NEMI, ADESSO PARLA IL BOSCO: "VERBA VOLANT NEMUS AUDIT"

Il bosco di Nemi scrive alla redazione de L'osservatore laziale, in risposta all'articolo del CASTELLI ROMANI: ECOSISTEMA, SPORT, TURISMO E SENTIERI PROTETTI.  relativo la nota del Consigliere Regionale Fci Federico Campoli

 

Riceviamo e pubblichiamo.

Nemi (RM) – Gentilissima Direttrice

sono il Bosco nemorense e mi rivolgo a Lei poiché ultimamente ho sentito alcune corbellerie che mi riguardano (verba volant nemus audit),  e a cui mi sento in dovere di rispondere.

Egregio Consigliere Regionale FCI Federico Campoli, il punteruolo rosso attacca  le palme e non i castagni. Il parassita dei castagni è il Cinipide galligeno, conosciuto come Vespa cinese, che è giunto in Italia da circa un decennio ed è difficilissimo da debellare poiché non si possono usare insetticidi e non è possibile usare la confusione sessuale con feromoni in quanto si riproduce per partenogenesi: l’unico modo per sconfiggere il cinipide è attaccarlo con il suo antagonista naturale, che è il Torymus sinensis. E vuole sapere che cosa ne pensa il Parco dei Castelli Romani di tutto ciò? Ne impedisce il lancio considerando l’introduzione dell’antagonista una alterazione del sistema biologico.

Lei mi dirà: meglio, così togliamo l’intruso (il castagno) dal bosco. Ma sbaglia di nuovo perché il castagno (come da Lei ricordato) è stato introdotto più di 400 anni fa è quindi è ormai una specie autoctona.

La devo correggere anche riguardo ai funghi. Per la raccolta, da oltre 25 anni (L.R. 5 agosto 1998 n° 32), è necessario l’ottenimento di un tesserino regionale (previo corso curato da esperti micologi), bisogna sottostare a tutta una serie di norme, e una volta raccolti, i funghi vanno riposti in appositi canestri, per lasciar cadere le spore fungine.Per quanto riguarda le ortiche, sono sempre state grandi (dipende dal substrato su cui si sviluppano) e tremendamente urticanti, e mi permetta, vorrei dire due cosette sul Kiwi. Sono assolutamente contrario al Kiwi, specie alloctona depauperatrice delle nostre falde acquifere, che non ha assolutamente trovato un habitat naturale tanto che, per portarne a maturazione un ettaro, occorrono da 7 a 9 milioni di litri di acqua all’anno!!! Alla faccia dell’adattamento.

Allora, ben vengano i pedoni, i ciclisti, i cavalli (hanno il pregio di concimare), ma a condizione che l’approccio non sia agonistico, che il passeggiare nel bosco sia occasione di vivere ed ammirare la natura, e non sprizzare sudore e disturbare la fauna con ansiti o rantoli di fatica.

Mi venga a trovare con la sua famiglia, si goda il fresco delle mie fronde, e mi consenta, non dia retta agli pseudo ambientalisti, sono la rovina del mondo.

Sempre suo, se non m’incendiano, Bosco nemorense

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CASTELLI ROMANI: ECOSISTEMA, SPORT, TURISMO E SENTIERI PROTETTI

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da Federico Campoli – Consigliere Regionale FCI

 

Castelli Romani – Ringrazio questa redazione per il giusto equilibrio che da alle voci anche contrastanti su cosa è, su come deve essere protetto e  "utilizzato" il nostro stupendo parco. 

Per quanto mi riguarda sono per principio contrario al "talebanismo" di qualsiasi forma esso sia. Mettere un burca ad una donna non limita solo la libertà di un essere umano ma è atroce nel fine che vuole ottenere. Credo dal mio punto di vista che sia altrettanto atroce voler mettere il burca a chi vuole vivere i nostri stupendi boschi. Sono consapevole che alcune cose vadano regolamentate ma non impedite. Mi chiedo: Coloro che nel resto del mondo fanno dei parchi un volano per la promozione del proprio territorio, con passeggiate, attività sportive ecc.. sono poco amanti della natura?  Io credo di no.

