Festival di Sanremo, Amadeus strizza l’occhio alle radio

Tra temi sociali e d’attualità più o meno accennati, fragilità personali, rivalsa in chiave femminile e i soliti amori più o meno travagliati, il festival di Sanremo quest’anno con le trenta canzoni in gara strizza l’occhio come non mai alle radio e all’effetto tormentone.

Addio o quasi, dunque, alle ballate e ai pezzoni cheek to cheek, vai di cassa dritta e uptempo per rimanere svegli nelle lunghe nottate della manifestazione.

“Ho sempre detto che le radio per me sono importanti, il successo di un brano si misura nel fatto di sentirlo trasmesso anche dopo tanto tempo.

Sono il polso che una canzone funziona – spiega Amadeus, dopo il pre-ascolto dei brani in gara riservato agli addetti ai lavori -. Quest’anno la percentuale di uptempo è maggiore di quella delle ballate, ma non è un pensiero a tavolino. Vero è che io cerco di prediligere i cosiddetti tormentoni”. E di tormentoni, a un primo ascolto, ce n’è sicuramente più di uno, a partire dai Kolors (che tenteranno di replicare il successo di Italodisco), e poi Annalisa, Angelina Mango, Alfa ma anche a sorpresa i Ricchi e Poveri.

Molti come di consueto si affidano a cuore e amore (connubio irrinunciabile, soprattutto all’Ariston), ma qualcuno quello stesso cuore lo spinge oltre l’ostacolo per affrontare temi sociali e d’attualità. Lo fa Ghali con il suo elettropop ipnotico, che prende posizione contro la guerra (“per tracciare un confine con linee immaginarie bombardate un ospedale”), e lo fa Dargen D’Amico con riferimenti ai migranti (“siamo più dei salvagenti sulla barca”), alla guerra dei bambini, al governo in carica (“Abbiamo cambiato leader ma la madre e le altre donne non hanno niente da ridere”).

La questione femminile, e femminista, è affidata alla sensibilità di Fiorella Mannoia (“per sempre sarò libera e orgogliosa”) che nel testo fa riferimento a Una nessuna centomila, l’evento di cui è portavoce contro la violenza di genere. Le risponde BigMama con un grido contro il bullismo e l’emarginazione (“è facile distruggere i più fragili, colpire e poi affondare chi è solo”). Offese razziste per Mahmood (“quando fuori dalla medie le ho prese e ho pianto, dicevi ritornatene al tuo paese”), mentre Loredana Bertè rivendica l’essere se stessa (“prima ti dicono basta sei pazza e poi, poi ti fanno santa”). Mr.Rain ritorna sulle fragilità personali come anche Il Tre (“odio convivere con i demoni fissi nella mia testa”).

“Poca politica nei brani? Non è stata una mia scelta – spiega Amadeus, commentando lo scarso slancio sociale presente nei 30 brani -. Qualche canzone a sfondo sociale è arrivata, ma a volte penso sia una scorciatoia. A me il tema sociale interessa se abbinato a una canzone forte. E non faccio quote di nessun tipo, né di generi, né di temi. Vado dove mi guidano la mia testa e il mio cuore, cercando di intercettare i gusti dei più giovani, ma non solo”. Tanti invece i riferimenti ad altri brani o artisti.

Alessandra Amoroso cita Sally di Vasco Rossi, i Negramaro inseriscono Lucio Battisti. I BNKR44 riprendono l’anno che verrà di Lucio Dalla (e mettono dentro anche i Queen) e i Ricchi e Poveri si autocitano attaccando con “Che confusione”.

Tanta musica urban, ma stavolta senza eccedere nell’autotune (Ghali e Mr.Rain), sdoganato all’Ariston già da qualche anno, considerato al pari di uno strumento musicale. Esclusa Loredana Bertè, assente invece il rock. Nessun effetto Maneskin. “Pensavo che dopo la loro vittoria saremmo stati invasi dalle rockband e invece no, non si presentano né tra i Big né tra i giovani.

Forse non è nella nostra cultura, oppure chi suona rock non si presenta a Sanremo”. Poche anche le parolacce (Sangiovanni, Emma, Dargen D’Amico, Il Tre colorano con qualche tinta più forte i loro brani), mentre per la prima volta in gara c’è un testo completamente in napoletano: è di Geolier, il re delle classifiche 2023, dato già per vincitore dai bookmakers. “Non è più solo musica partenopea, ma nazionale. Non ho avuto il minimo dubbio a sceglierlo”, rivendica Amadeus, che ha invitato a presentarsi una decina dei 30 artisti in gara. “Fa parte del mio ruolo di direttore artistico. Qualcuno lo avevo addirittura dall’anno scorso, come Maninni”.

