FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), A FINE GIUGNO UN IMPORTANTE RADUNO DELLA NAZIONALE A VINCI

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Roma – La Federleague intensifica la sua attività internazionale. La Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl) sta organizzando per fine giugno (per la precisione dal 27 al 29 giugno) un raduno della Nazionale italiana Senior e Under 18. Accadrà a Vinci (in provincia di Firenze) e l’evento sportivo si inserirà nell’ambito dell’importante manifestazione “Geniogioco”, dedicata al grande Leonardo che proprio nella cittadina toscana nacque nel 1452. La Federleague sta curando gli ultimi particolari organizzativi, ma ormai è tutto pronto: saranno ben 34 i convocati per l’appuntamento che si raduneranno presso il quartier generale del Golf Club di Bellosguardo di Vinci e che si alleneranno presso il campo comunale di via Ripalta, ovviamente sotto gli occhi del commissario tecnico azzurro Tyron Sterry e dei suoi collaboratori Beppe Moncada, Riccardo Marini e Sebastian Velazquez. Il raduno permetterà al ct della Nazionale di poter riavere a disposizione un folto gruppo di giocatori nel giro azzurro: un’occasione importante per coloro che parteciperanno e che proveranno a convincere Sterry a convocarli per il successivo test-match dell’Italia del rugby a 13, previsto a novembre con avversario ancora da ufficializzare. Sabato 28 giugno i convocati verranno divisi in due squadre che giocheranno un’amichevole in famiglia, sempre presso lo stadio comunale di Vinci. E in serata prevista una cena di gala a cui potranno partecipare anche tifosi e semplici curiosi del rugby a 13. Allenamenti e test-match “interno” a parte, c’è da segnalare che una delegazione della Federleague, domenica 29 giugno, sarà presente nello stand allestito all’interno della manifestazione “Geniogioco”: un ulteriore motivo per avvicinare e conoscere i protagonisti di una disciplina che in Italia sta crescendo a vista d’occhio.




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), COLPO GROSSO: SERGE BETSEN TERRÀ UNO STAGE NELLE PROSSIME SETTIMANE

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Roma – L’Accademia del rugby e il test-match in Kenya, ma non solo. La Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl) continua senza soste la sua opera di “internazionalizzazione” e, in attesa del prossimo match amichevole della Nazionale azzurra, ha stretto un importante accordo con un grande campione del rugby a XV. A breve verranno definiti e ufficializzati i dettagli, ma è ormai certo che entro poche settimane l’ex forte terza linea della Nazionale francese Serge Betsen terrà un corso organizzato dalla Federleague (che durerà più giorni) per illustrare le “familiarietà”, le congruenze, i punti di incontro tra le due discipline, quella del XV e quella del XIII. La Firfl, dunque, continua a muoversi nella convinzione che i due codici non siano affatto in contrasto tra loro e che anzi siano complementari e che le peculiarietà del XIII possano aiutare un giocatore di rugby a XV a completare il proprio bagaglio tecnico. Inoltre, grazie alle numerose attività internazionali che la Federleague sta mettendo in cantiere, si potrebbe dare uno “sbocco internazionale” a quei giocatori del rugby a XV che non riescono ad entrare nel giro della Nazionale del XV. Quello con Betsen, che si dovrebbe tenere prima dell’inizio del campionato (a giugno), sarà solo il primo di una serie di incontri-stage che la Federleague ha in mente di organizzare, coinvolgendo grandi rappresentanti del XV.

