Gallicano nel Lazio, una sfida elettorale tra “ex” e volti nuovi

Gallicano nel Lazio, poco più di sei mila abitanti, vede in campo i candidati a sindaco Marcello Accordino ( ex primo cittadino) con la civica Liberi, il medico Fabio Bertoldo con Gallicano nel Cuore, l’ex sindaco Danilo Sordi con Rigenerare Gallicano insieme, Gianluca Caratelli con AmiAmo Gallicano.




Gallicano nel Lazio, Palozzi: "L'amministrazione spaccata sui migranti"


GALLICANO NEL LAZIO – “Apprendiamo del terremoto politico in atto nel Comune di Gallicano nel Lazio, dove il sindaco Accordino ha presentato le dimissioni in seguito alla spaccatura politica con la maggioranza Pd sul tema dell’accoglienza migranti. Reputiamo molto grave che una amministrazione municipale possa dividersi su una questione sociale così delicata, che richiederebbe peraltro la massima condivisione con la comunità locale e, quindi, una grande collegialità nelle decisioni. Principi e concetti, perfettamente interpretati invece dalla consigliera comunale, Lucia D’Offizi, che ha sempre operato per il bene del paese, chiedendo al governo Accordino un dialogo trasparente e democratico. Dialogo e confronto venuti oggi a mancare nella maggioranza comunale e che, a ben vedere, sta il portando il Comune a una preoccupante instabilità amministrativa. Auspichiamo adesso che il sindaco Accordino con responsabilità e coerenza non ritiri le dimissioni. Noi siamo pronti a costruire un percorso politico, condiviso e aperto, che possa rimettere la comunità di Gallicano al centro dell’attività di governo”. Così, in una nota, il coordinatore FI Provincia di Roma, Adriano Palozzi, e il vice coordinatore vicario FI Provincia di Roma, Giuseppe Agostara.




Gallicano nel Lazio: manette ai polsi per due rapinatori dell'ufficio postale

 

Red. Cronaca

GALLICANO NEL LAZIO (RM) -I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Palestrina, in collaborazione con i Carabinieri della Stazione di Gallicano nel Lazio, a seguito di articolata attività investigativa, hanno dato esecuzione a due misure cautelari in carcere nei confronti di due uomini italiani, emesse dal Tribunale di Tivoli su richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati di rapina aggravata e sequestro di persona in concorso.


In particolare, la mattina del 6 agosto 2016, presso l’ufficio postale di Gallicano nel Lazio,  due uomini italiani, con accento siciliano, travisati con cappellino a visiera ed armati di pistola, dopo aver aspettato l’arrivo del direttore per la disattivazione dell’allarme, sotto la minaccia di pistole,  sono entrati nei locali delle poste legando con fascette di plastica mani e piedi degli impiegati, si sono fatti poi aprire cassaforte e bancomat asportando circa 50.000 euro in contanti, per fuggire subito dopo a bordo di una Renault.


L’indagine dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Palestrina e del locale comando Stazione, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno permesso di risalire però in breve tempo agli autori del grave reato attraverso minuziosi accertamenti, analisi di celle e tabulati telefonici, escussione di persone informate sui fatti nonché delicata attività informativa nel territorio. In particolare, a seguito di un accurato sopralluogo sul posto dopo la rapina, sono state acquisite le immagini dell’impianto di videosorveglianza, provvedendo a diramarle a tutti i comandi d’Italia per l’identificazione degli autori.

 

Grazie ad un approfondita ricerca sulle banche dati, uno degli autori, il cui volto era stato ben ripreso per alcuni istanti dalle telecamere, è stato riconosciuto, e grazie al confronto antropometrico eseguito dal RIS di Roma, si è arrivati alla certezza circa la sua identità. Il secondo rapinatore è invece stato identificato attraverso un’attività più complessa posta in essere dai militari del nucleo operativo i quali, nell’esecuzione di alcune perquisizioni nella giurisdizione di competenza ed incrociando i dati emersi dall’analisi dei tabulati e celle telefoniche, sono riusciti ad individuare una ragazza di un comune vicino Gallicano nel Lazio che quel giorno aveva avuto a che fare con i due rapinatori subito dopo la commissione del grave fatto. Ricostruendo i fatti,  i due rapinatori,  per trovare rifugio e sfuggire alle immediate ricerche delle forze dell’ordine, quella mattina, dopo la rapina, avevano cercato rifugio presso l’abitazione di un’amica di un cugino dei due. La stessa però, che li ha ricordati “agitati” quella mattina ed a bordo di una Renault, li aveva congedati subito senza comprendere cosa avessero commesso poco prima. Attualmente i due rapinatori si trovano nel carcere di Siracusa dove erano detenuti per altra causa.