Con l’occasione, Amadeus – che accoglierà all’Ariston anche Russell Crowe – ha poi annunciato che ci sarà un omaggio a Toto Cutugno e a tre brani simbolo della canzone italiana con gli interpreti originali (Giorgia – già co-conduttrice – per i 30 anni di E poi, Eros Ramazzotti per i 40 anni di Terra promessa e Gigliola Cinquetti per i 60 anni di Non ho l’età); ha poi lanciato l’invito ufficiale ad Adriano Celentano: “sarebbe un sogno averlo al festival”.




Messina, destinazione festival di Sanremo: 28 voci provenienti da Sicilia e Calabria in corsa per conquistare l’Ariston

MESSINA – Nella piazza dello storico Duomo di Messina, martedì scorso, si è svolto l’evento canoro promosso da Art Music Festival. I 28 partecipanti provenienti da tutta la Sicilia (qualcuno dalla Calabria) si sono esibiti per concorrere alle selezioni per Sanremo. Le esibizioni canore di questi giovani cantanti sono state di ottimo livello, confermando che la Sicilia è una terra fertile di talenti.




Festival di Sanremo, Meta e Moro: una vittoria quasi annunciata

Meta e Moro, la coppia di cantautori che ha presentato il brano “Non mi avete fatto niente”, ha trionfato alla 68sima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo.

Una vittoria quasi annunciata

I due cantanti erano in testa già dalla prima serata, il loro brano è stato il più programmato in questi giorni di festival, i loro profili i più seguiti sui social. La vicenda della possibile esclusione del brano per l’accusa di plagio perché simile alla canzone “Silenzio”, presentata due anni fa a Sanremo Giovani da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali, non ha fatto altro che aumentarne la popolarità, in quell’effetto ben rappresentato dalla frase attribuita a Oscar Wilde “bene o male, purchè se ne parli”, in questo caso declinato comunque con una certa eleganza. La loro canzone forse non era la più bella, tecnicamente parlando. La giuria degli esperti aveva preferito la canzone di Annalisa, poi giunta terza, nelle serate precedenti il successo di Meta e Moro è stato determinato principalmente dal televoto.

Un tema importante ha comunque nobilitato i vincitori

La canzone è stata scritta dopo l’attentato di Manchester, durante il concerto di Ariana Grande, che ha provocato 23 morti e centinaia di feriti. Nel testo sono infatti citati alcuni dei luoghi oggetto delle azioni di morte dell’Isis, e il coraggio delle persone che vogliono riprendersi la vita nonostante tutto. Il titolo si ispira alla lettera scritta da Antoine Leiris, padre di un bimbo di 17 mesi, rimasto vedovo dopo aver perso la sua Hélène negli attentati parigini la notte del Bataclan. Lettera che è stata letta da Simone Cristicchi, l’ospite che ha affiancato i due nella serata di venerdì, all’inizio dell’esecuzione. Il tema sociale è ricorrente nelle canzoni dei due vincitori. Moro vinse undici anni fa tra le nuove proposte con il brano “Pensa”, che si aggiudicò anche il premio della critica, dedicato alle figure di Falcone e Borselino, mentre Meta ha trattato spesso la violenza domestica, come nel brano “Vietato Morire” presentato lo scorso anno.

Una delle caratteristiche di questo Festival, nel panorama degli interpreti, è stato l’alto numero di accoppiate

Oltre ai vincitori, Meta e Moro, che individualmente avevano ottenuto entrambi un podio, il primo lo scorso anno dietro a Gabbani e la Mannoia, Moro invece nel 2008 con “Eppure mi hai cambiato la vita”, hanno calcato il palco anche Enzo Avitabile con Peppe Servillo, Diodato con Roy Paci, Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico, Riccardo Fogli con Roby Facchinetti, in coppia dopo la scissione dei Pooh, oltre alla reunion dei Decibel con Enrico Ruggeri, dopo la partecipazione del 1980.

Una considerazione a parte va fatta sui presentatori. Baglioni non è un presentatore, lo si è visto

Non aveva certo i tempi dell’altro capitano coraggioso, Gianni Morandi, che ha condotto in prima persona due edizioni sanremesi del 2011 e 2012. Ha quindi scelto di passare in secondo piano, facendo la spalla agli altri due comprimari, affidandosi alla vitalità della Hunziker e al talento di Favino. Data per scontata la professionalità della conduttrice svizzera, che ha sempre azzeccato le sue presentazioni, da Zelig a Striscia, proprio l’attore romano è stata la vera rivelazione del Festival. Se erano note le sue qualità interpretative, la capacità di tenere i tempi televisivi, le doti canore e la naturalezza che ha dimostrato quando si è improvvisato ballerino hanno sorpreso i più. Un Favino che ha accompagnato Baglioni, ha scherzato abilmente con la Hunziker, ha legittimato la scelta fatta sulla sua persona dal Direttore Artistico.

