FIRENZE, EX MODELLA UCCISA: IL MARITO HA FATTO "UNA CONFESSIONE STRAGIUDIZIALE"

di Angelo Barraco

Firenze –  Novità sul caso che riguarda l’omicidio dell’ex modella e sull’arresto del marito, accusato di omicidio. L’uomo non ha confessato l’omicidio davanti al gip, ma indirettamente lo ha fatto; pochi giorni  dopo la scomparsa di Irene Focardi, l’uomo ha detto alla vicina di casa che Irene era morta, che lui aveva cercato inutilmente di rianimarla e che tale circostanza era avvenuta pochi giorni prima. Il Gip ritiene tale avvenimento “una confessione stragiudiziale”. E’ riportato agli atti anche un altro episodio che risale al 2014, la circostanza riguarda l’esternazione di un pensiero su Irene che Davide Di Martino ha rivolto ad un compagno di cella, Di Martino ha riferito al compagno di cella che “l'avrebbe voluta ammazzare per averlo mandato in carcere”. Ricordiamo che  Il gip ha emesso l’ordinanza di arresto in carcere per gravi indizi di colpevolezza. Davide Di Martino, davanti al gip, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Durante le perquisizioni effettuate all’interno dell’abitazione dell’uomo sono stati trovati dei sacchi neri uguali a quelli in cui era stato trovato il cadavere. Al momento del rinvenimento, il cadavere aveva addosso i vestiti ad eccezione delle scarpe e un piumino grigio che non sono stati ritrovati. Irene Focardi scomparve il 3 febbraio da Firenze ed è stata ritrovata vicino casa sua domenica 29 marzo in un sacco nero. Negi ultimi giorni vi sono state delle novità ancora da accertare, ovvero, ci sarebbe un’altra scomparsa che potrebbe essere collegata alla scomparsa della donna. La scomparsa in questione è quella di Giancarlo Morelli, un uomo di 76 anni, scomparso nel 2012,  che abitava a pochi metri di distanza dalla casa di Irene Focardi. L’ipotesi del collegamento tra i due casi è stata avanzata dal figlio e da un amico della persona scomparsa. Il figlio e l’amico di Giancarlo Morelli, durante la trasmissione “Chi l’ha visto?”, hanno dichiarato che l’uomo aveva una relazione con una modella, l’ipotesi avanzata è che quella donna era proprio Irene Focardi.  L’uomo si trovava agli arresti domiciliari e stava scontando una pena a tre anni e nove mesi per violenza. Tale condanna deriva proprio dalle denunce esposte da Irene nei confronti dell’uomo.



FIRENZE, EX MODELLA UCCISA; IL MARITO RIMANE IN CARCERE

di Angelo Barraco

Firenze – Davide Di Martino, marito dell’ex modella Irene Focardi, rimane in carcere. L’ex modella, scomparsa il 3 febbraio a Firenze e il cui cadavere è stato ritrovato la scorsa domenica in un sacco nero vicino casa. Il gip ha emesso l’ordinanza di arresto in carcere per gravi indizi di colpevolezza. Davide Di Martino, davanti al gip, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Negi ultimi giorni vi sono state delle novità ancora da accertare, ovvero, ci sarebbe un’altra scomparsa che potrebbe essere collegata alla scomparsa della donna. La scomparsa in questione è quella di Giancarlo Morelli, un uomo di 76 anni, scomparso nel 2012,  che abitava a pochi metri di distanza dalla casa di Irene Focardi. L’ipotesi del collegamento tra i due casi è stata avanzata dal figlio e da un amico della persona scomparsa. Il figlio e l’amico di Giancarlo Morelli, durante la trasmissione “Chi l’ha visto?”, hanno dichiarato che l’uomo aveva una relazione con una modella, l’ipotesi avanzata è che quella donna era proprio Irene Focardi.  L’uomo si trovava agli arresti domiciliari e stava scontando una pena a tre anni e nove mesi per violenza. Tale condanna deriva proprio dalle denunce esposte da Irene nei confronti dell’uomo. Durante le perquisizioni effettuate all’interno dell’abitazione dell’uomo sono stati trovati dei sacchi neri uguali a quelli in cui era stato trovato il cadavere. Al momento del rinvenimento, il cadavere aveva addosso i vestiti ad eccezione delle scarpe e un piumino grigio che non sono stati ritrovati.



