Felici oggi

All’interno un piccolo esperimento per iniziare una trasformazione totale di noi stessi

A cura del Dott. Giovanni Piersanti

Quando cominciamo a diventare più autentici, più in sintonia con noi stessi invece che focalizzati su cose esterne, la felicità arriva automaticamente.

Cosa ci rende felici? Come essere felici?

L’obiettivo non è la felicità fine a se stessa, ma una
trasformazione totale di noi stessi. Divenire più autentici, trasformare le
nostre emozioni vivendole nella semplicità.

Quattro chiavi per focalizzarci e sviluppare la felicità dentro di noi

  1. L’allegria

È indispensabile avere un atteggiamento festoso, celebrativo,
allegro. Riuscire a vivere la vita come una grande risata, renderà più facile
scoprire il proprio “sé”, la propria vera essenza. Se vivi la vita come dolore
e tristezza, diventa un peso ed allora è difficile vedere la qualità e la
bellezza di questa opportunità che viene data all’essere umano. La tristezza è
solo un’abitudine. Anche l’allegria può essere coltivata come un’abitudine.
Dobbiamo solo iniziare a cercare nella vita le cose che sono piene di luce, non
di buio, perché il modo in cui guardiamo la vita ha un effetto su ciò che si
sviluppa dentro di noi. Se vediamo luce e radiosità dappertutto, ci sentiamo
leggeri, irradiamo luce e proviamo gioia. Il significato della vita dipende da
come la interpreti: “lascia andare la tristezza e dì si alla gioia. Lascia che
la vita sia una melodia”.

  • La compassione

Di solito, quando guardiamo le persone, i nostri pensieri
sono più di critica che di semplice osservazione o di empatia. C’è un cuore
anche dentro le persone peggiori e se siamo capaci di vederlo diventiamo più
compassionevoli, non si tratta di pietà, che ci fa sentire superiori e ci
spinge a cercare di cambiare l’altro o aiutarlo. L’empatia e la compassione
implicano accettazione delle persone per ciò che sono. Comprendere la
compassione sviluppa la felicità che puoi diffondere agli altri e, a sua volta,
tornarti amplificata. Se al contrario, continuiamo ad essere crudeli, critici e
pieni di pregiudizi, alimentiamo la nostra ed altrui infelicità: diventiamo ciò
su cui si focalizzano i nostri pensieri.

  • L’amorevolezza

Buoni amici e compagnie hanno sulla felicità un effetto più
grande del nostro…. conto in banca. Relazioni amorevoli e amichevoli agiscono
sulla felicità, sulla salute ed il benessere, perché il nostro cervello
controlla i meccanismi del corpo responsabili della salute e delle malattie:
ciò che la moderna scienza definisce PNEI (psico neuro endocrino immunologia).
Proprio come lo stress può dare origine ad una malattia, l’amicizia e la
felicità aumentano di molto la resistenza alle malattie, migliorano il sistema
immunitario. Tutti abbiamo una sorgente di “amichevolezza” dentro di noi, ma la
vita oggi ci dà poche opportunità di svilupparla. Anzi, la maggioranza delle
persone non sviluppa affatto questa sorgente e ciò che chiamiamo amicizia è
spesso ipocrisia e gentilezza puramente formale. Dovremmo creare costantemente
un’atmosfera di consapevolezza amichevole e, magari, fare ogni giorno una cosa
per gli altri senza aspettarsi niente in cambio.

  • La Gratitudine

Mugugni e lamentele! Lamentarsi ostacola la vita. Una mente
che si lamenta non può essere mai in pace. Ci sono tante cose nella vita di cui
essere grati e, focalizzare l’attenzione su queste cose,  ci offre l’opportunità di apprezzare quanti doni
ci è dato ricevere. Il semplice respirare è il dono più grande! Esprimere
gratitudine ci permette di entrare in uno stato di pace e grande senso di
mistero e meraviglia.

Queste quattro chiavi che possiamo sviluppare dentro di noi
creeranno un’espansione del nostro vero essere, perché non dipendono dagli
altri ma da una nostra libera scelta.

Piccolo esperimento

Per tre giorni, decidere di non brontolare, non lamentarsi di nulla. Se il cibo non è buono, se le cose non vanno come vorremmo, se fa freddo o caldo, se abbiamo mal di testa  o qualche dolore,  per tre giorni  lasciamo perdere le nostre abitudini. “Quel che è, è, comunque sia è quel che è”. Sarà una piacevole sorpresa!

