Frascati, ospedale: attesi risultati positivi dalle nuove misure di riorganizzazione

 

Red. Cronaca

FRASCATI (RM) – Nella mattinata di lunedì 3 aprile 2017, il Commissario Straordinario del Comune di Frascati, dott. Bruno Strati, e il Direttore Generale della ASL Roma 6, dott. Narciso Mostarda, si sono recati in visita istituzionale all’ospedale San Sebastiano Martire di Frascati. Il motivo era di testimoniare l’attenzione delle istituzioni, che sono maggiormente interessate alla tutela della salute della comunità locale, al personale che è impegnato quotidianamente ad assicurare assistenza ai cittadini che ricorrono alle cure ospedaliere.

Il Commissario Strati ha voluto personalmente visitare gli spazi dell’Ospedale ed esprimere gratitudine agli operatori sanitari, medici, infermieri, personale di assistenza e funzionari della Asl Roma 6, per l’opera che quotidianamente prestano. "Sono convinto – ha aggiunto il Commissario Straordinario – che le nuove misure di riorganizzazione messe in atto dalla nuova Direzione Generale produrranno risultati molto positivi, anche grazie allo spirito di massima collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Il presidio ospedaliero di Frascati è un centro che deve essere sempre più valorizzato e continuare ad esere un punto di riferimento per i servizi sanitari dei Castelli. Ho visto tanta professionalità e ambienti accoglienti e confortevoli, ingredienti fondamentali, per dare la migliore risposta ai pazienti in termini di qualità e di efficienza"

"Oltre che testimoniare la vicinanza dell’Azienda, sono qui per ringraziare personalmente tutti quegli operatori, infermieri, medici, tecnici e operatori di supporto, i quali, nonostante le difficoltà che incontrano ogni giorno, assicurano ai nostri cittadini prestazioni di alto profilo tecnico ed umano – ha affermato il dott. Narciso Mostarda -. Siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà che l’intera rete dei servizi ospedalieri della nostra Azienda incontra, ma nondimeno, non posso che registrare come tutto il personale di assistenza esprima una passione ed una dedizione veramente encomiabili".

Alle domande rivoltegli dai presenti, il Direttore Generale Mostarda ha risposto ricordando che "l’ospedale di Frascati è stato già oggetto di importanti interventi strutturali che ne hanno migliorato sensibilmente il confort alberghiero a vantaggio dei cittadini utenti, e altro verrà realizzato nei prossimi mesi. Non nascondo che per quanto riguarda le risorse umane, pur nella consapevolezza delle criticità specifiche, abbiamo finalmente invertito la rotta, perché oggi è più facile, rispetto ad un recente passato, attingere a nuove risorse professionali in sostituzione di quanti sono andati in quiescenza o, purtroppo, sono affetti da malattie lunghe e complesse. Il processo di implementazione del personale – ha continuato il dott. Mostarda – è comunque molto impegnativo e faticoso e, pure avendo ottenuto, con grande sforzo ed impegno, le autorizzazioni regionali alle assunzioni, talvolta non riusciamo ad acquisire la disponibilità di quei professionisti che avrebbero titolarità ad essere assunti nelle diverse articolazioni di questo importante nosocomio. Ringrazio ancora una volta tutti gli operatori perché mostrano di avere consapevolezza di queste difficoltà e, nonostante la stanchezza per i significativi carichi di lavoro che debbono sostenere, continuano con ostinata abnegazione ad assicurare il loro qualificato contributo all’erogazione di prestazioni assistenziali di primissimo ordine".
 




FRASCATI: IL SINDACO VISITA L'OSPEDALE SAN SEBASTIANO MARTIRE

Redazione
Frascati
– Nella mattinata di ieri, mercoledì 9 luglio 2014, il Sindaco di Frascati Alessandro Spalletta ha visitato il Polo Ospedaliero del San Sebastiano Martire di Frascati, incontrando il Direttore Sanitario Prof. Michele Di Paolo e il Primario del reparto di Medicina e Patologia Prof. Claudio Puoti. Nel corso dell’incontro, voluto per discutere delle problematiche inerenti il San Sebastiano Martire, il Sindaco ha ribadito il suo impegno nel voler migliorare le condizioni dei reparti ospedalieri, lavorando per questo in sintonia con la Giunta Comunale e i Consiglieri delegati. Insieme con i vertici del San Sebastiano Martire, il Sindaco Spalletta ha poi visitato il Pronto Soccorso e i reparti di Cardiologia e Ortopedia, incontrando anche la dott.ssa Milvia Chiavarini, Capo Servizi dell’Ospedale, gli operatori e i capisala, rimanendo positivamente colpito dai nuovi locali posti al secondo piano del secondo padiglione, già pronti per essere usati.
 




