Roma, ospedale Fatebenefratelli: 44enne muore dopo essere precipitato dal 3 piano

ROMA – Muore dopo essere precipitato dal terzo piano dell’ospedale Fatebenefratelli all’isola Tiberina, a Roma. Questo quanto accaduto oggi a un uomo di 44 anni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Trastevere, i vigili del fuoco, anche con il nucleo fluviale e Saf. La vittima è finita sul greto del Tevere, inutili i tentativi di rianimarla.

Il 44enne era diventato padre da qualche giorno. Secondo quanto riferito dai testimoni, l’uomo in ospedale per vedere la moglie e il figlio neonato, era uscito su un terrazzo per fare una telefonata. Al termine della chiamata il 44enne si è lanciato nel vuoto sbattendo prima contro una balaustra di recinzione e finendo poi sulla banchina dell’isola fino ad arrivare all’acqua. Inutili i tentativi di rianimarlo. Secondo quanto si è appreso il 44enne di recente aveva perso il lavoro e soffriva di crisi depressiva.




Roma, Fatebenefratelli: cinque dipendenti con tubercolosi

Cinque casi di Tbc si sono verificati negli ultimi mesi tra il personale dell’ospedale Fatebenefratelli a Roma. Si tratta di operatori, a quanto si è appreso da fonti sanitarie, che lavorano nelle zone di ‘front office’ dell’ospedale come ad esempio il pronto soccorso, lì cioè dove questo tipo di infezione si presenta più facilmente tra i pazienti in accesso. “Il numero dei casi è estremamente circoscritto – fa sapere l’ufficio stampa dell’ospedale Fatebenefratelli – e si sono palesati per effetto dello screening periodico di sorveglianza sugli operatori sanitari. Certamente non si può parlare di epidemia”.

La tubercolosi o tisi o poriformalicosi, in sigla TBC, è una malattia infettiva causata da vari ceppi di micobatteri, in particolare dal Mycobacterium tuberculosis, chiamato anche Bacillo di Koch.

Considerata fino agli anni 50 una malattia grave, invalidante e alla lunga mortale se non tempestivamente diagnosticata e curata, divenuta oggi nei paesi occidentali più facilmente diagnosticabile e curabile, la tubercolosi attacca solitamente i polmoni (tubercolosi polmonare), ma può colpire anche altre parti del corpo (tubercolosi extrapolmonare). Si trasmette per via aerea attraverso goccioline di saliva emesse con la tosse secca. La maggior parte delle infezioni che colpiscono gli esseri umani risulta essere asintomatica, cioè si ha un’infezione latente. Circa una su dieci infezioni latenti alla fine progredisce in malattia attiva, che, se non trattata, uccide più del 50% delle persone infette.

I sintomi classici sono una tosse cronica con espettorato striato di sangue, febbre di rado elevata, sudorazione notturna e perdita di peso. L’infezione di altri organi provoca una vasta gamma di sintomi. La diagnosi si basa sull’esame radiologico (comunemente una radiografia del torace), un test cutaneo alla tubercolina, esami del sangue e l’esame microscopico e coltura microbiologica dei fluidi corporei. Il trattamento è difficile e richiede l’assunzione di antibiotici multipli per lungo tempo. La resistenza agli antibiotici è un problema crescente nell’affrontare la malattia. La prevenzione si basa su programmi di screening e di vaccinazione con il bacillo di Calmette-Guérin.

Si ritiene che un terzo della popolazione mondiale sia stata infettata con M. tuberculosis, e nuove infezioni avvengono ad un ritmo di circa una al secondo. Nel 2007 vi erano circa 13,7 milioni di casi cronici attivi e nel 2010 8,8 milioni di nuovi casi e 1,45 milioni di decessi, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Il numero assoluto di casi di tubercolosi è in calo dal 2006 e di nuovi casi dal 2002. Inoltre, le popolazioni dei paesi in via di sviluppo contraggono la tubercolosi più facilmente, poiché hanno spesso un sistema immunitario più compromesso a causa degli alti tassi di AIDS. La distribuzione della tubercolosi non è uniforme in tutto il mondo, circa l’80% della popolazione residente in molti paesi asiatici e africani risultano positivi nei test alla tubercolina, mentre solo il 5-10% della popolazione degli Stati Uniti è affetta.




Roma, ospedale Fatebenefratelli: preso il ladro del reparto maternità

Red. Cronaca

ROMA – Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trastevere hanno arrestato un 46enne di Monterotondo, già conosciuto alle forze dell’ordine, con l’accusa di tentato furto aggravato. L’uomo è stato notato da una guardia particolare giurata aggirarsi in atteggiamento sospetto tra le camere del reparto maternità dell’ospedale “Fatebenefratelli” all’isola Tiberina. Il vigilantes ha deciso di chiedere aiuto ai Carabinieri per controllare cosa stesse accadendo e quando i militari lo hanno fermato è emerso che il 46enne si stava intrufolando nelle varie stanze delle pazienti ricoverate, nel tentativo di rubare oggetti di valore lasciati incustoditi. Il ladro è stato ammanettato e portato in caserma, dove attenderà di essere sottoposto al processo con rito direttissimo.




ROMA, FATEBENEFRATELLI: ARRIVANO LE NUTRIE

Redazione

Roma – Invasione di nutrie all’ospedale Fatebenefratrelli di Roma. A denunciarlo è il presidente di AssoTutela, Michel Emi Maritato.  "Ci mancavano anche le nutrie" commenta a caldo Maritato. A segnalare ad AssoTutela il disservizio sono stati i parenti di alcuni pazienti in attesa al pronto soccorso.

"La famigliola di grandi ratti si e' materializzata nel pomeriggio sul costone di cinta dell'isola – prosegue il Presidente di AssoTutela – dove parcheggiano le autoambulanze. Saremo costretti a denunciare il nosocomio per la mancata attuazione dei protocolli di sicurezza – continua e conclude Maritato – confidiamo nella risposta della direzione che spero contribuirà a sostenere questa disinfezione, viste le importanti pericolosità di contaminazione che possono eventualmente derivare dalle nutrie."