Giovanni Piersanti




LA FELICITA' RISIEDE NELLA REALIZZAZIONE DEL PROPRIO TALENTO

di Sara Galea

Quale è il tuo talento? scoprendolo inizierà per te il processo di autorealizzazione… L'essere umano è un essere multidimensionale, e questo significa che vive su più dimensioni: mente, anima e spirito. La mente si occupa di pianificare la quotidianità, di creare le giuste strategie, di quantificare tempi, modi e tutto quanto serva a co-partecipare alla costruzione della propria realizzazione. L'anima cerca la realizzazione, facendo vivere l'espressione delle potenzialità, dei valori, delle virtù, e quindi dei talenti naturali. Lo spirito vive nella pura Essenza, nell'Essere, nella centratura, nel silenzio, nella concentrazione, nel vuoto. Le tre dimensioni umane sono l'espressione dell'IO, che è tutt'altra cosa da quello che noi spesso chiamiamo e nominiamo come io, che è semplicemente la mente inferiore, quella istintiva, quella che se ben educata deve dirigere l'armata verso la presa del benessere totale e permanente. Molti esseri umani hanno banalizzato, in maniera piuttosto mortificante, quello che è il cammino, e l'assunzione di responsabilità nei confronti di tutto ciò che risiede in se stessi e, presi da dei raptus di ''superiorità'' seguono la propria mente inferiore credendo di stare seguendo la propria consapevolezza Superiore. L'Umiltà è una potenzialità tra le più importanti perché conduce l'essere umano a riconoscere i propri limiti, come anche le proprie capacità effettive, le conoscenze ed il reale, conseguente, potere creativo sviluppato nel corso di anni di preparazione, esperienza, ed applicazione amorevole e dedicata. Il talento naturale, se non allenato, approfondito, applicato con solerte costanza e passione, diventerà soltanto uno strumento subdolo per apparire agli occhi del prossimo superiori rispetto a quelle che sono le proprie reali caratteristiche. Scoprire il proprio talento, allenarlo, istruirlo, approfondirlo, e viverlo, è un diritto ed un dovere dell'essere umano, affinché nel mondo si creino veramente infinite scintille di reali manifestazioni divine piuttosto che luci destinate a spegnersi al primo corto circuito offerto dalla vita.
 




NOI, COSTRUTTORI DELLA NOSTRA REALTA'

Sara Galea

Tu soltanto hai il potere di creare la tua realtà perché questo potere risiede nel momento presente, nella consapevolezza, nella volontà e nelle giuste motivazioni. Ogni essere umano ha in se la genialità, che si attiva quando ci si assume la responsabilità della propria vita. Negli ultimi anni diverse correnti di pensiero hanno creato tanta confusione, perché le une invalidano altre. Diffido di chiunque pensi di avere la verità suprema, anche di me stessa quando mi trovo a mettere in primo piano una tecnica, una metodologia, un pensiero anziché un’altro; sono cosciente che è la realtà stessa che in un determinato momento richiede l’una o l’altra verità. Non c'è la giusta azione ma c'è tutto ciò che serve a creare la giusta realtà, TUTTO, senza esclusioni.
La giusta strategia da attuare, per innescare la carica autorealizzante, è di prendere il meglio da ogni archetipo, evento e situazione, e fondere tutto il sapere creando uno strumento universale per gestire la propria vita. Quando si parla di spiritualità usualmente si tende a declassificare la fisicità, la materialità, la corporeità, la concretezza, l'azione, la motivazione e la giusta causa, come, quando si parla di realtà concreta, manifesta, tridimensionale, si tende a minimizzare e ridicolizzare la dimensione spirituale, non sapendo però che tutte le dimensioni umane sono complementari, e si sostengono vicendevolmente per giungere all'Obiettivo/desiderio: la felicità.
Quando si parla di felicità usualmente si tende ad astrarla ma la felicità, che è uno stato mentale, dell'essere, è una dimensione concreta che si raggiunge realizzando se stessi, i propri bisogni, desideri e volontà. Ora qualcuno mi potrebbe dire che c'è anche uno stato di felicità che trascende la realtà, ( parlo di te spiritualista fondamentalista) ed io rispondo che la conosco, sono stata una spiritualista fondamentalista anche io, ma dico che è una felicità che esiste quando si vive chiusi dentro il proprio mondo interiore, come i monaci tibetani, e che lentamente sfuma quando urta con la realtà che siamo stati chiamati a vivere nel momento in cui siamo nati. Quindi siccome ci troviamo sul pianeta terra dove ognuno di noi è si parte fondamentale di un’anima collettiva, o chiamatela coscienza collettiva, ma siamo anche coscienza individuale, soggetti quindi oltre che alle leggi spirituali della legge dell’attrazione, del karma, del Dharma, dei Chakra etc anche ad interferenze che vengono dall’individualità del nostro prossimo. Quindi se qualcuno ha un male di pancia e per questo decide di prendermi a parolacce significa soltanto che quella persona in quel momento è in preda alle leggi della terra anziché a quelle dello spirito. Siamo su questo pianeta per vivere delle esperienze, per imparare ad agire anziché reagire, per ricordare che affidando la nostra vita all’anima ed allo spirito rende la vita più semplice, ma mantenendo un contatto attivo con la mente cosciente e la volontà, e non come molti stanno credendo che tutto dipende dalla preghiera o dai mantra.. Quindi voglio anche aggiungere che bisogna agire per ‘’Auto-motivazione, auto-realizzazione, auto-determinazione, auto-ascolto, auto-stima, auto-consapevolezza perchè è importante, e fondamentale, che si cominci a comprendere che il più grande sostegno di se stessi è Se stesso e che l'unico aiuto che dovete chiedere è di farvi condurre di fronte al vostro più agguerrito antagonista: voi stessi, superando strategicamente illusioni, blocchi, e gli ''auto-sabotaggi'' che costantemente l'essere umano realizza in seguito all'educazione invadente di ambienti, istituzioni, persone, tali ed eventuali.