Silvio Rossi




FESTIVAL DI SANREMO: ECCO COSA E' ACCADUTO NELLA QUARTA SERATA

di Christian Montagna

Un'altra puntata è terminata e non vedo l'ora di conoscere il vincitore di questo Festival 2015. Purtroppo quattro dei venti campioni in gara ieri sera hanno rinunciato alla finale. Una puntata condotta sempre meglio da Conti e le sue tre vallette che ha decretato la vittoria della categoria nuove proposte di Sanremo. Interessanti anche gli ospiti invitati da Conti ma, cominciamo per gradi a parlare delle vallette: Emma finalmente dopo quattro giorni è riuscita a scendere dalla temuta scalinata in modo decente ma terribilmente vestita; Arisa invece imitando forse la famosa Betty Boop con un look ed una pettinatura al quanto particolare raaggiunge Conti sul palco dopo essere guarita con i famosi anestetici dall'incidente al ginocchio che aveva ostacolato la sua partecipazione alla terza serata del Festival; Rocio invece sempre elegante ma insignificante si attesta ancora una volta la più bella della manifestazione. Gli ospiti che hanno colorato di allegria la serata invece sono stati: Antonio Conte che ha dichiarato di non lasciare la nazionale e che come tutti gli ospiti ha intonato la sua canzone preferita di Sanremo regalando poi le magliette della nazionale alle vallette e al conduttore; la bellissima centralinista di Sanremo, Virginia Raffaele ha riproposto un'esilarante scena comica con indiscussa bravura e non ha perso occasione di imitare la mitica Vanoni, suo pezzo forte. Scherzando con i componenti dell'orchestra e ironizzando sui personaggi storici della musica italiana, si è classificata a mio avviso come l'ospite più divertente di questo Sanremo. Momento toccante è stato quello dell'arrivo di Sammy Basso, un giovane 19enne affetto da progeria, la sindrome di invecchiamento precoce, protagonista di un documentario ed autore di un libro-diario sul suo viaggio negli Stati Uniti. Conti lo ha invitato a salire sul palco dalla platea dove era seduto con i suoi genitori e come tutti i super ospiti, anche Sammy ha scelto la sua canzone di Sanremo, "Con te partirò" di Bocelli. Sono tornati inoltre le ombre cinesi dei Pilobolus; Gabriele Cirilli con un monologo; Elena Sofia Ricci più bella che mai e visibilmente emozionata ha raccontato il suo ruolo di Suor Angela nella fiction campione di ascolti trasmessa su Rai 1. Spettacolare come sempre anche l'esibizione di Giovanni Allevi che sta sbancando le classifiche di mezzo mondo con le sue hits. E' il momento ora di parlare dei campioni di Sanremo: votati dal pubblico a casa con il televoto per il 40%, dalla giuria di esperti per il 30% e dalla giuria demoscopica per il 30%, si sono esibiti con le canzoni in gara al Festival. Sempre più bella l'esibizione di Annalisa e de Il Volo che a mio avviso dovrebbero contendersi la vittoria, ma si sa, a Sanremo non sempre vince la canzone migliore! Nonostante le condizioni di salute precarie, anche Raf, visibilmente debole in voce e in aspetto, si è riuscito ad esibire ieri sera sul palco con risultati affatto positivi. Eliminato infatti insieme ad Anna Tatangelo, Biggio e Mandelli e Lara Fabian non potrà accedere alla puntata di questa sera. Unico demerito a Carlo Conti nella gestione dei tempi e degli ospiti: visibilmente fuori orario, ieri sera ha trattato gli ospiti con una velocità incredibile liquidandoli dopo solo pochi secondi di apparizione sul palco! A questo punto, si sarebbero potute evitare alcune apparizioni visto che, si sa, a Sanremo i tempi volano!

 




FESTIVAL DI SANREMO: ECCO COSA E' ACCADUTO DURANTE LA TERZA PUNTATA.

di Christian Montagna
Vincente anche la terza puntata di questo Festival! Con ospiti divertenti, interpretazioni di cover storiche e sfide di nuove proposte, Rai 1 ieri è stata la rete più seguita dagli spettatori. Un pò lunga la puntata a causa anche della grande programmazione. forse forse poteva essere ridimensionata in qualche modo. Comincia in diretta dall'Ariston la sfida delle nuove proposte, quattro giovani di cui due immediatamente eliminati hanno premesso quello che è stato il grande spettacolo dei big. Venti canzoni magistralmente interpretate dai campioni in gara hanno fatto rivivere momenti emozionanti ormai divenuti soltanto un ricordo. Era tempo che la televisione italiana non trasmettesse uno spettacolo così bello.

Nonostante fossi partito criticando questo Festival, devo dire che quella di Conti è stata una vera e propria crescita dalla prima alla terza puntata. Peccato per queste benedette vallette che provano invano ad improvvisarsi conduttrici. Promossa soltanto Emma che con autoironia riesce a distogliere gli occhi critici del giornalista dal dramma che si sta vivendo. Nonostante Conti si fosse presentato al Tg 1 annunciando la probabile assenza di Arisa, purtroppo non è stato così. Arisa c'era, in pessima forma, con una pessima dizione ed un terribile outfit e si conferma la peggiore figura di Sanremo.