FRASCATI, EMERGENZA CHIUSURA SERVIZIO PSICHIATRICO: IL COMMISSARIO PALUMBO TELEFONA AL SINDACO

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Nota del Sindaco Stefano Di Tommaso:

Frascati (RM) –  «Nel pomeriggio di mercoledì 16 gennaio, ho ricevuto una cordiale telefonata da parte del Dott. Filippo Palumbo, Commissario ad acta per la Sanità della Regione Lazio, nella corso della quale il Commissario, da me contattato in merito alla vicenda del SPDC, mi ha garantito un serio interessamento da parte della Regione Lazio per evitare la chiusura del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura del l’Ospedale “San Sebastiano” a causa dell’insufficiente dotazione di personale.

Al Dottor Palumbo ho ribadito come la  chiusura del Servizio Psichiatrico di Frascati provocherebbe grandi difficoltà per i pazienti e i loro familiari nel trovare un posto letto in una realtà metropolitana cronicamente afflitta dal soprannumero, il conseguente stazionamento a tempo indeterminato nel Pronto Soccorso e trasferimenti in servizi psichiatrici lontani.

Nel SPDC del San Sebastiano vengono ricoverati pazienti provenienti dalla Asl Roma B (X Municipio) – che da sola determina un carico di lavoro pari a circa il 40% sul totale degli interventi a Frascati – e dai Distretti H1 e H3 della Asl Roma H, per un bacino di utenza di circa 400.000 persone. Altro dato preoccupante è che in questo territorio i posti letto invece di essere 42 sono solo 15!

Ritengo inaccettabile che vengano ridimensionati ulteriormente strutture e servizi che riguardano la Psichiatria, dove negli ultimi anni si è perso oltre il 30% del personale in servizio con la conseguente impossibilità di garantire i livelli essenziali di assistenza anche nei fondamentali servizi territoriali. A tale proposito, il Dottor Palumbo ha sottolineato come una delle priorità d’intervento sia proprio a favore dei servizi psichiatrici».  

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FRASCATI OSPEDALE SAN SEBASTIANO: DAL 1 FEBBRAIO CHIUDE IL SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA

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Redazione

Frascati (RM) – In merito alla decisione della Direzione Generale dell’Azienda Usl Roma H di chiudere il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale “San Sebastiano” di Frascati, il Sindaco Stefano Di Tommaso ha dichiarato:

«Ho appreso con estrema preoccupazione della nota inviata alla Regione Lazio dal Commissario Straordinario dell’Azienda Usl Roma H Prof. Claudio Mucciaccio e dal Direttore Sanitario della stessa Azienda Dott. Vittorio Amedeo Cicogna, nella quale, a causa della cronica carenza di personale, si dispone – come recita la lettera – “la sospensione della attività del reparto SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, ndr) dell’Ospedale di Frascati con decorrenza dal 1 febbraio 2013, in modo da garantire, almeno, il funzionamento di quello di Albano”.

L’immobilismo mostrato ancora una volta dalla Regione Lazio sui delicati temi della Sanità ha prodotto questa sofferta decisione dei vertici della Roma H, che avevano più volte segnalato agli uffici regionali ed alla struttura Commissariale la gravissima condizione di carenza di personale medico nei reparti SPDC di Frascati e Albano.

A distanza di due mesi dalla paventata chiusura, sottolineo l’assoluta inadempienza della Regione Lazio a dare una concreta risposta  alle motivate e giuste richieste – a seguito di una forte mobilitazione – nei confronti dei Sindaci dei Distretti interessati (H1 H3, X Municipio), delle Associazioni dei familiari, dei sindacati e degli operatori. Purtroppo, soltanto utilizzando personale reperito presso altre strutture territoriali, che ringrazio per l’encomiabile impegno,  si è riusciti a garantire per questo lasso di tempo il funzionamento, seppure ridotto, del servizio, ma la situazione è ormai divenuta insostenibile.

Una sorta di “disastro annunciato” al quale la Regione Lazio non ha saputo far fronte, come sottolineato nella lettera del Commissario e del Direttore Sanitario della Roma H: “Con nota del 20/11/2012 prot. n. 100479 questa Direzione segnalava peraltro agli uffici regionali che era evidente come tale soluzione, sguarnendo ulteriormente altri servizi, anch’essi carenti di personale, non avrebbe potuto essere mantenuta per un lungo periodo ma aveva il solo obiettivo di consentire l’auspicabile intervento delle altre Amministrazioni sia nella ridefinizione dei bacini di utenza e nella afferenza della popolazione proveniente dal X Municipio di Roma, sia nella possibile concessione di deroghe al blocco delle assunzioni in modo da poter rispettare, presso i reparti di che trattasi, gli standard di personale fissati dalla stessa Regione Lazio con DCA n. 90/2010”…. A tali innumerevoli segnalazioni non seguiva alcun provvedimento che modificasse le gravi carenze denunciate”.