CHI E’ BETSEN – Serge Betsen Tchoua (nato a Kumba, in Camerun, il 25 marzo 1974) è un ex rugbista a 15 francese, a lungo flanker del Biarritz e della Nazionale francese. La sua carriera si è svolta quasi totalmente in Francia visti i sedici campionati disputati con la maglia del Biarritz. Nel 2007-08 il passaggio agli inglesi degli Wasps con cui ha giocato le ultime stagioni da professionista prima del ritiro, avvenuto a marzo del 2012. Terza linea dal fisico potente (96 kg), con il club basco ha vinto tre titoli di campione di Francia e vanta anche una finale, persa, nella Heineken Cup 2005-06. Esordì in Nazionale il 22 marzo 1997 a Grenoble nella finale di Coppa Fira in occasione della prima sconfitta dei francesi proprio contro l’Italia (32-40). Con la maglia dei transalpini vinse tre Sei Nazioni, disputando inoltre la Coppa del Mondo di rugby 2003 in Australia e quella del 2007 in Francia. Fu per la prima volta capitano nel test match dell'agosto 2007 e con la Nazionale collezionò in tutto 63 presenze.




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), NASCERÀ UN’ACCADEMIA DEL RUGBY A WATAMU (KENYA)

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Roma – La Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl) sta crescendo a vista d’occhio. E ora può ufficializzare un’altra perla che ne accrescerà la statura internazionale: la Federleague, infatti, ha siglato un accordo con la “Kenya Rugby League Federation” (la Federazione di rugby a 13 della nazione africana) per la creazione di una “Accademia del rugby” che nascerà nella zona di Watamu, località dove la Nazionale azzurra di rugby a 13 ha recentemente disputato un test-match internazionale sfidando proprio la selezione kenyota. Nei giorni di permanenza della comitiva della Federleague in Africa è stata lanciata questa idea che ha preso subito piede e nel giro di poche settimane è stata formalizzata. La scorsa settimana il presidente della Federazione kenyota ha incontrato il segretario generale della Federleague, Pierluigi Gentile, e le parti hanno definito l’intesa su un progetto che prenderà il via con ogni probabilità entro un anno: nello specifico la volontà della Federazione africana è quella di aprire ufficialmente l’Accademia organizzando un altro test match-evento contro la Nazionale azzurra, alla stessa maniera di quello andato in scena a fine marzo. La Federazione africana metterà a disposizione un’area dove sorgerà il centro sportivo dell’Accademia e, oltre a questo, ci sarà una palestra e degli uffici che fungeranno da “quartier generale” della stessa. Verrà creato una sorta di centro di “alta specializzazione” aperto agli atleti di tutte le età, gestito dai tecnici africani durante l’anno, ma “arricchito” dalla presenza stagionale di diversi tecnici italiani. Le parti tengono a sottolineare che l’Accademia nascerà certamente come “centro propulsore” della disciplina del rugby a XIII, ma sarà assolutamente aperta anche agli altri codici del rugby, iniziando dal XV e finendo con il VII. Insomma c’è l’idea di sviluppare l’attività rugbystica a 360 gradi in una zona del Kenya logisticamente meravigliosa e sportivamente molto attenta alla palla ovale. La Federleague, con questo nuovo progetto, rimarca una volta di più la complementarietà che c’è tra i vari codici del rugby, evidenziando come la disciplina del XIII non sia assolutamente in contrasto con le altre.
 




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), IL SEGRETARIO GENERALE GENTILE: «UN MARZO DI GRANDI EVENTI»