FIRENZE, EX MODELLA UCCISA: C'E' LA SCOMPARSA DI UN UOMO CHE POTREBBE ESSERE COLLEGATA A QUELLA DELLA DONNA

di Angelo Barraco

Firenze –  Vi sono delle novità sul caso che riguarda la morte di Irene Focardi, 43 anni, scomparsa dal quartiere fiorentino di Piagge il 3 febbraio scorso e rinvenuta cadavere in un sacco nero pochi giorni fa. Alla tragica scomparsa e morte dell’ex modella, ci sarebbe un’altra scomparsa che potrebbe essere collegata alla scomparsa della donna. La scomparsa in questione è quella di Giancarlo Morelli, un uomo di 76 anni, scomparso nel 2012,  che abitava a pochi metri di distanza dalla casa di Irene Focardi. L’ipotesi del collegamento tra i due casi è stata avanzata dal figlio e da un amico della persona scomparsa. Il figlio e l’amico di Giancarlo Morelli, durante la trasmissione “Chi l’ha visto?”, hanno dichiarato che l’uomo aveva una relazione con una modella, l’ipotesi avanzata è che quella donna era proprio Irene Focardi. Ricordiamo che per la morte di Irene Focardi è stato fermato il compagno Davide Di Martino con l’accusa di omicidio. Il cadavere è stato rinvenuto proprio vicino la casa di Di Martino in un fosso, domenica. All’interno del sacco nero, in cui vi era il corpo, c’erano anche dei calzini bianchi. L’uomo si trovava agli arresti domiciliari e stava scontando una pena a tre anni e nove mesi per violenza. Tale condanna deriva proprio dalle denunce esposte da Irene nei confronti dell’uomo. Durante le perquisizioni effettuate all’interno dell’abitazione dell’uomo sono stati trovati dei sacchi neri uguali a quelli in cui era stato trovato il cadavere. Al momento del rinvenimento, il cadavere aveva addosso i vestiti ad eccezione delle scarpe e un piumino grigio che non sono stati ritrovati. 



FIRENZE: PRESA LA BANDA DEI RAPINATORI CON BADANTI

di Angelo Barraco

Firenze –  Una banda di ladri, dieci persone di origine georgiana e bulgara con l’aiuto di due badanti usate come spie e complici, avrebbe commesso decine di furti in abitazioni nelle zone di Firenze, Sesto Fiorentino, Empoli, Vinci, Pontedera, Pisa e Genova. L’azione del furto avveniva secondo una tecnica denominata “lockpicking”, questa tecnica consiste nell’apertura di porte blindate con l’uso di chiavi alterate o grimaldelli. Le indagini sono scattate con un’intensa attività di pedinamento e di intercettazioni telefoniche e hanno avuto inizio nel mese di ottobre del 2014 quando uno uno dei ladri fu visto uscire da un Compro Oro di Empoli dove vi si era recato per far vedere dei gioielli, sicuramente per farli valutare. Dalle indagini è stato riscontrato che le due ”badanti spia” partecipavano ai colpi e per attigere informazioni sui futuri colpi si facevano assumere nelle abitazioni che più venivano svaligiate o si facevano dare informazioni da altre connazionali. Una notizia che è stata resa nota soltanto adesso è che quattro componenti della stessa banda furono bloccati nel mese di dicembre a Ventimiglia. Altri due malviventi invece sono ancora latitanti. Parte della refurtiva recuperata è stata restituita ai proprietari.




FIRENZE, GRANDI OPERE: 4 ARRESTI TRA CUI L'EX DIRIGENTE DEL MINISTERO ETTORE INCALZA

di Matteo La Stella

Firenze – Si contano 4 arresti ed oltre 50 indagati nell'inchiesta coordinata dalla Procura di Firenze, volta a tagliare le mani sporche che hanno gestito per anni gli appalti sulle grandi opere italiche. Le manette sono scattate per Ercole Incalza, super-dirigente del ministero dei lavori pubblici (ora consulente esterno), Sandro Pacella suo funzionario, e per gli imprenditori Stefano Perrotti e Francesco Cavallo. Nell'inchiesta figurerebbero anche nomi di politici che, secondo quanto appreso, non sarebbero esponenti di primo piano. I capi d'accusa contestati agli indagati sono di corruzione, induzione indebita, turbata libertà degli incanti e altri reati contro l'amministrazione pubblica. Le misure di custodia cautelare, eseguite dai Carabinieri del Ros dalle prime ore della mattina, si sono mosse tra Roma e Milano, coinvolgendo anche altre regioni dello stivale per controlli ad uffici pubblici e società riconducibili agli inquisiti. La corruzione nell'illecita gestione è, secondo la procura fiorentina gestita da Giuseppe Creazzo, un -”articolato sistema corruttivo che coinvolge dirigenti pubblici, società aggiudicatarie degli appalti ed imprese esecutrici dei lavori”-.

