TARQUINIA, MATERASSI ABBANDONATI. FARE VERDE: "CONTRO L'INCIVILTÀ SERVONO LE TELECAMERE"

Redazione
Tarquinia (VT)
– Quattro materassi abbandonati lungo la strada dai soliti ignoti. Accade nel territorio del comune di Tarquinia, al chilometro 6 della statale Aurelia bis, nei pressi di un antico acquedotto ad arcate. A segnalare il gesto incivile è l’associazione ambientalista Fare Verde che ha avvisato il comando della polizia locale al fine di far rimuovere il materiale. “Un gesto sconsiderato – dichiara Silvano Olmi, vice presidente nazionale di Fare Verde –  un danno per l’ambiente e uno sfregio alla nostra città. Ho segnalato il problema alla polizia locale per una celere rimozione del materiale.Propongo all’amministrazione comunale di Tarquinia di installare delle telecamere nei luoghi dove periodicamente sono abbandonati i rifiuti, al fine di individuare e sanzionare chi mette in atto questi gesti incivili.”
 




VIA AURELIA BIS: FARE VERDE LANCIA L'ALLARME "MONNEZZA"

Redazione
Tarquinia / Vetralla (VT)
– Rifiuti abbandonati lungo l’Aurelia Bis. La denuncia proviene dall’associazione ambientalista Fare Verde che sta monitorando da alcuni mesi le principali arterie del Lazio, nell’ambito del progetto “Strade pulite e sicure”. L’Aurelia Bis, che collega Tarquinia con Vetralla passando nel territorio del comune di Monte Romano, è particolarmente colpita dal fenomeno dell’abbandono di rifiuti. Per questo Fare Verde chiede la rimozione dell’immondizia e l’installazione di telecamere per sanzionare chi sporca.

“Abbiamo monitorato il primo tratto dell’Aurelia Bis fino all’inizio della superstrada – dice Silvano Olmi, presidente regionale di Fare Verde – e abbiamo riscontrato una situazione decisamente preoccupante. A parte la quantità di rifiuti sparsi nelle cunette laterali, ad essere particolarmente colpite dal fenomeno sono le aree di sosta presenti lungo la statale. In particolare abbiamo fotografato mucchi di immondizia ai chilometri 8; 9.200; 15.400 e 19.300.

“Si trova di tutto – elenca Olmi – lampade al neon, scatole di cartone, sacchi di plastica, copertoni, bottiglie in vetro e in plastica. Materiale inquinante per l’ambiente, che può diventare una facile esca per incendi e un pericolo per la circolazione dei veicoli.
Chiediamo all’Anas la manutenzione e la pulizia delle cunette stradali e la rimozione dell’immondizia nelle aree di sosta.  Segnaliamo il problema anche ai Comuni di Tarquinia, Monte Romano e Vetralla, i cui territori sono attraversati dalla strada. Per porre un freno al fenomeno – conclude Olmi – proponiamo l’’installazione di telecamere per individuare e multare chi abbandona i rifiuti.”
 




LAZIO, INCENERITORI: DOMANI SCHEMA DI DECRETO SOTTOPOSTO ALL'APPROVAZIONE DI REGIONI E PROVINCE AUTONOME

Redazione
Roma
– “Anche Zingaretti dica no alla realizzazione di 12 nuovi inceneritori di rifiuti sul territorio nazionale.” Questo l’appello dell’associazione ambientalista Fare Verde che ha inviato una lettera al presidente Nicola Zingaretti, agli assessori regionali Michele Civita (con delega ai Rifiuti) e Fabio Refrigeri (Ambiente), e a tutti i gruppi consiliari rappresentati nel consiglio regionale del Lazio.

Fare Verde chiede che domani, 9 settembre 2015, la Regione Lazio esprima parere contrario allo schema di Decreto che il ministro dell’ambiente Galletti sottoporrà all’approvazione delle Regioni e delle Province autonome, nel quale è contenuta la previsione di costruire una dozzina di nuovi inceneritori in tutta Italia. Inoltre, sempre domani mattina, dalle 10 alle 14, i volontari di Fare Verde manifesteranno con altre associazioni ambientaliste davanti a Montecitorio.


“Anche se il decreto non prevede nuovi inceneritori nel Lazio – dichiara il presidente regionale di Fare Verde Silvano Olmi –  chiediamo ugualmente al presidente Zingaretti di esprimere un parere negativo in occasione dell’importante appuntamento con il Governo centrale. Questa presa di posizione sarebbe propedeutica alla dismissione degli inceneritori esistenti nella nostra Regione.
L’appello di Fare Verde contiene una serie di osservazioni tecniche che smascherano, dati alla mano, il tentativo di sovrastimare la necessità di costruire nuovi inceneritori. “Abbiamo calcolato 960 posti di lavoro generati in tutta Italia dai 12 nuovi inceneritori che il duo Renzi-Galletti vorrebbero costruire – aggiunge Silvano Olmi – al contrario una recente ricerca ha dimostrato che raddoppiando il riciclo e dimezzando l’incenerimento, i nuovi posti di lavoro passerebbero da 960 a più di 10.000”.
Anche sul fronte dei costi, Fare Verde avanza critiche sostanziali: “con i 450 milioni necessari per costruire un inceneritore da 400.000 tonnellate annue – conclude Olmi – possiamo realizzare 100 innovative “fabbriche dei materiali” che estraggono materie riciclabili da 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti indifferenziati residui senza produrre fumi e ceneri da trattare come rifiuti speciali”.