Infatti, occorre prendere atto – e lo sottolineo con forza – che, dopo due mesi, la Regione Lazio non ha provato a trovare la benché minima soluzione ad un problema così impellente ed importante.

La chiusura del Servizio Psichiatrico di Frascati provocherebbe grandi difficoltà nel trovare un posto letto in una realtà metropolitana cronicamente afflitta dal soprannumero, il conseguente stazionamento a tempo indeterminato di pazienti nel Pronto Soccorso e trasferimenti in servizi psichiatrici lontani. Nel Servizio Psichiatrico dell’Ospedale San Sebastiano vengono ricoverati pazienti provenienti dalla Asl Roma B (X Municipio) – che da sola determina un carico di lavoro pari a circa il 40% sul totale degli interventi a Frascati – e dai Distretti H1 e H3 della Asl Roma H, per un bacino di utenza di circa 400.000 persone.

È ineludibile che la Regione Lazio prenda coscienza della necessità di potenziare – e non chiudere – i Servizi Psichiatrici. Nel Lazio ci sono circa 60.000 persone con sofferenza mentale e a tutt’oggi il numero dei posti letto per l’urgenza è meno della metà di quanto previsto dalla Legge, circa 200 posti contro i 500 previsti dagli standard nazionali. Ma la cosa ancora più grave è che nel nostro territorio i posti letto invece di essere 42 sono solo 15! Se tagli devono essere fatti questi non devono assolutamente riguardare la Psichiatria, dove negli ultimi anni si è perso oltre il 30% del personale in servizio, con la conseguente impossibilità di garantire i livelli essenziali di assistenza anche nei servizi territoriali.   

Torno a chiedere alla Regione Lazio, investita fin dallo scorso marzo della questione e che – ribadisco ancora – a tutt’oggi non ha dato alcuna seria risposta nell’affrontare la situazione critica di questo momento, di mettere il Servizio Psichiatrico di Frascati nelle condizioni di continuare a svolgere una funzione essenziale e irrinunciabile per i pazienti e per le comunità locali.

Mi sono nuovamente attivato cercando di entrare in contatto con il Dott. Filippo Palumbo, Commissario ad Acta e nei prossimi giorni – insieme ai Sindaci del distretto Roma H1 e H3 e al Presidente del Municipio Roma X – individueremo ancora iniziative, anche eclatanti, per impedire la chiusura del servizio. Saremo accanto alle associazioni dei familiari dei malati in questa battaglia di civiltà, contro l’indifferenza di chi dovrebbe garantire un importante servizio e un diritto fondamentale».




FRASCATI, EQUIPE MEDICA ASSOLTA DALL'ACCUSA DI OMICIDIO COLPOSO

Chiara Rai
Assolta un’ equipe di medici dell’ospedale San Sebastiano di Frascati perché il fatto accaduto  ad un uomo morto di ulcera, a seguito di una serie di operazioni chirurgiche nel 2006, non costituisce reato. Lo ha sentenziato ieri al Tribunale di Velletri il Gup Ilari. Un’udienza accesa dove i familiari di S.A. residente nei pressi di Frascati deceduto all’età di quarantacinque anni a causa di un ulcera duodenale si aspettavano di sentire una sentenza di condanna che in qualche modo potesse colmare il dolore della grossa perdita subita. Il fratello della vittima, quando è stata pronunziata la formula di assoluzione, ha iniziato ad urlare, “allora il morto chi ce l’ha messo?” ripeteva. Il giudice lo ha espulso dall’aula. “La perizia del dottor Tommaso Bocchetti – dice l’avvocato Massimo Ionà, difensore di quattro medici –  evidenzia che l’equipe ha tenuto una condotta corrispondente alle regole dell’arte medica. E’ finito un incubo che ha colpito dei professionisti“. Sono otto i medici che hanno subito il processo: Cioccio, Lania, Cerulli, D’ascenzio, Lisi, Bussi, Pesciarelli e Ginevri. Ecco i fatti: S.A. colpito da ulcera è stato operato all’ospedale di Frascati per due volte, le sue condizioni non sono migliorate, anzi l’uomo continuava ad aggravarsi tanto da venire trasferito in terapia intensiva presso l’ospedale di Anzio. Lì, dopo quattro giorni, è stato operato ma ciononostante è morto poco dopo l’intervento. Il pm Travaglini ha accusato l’equipe medica di omicidio colposo: avrebbero potuto rioperare l’uomo per la terza volta a Frascati senza farlo trasferire ad Anzio e la terza operazione fatta tempestivamente, secondo il pm, gli avrebbe salvato la vita. Questa volta però, non si è trattato di malasanità.