FRASCATI, VENDEMMIA 2014: POSITIVA NONOSTANTE IL MALTEMPO

 

La Regione Lazio ha concesso l’autorizzazione alla riduzione di mezzo grado del titolo alcolemico delle uve destinate al Frascati Dop , il cui vino commercializzato dev’essere minimo 11,5 gradi, esclusivamente per questa vendemmia 2014.

 

di Chiara Rai

Frascati (RM) – Mentre quest’anno le uve destinate a diventare Frascati Doc partiranno da un prezzo minimo di 45 euro al quintale registrando un aumento del 30 per cento rispetto al 2013, la direzione Agricoltura della Regione Lazio ha concesso l’autorizzazione alla riduzione di mezzo grado del titolo alcolemico delle uve destinate al Frascati Dop, il cui vino commercializzato dev’essere minimo 11,5 gradi, esclusivamente per questa vendemmia 2014. Intanto il Consorzio di Tutela Denominazioni Vini Frascati fa sapere, oltre all’annuncio del prezzo “fermentato” delle uve, che questa vendemmia “si connota di buona qualità” pur a fronte di una difficile annata climatica: “E’ una vendemmia difficile per tutta Italia – dice il presidente del consorzio Mauro De Angelis – ma non è mancata la fortuna e chi ha lavorato in maniera professionale. Sebbene si parli di “uve fragili”, qualora il tempo continui ad assisterci, il Lazio ne uscirà con un più che discreto risultato e quindi se il tempo sarà nostro alleato, credo che il Lazio ne uscirà bene”. Il quantitativo del Frascati ormai si attesta tra gli 80 / 85 mila ettolitri, sono dati buoni per la commercializzazione e negli ultimi anni si è registrato un aumento delle uve di circa il 40 per cento, “il mercato farà poi da equilibratore – conclude De Angelis – siamo moderatamente soddisfatti e auspichiamo che questa ritrovata soglia di equilibrio metta in condizione più di qualcuno di valorizzare o reimpiantare qualche vigneto”. In merito al mezzo grado alcol emico in meno richiesto, De Angelis dice che si tratta di una sorta di prassi: lo chiedono per stare sicuri ma non lo hanno quasi mai utilizzato. A proposito del mercato, una grande cantina come Fontana Candida, pensare che oggi il 40% di tutto il Frascati porta il suo brand, recepisce questo aumento come “naturale” in quanto a fronte di una “scarsità di offerta” sostiene l’enologo della cantina Mauro Merz “i prezzi delle uve destinate alla produzione di questo vino, aumentano”. Nel frattempo le stime di Assoenologi per il lazio confermano un buon andamento produttivo in particolare per i Castelli Romani con una previsione di un 10 per cento in più rispetto al 2013. Per le varietà bianche precoci per la produzione di vini tranquilli, si prevede un leggero ritardo della raccolta: bisognerà attendere la fine di settembre. Le uve rosse precoci verranno presumibilmente raccolte in questi giorni di metà settembre. Per tale tipologia di vini si prevedono livelli qualitativi interessanti, sia per la concentrazione dei polifenoli che per la sintesi degli aromi sulle bucce.