FORMIA: SETTE GIORNI DI GRANDE TEATRO

Redazione

Formia (LT) – Entra nel vivo il calendario di eventi promossi dall’amministrazione comunale nell’ambito del programma “Formia Estate 2014”. Due grandi eventi, sette serate. Protagonista la Compagnia Teatrale “Costellazione” che torna nella città d’origine dopo le fortunate esperienze sui palcoscenici d’Europa.

 Weekend tra storia, teatro e letteratura al Cisternone romano di Castellone dove venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 luglio torna a grande richiesta “Motel Inferno” – Variazioni sul V Canto della Divina Commedia. L’evento, inserito nella rassegna “I luoghi dell’arte” promossa dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con “ATP Calliope”, mira a bissare il grande successo di pubblico ottenuto lo scorso giugno quando la rivisitazione del poema dantesco attirò centinaia di persone nel suggestivo scenario del Cisternone. La regia è dei fratelli Roberta e Roberto Costantini, aiuto regia di Marco Marino. Dodici attori e due ballerini in una performance di grande fascino evocativo che nel mantenere intatto il senso profondo del canto, ne esalta la musicalità, i cori, gli assoli vocali e corporei. Lo spettatore è un novello Dante, accompagnato da Virgilio nella sua discesa al centro del mondo, nel cuore del vizio, tra demoni e anime, in bilico tra dramma e grottesco, sferzato dalle grida dei dannati ed emozionato dal racconto di Paolo e Francesca che incede straziante sulle note di un tango argentino. L’ingresso è gratuito, dalle ore 20 alle 23.40 (ultimo ingresso). Ingresso ogni venti minuti per turni di massimo quindici persone. Per prenotazioni chiamare al numero 320-8132622 dal lunedì al sabato dalle ore 17.30 alle 20.30.

Il programma prosegue alla Corte Comunale con quattro serate di teatro accompagnate da degustazioni di prodotti tipici locali. La Compagnia Teatrale Costellazione porta in scena due testi che hanno già incontrato un vasto consenso di pubblico e critica, tanto in Italia quanto all’estero.

Il 31 luglio e il 1 agosto alle ore 21.30 (ingresso 10 euro) va in scena “Io sono l’acqua”, con testo di Rosamarina Caputi e Mauro Mazzetti. Regia di Roberto Costantini, disegno luci Marco Marino, con protagonista la straordinaria Sabrina Marciano. La piece ha fatto incetta di premi al Festival Tuttiscena conclusosi i primi di luglio al Teatro della Cometa di Roma. In settembre rappresenterà l’Italia nella finale del “Festival Internazionale Faces without masks 2014” che si terrà a Skopje in Macedonia. E’ uno spettacolo originale e intenso in cui l’acqua è l’elemento dominante. Un Giano bifronte che può dare vita e morte, dissetare e travolgere, soffocare e far riemergere ricordi, pensieri, parole. Un’intensa Sabrina Marciano prende fiato e racconta. Perché il silenzio non scenda sulla memoria e non interrompa la ricerca della verità. Una donna che piange, ride, ricorda, afferma e smentisca, canta, abbraccia la propria bara come fosse una boa di salvataggio e danza con un manichino come fosse un amante. Oltre la soglia del monologo, in un dialogo continuo con oggetti e ombre. Un tessuto di voci, figure, silenzi e respiri nel quale il corpo, i suoi movimenti, la sua gestualità, si fanno narrazione, ritmo di scena, tempo della sua storia interiore.

Chiusura il 2 e 3 di agosto alle 21.30 (ingresso 10 euro) con “La cattedrale”, liberamente ispirato a Notre Dame de Paris di Hugo e alla “Opera da tre soldi” di Brecht, con drammaturgia e regia di Roberta Costantini e l’aiuto regia di Marco Marino. L’opera ha vinto il Premio Drago d’Oro V come Miglior Spettacolo 2014. E’ stato il terzo miglior spettacolo al Festival Internazionale Apostrof 2014 di Praga e finalista per l’Italia ed Europa con standing ovation al Festival Internazionale “Neata 2014” di Porvoo in Finlandia. Attori proteiformi che mutano d’aspetto e ruolo evidenziano un mondo di finzione, falsità, convenienza, in cui imperversano l'accattonaggio morale e la pochezza etica, così pericolosamente specchio della quotidianità odierna. La regista sottrae la narrazione alla centralità forzata del personaggio di Quasimodo per restituirla a quella coralità che ben rappresenta l'universalità delle grandezze e delle miserie dei vari personaggi di Hugo su cui agisce Ananke, il Destino. Nella scena scarnificata, popolata di metallo, introduce elementi anacronistici all'interno di un'ambientazione letteraria storica. 