L'alternativa per Fare Verde è l’economia “circolare” approvata a larga maggioranza dal parlamento Europeo lo scorso mese di luglio: estrarre risorse dai nostri scarti per ridurre la dipendenza da materie prime importate a caro prezzo dall’estero e rendere più competitive le imprese europee.
 




LATINA E ROMA, STRADA REGIONALE PONTINA: E' ALLARME DEGRADO PER ABBANDONO DI RIFIUTI

Redazione

Latina / Roma – L’associazione ambientalista Fare Verde denuncia lo stato di pericolo causato dall’abbandono di rifiuti lungo la ex strada statale 148 “Pontina” ora strada regionale, nel tratto tra la provincia di Latina e quella di Roma, e sollecita un intervento dell’Astral, l’azienda strade del Lazio Spa.
I volontari nei giorni scorsi hanno rilevato, in particolare, grandi quantitativi di rifiuti abbandonati nelle aree di sosta al chilometro 39,700 nel territorio della provincia di Latina; e ai chilometri 34, 26 e 25,600 nel territorio della provincia di Roma

“Ai margini della Pontina – denuncia il vice presidente nazionale di Fare Verde Silvano Olmi – in particolare nelle aree di sosta, sono abbandonati rifiuti in grande quantità. La presenza di questo materiale costituisce un grave pericolo per l’ambiente e per la circolazione degli autoveicoli.

In questi giorni – prosegue Olmi – in un tratto della Pontina sono in atto lavori di taglio dell’erba. Speriamo che si approfitti di questo intervento per rimuovere anche i rifiuti abbandonati. L’accumulo d’immondizia, composta da materiale facilmente infiammabile come carta e plastica, può provocare incendi.
Invitiamo – conclude Olmi – l’Astral, l’azienda strade lazio Spa a rimuovere i rifiuti, ridando decoro e sicurezza all’importante arteria stradale”.
 




FARE VERDE: AL VIA “IL MARE D’INVERNO” PER PULIRE LE SPIAGGE ITALIANE E DEL LAZIO E DENUNCIARE L’EROSIONE DELLA COSTA.

Redazione

Si svolgerà sabato 25 e domenica 26 gennaio 2014, in tutta Italia, la pulizia delle spiagge denominata “Il Mare d’Inverno”, organizzata da oltre venti anni dall’associazione ambientalista Fare Verde e patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e da vari enti locali.

La manifestazione si terrà in questo fine settimana anche nel Lazio e vedrà volontari e cittadini, armati di guanti e sacchi, raccogliere e censire i rifiuti presenti sulle seguenti spiagge della nostra regione:
Formia – sabato 25, ore 9, spiaggia di Vindicio, lato pineta,
Fiumicino – domenica 26, ore 10, Fregene, spiaggia Villaggio dei Pescatori,
Ladispoli – domenica 26, ore 9.30, lungomare di Marina di Palo Laziale,
Nettuno – domenica 26, ore 10, spiaggia grotte di Nerone,
Ostia Lido – domenica 26, ore 10, Lungomare Caio Duilio, spiaggia tra il canale dei pescatori e la Lega Navale,
Tarquinia Lido – domenica 26, ore 10.30, spiaggia in località San Giorgio,
Pomezia – domenica 26, ore 9.30, dune di Campo Ascolano, Lungomare Tognazzi.

L’associazione ecologista vuole ricordare che il mare e le spiagge non esistono solo d’estate e che purtroppo subiscono l’inquinamento dell’uomo per dodici mesi l’anno.
“Lanciamo un allarme sull’erosione della costa italiana e laziale – dichiara Silvano Olmi vice presidente nazionale di Fare Verde – una catastrofe ambientale che anche nella nostra regione minaccia l’ecosistema del litorale e mette a rischio le attività turistico – balneari”.
 




ECOMAFIE, FARE VERDE: "LO STATO INTERVENGA PER DELIMITARE LE AREE INQUINATE"

Redazione
 
“Lo Stato intervenga per delimitare chiaramente le zone colpite dall’inquinamento provocato dalle ecomafie.”  Questo il commento dell’associazione ambientalista Fare Verde dopo la pubblicazione delle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti, risalenti al 7 ottobre 1997 ma rese pubbliche solo ieri. Secondo il pentito, oltre che in Campania fusti di rifiuti tossici sarebbero stati interrati anche in regioni del Sud Italia, in Ciociaria e nel Molise.
 
“Dal 1997 cosa ha fatto lo Stato per arginare il fenomeno  – domanda Fare Verde – occorre ridare al più presto un minimo di serenità alla popolazione. Le autorità, a tutti i livelli, devono delimitare chiaramente le aree colpite dall’inquinamento e impedire che vi si svolga qualsiasi attività agricola o zootecnica.
Senza un’informazione chiara e precisa – conclude Fare Verde – si crea un allarme generalizzato e si danneggiano gli agricoltori e gli allevatori onesti che lavorano in territori non interessati al fenomeno.”