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Roma – «E’ stato un marzo di grandi eventi ed emozioni». Così il segretario generale della Federazione Italiana Football League Pierluigi Gentile definisce il mese appena trascorso, ricchissimo di appuntamenti per il movimento del rugby a XIII. «Il primo in ordine di tempo è stato quello delle finali di Coppa Italia disputate ad Avezzano che sono state un grande successo. Anche quest’anno al torneo hanno partecipato diverse squadre (con tre squadre a contendersi il trofeo in Abruzzo, ndr) ed è un orgoglio per noi dire che è l’unico evento di rugby a XIII organizzato in Italia nel periodo invernale e pensato proprio come propaganda della nostra disciplina: non a caso le finali sono state programmate nella settimana del Sei Nazioni del rugby a XV, proprio per non andare ad interferire coi campionati organizzati dalla Fir». Ma il marzo del 2014 rimarrà un mese “storico” per la Federleague. «Siamo riusciti ad organizzare la prima gara all’estero della nostra Nazionale – dice Gentile -. In Kenya (a Watamu, ndr) abbiamo incontrato un avversario molto forte, ma soprattutto abbiamo avuto la possibilità di far restare la nostra comitiva per una settimana in terra africana non solo per uno scopo sportivo, ma prima di tutto con un intento sociale vista la presenza di tutta la nostra delegazione e l’aiuto fornito agli orfanotrofi della città. Il giorno della gara – rimarca il segretario generale – abbiamo giocato circondati da otto mila persone festanti che guardavano la partita senza barriere divisorie: un’autentica lezione di sport da un Paese cosiddetto del “Terzo mondo”, un’atmosfera impensabile in Italia in tanti sport, ma anche nel nostro rugby. Inoltre c’è stato un riscontro mediatico notevole con tre importanti televisioni africane a riprendere l’evento e alla sera siamo stati trattati con grande rispetto e onoreficenza, venendo invitati ad una cena di gala alla quale hanno presenziato il ministro del Turismo e quello dello Sport del Kenya. Proprio con loro abbiamo trovato un accordo per la creazione di un’accademia di rugby a XIII in Kenya che, di fatto, sarà una prosecuzione del progetto “Charity Champ” già avviato a fine 2013». Gentile conclude ricordando gli imminenti e importanti appuntamenti che attendono la Federleague. «Nei primi giorni di giugno inizierà il campionato 2014, poi a fine mese l’altro importantissimo appuntamento internazionale con un nuovo test-match per i nostri azzurri. E in pentola bollono altre idee come un corso allenatori condotto da grandi atleti internazionali che spiegheranno l’utilità e le possibili sinergie tra la disciplina del rugby a XV e quella del XIII».




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), IL CAPITANO DELLA NAZIONALE FRANZONI: «KENYA, ESPERIENZA INDIMENTICABILE»

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Roma – L’esperienza vissuta in Kenya è ancora negli occhi e nel cuore della comitiva azzurra della Federleague che ha partecipato alla spedizione. Non fa eccezione il capitano della Nazionale di rugby a XIII, Giacomo Franzoni, ancora sensibilmente emozionato per questi giorni trascorsi in Africa che gli hanno lasciato grandi ricordi sportivi, ma soprattutto umani. Ed è proprio da quest’ultimo aspetto che l’azzurro parte: «E’ stata una bellissima esperienza, di quelle che ti rimangono dentro – spiega Franzoni -. Siamo stati a contatto con una popolazione meravigliosa, che è capace di ridere ed essere serena nonostante le mille difficoltà che la vita quotidiana propone. Aspetti che ti fanno riflettere: noi qui abbiamo tutto e spesso siamo arrabbiati». Calore della popolazione locale a parte, tra le esperienze della comitiva azzurra c’è senz’altro da ricordare il passaggio negli orfanotrofi di Watamu. «Giocare con bambini così sfortunati, vederli sorridere e regalare loro qualche momento di gioia è stato fantastico» sottolinea Franzoni che tra l’altro ha vissuto personalmente una splendida esperienza anche dal punto di vista sportivo. «Sono stato scelto per la prima volta come capitano della Nazionale di rugby a XIII – dice il 23enne atleta di origine umbra -. Per me è stato un grande orgoglio e una forte emozione anche perché abbiamo giocato in un campo circondato da migliaia di persone festanti ed è stata stupenda l’invasione pacifica che la gente ha fatto a fine partita per venire ad abbracciarci». L’unica piccolissima macchia è arrivata con la sconfitta subita dagli africani per 34-24. «Loro hanno approfittato della migliore adattabilità ad un clima molto caldo. La loro prestazione fisica – spiega Franzoni – ha avuto la meglio sulla nostra migliore capacità tecnica. Tra l’altro il nostro gruppo ha svolto pochi allenamenti assieme, ma col tempo sono certo che cresceremo». Il capitano azzurro, che gioca col Perugia nel rugby a XV, consiglia l’esperienza del XIII a tutti. «E’ una disciplina che può migliorare il bagaglio tecnico del rugbysta a XV – dice Franzoni -. In particolare nel XIII ci sono più placcaggi, il gioco è più dinamico e questi aspetti non possono che completare le qualità di un atleta».