Ma soprattutto mi chiedo: perchè non riesce ad interpretare il copione magari facendo sue le parole da leggere? Una bambina a scuola che legge un testo di narrativa avrebbe fatto sicuramente meglio! Degno di lode l'intervento di Luca e Paolo sulle nozze omosessuali. Rendiamoci conto che dopo Conchita Wurst e il discorso di Luca e Paolo, questo Festival si classifica come il più friendly della storia! Seppure trasmesso dopo la mezzanotte, l'intervento non sarà sfuggito alle associazioni cattoliche che saranno corse in Chiesa a pregare e ad invocare una catastrofe naturale a Sanremo. E invece no, Luca e Paolo hanno dimostrato l'apertura mentale di questo Festival, degli autori e della produzione nonché naturalmente la loro. Non sono mancati però i problemi tecnici, oltre a quelli di Arisa nel confondere anestetico con antidolorifico, il microfono dei Saint Motel aveva deciso di non funzionare più. Non uno, non due ma ben tre ne sono stati cambiati prima di poter finalmente permettere al cantante di esibirsi! A momenti, ho temuto una rissa tra il fonico e il cantante palesemente infastidito dal problema tecnico. Simpatico anche l'intervento di Federico Paciotti che con una versione rock ha riportato alla luce "Nessun Dorma". A mio avviso senza alcun significato il collegamento di Samantha Cristoforetti dallo spazio tra l'altro registrato precedentemente! Molto bello anche l'intervento dell'attrice Vittoria Puccini intenta a promuovere la miniserie "L'Oriana". Sul palco dell’Ariston inoltre c'erano anche gli Spandau Ballet, band cult degli anni con 80, 25 milioni di dischi venduti nel mondo e 23 singoli in hit parade. Si tratta di un ritorno per il gruppo, sullo steso palco nel 1986 quando presentarono in anteprima il pezzo Fight for Ourselves e Stripped. Passiamo invece all'esibizione dei big che è stata una parte emozionante seppure infinita: trionfa Nek con "Se telefonando" di Mina pubblicato nel 1966 e si aggiudica il garofano ribattezzato "Cover". Al secondo posto si classifica Il Volo con "Ancora"; al terzo Marco Masini con " Sarà per te"; al quarto Moreno con "Una carezza in un pugno" e in ultima posizione i Dear Jack con "Io che amo solo te". Infine,permettetemelo di fare un grande elogio al padrone di casa che gasato più che mai dai risultati dell'Auditel, ha tenuto per tutta la serata la situazione sotto controllo!

 




FESTIVAL DI SANREMO, BOOM DI ASCOLTI PER LA SECONDA SERATA: 40,65% DI SHARE

 

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di Christian Montagna.

Sanremo – Carlo Conti starà festeggiando insieme ai suoi autori che per la seconda serata consecutiva hanno incassato il boom di ascolti. Sanremo che rispecchia un pò l'unità nazionale è stato visto da dieci milioni di telespettatori registrando il 40,65% di share. Soltanto nel momento della drag Conchita Wurst, il picco di share è arrivato al 53,21%. Il picco di telespettatori si è avuto invece alle 22.13 quando Biagio Antonacci stava terminando la sua esibizione con l’omaggio a Pino Daniele ed è stato di 13 milioni 259 mila. Dati impressionanti che fanno gioire la Rai che per Sanremo investe veramente tanti soldi. Giancarlo Leone direttore di Rai , infatti commenta così su Twitter i dati dell'auditel: "Dunque il #Sanremo2015 è nel cuore degli italiani".

Alle 20.45 di ieri ha avuto inizio la seconda puntata del Festival di Sanremo giunto alle sessantacinquesima edizione. Carlo Conti apre la gara delle nuove proposte senza le sue vallette per fortuna. Ma non cantiamo vittoria poiché alla prima esibizione dei big esce Arisa, antica più che mai, impacciata nella discesa delle scale e assolutamente fuori luogo con un abito che a momenti le fa scoppiare il petto. E' il momento poi di una Emma Marrone rivisitata in chiave di ballerina di tango. Certo, ha proprio il portamento di una ballerina di tango! Battute a parte, Emma è cosciente della sua poca eleganza e del suo accento terrone e rispetto alla prima serata è da dire che almeno sia riuscita a rilassarsi e a sorridere senza essere pedissequamente attratta da quel maledetto copione. Purtroppo anche ieri c'era lei: Rocio Munoz Morales. Non me ne vogliate ma di bellezze italiane anche superiori ne avevamo a bizzeffe! Rocio non parla bene la lingua italiana, tenta di accattivarsi il pubblico con i proverbi spagnoli e con un passo a due con l'ormai anzianotto Fabrizio Mainini al termine del quale scende giù la lacrima pro audience.

