Frascati, Zingaretti alla “Quasi Festa dell’Unità”: la piazza “quasi” piena

Dopo la diatriba tra il circolo del Pd e l’amministrazione comunale di Frascati, ieri si è tenuta a Piazza del Mercato la cosiddetta “Quasi Festa dell’Unità”. All’appuntamento hanno partecipato circa 100 persone tra cui alcuni consiglieri regionali e metropolitani di area dem, all’incirca un quarto dei militanti presenti alla scorsa kermesse dell’Unita tuscolana per sostenere Renzi.
Questa volta Frascati ha ospitato il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l’unico candidato ufficiale alla segreteria del Partito Democratico che come asserisce la capogruppo del Pd alla Regione Lazio “è amico di Frascati e naturalmente del partito anche se non è stato sempre ricambiato bene”.

Verso le 16, Zingaretti ha iniziato a stringere qualche mano, in una piazza ancora piena soltanto a metà, mentre in seguito ha consegnato il premio Armando Barbatti, ufficiale morto nelle vicissitudini del secondo conflitto mondiale.

A prendere per primo la parola sul palco è il segretario del Pd di Frascati, Luca Iaia che ritorna sulla mancata concessione del Parco comunale di Villa Torlonia da parte de Sindaco Mastrosanti e sulla condizione nefasta dei dem dopo solo 10 anni dalla loro nascita.
L’intervento di Zingaretti risulta molto conciso e ripercorre le tematiche già proposte nelle scorse uscite della sua campagna elettorale. Il Governatore si rivolge ai militanti riavvolgendo fieramente il nastro sul lavoro svolto negli ultimi cinque anni alla Regione Lazio, unico baluardo che ha resistito alla clamorosa tornata del 4 marzo. Il cardine è che “non basta un capo, un leader. Serve la comunità”. Una comunità che si deve ritrovare “non negli studi di Ballarò” (che non trasmette però dal 2016) ma nella passione e nei valori ai quali bisogna aggrapparsi per risollevarsi.
Zingaretti si concede poi anche uno stralcio di autocritica di partito, anche se bisogna dargli atto che lui poco ha contribuito alla disfatta. Si riferisce a Renzi e alla mancata analisi dei risultati del Referendum e delle amministrative. Ma comunque ora “basta flagellarsi, c’è bisogno di riscatto”.
Forse una risposta a Renzi che a Ravenna ha detto:” In questo momento il problema non è quello che faccio. Questo paese ha perso il confine con le fake news”, riassumendo le sue due più grandi preoccupazioni: l’egocentrismo e le fake news russe. Nicola Zingaretti non è al sicuro dai piani di Matteo Renzi che ha messo in giro già qualche nome sostitutivo (Ascani, Bellanova, Marattin, Giachetti) e che ancora tiene le sue riserve sul Presidente laziale.
Per quanto riguarda il M5S e la Lega, Zingaretti riduce il contratto di governo ad un “inciucio per scambiarsi le poltrone” dato che “mancano investimenti sul futuro, sullo sviluppo economico e sulle amministrazioni locali, queste già messe ai margini dal blocco dei fondi per le periferie” voluto dal Milleproroghe. Forse Zingaretti non ha notato che al Senato il provvedimento è passato anche
grazie ai voti del Partito Democratico.

Sul nodo alleanze, i toni non sono di chiusura serrata: “Va riconosciuta la forza dell’alleanza, non bisogna dire sempre di no!”.
Le intenzioni di Zingaretti devono ancora prendere forma plastica per essere ben comprese ed analizzate. Si rimane ancora sul vago di uno “sviluppo economico accompagnato da forte equità per accorciare la distanza tra chi sta sopra e chi sta sotto” per quanto può concernere il contenuto, mentre la forma proposta è quella di una “Forza Popolare che dà ai cittadini senza litigare”.

Gianpaolo Plini




Frascati, festa dell’Unità: la segreteria del Pd risponde al sindaco

FRASCATI (RM) – Dopo la nota del sindaco di Frascati sulla questione relativa il mancato svolgimento della festa dell’Unità non si è fatta attendere la replica del Circolo del Partito Democratico di Frascati. Di seguito la nota del Pd:

“Il Sindaco dichiara che non ci sono stati mai dubbi da parte dell’Amministrazione nell’autorizzare lo svolgimento della Festa de L’Unità. Eppure qualche dubbio lo abbiamo noi. Avremmo di certo evitato di parlare di date e documenti, ma forse è bene fare chiarezza, anche per i tantissimi iscritti e militanti turbati da questa notizia e per quelli che hanno chiesto lumi al sindaco stesso. In data 28 giugno (lettera prot. N. 35819) abbiamo chiesto all’ufficio patrimonio, come ogni anno dal 2009 a oggi, la concessione di Villa Torlonia per lo svolgimento della decima Festa dell’Unità. La concessione è necessaria per avviare l’organizzazione della Festa (richiedere l’allaccio straordinario della corrente, iniziare a lavorare al piano sicurezza ecc..). A questa richiesta non è stata data nessuna risposta e ad oggi non ci è stata inviata nessuna concessione per l’utilizzo di Villa Torlonia. Parlare di allungamento dei tempi a causa della pausa di ferragosto ci pare azzardato, considerando che la richiesta è del 28 giugno. Come è del 18 luglio la data in cui ho protocollato una nuova lettera, stavolta diretta al sindaco, (prot. N. 40598) appena rientrato dalla Cina, ma anche a questa non sono arrivate mai risposte né ufficiali, né ufficiose. Per chiarezza informo che l’iter prevede come primo passo la concessione dello spazio, necessaria per avviare le varie richieste per l’allestimento (corrente elettrica, noleggio attrezzature, predisposizione piano sicurezza ecc…) e per lo svolgimento delle giornate (invito ospiti, organizzazione serate ecc..). Da ultimo il sindaco convoca la Commissione Pubblico Spettacolo che dà l’autorizzazione allo svolgimento della festa. Servono almeno 30 giorni di calendario per tali richieste e per questo motivo abbiamo agito per tempo ma non è servito. Lasciando perdere gli scambi ufficiosi avuti direttamente con il sindaco come con gli uffici, oggi 25 agosto non abbiamo neanche la concessione della Villa. Mi chiedo, se davvero non c’erano problemi sulla nostra autorizzazione, perché non si è proceduto nei tempi corretti (entro un mese dalla richiesta) a dare il nulla osta agli uffici per procedere nelle formalità e comunicarci la concessione? Non siamo una società privata che trae profitto da eventi del genere, la Festa de L’Unità è fatta da semplici volontari che sacrificano il proprio tempo per rendere piacevole un momento di confronto tra le persone. Ci spiace ma quest’anno la decima festa dell’Unità a Frascati non si terrà. Proveremo ad organizzare comunque qualcosa per testimoniare la voglia dei democratici e di tutto il centrosinistra di esserci sempre e di stare uniti tra la gente anche e soprattutto nei momenti di difficoltà, come quello che stiamo vivendo. Personalmente certi atteggiamenti e certa superficialità non mi piacciono”. Dichiara il Segretario dem di Frascati Luca Iaia.