Lo spettacolo teatrale "La Cattedrale", legato alla 1° Edizione del Concorso “ritrAtti – visioni teatrali 2013”, presenterà nei foyers della Corte Comunale una mostra grafico/pittorica composta dai dieci elaborati, primi classificati del Concorso, di altrettanti artisti del territorio Sud Pontino che hanno sintetizzato, tramite il proprio talento, l'esperienza scenica dello spettacolo.

Fiore all'occhiello la collaborazione con l’artista Marco Lorenzetti, autore dell'illustrazione della locandina dello spettacolo, che annovera tra le sue opere l'illustrazione de "La storia de I Promessi Sposi", riscritto da Umberto Eco, e "La storia di Gilgamesh", riscritto da Yiyun Li, pubblicati rispettivamente nel 2010 e nel 2011 da Biblioteca di Repubblica-L'Espresso.




FORMIA: SI INAUGURA IL NUOVO TEATRO

Redaione
Formia (LT) – :Il 20 ottobre alle ore 18:00 sarà  inaugurato il “Nuovo Teatro di Formia” dedicato a Vittorio Foa disegnato da Luca Ruzza con Laura Colombo, Daniela Dispoto e Paola Proietti.
L'Auditorium Vittorio Foa rappresenta l'ultima realizzazione della Open Lab Company design studio. Ha una capienza di 280 posti ed uno stage di 10 x 10 mt.
E' composto da una sala teatrale con gradinata retraibile, uffici, magazzini foyer + caffetteria e un ampio garden esterno. Tutti i materiali utilizzati sono certificati secondo le recentissime norme europee. La struttura è costata 600.000,00 euro incluse le imposte, la progettazione le opere di urbanizzazione e tutte le dotazioni tecnologiche interne (luci, fonica, quintaggi, etc). Sono stati costruiti 800 mq in tempi record.
E' purtroppo rimasto chiuso cinque anni per la cecità  di una amministrazione comunale che non lo ha considerato utile per la comunità  formiana. Dopo le elezioni del 2013 il nuovo sindaco Sandro Bartolomeo ha messo nel  programma la sua apertura come uno dei primi atti concreti della nuova amministrazione.
La struttura è stata realizzata con il contributo della Regione Lazio e del Comune di Formia.
 




FORMIA, VA IN SCENA DON ALONSO QUIJANO DETTO IL BUONO

Redazione

Formia – Al centro della scena un grande letto sormontato da uno scrittoio e antichi libri, codici cavallereschi delle antiche sagre; Miguel de Cervantes Saavedra è intento a scrivere le ultime pagine del suo romanzo “el ingegnoso hidalgo don Quijotte de la Mancha”,  forse ispirato dalla sua avventurosa esperienza esistenziale, forse ispirato dal desegaňo storico che investiva la sua terra di Spagna e che lascerà un’impronta fondamentale nelle sue opere.

Domenica 24 Marzo alle 18:00 in scena al Teatro Remigio Paone quello che è stato definito un Don Chisciotte “esile ma che sazia", una figura letteraria storica ma sempre nuova.

Cervantes compone in una nuova dimensione narrativa con forme fabulatorie spregiudicate e realistiche; “don Quijotte” sarà considerato il primo romanzo moderno e diverrà un modello di ispirazione per la futura letteratura.

L’azione scenica si svolge intorno a quel letto, luogo dell’ultima scrittura, dell’ultima tenzone contro la Dama Nera che cerca e forza per la conclusione del romanzo e, in un ritmo confuso fra realtà e finzione scenica, lo scrittore finisce per identificarsi col suo personaggio condividendone l’unicità, l’anarchia e la storia.

Le tre fantesche, che assecondano e deridono il vecchio signore, mettono in  scena la scrittura del romanzo e l’eccentricità del cavaliere, inconsapevoli che la follia è la chiave di tutta la storia, la strada da percorrere per sfuggire alla delusione degli uomini che fanno svanire nella realtà l’immaginazione e la possibilità di identificarsi con essa.

Il libro si chiude al capitolo settentaquattro e il vecchio scrittore lo consegna al futuro lettore consapevole che il suo cavaliere contiene la forza di un sogno.

Grazie alla scrittura, alla regia e all’interpretazione di Ferruccio Padula, il Laboratorio teatrale istrio – la scuola dei mestieri, si propone come un tramite divulgativo, capace di una delicatezza drammaturgica e un'incisività interpretativa dei suoi componenti che collaborano a sfoltire, in modo congruo e con inaspettata ironia, il volume di un capitolo della letteratura che si dovrebbe conoscere a prescindere, senza scusanti.