Ettore Incalza, considerato una figura di primissimo piano all'Interno del Ministero dei Lavori Pubblici, in cui ha militato per 14 anni, attraversando ben 7 legislature dal 2001 ad oggi, sarebbe il reggente del sistema delittuoso, supportato più e più volte dall'imprenditore Stefano Perrotti, a cui spesso e volentieri è stata affidata la gestione di appalti “truccati”,per lavori autostradali o ferroviari, dietro compenso.

Per quanto riguarda gli altri 2, Sandro Pacella è un funzionario del Ministero delle Infrastrutture, stretto collaboratore di Incalza e della sua “dottrina del malaffare”, mentre Francesco Cavallo è presidente del Cda di Centostazioni Spa, gruppo riconducibile a Ferrovie dello Stato. 

La scintilla che ha abbagliato la procura fiorentina, a cui è attribuita la paternità dell'indagine, proviene dagli appalti per l'Alta Velocità del nodo Fiorentino e per il sotto attraversamento della città. Da qui l'inchiesta si è allargata a tutte le maggiori tratte del centro nord Italia, per arrivare agli appalti sulle grandi opere toccate dal sistema, dalla Tav ad alcune opere per l'Expo di Milano.




FIRENZE, RAGAZZA CROCIFISSA: RINVIO A GIUDIZIO PER VITI

di Angelo Barraco
Firenze
– Per Riccardo Viti è stato chiesto il rinvio a giudizio dalla Procura di Firenze. Andrea Viti è un idraulico di 55 anni che è accusato di aver violentato e seviziato fino alla morte una prostituta di 26 anni di nome Andreea Cristina Zamfir. La giovane prostituta è stata trovata morta il 5 maggio del 2014 sotto il cavalcavia della A1. La ragazza era legata, crocifissa. Un episodio che ha scosso l’Italia e che per un attimo ha riportato nella mente degli italiani l’incubo del Mostro. Andrea Viti è accusato anche di altri cinque episodi di simili avvenuti tra luglio 2011 e marzo 2014 nelle zone di Firenze e Calenzano. Vi sarebbe anche un settimo episodio che inizialmente è stato attribuito al Viti, ma il pm Eligio Paolini ha chiesto l’archiviazione per quest’ultimo episodio. Il modus operandi delle azioni del Viti è uguale in tutti i casi; ovvero violenza esercitata verso un altro soggetto con la consapevolezza che il soggetto che aveva di fronte stava per morire, come nel caso di Andreea Cristina Zamfir. Questi episodi hanno fatto sobbalzare dalla sedia tutti coloro che ricordano le oscure vicende accadute proprio in quelle campagne toscane, dal 68 all’85, e hanno porre un quesito; che forse, sarebbe il caso di riesaminare i fatti del Mostro di Firenze, con l’ausilio delle nuove tecniche investigative e soprattutto intraprendere filoni di indagine non battuti all’epoca.




CHIANTI TERREMOTO: DUE SCOSSE TRA FIRENZE E SIENA

Redazione

Firenze –  La terra ha tremato intorno alle colline del Chianti. Secondo quanto rilevato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), una scossa di terremoto di magnitudo 2.1 e' stata registrata a 9,9 chilometri di profondita' nella zona del Chianti, tra le province di Firenze e Siena alle 5,49 di questa mattina. Un'altra scossa, questa volta di magnitudo 3.5 e' stata registrata all'1,09, localizzata sempre nel Chianti. Il sisma ha avuto ipocentro a 9,4 km di profondita' ed epicentro in prossimita' dei comuni di Barberino Val d'Elsa, Greve in Chianti, Impruneta, San Casciano e Tavarnelle in Val di Pesa. Non si segnalano danni a persone o cose. Nella stessa zona ieri era stata registrata una scossa di magnitudo 2.5 alle 15,37