Quando parliamo di equilibrio, di ecosistema ecc…. sappiamo che da secoli molte piante presenti nei nostri boschi non sono più quelle originali, cominciando dai castagni: Infatti interessi economici hanno portato alla sostituzione dei faggi e dei cerri originali, ma vi sono anche altre piante che invadono l'ecosistema originale (ad esempio nella zona intorno Fontan Tempesta e che cosa possiamo dire del punteruolorosso che attacca anche i castagni attuali?).

Non credo che sia colpa dei ciclisti, di chi va a cavallo o di chi va a piedi. Io credo con il mio piccolo background culturale di fisico, che sia colpa di altri fattori. Ad esempio quelli climatici. Il nostro clima ha caratteristiche sempre più tropicali quindi è ovvio che alcune specie che prima trovavano difficoltà ad attecchire, oggi trovano maggiore facilità. 

Anche alcune piante nostrane, vedi le ortiche, raggiungono oggi altezze e dimensioni delle foglie che non erano cosi dieci, quindici anni fà. Il kiwi tipico frutto dell'emisfero australe ha trovato nel nostro paese (ed in particolare da noi tra Velletri e Latina) un habitat naturale tanto da farci diventare il secondo produttore al mondo: "eliminiamo anche il kiwi"? Per non parlare dei nostri mari.

Sono convinto che i cambiamenti climatici regolamentati prevalentemente dalla nautra fino a fine '800 siano poi stati fortemente regolati dal progresso dell'uomo, dal '900 fino ad oggi, ma la bici, il cavallo ecc… sono forse alcuni dei pochi sistemi di locomozione su strada e fuoristrada che potrebbero ristabilire un minimo di equilibrio.

Torniamo infine alla promozione del territorio: http://www.youtube.com/watch?v=9GCDJ5X4XVI guardate questo filmato fatto da un team sardo. Dei Sardi sarebbero mai arrivati a conoscere i Castelli Romani se non attraverso il passaparola tra amici? Dov'è la promozione del nostro territorio? Il filmato evidenzia benissimo che il percorso è stato interamente fettucciato in modo tale da ridurre al minimo il passaggio fuori da sentieri già battuti.

Mi domando: ma perché non viene attaccata la raccolta a volte barbara dei funghi, nei cesti molti di questi hanno lo stelo carpito e non tagliato a livello del suolo e purtroppo anche quelli che si vendono, magari non nostrani, mostrano la stessa situazione. Ogni volta che vi è raccolta funghi vi sono aumenti di pacchetti di sigarette, lattine e bottigliette di plastica nel bosco. Personalmente ringrazio i Comuni di Nemi e Rocca di Papa che ci hanno aiutato nella pulizia. Ringrazio inoltre la società Gaia che ha tolto quanto da noi portatato al ciglio della Via dei Laghi e i responsabili del patrimonio boschivo di Rocca di Papa. Ringrazio il Parco, deve confrontarsi con un ambiente "ostile e difficile": trovare il giusto equilibrio tra società sportive, ambientalisti, Comuni, privati, Roma ecc… è difficile. Aiutiamoli.

Aggiungo il mio parere politico: l'Italia è il Paese delle opposizioni distruttive, dal dopoguerra in poi chi ha fatto opposizione, almeno a livello nazionale quasi sempre le stesse,  ha spesso troppo criticato senza costruire. Guardiamo al modello dei Paesi del Nord Europa, senza scomodare Canada e USA. 

Federico Campoli – Consigliere Regionale FCI




NEMI, CROSS COUNTRY: LA NOTA DI FEDERICO CAMPOLI – CONSIGLIERE FCI REGIONE LAZIO

Chiara Rai

Nemi (RM) – Ricevo e pubblico con piacere una nota a firma del Consigliere regionale FCI Federico Campoli il quale a consuntivo della manifestazione di cross country che si è tenuta a Nemi sabato e domenica, insieme ad alcune immagini a corredo, mostra l’impegno profuso da parte dell’organizzazione che rappresenta nell’aver ripulito l’area interessata dalla competizione sportiva.

Noto non con altrettanto piacere però, che ancora una volta sono le organizzazioni a dover espletare un compito (quello di tenere pulite le aree protette) che spetterebbe alle amministrazioni e al Parco.

Dunque, sentire che in occasione della Marathon dei Colli Albani, la Via Sacra viene ogni anno liberata dai rovi e ripulita da coloro che organizzano attività sportive è veramente poco edificante per i guardiani ufficiali del territorio.

