FROSINONE, SMOTTAMENTI VIADOTTO BIONDI: FULMINI E SAETTE TRA COMUNE E REGIONE

Redazione

Frosinone – E' gravissima la situazione di dissesto idrogeologico nella collina che costeggia il viadotto Biondi, a Frosinone. L'ultima frana si è verificata a marzo e ha letteralmente spazzato via parte della strada. Il 28 agosto in serata, con il forte maltempo, ci sono stati altri due smottamenti proprio vicino all’ascensore inclinato. Da circa cinque mesi ormai, si attendono gli interventi per mettere in sicurezza la collina. La Regione ha finora speso circa 20 mila euro per le verifiche di sorta. 

Il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, ha deciso di donare le chiavi di legno della citta’ al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, in segno di protesta per i mancati interventi di messa in sicurezza del costone.  “Ad eccezione delle comunicazioni arrivate al Comune di Frosinone circa l’installazione di alcuni inclinometri e lo svolgimento di alcuni sondaggi – dice Ottaviani – , la nostra amministrazione e la cittadinanza non hanno ancora il piacere di conoscere se esiste un impegno di spesa effettivo commisurato alla gravita’ del problema. Per questo – ironizza il sindaco – in segno di riconoscimento, domani donero’ al presidente Zingaretti le chiavi della citta’, che possono essere al massimo di legno e non certo di metallo pregiato”.

Immediata la risposta del presidente della Commissione Bilancio Bruschini, il quale rispedisce tutto al mittente e parla di strumentalizzazione politica: ''E' fin troppo evidente che il sindaco Ottaviani non perde occasione per strumentalizzare qualsiasi vicenda e per sacrificare all'altare della battaglia politica gli interessi generali dei cittadini di Frosinone. Va respinta al mittente la provocazione della consegna delle chiavi di legno al Presidente Zingaretti, in merito ai lavori sul viadotto Biondi, che costituisce uno strappo istituzionale mai visto in precedenza.

L'amministrazione Zingaretti ha fatto tanto in questi primi mesi per l'area di Frosinone, come mai e' avvenuto in precedenza, ed il Sindaco di Frosinone non puo' fare finta di nulla per meri interessi di parte politica''. Lo dichiara il Presidente della Commissione Bilancio della Regione Lazio, Mauro Buschini. ''Il Sindaco Ottaviani, del resto, non e' nuovo a simili atteggiamenti come abbiamo visto anche per la delicata vertenza della Multiservizi dove cercava di scaricare sulla Regione Lazio scelte e decisioni di competenza della sua amministrazione comunale, e sulle giunte precedenti. Sulla vicenda Multiservizi, a differenza di quanto non ha fatto il Sindaco di Frosinone, la Regione ha proposto un percorso, se ne e' fatto garante e ha offerto la disponibilita' per l'impiego di risorse al fine di salvare i posti di lavoro. Come pure il Sindaco Ottaviani dovrebbe riconoscere l'impegno della Regione Lazio su una questione cosi' complessa come quella del rilancio economico ed occupazionale dell'area industriale ciociara attraverso 80 milioni di euro di risorse destinate allo sviluppo, fatto mai avvenuto prima d'ora. In merito alla vicenda del viadotto Biondi , interessato da un vasto movimento franoso, il Sindaco Ottaviani dovrebbe sapere che la Regione sta lavorando ad una soluzione strutturale definitiva e non tampone, come probabilmente preferirebbe, per ripristinare l'arteria stradale e rimuovere le condizioni di rischio che affliggono tutto il versante a monte e a valle del viadotto.

Se Ottaviani, peraltro, avesse svolto un lavoro di monitoraggio e prevenzione su una zona sottoposta gia' in passato a fenomeni franosi, visto che in base alla legge regionale il Sindaco e' individuato come Autorita' locale di Protezione Civile, il versante interessato dalla frana recente avrebbe potuto ricevere maggiori attenzioni dalla sua amministrazione comunale. Il Sindaco di Frosinone ha la memoria corta e vorremmo ricordargli, ad esempio, i disastri che la destra ha combinato in Ciociaria negli anni passati come nella sanita' quando proprio lui era membro del Cda del'Asp.

Cosi' come l'atteggiamento di mera battaglia politica portato avanti da Ottaviani nell'assemblea dei sindaci sulla sanita' quando e' stato bocciato l'atto aziendale proposto dall'Asl ed il Sindaco di Frosinone pensava di mettere per iscritto, in un documento da far approvare, che si trattava di una bocciatura dell'amministrazione regionale''.

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FROSINONE, MESSA IN SICUREZZA DELLA FRANA

Redazione

Frosinone – A seguito della frana verificatasi su un lato del viadotto Biondi, che ha portato alla chiusura al traffico veicolare e pedonale dell’arteria stradale, l’amministrazione comunale si è prontamente attivata mettendo in campo una serie di interventi atti a rendere sicura l’intera area interessata dal movimento franoso. Tenendo ovviamente conto dei mezzi e dei fondi attualmente a disposizione, in particolare, ci si è sin da subito attivati per mettere in sicurezza il costone collinare e la zona della stazione a valle dell’ascensore inclinato.

Il Comune, ovviamente, alla luce della gravità dei fatti si è già adoperato per ottenere lo stato di calamità naturale in proporzione all’evento.

“E’ opportuno sottolineare – ha dichiarato il sindaco Nicola Ottaviani – che in fase di emergenza, pur avendo attivato una serie di richieste a livello regionale, già nella giornata di venerdì, non potevamo certo attendere le risposte operative per la prossima settimana. Abbiamo quindi dovuto assumere una serie di provvedimenti con le connesse attività tecniche, assumendoci direttamente la responsabilità e la direzione delle operazioni a valle della frana. Abbiamo anche escogitato la soluzione tecnica del by-pass con tubazioni di cemento nel letto del fiume Cosa, per evitare l’esondazione nella parte bassa del capoluogo. Abbiamo chiesto se vi fossero soluzioni alternative, ma in assenza di indicazioni certe, siamo stati costretti ad assumere questa decisione. Le autorità regionali hanno convenuto con noi che quella del by-pass era di fatto l’unica soluzione possibile, condividendo la bontà della scelta. Dobbiamo ringraziare il lavoro estenuante portato avanti dall’ingegner Ciavolella, dall’architetto Noce, dall’architetto Acanfora, dall’ingegner Dello Russo, dal geologo Spaziani, dal geometra Desiato, dal responsabile della protezione civile Marazzi, dai dipendenti comunali, dalla Multiservizi e dalle imprese locali che per tutta la notte tra venerdì e sabato e in quella tra sabato e domenica non hanno smesso un attimo di affiancarci nelle operazioni di messa in sicurezza della frana. A questo punto dobbiamo soltanto sperare che le precipitazioni atmosferiche previste per oggi non pregiudichino gli enormi risultati ottenuti”.

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