Cominciamo ad elencare però le cose belle di questa serata: innanzitutto Rocco Tanica dalla Sala Stampa dell'Ariston ci ha deliziati con le sue battute e la sua simpatica ironia. E meno male che c'era Rocco! I comici di questo Festival al momento risultano veramente un disastro: Siani che colleziona gaffe e Pintus che si lancia in un monologo disastroso a tratti privo di senso. Grande momento l'arrivo della bellissima Charlize Theron, la diva sudafricana è arrivata nel pomeriggio a Sanremo, si è prestata all'intervista di Carlo Conti con molta simpatia, ha apprezzato l'Italia e gli italiani e prima di tornare a casa è passata a ritirare il suo bell' assegno! Altro bel momento simbolo di un Festival innovativo è stato l'arrivo di Conchita Wurst che ha fatto impennare lo share: cantante degno di lode, con una voce che riesce ad emozionare anche i più duri. Non si capisce invece cosa sia venuto a fare Joe Bastianich. Molto bello inoltre il momento di Biagio Antonacci; chapeau per i Pilobolus; simpatici anche Luca Argentero e Claudio Amendola che per l'occasione hanno promosso il loro film in uscita; impacciati come sempre i campioni italiani che arrivano al Festival Javier Zanetti e Vincenzo Nibali. Devo dire che rispetto alla prima serata l'emozione si è fatta sentire meno, le conduttrici se così si possono chiamare, sono state più sciolte e meno impacciate. Forse forse di questo passo, la serata di sabato potrà essere un bello spettacolo peccato però che le canzoni risultino quasi tutte anonime! Al momento a rischio eliminazione sono andati Anna Tatangelo, Bianca Atzei, Moreno e Biggio e Mandelli. Ci risentiamo domani con la serata delle cover!

 




FESTIVAL DI SANREMO, SECONDA SERATA: LE PAGELLE DEI DIECI CANTANTI IN GARA

 

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di Christian Montagna


Nina Zilli– vestita come un personaggio dei quadri di Kandiskj, ricoperta di foglie d'oro finte, sono andato per curiosità a vedere quanti anni avessi. Sei giovanissima rispetto agli anni che dimostri, il look è assolutamente sbagliato, ti invecchia e ti imbruttisce. Hai una voce indubbiamente particolare e interessante ma la canzone che hai presentato a questo Festival mi è sembrata un pò la copia delle altre. Voto 5

Masini– ti prego Marco se proprio ci tieni così tanto a partecipare al Festival, cerca di costruire una performance meno datata. Hai cambiato il tuo look ma il genere e le parole delle tue canzoni sono sempre gli stessi! Vuoi sapere Che giorno è? Beh, è giunto il giorno che non ti presenti più con queste canzoni. Voto 4

Tatangelo– altro capolavoro scritto da Kekko dei Modà che con questo Festival si è arricchito, Anna bella come il sole ha cantato una canzone monotona senza giochi vocali che lei potrebbe ben fare. Un ritmo piatto ed una melodia troppo lenta per poter vincere questo Festival! Infatti, sei già andata a rischio eliminazione…Voto 6

Raf– resuscitato dall'oltretomba, visibilmente dimagrito, mi sono seriamente preoccupato per lui visto il suo stato fisico. Un outifit decente finalmente ma la canzone meglio non commentarla… Voto 3

Il Volo- una vera e propria scoperta questi tre ragazzi giovanissimi che si presentano come big a Sanremo. Intonati, interessanti, solari hanno presentato un brano melodico, orecchiabilissimo, solare e movimentato. La prima canzone dopo quindici concorrenti che non sembra una nenia funebre! Spero possano arrivare in finale e perchè no vincere pure… Voto 9

Irene Grandi- finalmente abbiamo scoperto la vera mamma di Emma Marrone. Con una camminata a mò di camionista è scesa dalle scale e ha cominciato a cantare una nenia deprimente e malinconica. Certo che gli anni passano ma per lei passano veramente troppo in fretta. Dopo anni di assenza dalle scene e dopo le pubblicità dei Tronky, l'ho ritrovata super invecchiata. Un outfit terribile che nemmeno al mercato poteva trovare. Voto 3

Lorenzo Fragola- sconosciuto era e sconosciuto è rimasto. Voto NC

Biggio e Mandelli– forse i due idioti non hanno capito il contesto in cui dovevano esibirsi. A momenti pareva fossero sul set dei loro film a recitare. Canzone tremenda, esibizione pessima, voce dei due decente ma troppa comicità…Naturalmente sono anche finiti a rischio eliminazione Voto 3

