FIDENE, RAPINA A MANO ARMATA IN UNA FARMACIA FERITI IL RAPINATORE E UN CARABINIERE IN BORGHESE

Redazione

Fidene (RM) – E’ finita in sparatoria con due feriti la rapina che si è consumata poco fa in una farmacia del quartiere Fidene. Secondo quanto si apprende da una prima ricostruzione, un uomo armato di pistola sarebbe entrato in una farmacia per rapinarla. Nel fuggire col bottino, l’uomo ha visto due carabinieri in borghese all’esterno dell’esercizio. Da lì, sono partiti colpi di arma da fuoco che hanno provocato il ferimento del rapinatore e di uno dei carabinieri. I due uomini sono stati soccorsi e trasportati in ospedale.

Nel dettaglio, il carabieniere è stato ferito al braccio, a una gamba e al mento, ed è stato trasportato in codice rosso al Policlinico Umberto I. Il rapinatore è stato ferito a un braccio, a una gamba, ai glutei e alla schiena, ed è stato ricoverato in stato di arresto al Sant’Andrea. A quanto si apprende, i due uomini non sarebbero in pericolo di vita.
Durante la sparatoria sarebbe poi rimasto ferito anche un cliente della farmacia. L’uomo, lievemente ferito a un piede, ha rifiutato il trasporto in ospedale ed è stato medicato sul posto.




ROMA, FIDENE: SPARA AD UN PUGILE E FA PERDERE LE SUE TRACCE, È MISTERO

di Angelo Barraco
 
Roma – “Roma spara la polizia risponde” potrebbe essere il nome adatto al muro d’omertà che si è creato dietro la sparatoria avvenuta il giorno di Pasqua, alle ore 12 circa, a Fidene, precisamente in Via Monte Serino. In quel luogo specifico è stata segnalata la presenza di un giovane raggiunto da colpi di arma da fuoco. Sul posto sopraggiungono gli agenti della polizia di Stato della Squadra Mobile del reparto volontari del Commissariato Fidere e hanno accertato che in quel posto vi era un giovane ferito sul fianco destro, identificato per Davide Centi, 22 anni, pugile di Roma, incensurato. E’ emerso che colui che ha sparato al giovane pugile si è dato successivamente alla fuga e ha fatto perdere le sue tracce. “Roma spara la polizia risponde”, la vittima è stata reticente nel dare informazioni in merito a quanto accaduto, stessa cosa per i presenti sul posto. Al momento non è nota nemmeno la dinamica e le motivazioni che hanno portato al ferimento del giovane. Il giovane è stato immediatamente trasportato all’ospedale Umberto I, rischia di perdere l’uso degli arti inferiori. Gli inquirenti stanno indagando su quanto accaduto. 



FIDENE, VIOLENZA SULLE DONNE: PUNTA LA PISTOLA ALLO STOMACO DELLA SUA EX DI FRONTE A DUE BAMBINI

Redazione

Roma – L’ennesima scenata, con tanto di insulti pronunciati alla presenza di due bambini in transito in strada e culminata con una pistola puntata allo stomaco della sua ex, è costata cara ad un 45enne.

L’uomo, con diversi precedenti di Polizia e già munito di avviso orale, è stato arrestato per rispondere di atti persecutori ed indagato per detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti.

La vicenda ha avuto il suo epilogo nel pomeriggio di ieri, quando la donna, abitante nella zona di Fidene, si stava recando a riprendere il loro figlio a scuola.

Fatti pochi metri, però, la donna è stata affrontata dal suo ex, che ha iniziato ad insultarla pesantemente noncurante della presenza di due bambini di passaggio, fuggiti via dopo aver assistito alla scena.

L’uomo ha continuato ad insultarla fino a spingerla contro un muro per poi, secondo quanto riferito dalla vittima, puntarle contro una pistola.

La donna, terrorizzata, è fuggita via appena ha potuto ed ha chiamato il 113.

Una pattuglia del Reparto Volanti si è recata immediatamente sul posto e ha cercato innanzitutto di tranquillizzare la donna che, una volta ripresasi, ha trovato la forza di raccontare agli agenti anni e anni di maltrattamenti, insulti e botte, subite ancor prima della nascita del loro figlio, episodi per i quali erano già state sporte diverse denunce presso il Commissariato Fidene – Serpentara.

L’episodio accaduto ieri, infatti, è risultato essere solo l’ultimo di una lunga serie, che ha già portato in passato a due arresti dell’uomo per stalking.