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), ITALIA K.O. NEL TEST COL KENYA – IL CT STERRY: «UNA GRANDE ESPERIENZA»

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Roma – «Un buon test per la nostra crescita». Il commissario tecnico della Nazionale di rugby a XIII Tyron Sterry commenta così il test-match di venerdì scorso contro il Kenya. La gara, giocata a Watamu davanti a circa 5 mila spettatori entusiasti e calorosi, ha visto la vittoria degli africani per 34-24: per i padroni di casa sono andati in meta due volte Otieno e Shibadu e una a testa Hassam, Mose e Kisaka con tre trasformazioni di Limo. Per gli azzurri, invece, hanno schiacciato la palla in meta Massafra, Bianco, Maionchi, D’Aquila e Staccone con due trasformazioni di Ippoliti. «Il Kenya è una formazione in grande crescita tecnica e tattica – dice Sterry – come si può notare anche dai progressi fatti nel rugby a XV e in quello a VII. Gli africani hanno mostrato grande prestazione fisica, come era facilmente immaginabile, ma i nostri ragazzi hanno dato tutti il massimo riuscendo ad effettuare buoni placcaggi. Tra l’altro, visti i concomitanti impegni nel campionato di serie A ed Eccellenza di rugby a XV, avevamo una formazione un po’ rimaneggiata, ma questo test ci è servito per capire il livello di molti nostri ragazzi e per questo siamo soddisfatti di quello che abbiamo visto». L’aspetto tecnico della trasferta africana era importante almeno quanto quello sociale. «C’è stata una bellissima atmosfera al campo di gioco – conferma Sterry – e devo ringraziare sia le autorità locali per l’accoglienza ricevuta che la Federazione Italiana Rugby Football League per la perfetta organizzazione dell’evento e della trasferta. Queste sono cose che fanno benissimo alla crescita del nostro movimento, ma non solo: penso che ad ognuno di noi rimarrà qualcosa di speciale dopo questa esperienza in Kenya, in un posto incantevole e a contatto con una popolazione con tanti problemi, ma molto generosa».
Domani la comitiva azzurra rientrerà in Italia dopo aver prestato aiuti di ogni genere presso gli orfanotrofi di Watamu: un valore aggiunto in più per una trasferta davvero indimenticabile per tutto il movimento della Federleague.




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), PARTITA L’AVVENTURA KENYA: DOMANI IL TEST-MATCH DELLA NAZIONALE!