FIRENZE, PROTEZIONE CIVILE LOGISTICA TRAPIANTI: AI VOLONTARI CONFERITO PRESTIGIOSO TITOLO

Redazione

Firenze – Il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci ha conferito ai Volontari del Nucleo Operativo di Protezione Civile – Logistica dei Trapianti, il titolo di Ambasciatori della Solidarietà della Provincia di Firenze nel mondo, "per aver fatto conoscere al mondo, attraverso la loro opera di volontariato, il miglior nome della nostra terra", questa la motivazione dell'onorificenza consegnata ieri a Firenze nella prestigiosa sala Luca Giordano in Palazzo Medici Riccardi, al Presidente del Nucleo Operativo di Protezione Civile Massimo Pieraccini, ed a tutti i volontari che ogni anno portano a compimento nel mondo un numero oscillante tra 500 e 600 missioni di trasporto di midollo osseo e cellule necessarie a poter realizzare altrettanti trapianti, e ridare così la vita a persone ammalate di leucemia. 

Nel corso dei venti anni di attività hanno portato a termine quasi 8500 missioni, consegnando il dono della VITA ad altrettante persone che ammalate, fiduciose attendevano il loro arrivo per riappropriarsi della loro normalità.

Alla cerimonia erano presenti oltre ai volontari del Nucleo Operativo di Protezione Civile col suo Presidente e fondatore Massimo Pieraccini, anche il vice Prefetto Annamaria Santoro dirigente dell'area Protezione Civile della Prefettura di Firenze, che ha sottolineato il brillante lavoro svolto da un'eccellenza dell'associazionismo Toscano, il consigliere regionale Giovanni Donzelli, che ha manifestato la sua stima ed il suo sostegno a questa organizzazione che fa un eccellente lavoro, il dott. Leonardo Ermini neo direttore del servizio Protezione Civile della Provincia di Firenze, il dott. Paolo Dolfi e la d.ssa Patrizia Verrusio del servizio Protezione del Comune di Firenze, il dott. Stefano Guidi direttore del centro trapianti di midollo osseo dell'ospedale Careggi di Firenze, che per primo ha utilizzato il Nucleo Operativo di Protezione Civile – logistica dei trapianti, per il trasporto di midollo osseo dall'ospedale tedesco di Essen al centro trapianti del nosocomio di Careggi, aprendo così la strada a quella che in anni di costante ed accurato lavoro sarebbe divenuta una delle eccellenze della nostra terra nel Mondo.

Il Presidente della Provincia di Firenze a margine della cerimonia ha dichiarato:
"Con 8.200 vite salvate e circa 70 volontari il Nucleo Operativo di Protezione Civile di Firenze Logistica dei Trapianti è una realtà così preziosa che ci rende orgogliosi di appartenere a questo territorio. Oggi, nella sala Giordano di Palazzo Medici, abbiamo conferito il titolo di “Ambasciatori della solidarietà della Provincia di Firenze nel mondo” a quei volontari che, ogni giorno, con generosità, impegno, determinazione e solidarietà salvano vite umane. 
Un gesto doveroso per ringraziare il Nucleo operativo dell’eccellente attività svolta e augurare a tutti i volontari ancora buon lavoro perché questa terra – che ha nel suo Dna una spiccata tradizione nel prestare servizio ai più deboli – ha tanto bisogno di loro".

Il presidente del Nucleo, Massimo Pieraccini ha ringraziato, il Presidente della Provincia per la sensibilità che l’istituzione ha avuto verso questa opera silenziosa ma particolarmente efficiente, i volontari del Nucleo Operativo, in particolari quelli che al momento della consegna dell’onorificenza si trovavavno in missione in terre lontane, come la California e difficili come Israele, ed ha affermato che questo riconoscimento riempie di orgoglio, ha ringraziato tutti gli anonimi generosi donatori ed i volontari e le loro famiglie che li supportano, creando una catena virtuosa di solidarietà silenziosa ma solida.

 

Il presidente del Nucleo Operativo, Massimo Pieraccini ha ringraziato il Presidente della Provincia e tutta l’Amministrazione per questo ambito riconoscimento che sarà di stimolo nel proseguimento con rinnovato entusiasmo della loro mission,  sottolineando come in venti anni di attività mai nessuna richiesta è stata rifiutata  e mai nessuna missione è stata fallita. Questo ci onora di appartenere a quella parte buona dell’umanità che ancora esiste, facendoci divenire una realtà affidabile che ha trovato credibilità anche in centri trapianti al di fuori del territorio nazionale, perché ha concluso Pieraccini, si diventa solidi solo se si è solidali! 




