta Cotral dal pendolarismo della città di Rieti e dintorni.

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20/03/2014 FARFA: ASSEMBLEA PUBBLICA CON NICOLA ZINGARETTI, FABIO REFRIGERI E DANIELE MITOLO PER FARE IL PUNTO SU UN ANNO DI GOVERNO


 




FARFA: ASSEMBLEA PUBBLICA CON NICOLA ZINGARETTI, FABIO REFRIGERI E DANIELE MITOLO PER FARE IL PUNTO SU UN ANNO DI GOVERNO

Redazione
Farfa (RI) – “Un anno fa. 12 mesi di fatti per cambiare il Lazio”: è questo il titolo dell’incontro pubblico fissato per il prossimo giovedì 27 marzo, alle 17 e 30 presso l’Abbazia di Farfa, dove interverranno il consigliere regionale Daniele Mitolo, l’assessore regionale Fabio Refrigeri e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “L’occasione – anticipano Mitolo e Refrigeri – sarà utile per fare con tutti i cittadini, che invitiamo a partecipare, il punto su quanto realizzato in questo primo anno di amministrazione regionale. La presenza del presidente, in questo senso, è centrale e con lui verranno approfondite le maggiori questioni affrontate: dallo scampato rischio di default, all’avvio di un percorso di risanamento strutturale; dallo stanziamento di risorse  a sostegno di economia e lavoro, al recupero di importanti fondi europei per programmare la ripartenza delle attività produttive dei territori”.