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Roma – E’ ufficialmente partita l’avventura della Nazionale italiana di rugby a XIII che domani (ore 16 locali, ore 14 italiane) sarà di scena a Watamu, in Kenya, per il suo primo test-match stagionale. La comitiva azzurra con tutto lo staff tecnico e i dirigenti federali al seguito comprende questi giocatori: Concetto D'Aquila, Camel El Gassaoue, Federico Re, Alfio Finocchiaro, Attilio Bonnici, Gabrio Maionchi, Matteo Fiaschi, Gianluca Genua, Simone Bianco, Alessandro Ippoliti, Cristiano Lavini, Carlo Donadio, Matteo Lombardi, Giacomo Franzoni, Fabrizio Massafra, David Zonta e Carlo Staccone. Gli azzurri sono partiti ieri (mercoledì), mentre oggi si è tenuta la conferenza stampa di presentazione in cui il commissario tecnico azzurro Tyron Sterry ha parlato dell’appuntamento sportivo. «Siamo molto felici di poter sfidare il Kenya, nazionale che recentemente ha fatto sensibili passi in avanti nel rugby a XIII. Anche per noi sarà un test di verifica del nostro grado di crescita e assemblamento del gruppo». Molto caloroso il benvenuto delle autorità locali col ministro dello sport kenyano che ha indossato anche una maglia della Nazionale della Federleague e con le autorità rugbistiche africane che hanno sottolineato l’importanza di questo evento. Un match che rappresenta un’opportunità di crescita tecnica per entrambe le squadre e che metterà di fronte due squadre differenti: più veloci e atletici i kenyani, più compassati e fisici gli italiani. Ma la trasferta della Federleague in Kenya servirà anche (e soprattutto) per tornare a valorizzare il risvolto sociale che è sempre alla base del movimento della Federazione Italiana Rugby Football League. D’altronde già da qualche mese la Firfl ha promosso il “Kenya Charity Camp Firfl”, un’idea avviata in maniera sperimentale a novembre che la Federleague vuole rendere operativa (almeno) per i prossimi tra anni. La Firfl ha mandato suoi tecnici federali negli orfanotrofi di Watamu e Malindi (due delle città più importanti del Kenya) con lo scopo non solo di insegnare e infondere i valori del rugby league agli sfortunati bambini africani, ma di aiutare questi giovanissimi e le strutture che li ospitano. A partire da sabato e fino al giorno della partenza (prevista per martedì 25 marzo), i giocatori della Nazionale, lo staff e i dirigenti federali faranno visita negli orfanotrofi, prestando tutto il sostegno possibile a questi sfortunati bambini.




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), COPPA ITALIA ALL’USAG LAZIO. VENERDÌ LA NAZIONALE GIOCA IN KENYA

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Roma – Sono giorni di fuoco per la Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl). Sabato scorso è stato assegnato il primo trofeo della stagione 2014: allo stadio di Avezzano la squadra capitolina dell’Usag Lazio ha avuto la meglio su Spartans Sicilia e sulla novità assoluta della Becker League di Pieve a Nievole, neo affiliata alla Federleague . «Siamo felici di aver confermato il titolo dello scorso anno – dice Riccardo Marini, coach dell’Usag Lazio – e siamo contenti di aver vissuto una bella giornata all’insegna del rugby a XIII nella bella cornice di Avezzano». La squadra romana di capitan Brizi prima ha battuto gli Spartans per 22-6 poi, dopo il successo della squadra siciliana sulla Becker League per 32-8, ha avuto la meglio dei toscani con il punteggio di 30-4. «Il primo match è stato inizialmente equilibrato, con una fase di studio tra noi e gli Spartans – continua a raccontare Marini -. Poi siamo saliti di livello e abbiamo fatto nostra la partita. La gara con la Becker, invece, è iniziata con una meta avversaria prima della nostra rimonta. Siamo contenti del successo e della prestazioni di alcuni elementi nuovi all’interno del nostro gruppo. Onore, comunque, sia ai siciliani che ai toscani per la competitività dimostrata in questo evento».
Chiusa la bella parentesi della Coppa Italia, per la Firfl se ne apre subito un’altra importantissima: mercoledì la Nazionale italiana di rugby a XIII partirà alla volta del Kenya per giocare venerdì (ore 16 a Watamu) un test match internazionale contro la selezione africana. «Sarà una bellissima esperienza – dice lo stesso Marini, che farà parte dello staff azzurro in Africa – non solo sportiva, ma anche sociale visto che faremo visita agli orfanotrofi di Watamu. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, siamo convinti di poter fare una buona figura». Questi i convocati azzurri: Concetto D’Aquila, Camel El Gassaoue, Federico Re, Alfio Finocchiaro, Attilio Bonnici, Gabrio Maionchi, Matteo Fiaschi, Gianluca Genua, Simone Bianco, Alessandro Ippoliti, Cristiano Lavini, Carlo Donadio, Matteo Lombardi, Giacomo Franzoni, Fabrizio Massafra, David Zonta e Carlo Staccone.