FIRENZE, ALLERTA EBOLA: ANTROPOLOGO RIENTRA DALL'AFRICA

Redazione

Firenze – Un antropologo, residente nel senese, di ritorno dall'Africa e' stato ricoverato nella notte appena trascorsa in isolamento all'ospedale Careggi di Firenze per essere sottoposto al test sul virus Ebola. Lo scrive oggi Repubblica, nella pagine di 'Firenze'. La notizia e' stata confermata dalla Regione Toscana. I prelievi effettuati sull'uomo per svolgere i test, sono stati inviati all'ospedale Spallanzani di Roma. I risultati dei test dovrebbero essere pronti per il primo pomeriggio di oggi




FIRENZE: FORTE GRANDINE IMBIANCA LA CITTA' E VERSILIA ARRIVA UNA TROMBA D'ARIA

Redazione

Firenze – Il maltempo si è fatto sentire in maniera molto forte in Toscana. Una bomba d'acqua si e' abbattuta su Firenze con forti venti e grandine. I chicchi sono nella maggior parte dei casi piu' grossi dei ceci, tanto che in pochi secondi hanno imbiancato la citta'. Molte le chiamate ai vigili del fuoco. Disagi in tutta la provincia di Firenze a causa del forte vento e delle grandinate.

Evacuate alcune scuole, allagamenti e cadute d'alberi. Gravi problemi al traffico in citta' e sulle strade di grande circolazioni Firenze-Pisa-Livorno e Autopalio. Danni risultano anche in Palazzo Vecchio e infiltrazioni nel museo di Santa Croce. Una tromba d'aria si sarebbe verificata nell'empolese.

Danni e disagi per il maltempo, questa mattina, in Versilia. Una tromba d'aria si e' abbattuta su Marina di Pietrasanta: il vento ha fatto volare sdraio, lettini e ombrelloni che ancora si trovano sulla spiaggia attrezzata della celebre localita' balneare e ha spostato alcune barche ormeggiate lungo il litorale. Problemi anche a Viareggio dove piogge, vento forte e grandine hanno paralizzato la citta' per oltre un'ora.

Le zone piu' colpite sono state quelle della Darsena, dove danni si sono registrati agli stabilimenti e dove le strade del quartiere del porto si sono trasformate in veri e propri fiumi d'acqua. Pioggia e vento hanno fatto cadere anche alcuni alberi nel tratto della statale Aurelia che attraversa la citta' e in alcuni quartieri periferici. Danni anche a causa dei tanti fulmini che si sono abbattuti sulla zona.




FIRENZE, DONNA SEVIZIATA E LEGATA TROVATA MORTA SOTTO CAVALCAVIA. SI PENSA AD UN NUOVO MOSTRO

di Alberto De Marchis

Ugnano (FI) – La donna trovata morta sotto un cavalcavia, lunedì 5 maggio 2014, ad Ugnano, tra Firenze e Scandicci,  ha ora un nome. Si tratta della ventiseienne Andrea Cristina Zamfir di origini rumene trovata nuda e legata ad un palo. E si fa sempre più concreta l’ipotesi di trovarsi di fronte ad un maniaco seriale. “Sicuramente è un maniaco, sicuramente si tratta di un maniaco seriale” Ha dichiarato alla stampa il sostituto Procuratore Paolo Canessa. A rafforzare la tesi del maniaco il ritrovamento di un’altra donna, fortunatamente viva, dello scorso marzo 2013.

La similitudine è legata la fatto che anche in questo caso  la vittima, una prostituta rumena di 46 anni, era stata legata, seguendo identico rituale macabro, per poi essere stuprata e rapinata di tutti i suoi averi. Prenderebbe quindi sempre più corpo, la pista di un “serial killer delle prostitute”. Infatti la zona in questione è frequentata durante le ore notturne, da svariate donne che si prostituiscono. 

Nel frattempo anche la Procura di Prato ha avviato le indagini, che sembrerebbero portare alle medesime conclusioni del maniaco seriale. Sarebbero, infatti, almeno quattro gli episodi di violenza verso prostitute, verificatisi in quella zona dal 2009 fino all’inizio di quest’anno. Oltre a un altro caso  del dicembre 2006, quando alcune persone notavano una donna vagare in evidente stato confusionale nei pressi del camposanto di Ugnano con i polsi legati. La donna, che poi risultò una giovane tossicodipendente di nazionalità italiana, raccontò di aver subito maltrattamenti e violenze da parte di un uomo che avrebbe usato un bastone e dell’acido.