Avuto un quadro completo della situazione, gli agenti hanno fatto scattare le ricerche dell’uomo, rintracciato poco dopo in un bar di S. Lorenzo dai poliziotti del Commissariato di zona.

Nel corso del controllo effettuato nell’autovettura a lui in uso, sono state trovate diverse dosi di cocaina per un peso complessivo di circa 3,5 grammi.

Condotto poi presso il Commissariato Fidene – Serpentara, al termine degli accertamenti è stato arrestato. Atti persecutori e detenzione di sostanze stupefacenti al fine di spaccio il reato di cui dovrà rispondere all’autorità giudiziaria.

Proseguono le ricerche dell’arma che, secondo quanto riferito dalla donna, sarebbe stata utilizzata per rendere ancora più credibili le minacce.

 




FIDENE: SPACCIAVA FUMO IN UNA PIAZZOLA DI SOSTA

Redazione

Fidene (RM) – Nella tarda mattinata di ieri una pattuglia del Commissariato Fidene, durante il normale pattugliamento della zona, ha notato un’auto ferma su una piazzola di sosta in un tratto di strada a scorrimento veloce ed ha proceduto al controllo.

Alla richiesta di esibire i documenti della vettura il conducente è sembrato da subito piuttosto nervoso, poi ha aperto il cassetto portaoggetti lato passeggero per prendere quanto richiesto dagli agenti, tentando contemporaneamente di occultare qualcosa che sporgeva.

Ma lo strano movimento non è sfuggito ai poliziotti, che hanno chiesto l’ausilio di altre pattuglie e hanno deciso di fare un accertamento più approfondito.

L’uomo nascondeva in auto due sacchetti con, rispettivamente, 120 e 21 gr. di marijuana, appunto nel cassetto, e una busta con 210 euro in contanti nel vano della portiera lato passeggero, probabile provento dello spaccio.

T.F., 54enne italiano, è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacente.
 




ROMA FIDENE E CASILINO, 200 GRAMMI DI COCAINA SEQUESTRATI E TRE "DRIVING PUSHER" IN MANETTE

Redazione

Spacciavano cocaina a bordo della loro auto nella zona del Prenestino.

Due “pusher”, I.E. 32enne e G.B.27enne, entrambi albanesi e noti alle forze di Polizia   sono stati arrestati, dagli agenti del Commissariato Prenestino e Torpignattara per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente.

Nella serata di ieri, gli agenti hanno notato i due giovani che giunti a bordo di un’auto, dopo averla parcheggiata sono entrati in un bar. 

Insospettiti dal loro atteggiamento i poliziotti hanno deciso di seguirli all’interno del bar ma i due giovani, notata la presenza degli uomini in divisa, sono usciti dal locale subito dopo.

I poliziotti hanno quindi deciso di intervenire ed effettuare un controllo.

Inutilmente i due giovani hanno tentato di convincere i poliziotti che erano arrivati a bordo dei mezzi pubblici e di essere lì per una semplice passeggiata.

Gli agenti hanno infatti trovato nelle tasche dei pantaloni di uno dei due le chiavi dell’auto che avevano parcheggiato poco prima.

Una volta aperta l’autovettura, i poliziotti hanno scoperto in un vano segreto all’interno del cruscotto un involucro contenente trenta dosi di cocaina.

Sequestrata anche la somma di 250 euro, in banconote di piccolo taglio, trovata nelle tasche dell’altro giovane e provento dell’attività di spaccio.

Per i due è quindi scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Stessa sorte è capitata anche ad un altro spacciatore, arrestato nel quartiere Casilino.

E’ stata infatti la perquisizione domiciliare effettuata nell’appartamento di T.B. ,44enne cittadino di origini francesi, a portare gli agenti del Reparto Volanti al sequestro di circa 150 grammi di cocaina.

All’interno di una cassettina metallica nascosta nell’armadio della camera da letto, i poliziotti hanno infatti scoperto la sostanza stupefacente avvolta in un involucro di cellophane.

Nella stessa cassettina sono stati sequestrati  altri due involucri contenenti cocaina ed un sacchetto contenente sostanza da taglio oltre ad un bilancino elettronico di precisione.

All’interno di un borsello gli agenti hanno poi sequestrato un portafogli contenente circa 1000 euro in banconote di vario taglio.

Sono invece tuttora al vaglio degli investigatori, un’agenda sulla quale sono state annotate cifre di denaro e quantità di droga, ed anche due telefoni cellulari presumibilmente utilizzati dal pusher per mantenere il contatto con i suoi clienti.