Vede egregio consigliere ciò che più mi dispiace è dover leggere delle critiche sterili. L’educazione all’ambiente significa anche cercare di limitare al massimo gli eventuali danni che potrebbero compromettere il meraviglioso territorio protetto che ci circonda, ma se chi per primo dovrebbe darci il buon esempio, lascia che a togliere la caldarroste dalla brace siano le organizzazioni e addirittura i carabinieri di Nemi ( i quali si sono prodigati insieme a voi nel rimuovere un motorino lasciato nel bosco), allora significa che non si tratta di un problema “complesso da risolvere” come ho letto nelle varie critiche ma di una questione di cultura.

Tutti i dubbi sollevati e le segnalazioni dei cittadini (rispetto la scelta del percorso e non certo nei confronti dei ciclisti e dell’attività sportiva in se stessa) potrebbero, alla fine di questo discusso argomento, ricondursi ad una finalità comune: la volontà di tutelare le nostre ricchezze naturali. Ancora un ringraziamento per l’attenzione che avete prestato nella pulizia del territorio. 

 

Nota di Federico Campoli – Consigliere Regione Lazio FCI.

Buongiorno Direttore

Come da colloquio telefonico tra noi intercorso volevo rispondere anche io in merito alla manifestazione che si è svolta a Nemi nelle giornate 20-21 Luglio. Ho notato con piacere che una delle nostre collaboratrici lo ha in buona parte già fatto.

Desidero aggiungere alcune ulteriori informazioni e due foto.

In allegato trova il nulla osta del Parco: [ NULLA OSTA DEL PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI ]

Consideri che avevamo dieci giorni per pulire e già ieri – 23 luglio 2013 – alle ore 14.00 il tutto era stato tolto come nostra buona abitudine. E come nostra buona abitudine sfrutteremo i prossimi giorni per fare ulteriori ricognizioni e vedere se qualcosa ci è sfuggito. Come al solito,  andando a rovistare nei sacchi si trovava materiale non inerente alla manifestazione, ma molto più vecchio, tra cui (sic!) una vecchia scarpa.

Durante la pulizia, abbiamo anche potuto constatare con dispiacere (perchè anche questo si è verificato in occasione di altre manifestazioni) che alcuni nastri erano stati divelti e buttati in zone del bosco poco accessibili, rendendo da un lato più difficile le operazioni di pulizia, ed esponendoci dall'altro al rischi di essere multati dal Parco e dai Comuni nel caso in cui qualcosa sfugga ai nostri controlli.

Nella prima foto che Le allego può verificare la situazione della spalletta in prossimità del sottopasso della Via dei Laghi a Febbraio: 

Invito le persone che hanno fotografato con tanta solerzia le bustine di zucchero abbandonate dopo la gara, prima che avessimo materialmente il tempo per ripulire, a recarsi a fotografare la medesima spalletta in questi giorni, potranno così constatare la differenza. Le lascio immaginare quanta sporcizia abbiamo rimosso nei tratti confinanti con la Via dei Laghi, dove gli automobilisti abbandonano centinaia di bottiglie e lattine di ogni genere.

Nella seconda e terza foto un motorino che è stato riportato fuori da noi il 5 giugno e rimosso con l'aiuto dei Carabinieri di Nemi. Era tra Sottopasso e Fontan Tempesta da Febbraio ma gli ambientalisti non l'avevano fotografato?

Per quanto riguarda la partecipazione,  i dati ufficiali dei classificati sono disponibili sul sito SDAM e ad essi bisogna aggiungere un 10 % di ritirati  e mediamente due o tre accompagnatori per atleta. 

Comprendiamo che una parte della popolazione abbia dovuto sopportare qualche disagio, ma crediamo anche che la comunità dei Castelli Romani possa solo trovare beneficio da queste manifestazioni in termini di promozione economica e turistica del territorio. Molti corridori, soprattutto del Nord (Trentino AltoAdige su tutti), non conoscevano l'ubicazione di Nemi e sono rimasti affascinati dal nostro territorio.

Vorrei anche sottolineare che con il nostro operato contribuiamo alla manutenzione dei sentieri: ad esempio in occasione della Marathon dei Colli Albani, la Via Sacra viene ogni anno liberata dai rovi e ripulita, come si può vedere dalla quarta foto allegata scattata lo scorso aprile in corrispondenza dell'attraversamento della strada asfaltata di Monte Cavo.