Bianca Atzei- sarà che io per questa donna provi un senso di ammirazione infinito ma la canzone di ieri, altro lavoro di Kekko dei Modà, mi ha colpito tantissimo. Quell' accento sardo misto alla grande estensione vocale, ai virtuosismi che solo lei è in grado di poter fare, ieri, mi hanno emozionato. Peccato però che il televoto non ti abbia premiato mettendoti a rischio eliminazione… Voto 9

Moreno– simpatico ma senza dubbio uno stile che con Sanremo ha poco a che vedere… Il rap come lo intende lui a mio avviso non è da Festival. Siamo lontanissimi dal mitico Rocco Hunt vincitore dei giovani dell'anno scorso anche lui rapper. Moreno a volte da l'impressione che qualcuno gli stesse strappando le corde vocali. La canzone è carina, ritmata ma non basta, il pubblico e la giuria infatti lo hanno messo a rischio eliminazione. Voto 6

 




FESTIVAL DI SANREMO, BOOM DI ASCOLTI: LA PRIMA PUNTATA SENZA INFAMIA NE LODE

di Christian Montagna
Erano le 21.14 di ieri sera quando la RAI trasmetteva la prima puntata del Sessantacinquesimo Festival di Sanremo. In diretta dal teatro dell'Ariston, Carlo Conti e le sue tre grazie hanno aperto la serata con un sorriso a cinquecento denti quasi a testimoniare la grande voglia di essere lì su quel palco. Sanremo però si sa è un'arma a doppio taglio, può dare inizio o può stroncare le carriere degli artisti, ed io personalmente ne avrei stroncate quattro di carriere ieri sera.Una serata "senza infamia ne laude" ma soprattutto senza bella musica! Per fortuna che c'è stato qualche ospite a movimentare la serata. Nonostante le critiche espresse dal pubblico in rete e dai giornalisti della sala stampa, la RAI ieri ha incassato un 49.34 % di share, quasi un milione di telespettatori in più rispetto all'anno scorso. Si, Carlo, capisco la gioia dei risultati ma non cantare ancora vittoria che sei soltanto alla prima e dubito che dopo la serata piatta che ci avete offerto ieri, stasera gli undici milioni di italiani tornino a guardarvi. Leone come è giusto che sia ha così commentato questi risultati "è il segno che il festival, Carlo Conti, il cast e soprattutto le canzoni hanno saputo intercettare i gusti del grande pubblico e mantenere e consolidare quel rapporto di forza tra il festival e il pubblico italiano". Mi spiace contraddirti Leone ma questo festival, sta già ricevendo critiche su tutti i fronti. A cominciare dall'inizio che è stato un vero e proprio disastro con ritmi lenti e dilatazioni di tempi accentuate.

Non può non essere naturale il confronto con predecessori che il festival lo hanno sempre portato oltre il copione ed oltre le tempistiche dovute. Carlo che il suo lavoro lo sa fare bene e lo sappiamo, ha dovuto combattere con l'incompetenza della belloccia di turno, della timida e monastica Rosalba e della biondina con la voce di Gianna Nannini appena sveglia. Con questi elementi neppure il migliore dei presentatori sarebbe riuscito nel suo compito. Mi sono chiesto più e più volte come mai tra tutte le presentatrici in gamba che ci sono in Italia a parlare dovessero essere proprio queste due…Per non parlare della Rocio che non è per nulla pervenuta. Emma e Arisa hanno pedissequamente rispettato un copione come quando la De Filippi presenta le telepromozioni; hanno presentato i titoli dei brani e i cantanti proprio come me che a cinque anni recitavo le poesie a Natale davanti ai parenti. Nulla contro il loro indiscusso talento musicale ma ecco, sarebbe stato meglio vederle come concorrenti. Anche quest'anno sul palco non c'erano i fiori, probabilmente vittime della spending review che ha tagliato anche i compensi alle vallette.

Può essere allora che si siano esibite in questo modo barbaro perché non sono state profumatamente ricompensate? Chissà… Per non parlare poi delle infinite pubblicità che hanno interrotto più e più volte la competizione: erano ovunque piazzate sullo schermo anche durante la manifestazione,è mancato poco che uscissero sul palco i commessi di "Acqua e Sapone" per sponsorizzare i prodotti! Per fortuna che c'erano Tiziano Ferro e gli Image Dragons che hanno leggermente risollevato le sorti di questa prima serata così come ha fatto Michael Bublé interpretato dal comico di Made in Sud. Al Bano e Romina, ahimè, siete stati davvero deludenti: ci hanno riportati negli anni del dopoguerra quando un'intera nazione li supportava e idolatrava, peccato però che adesso ci sia di mezzo Loredana e rassegnatevi comare, che l'affetto e l'amore che si dimostravano ieri su quel palco sono credibili quanto Renzi e Grillo a cena insieme amichevolmente. Ancora peggio invece l'esibizione del comico napoletano Alessandro Siani che con una stupida battuta ha rovinato l'intera performance e perfino l'omaggio a Pino Daniele con cui ha tentato di ingraziarsi il pubblico dopo la gaffe. Una volgarità e un'offesa gratuita che varcano i limiti della comicità e che da un festival nazionale dovrebbero essere escluse. Questa mattina grazie a lui però numerose testate giornalistiche hanno potuto argomentare i propri tabella con critiche e disprezzo verso Napoli. E quando mai! Un intervento assolutamente fuori luogo a mio avviso ma non nuovo a Sanremo è quello del dottor Pulvirenti, testimonial di Emergency nonché medico guarito dal virus Ebola. Scusatemi, ma con tutto il rispetto verso il dottore questo argomento a Sanremo non c'entra proprio per nulla!. Deludenti sono stati anche i dieci campioni che si sono alternati sul palco come aspiranti concorrenti del Grande Fratello durante la fase delle selezioni. Nessuno che abbia lasciato un segno con le canzoni proposte. Grandi voci, grande tecnica, grandi professionisti ma canzoni per nulla orecchiabili. Io ad esempio, sotto la doccia, proprio non la canterei la canzone di Di Michele e Coruzzi! Queste sono soltanto questioni di gusto personale ci mancherebbe, spero di potermi ricredere in queste altre puntate.