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), SABATO AD AVEZZANO SI ASSEGNA LA COPPA ITALIA 2014

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Roma – E’ arrivato il momento di assegnare il primo trofeo stagionale. La Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl) apre ufficialmente il sipario del suo 2014: sabato ad Avezzano ci sarà grande festa allo stadio di Avezzano dove si assegnerà la Coppa Italia. Il programma prevede la presentazione dell’evento la mattina alle 11,30 proprio presso lo stadio della cittadina abruzzese, poi un gustoso pranzo tra tutti i partecipanti e gli addetti ai lavori, la visione della sfida del Sei Nazioni di rugby tra Italia e Inghilterra e a seguire l’inizio del triangolare che porterà alla vincitrice della Coppa Italia. A contendersi il trofeo ci sarà la squadra romana dell’Usag Lazio che l’anno scorso ha alzato il trofeo al cielo di Nicolosi (provincia di Catania). Oltre ai capitolini ci sarà un’altra “vecchia conoscenza” della Federleague, vale a dire gli Spartans Sicilia, mentre la novità assoluta sarà rappresentata dalla presenza della formazione toscana della Becker League di Pieve a Nievole (una località nelle vicinanze di Montecatini Terme). A parlare di questa “new entry” è il direttore sportivo della Federazione, Beppe Moncada. «Siamo molto felici di questa nuova affiliazione ed evidentemente questo è il segnale che il movimento sta crescendo a livello nazionale in generale e in Toscana nel particolare. Evidentemente questa nuova società è stata invogliata e spinta dal lavoro dei Magnifici di Firenze (altra importante squadra che partecipa al campionato, ndr) e ha deciso di formare questo gruppo, composto da atleti di età media molto bassa, che giocherà esclusivamente a rugby a XIII. Da sei mesi si stanno allenando per l’appuntamento della Coppa Italia e la loro idea è di creare un settore giovanile che possa dare continuità al progetto». L’organigramma della Becker League vede alla presidenza Walter Nadio Mazzucco, il suo vice è Rossella Impallazzo, il segretario è Marco Capaccioli e i consiglieri Samuele Arlandini e Giordano Guerrieri.
Una settimana dopo l’evento nazionale della Coppa Italia, la Federleague celebrerà un grande appuntamento internazionale: il prossimo 21 marzo, in quel di Watamu (in Kenya), la Nazionale di rugby a XIII sfiderà la rappresentativa del Paese africano nel primo impegno del 2014. Un match che avrà anche una forte valenza sociale con gli atleti azzurri che, durante il periodo di permanenza in Kenya, si renderanno protagonisti di opere di volontariato come ad esempio la manutenzione di alcuni orfanotrofi cittadini.