Auspico che gli ambientalisti inizino con noi una fattiva collaborazione per contribuire alla manutenzione dei sentieri del parco, (ad esempio quelli nella zona di Fontan Tempesta e de Le Piagge che è attualmente completamente ostruito da felci e rovi) così da rendere possibile di nuovo la loro fruizione da parte non solo di noi ciclisti, ma anche da parte di chi ama camminare, correre, andare a cavallo e così via.

Aggiungo che avevamo anche il nulla osta dell'ASTRAL e del Comune di Rocca di Papa oltre ovviamente a quello di Nemi.

Grazie e Distinti Saluti

Federico Campoli

Consigliere Regione Lazio FCI.

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NEMI, CROSS COUNTRY: L’ISTRICE FRAGOLINA MASCOTTE UFFICIALE DELL’EVENTO TRICOLORE

Redazione

Nemi (RM) – Grazie al palcoscenico di Bici@RomaExpo, scelto per la presentazione ufficiale davanti alle autorità cittadine e sportive, il campionato italiano assoluto FCI di cross country (19-20-21 luglio 2013) vuole subito partire con le migliori premesse per offrire una kermesse dove lo spettacolo agonistico farà coppia con la suggestione dei tesori storico-naturalistici di Nemi e dei Castelli Romani.

“Noi di Bici@RomaExpo siamo stati onorati di avervi come ospiti perché la Fiera è una vetrina non solo della bicicletta ma anche un’opportunità irripetibile di promozione del vostro territorio e del vostro evento” ha commentato Marco Rossignoli, manager della Fiera capitolina delle biciclette. Le precedenti edizioni della gara Nemi-Le Piagge, a carattere regionale, sono servite da traino per arrivare al sogno tricolore come dichiarato dal sindaco Alberto Bertucci, nelle vesti di presidente del comitato organizzatore: “È stato l’inizio di un prestigioso cammino grazie agli amici biker che ci hanno coinvolto in queste iniziative. È un onore per me che sono il primo cittadino, per i Castelli Romani e anche per la vicina Roma in un territorio che si presta alla mountain bike con la valle del lago, i panorami mozzafiato e l’attiguo Museo delle Navi Romane”.  “Ciampino è una delle porte dei Castelli Romani – ha dichiarato il sindaco Simone Lupi – e sono certo che i numerosi praticanti della mountain bike della nostra penisola risponderanno nel migliore dei modi in termini di accoglienza e di calore sportivo”.  Il presidente FCI Lazio Antonio Pirone, il vice Tony Vernile e il direttore tecnico della nazionale italiana di ciclocross Fausto Scotti, nel corso del loro congiunto intervento, hanno messo in evidenza l’impegno per far riuscire ottimamente la manifestazione grazie all’amministrazione comunale molto vicina alle manifestazioni sportive a vantaggio dello spettacolo dal punto di vista tecnico e delle presenze turistiche nel week-end della gara e soprattutto nel pieno della stagione estiva. Federico Campoli (consigliere FCI Lazio) e Luciano Caucci (vice presidente della Scott RC-New Limits e presidente onorario de Il Biciclo Team New Limits) hanno sottolineato la forza dell’evento riposta nell’amministrazione comunale e nell’ente Parco Regionale dei Castelli Romani come esempio di promozione del territorio e dell’evento in sé facendo leva anche sulla collaudata esperienza organizzativa nel fuoristrada con la Marathon dei Colli Albani-La Via Sacra che il 5 maggio prossimo taglierà il traguardo delle 16 edizioni. Presenti nel corso del vernissage per il comune di Nemi il vice sindaco Edy Palazzi, l’assessore allo sport Elio Frison, il comandante dei Vigili Urbani Gabriele Di Bella e il delegato allo sport per il comune di Ciampino Franco Piccari.

La mascotte ufficiale dell’evento tricolore è l’istrice Fragolina che racchiude due simboli prestigiosi del territorio: le fragole, la cui qualità rende Nemi famosa, e l’istrice simbolo della fauna dei Castelli. Sponsor dell’evento tricolore 2013 saranno Scott, Autocarrozzeria-Officina Romagnoli, Gelati Sammontana, Syncros, Più Vista Fabbrica Italiana Occhiali, Ivo’s Bar Enoteca, Edil Romania, Ethic Sport, Finish Line, Eleven e Ciclo Promo Components.

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