Per ora mio caro Sanremo posso dirti che NON SEI "FORTE FORTE FORTE", come direbbe la Carrà.




SANREMO, GRANDE SHOW O FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA?

L’opinione di Mario Torosantucci

Si è appena concluso il festival di Sanremo, come al solito fra mille polemiche. Le ragioni probabilmente sono suddivise più o meno equamente in tutte le parti, dalle quali sono arrivate le critiche. Questo, perché uno deve aver ben chiaro, da quale ottica osservare, e poi giudicare. È vero che i tempi cambiano, e quindi bisogna rinnovarsi, ma è anche vero, che si parla di un festival musicale. Il problema dell’ audience, che ovviamente si riflette sugli sponsor, condiziona come il solito, la direttiva organizzatrice dello spettacolo. Ora, bisogna decidersi, e mettere dei punti fermi. La RAI essendo pubblica, dovrebbe avere il dovere di essere educativa, essere molto attenta alla frammentazione delle spese e dei compensi,  relativi ai personaggi televisivi che occupano giornalmente gli spazi del piccolo schermo. Dico questo, perché poi si ha giocoforza, la necessità di avere grosse entrate finanziare, e quindi essere di conseguenza condizionati nello sviluppo dei programmi.

Tornando al festival di Sanremo, la domanda che ci si deve porre, è questa : Bisogna fare un grande show, spettacolo dispersivo, oppure ridare importanza a quella che è la vera ragione della manifestazione, cioè la musica. Io penso che la strada da percorrere, sia quella artistica musicale, magari con qualche intervento sporadico di altro genere, perché è importante ridare il giusto valore e spazio alla creatività musicale. Non è affatto vero che il pubblico si annoia con le canzoni. Infatti vari format televisivi, dimostrano esattamente il contrario. Ci si annoia quando manca la qualità. Ci si annoia, quando si percepisce la non perfetta regolarità nel selezionare e presentare gli artisti. Ci si annoia , e indispettisce, quando c'è l' odore di raccomandazioni, e di conseguenza di non aver portato al cospetto del grande pubblico, quei ragazzi che avrebbero meritato di più. Non possiamo distruggere le nostre radici, il paese del bel canto. Non dobbiamo seguire correnti, che non ci appartengono, e che non fanno parte del nostro DNA, solamente per questioni commerciali.

Mi auguro quindi, che si cambi rotta, che si torni alla nostra vera creatività italiana, famosa nel mondo, e che si dia nuova ed intensa visibilità a tutti i nuovi  talenti che la nostra nazione ,  fonte inesauribile, riesce a produrre.




FESTIVAL DI SANREMO: DOPO CARRA' E KESSLER CI SI ASPETTA TUTANKHAMON E CLEOPATRA

 

"Cara Lucianina volevo informarti che il contrabbando a Napoli si è estinto e che è giunta l'ora di smetterla con stereotipi negativi che hanno l'età di Franca Valeri e delle due sorelle Kessler messe insieme".

 

di Christian Montagna

Sanremo (IM) – Tre, due, uno sigla. Ha inizio la sessantaquattresima edizione del festival di Sanremo. Al timone per il secondo anno consecutivo Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Un inizio degno del famoso carnevale di Rio a giudicare dagli abiti della conduttrice che se ogni tanto pensasse prima di dar fiato alla bocca non farebbe alcun danno.Come ogni anno preceduto da mille critiche è arrivato il festival canoro che tiene incollata un'intera nazione davanti allo schermo.Quest'anno non è andata proprio così. E' subito caos: prima il sipario non si alza, poco dopo due lavoratori interrompono la lettura di Fazio in segno di protesta verso una nazione precaria. Che sia un revival delle edizioni passate di Baudo? Lascio a voi ogni considerazione, però una domanda mi sorge spontanea: come possono due lavoratori  che non ricevono stipendio da mesi pagare il biglietto di entrata all' Ariston e passare inosservati ai controlli di sicurezza fino ad arrampicarsi sulla balaustra? Mah! L'impressione iniziale dunque è quella di un festival lento e già visto, con colpi di scena già utilizzati in passato. Scenografia che lascia a desiderare, vitalità del conduttore che rasenta il melenso e cantanti in gara che di "big" hanno ben poco.