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), SI AVVICINA L’ESORDIO STAGIONALE DELLA NAZIONALE

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Roma – Sale l’attesa per il primo incontro ufficiale del 2014 della nazionale azzurra di rugby a XIII che volerà, il prossimo 21 marzo, in quel di Watamu (in Kenya) per sfidare la rappresentativa del Paese africano. Una Nazione, il Kenya, che col rugby ha preso negli anni sempre più confidenza, arrivando ad annoverare oggi, tra i tesserati della sua Federazione, ben 30 mila atleti (contro i 77mila del movimento rugbistico italiano). Un rugby che si esprime ad alti livelli soprattutto nella variante a VII e che prova a mettere la testa nel rugby dei grandi (quello a XV) grazie alla prossima partecipazione di una selezione nazionale nella Vodacom Cup del 2014, ma che non vuol lasciare nulla al caso nemmeno nel Rugby League. E quale occasione migliore, allora, se non confrontarsi con la selezione della Federleague azzurra, impegnata tra l’altro in importanti attività sociali proprio nel Paese africano? L’incontro si disputerà proprio a Watamu, dove l’Ente federale presieduto da Massitti ha allestito il progetto “Kenya Charity Camp Firfl”: la Federeleague, infatti, ha inviato in Kenya negli ultimi mesi alcuni suoi allenatori federali, in particolar modo negli orfanotrofi di Watamu e Malindi. Lo scopo dei tecnici della Federleague non è semplicemente quello di insegnare e infondere i valori del rugby league ai bambini africani, ma anche quello di aiutare un paese che, al di là della realtà degli orfanotrofi, è decisamente in credito con la fortuna. Ed anche il match del 21 marzo si colloca in questa direzione, con gli atleti azzurri che, durante il periodo di permanenza in Kenya, si renderanno disponibili, ognuno con le competenze in grado di mettere a disposizione, in opere di volontariato come ad esempio la manutenzione delle strutture di ricovero dei bambini. Insomma il rugby (league, per la precisione) in primo piano, ma con più di un occhio rivolto alla missione sociale di cui la Nazionale italiana si fa ambasciatrice.
Ma il mese di marzo della Federleague sarà ricchissimo di eventi: il primo “passo” ufficiale della stagione 2014 si celebrerà nel week-end del 15 e 16 marzo ad Avezzano, dove si terranno le finali di Coppa Italia.




RUGBY A 13, HATERLEY-HURFORD SI PRESENTA: «ENTUSIASTA DEL PROGETTO DELLA FEDERLEAGUE»

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Roma – Pochi giorni fa la Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl) aveva ufficializzato il suo ingresso nello staff della Nazionale che anche per questa stagione sarà guidata da Tyron Sterry. E Gareth Hatherley-Hurford è pronto a mettere la sua esperienza a disposizione degli azzurri del ruby a 13. «Da quest’anno – fu l’annuncio del segretario generale della Federleague, Pierluigi Gentile – una figura di spessore come quella del britannico farà parte dello staff tecnico azzurro. Questo testimonia la nostra voglia di investire sulla crescita tecnica degli azzurri e più in generale del nostro movimento». Già collaboratore della storica società dei London Saracens, Hatherley-Hurford spiega i motivi che lo hanno spinto ad accettare la proposta della Firfl. «Sono rimasto molto colpito dalla passione dimostrata dai ragazzi italiani che hanno visitato l'Inghilterra prima di Natale (per il corso di allenatori organizzato dalla Federazione, ndr). Li vedevo parlavare in modo così profondamente convinto del programma ed era chiara la loro voglia di renderlo un successo. Inoltre conosco molto bene Tyron Sterry e sono stato entusiasmato dai programmi per il futuro di questo movimento. Tutto questo mi ha fatto pensare di voler essere davvero una parte di questo progetto». Hatherley-Hurford ha le idee chiarissime su quello che sarà il suo ruolo. «Il mio obiettivo principale è quello di essere una figura positiva all'interno dello staff azzurro, provando ad avere un ruolo di filtro tra la Nazionale e i club. In questo modo credo sia possa aiutare a sviluppare e far crescere ancor di più la nostra disciplina in tutta Italia. Vorrei realizzare, nel tempo passato con il team, un ambiente dove tutti noi possiamo lavorare duro, sostenendoci a vicenda per raggiungere gli obiettivi prefissati».
La programmazione della Federazione Italiana Rugby Football League, intanto, va avanti a grandi passi: il prossimo il 14 marzo, infatti, si terrà in una conferenza stampa presso la Regione Lazio la presentazione dell’incontro della Nazionale in Kenya (un evento non solo sportivo, ma anche e soprattutto sociale), mentre nel week-end tra il 15 e 16 marzo ad Avezzano si terranno le finali di Coppa Italia,