Roma, Centrale del Latte: Una festa della mamma tra arte, riciclo e musica

 

Redazione
 
ROMA
– Una giornata speciale per festeggiare non solo tutte le mamme, ma anche quella che è considerata a Roma – una mamma acquisita da tutti i bambini – da oltre 100 anni: stiamo parlando della Centrale del Latte di Roma. Oltre 2mila partecipanti divisi in 12 tour, per due ore all'insegna di musica, spettacolo e gioco "green & educational", alla scoperta degli spazi dove viene svolta la produzione del latte più storico a Roma, quello della Centrale del Latte di Roma.

 L'inizio dell'attività è a ritmo di musica, con la band dei Riciclato Circo Musicale, i cui strumenti musicali sono realizzati con oggetti di recupero. Come la loro riproduzione della kora africana, realizzata con boa, forchette, zappa e manici di scopa. Loro sono i promotori dell'"elettrodomestica", come la chiamano loro, che fonde tantissimi generi diversi, dal rock al reggae.

Grandi e piccini sono poi coinvolti nella realizzazione di laboratori creativi che trasformano le confezioni dei prodotti della Centrale del Latte di Roma in fantastici “regali” per le mamme. Dalle collane di plastica ai quadri di Klimt, dai fiori di carta ai messaggi d'amore da condividere su una gigantesca torta di cartone o tramite social. Il tutto con il sottofondo della musica del Dj Ignazio Failla.

Ci si sposta poi nello spazio produttivo dell'azienda, con tanto di camice di protezione, per scoprire come vienelavorato il latte da quando entra con le Autocisterne a quando ne esce confezionato. Con Ettore, operatore specializzato della Centrale del Latte di Roma si viaggia poi nel tempo per presentare e raccontare i prodotti che esconodallo stabilimento della Centrale del Latte di Roma.

Si raccontano così tantissimi curiosi aneddoti sulla Centrale del Latte di Roma: delle sue 40mila mucche da mungere sparse per tutto il Lazio, dei 400mila litri prodotti ogni giorno e dell'affascinante catena di montaggio che produce, prevalentemente, latte microfiltrato e fresco pastorizzato. Fiore all'occhiello della grande sala una macchina che "genera" 27mila bottiglie l'ora, la più grande in Europa per il latte fresco, attiva circa 20 ore al giorno.

Il tour prosegue e i tanti visitatori incontrano l'illusionista Vittorio Marino, che accoglie bambini e genitori con magie, cappelli a cilindro e foulard colorati. Un breve break, all'insegna dei prodotti dell'azienda, e poi il gruppo Extra Dixie Jazz Band accompagna le comitive verso l'esterno della fabbrica, lo staff della Centrale del Latte di Roma, saluta a pieni sorrisi i tanti genitori, i tanti bambini e le tante mamme festeggiate in questa splendida giornata.

"L’apertura dello stabilimento al pubblico con questa festa della mamma – dice la dr.ssa Angela Leone, Responsabile della Comunicazione della Centrale del Latte di Roma – vuole essere un modo molto semplice per ringraziare i nostri clienti più fedeli e tutti coloro che operano per e con la Centrale del Latte di Roma che produce un latte sempre di altissima qualità, con un’attenzione particolare all’ambiente e alla Sua tutela".




ROMA, SCUOLA CONTARDO FERRINI: I DOCENTI VOGLIONO ABOLIRE LA FESTA DELLA MAMMA E DEL PAPA'

Redazione
Roma
– Le istituzioni non giustifichino la vergognosa decisione della scuola Contardo Ferrini di cancellare la festa della mamma e del papà. Sentiti i genitori che hanno pienamente ragione “Ogni anno è la solita storia, c’è sempre qualcuno che vuole passare come protagonista di idiozia demente. I docenti che vogliono spazzare via la festa della mamma e del papà motivandolo con un non meglio precisato continuo cambiamento della famiglia dovrebbero essere cacciati perché si tratta di un pretesto subdolo, all’insaputa dei familiari, per inculcare ai bambini una prospettiva di genere, la cancellazione di mamma e papà e l’introduzione di genitore 1 e genitore 2. Ho avuto modo di sentire i genitori e hanno tutte le ragioni per inferocirsi” lo dichiara il Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, in merito alla grave decisione, presa con delibera del 14 ottobre scorso dal Collegio dei docenti della scuola dell'infanzia comunale Contardo Ferrini, in via di Villa Chigi nel quartiere Trieste, di abolire la festa della mamma e del papà.

“Un figlio ha sempre e comunque un padre e una madre, conosciuti o meno che siano e la differenza tra bimbo e bimba si manifesta in loro molto prima che i piccoli possano usare la ragione. Purtroppo tali scellerate azioni sono anche sostenute, proposte e finanziate, con progetti specifici e dagli alti costi, dalle amministrazioni pubbliche che, sotto le mentite spoglie di lotta all’omofobia, celano l’ideologia del gender, compiendo di fatto una politica di destabilizzazione dei valori fondanti la nostra società, quali la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna e la tutela sociale della maternità, disattendendo invece qualsiasi iniziativa volta a sostenerne i diritti. E’ gravissimo venga giustificato dal Campidoglio e che tale atteggiamento sia aggravato dalla tenerissima età dei bambini resi orfani dei loro genitori per tali motivi spero intervenga il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini per stralciare la delibera del consiglio dei docenti e permettere ai bambini almeno di festeggiare la festa della mamma. Non rispettare la realtà è un segnale di pericoloso degrado del contesto sociale e culturale e, non per ragioni ideologiche o religiose, ma soprattutto perché va contro la realtà e legge di natura o vogliamo dare dell’omofoba anche a Madre natura?” conclude Santori.
 




IN RICORDO DI TUTTE LE MAMME CHE NON CI SONO PIÙ

Emanuel Galea

Una rosa scarlatta in segno d'amore;
una lacrima amara scende silente sul viso;
un pianto soffocato in gola tradisce il dolore;
una goccia di rugiada , un raggio di sole;
una foglia caduta dall'albero piangente;
una pioggiarella d'autunno ;
un gelo scorrendo nelle vene;
un cielo  si chiude e scende la sera;
un sipario che cala all'improviso;
il tempo addolcisce il tuo lontano ricordo.
un bacio intriso d'amore, rimembranze di ieri;
uno sguardo si perde nel vuoto del tempo;
il tuo sorriso, la tua carezza, il tuo abbraccio;
sei viva, scolpita nel cuore e  nella mia mente.
Mai alcun oblio ti può fare sbiadire.