A cominciare dagli acuti ultrasuoni della ormai dimenticata Antonella Ruggiero. Ospiti della prima serata Raffaella Carrà e il suo visibilissimo play- back. Sono sincero, ho temuto per le sue articolazioni e per l'arrivo di un infarto imminente dopo la sua scalmanata coreografia. Unico momento di salvezza dello share l'ingresso di Yusuf Cat Stevens che ci ha fatto ricordare i bei momenti andati, ma andati proprio tanto tempo fa. Peccato che però a rovinare il momento ci abbia pensato Fazio con la sua intervista assolutamente impertinente. Come se non bastasse, la simpatica comica torinese non ha perso occasione per gettare fango sulla mia bella Napoli. Intervistando il pallanuotista Amaurys Perez, giocatore della squadra napoletana Acquachiara, ghi ha chiesto se preferisse fumare i suoi sigari cubani oppure le Camel di contrabbando.

Ebbene Lucianina volevo informarti che il contrabbando a Napoli si è estinto e che è giunta l'ora di smetterla con stereotipi negativi che hanno l'età di Franca Valeri e delle due sorelle Kessler messe insieme. Si sa, siamo permalosi. Proprio questi due personaggi sono state ospiti della seconda serata. Ora capisco che si festeggiano i sessantanni della televisione ma dopo Carrà, Kessler e Valeri chi saranno gli altri "giovani" ospiti? Non arriveranno mica Tutankhamon e Cleopatra sulla lettiga? C'è da aspettarsi di tutto perchè Sanremo è Sanremo! Scherzi a parte, c'è poco da ridere soprattutto perché i dati dello share forniti da auditel sono un disastro. Sono stati 8.926.000 gli spettatori che hanno assistito alla prima parte, con il 33,52% di share contro il 42,21% dell'anno scorso. Nella seconda parte gli spettatori sono stati 3.784.000 con il 37,59% di share contro il 49.03% dello scorso anno. La media ponderata della seconda serata è scesa di quasi nove punti rispetto allo scorso anno: ieri è stata di 7.711.000 spettatori con il 33,95% di share contro gli 11.330.000 e il 42,89% di share dello scorso anno.

Risultati così deludenti non si avevano da anni. L'ultima edizione funesta infatti fu quella del 2008 condotta da Baudo e Chiambretti che registrò dati simili. Spero che le sorprese, ma quelle vere, possano arrivare nelle prossime serate. Almeno dell'emozione del festival non ce ne private. E' uno dei pochi momenti celebri rimasti della televisione italiana.

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SANREMO FESTIVAL 2013, ANTEPRIMA DEI PROMO VIDEOSPOT DELLA LETIZIETTO E LE ANTICIPAZIONI DI FABIO FAZIO

[ LUCIANA LETIZIETTO PRIMO VIDEOSPOT SANREMO 2013 ]

[ LUCIANA LETIZIETTO SECONDO VIDEOSPOT SANREMO 2013 ]

[ LUCIANA LETIZIETTO TERZO VIDEOSPOT SANREMO 2013 ]

 

Redazione

Sanremo – Anticipazioni ed indiscrezioni sul prossimo Festival di Sanremo 2013, che andrà in onda dal 12 al 16 febbraio, le fornisce proprio il suo futuro conduttore:

Fazio ha pubblicato una foto sul suo profilo Twitter in cui su un foglio di carta è scritta la scaletta delle cinque serate a Sanremo. Nello schema scritto a mano sono evidenziate cinque colonne, ognuna delle quali indica ciascuna serata, e si evince che si vedranno nella serata di martedì sul palco solo 7 dei 14 big in gara e canteranno due canzoni; invece nella puntata di mercoledì si esibiranno gli altri 7 big e nella stessa serata si avvicenderanno sul palco dell’Ariston anche quattro degli otto giovani in gara. Giovedì invece sarà la volta delle esibizioni dei 14 big che stavolta proporranno un unico brano, la canzone più votata, e si assisterà anche alla performance degli altri 4 giovani.

Nella serata di venerdì si inaugurerà, probabilmente, la serata “Sanremo Story”: I big si esibiranno con una canzone che ha fatto la storia del Festival, portando sul palco dell’Ariston dei brani scelti dalla stessa direzione artistica di Sanremo 2013; inoltre si assisterà alla finale dei giovani. Sabato invece conosceremo il vincitore del Festival di Sanremo 2013.