Le indagini continuano per accertare altri eventuali correi e reati commessi con lo stesso modus operandi.
 




Gallicano nel Lazio: sequestra per 8 giorni il compagno seviziandolo e picchiandolo selvaggiamente

Red. Cronaca

GALLICANO NEL LAZIO (RM) – La scorsa notte, i Carabinieri della Stazione di Gallicano nel Lazio hanno arrestato un cittadino italiano, romano classe ’95, per sequestro di persona aggravato e continuato, violenza sessuale aggravata e lesioni aggravate, per aver segregato all’interno del suo appartamento, per 8 giorni – un uomo classe ’48  con cui intratteneva una relazione sentimentale – seviziandolo e picchiandolo selvaggiamente. Intorno alla mezzanotte della scorsa serata, un 35enne romano, preoccupato per le sorti del suo vicino di casa di Roma, che non vedeva e sentiva da giorni, si è recato in caserma dai Carabinieri, dando l’allarme, poiché aveva saputo dall’inquilino dell’uomo, che questi poteva essere proprio a Gallicano, dove era stato invitato a casa del compagno per trascorrere del tempo insieme e poi raggiungere il mare.

 

Il 68enne e il 21enne intrattenevano una tormentata relazione sentimentale da circa un anno e attraversavano un momento di profonda crisi, proprio perché il giovane aveva un’indole molto violenta, era possessivo, geloso e manesco, tanto che il 68enne, già nell’ottobre del 2015, lo aveva denunciato ai Carabinieri per le minacce subite. Denuncia poi ritirata a causa delle incalzanti minacce di ritorsioni che l’uomo subiva, ma che l’uomo sottaceva ai carabinieri. Tuttavia, il 68enne nei giorni scorsi aveva accettato l’invito del compagno per il periodo di Ferragosto; partito da Roma con un furgoncino, era arrivato a Gallicano per chiarire e definire il loro rapporto burrascoso. Una volta all’interno dell’abitazione, con la scusa di dovergli consegnare un regalo, l’aguzzino conduceva l’anziano amante all’interno della camera da letto dove, sferrandogli due pugni – uno al volto e l’altro alle costole – lo riduceva in breve a uno stato di sudditanza psicologica e fisica, emersa con chiarezza dalla successiva denuncia della vittima.


Il ragazzo trovava soddisfazione nel veder l’uomo soffrire  mentre infieriva sul suo corpo, arrivando anche a spaccargli un bicchiere di vetro in testa.
Il malcapitato, veniva denudato e costretto a consumare rapporti sessuali contro la sua volontà, a subire minacce e violenze; da ultimo, come estrema umiliazione inflittagli, è stato obbligato a togliersi la dentiera che l’aguzzino ha spaccato con un mattone davanti ai suoi occhi. Poi, veniva privato del suo telefono cellulare e obbligato a non chiedere aiuto se avesse voluto salvare la propria pelle.
Per giorni l’uomo è stato costretto ad urinare in un recipiente posto ai piedi del letto e sfamato solo con pochi alimenti, tanto che al momento della liberazione, oltre a palesare lesioni e tumefazioni, era anche denutrito e svestito.

I Carabinieri, dopo aver rintracciato il domicilio del criminale, grazie all’aiuto del proprietario di casa e dell’inquilino della vittima, irrompevano all’interno dell’abitazione, riuscendo a sfondare la porta, che il 21enne aveva bloccato con un grosso divano e alcuni mobili. All’interno, i Carabinieri trovavano l’aguzzino che bloccava la vittima, trattenendola per il collo. Il Comandante della Stazione di Gallicano nel Lazio iniziava una mediazione con il sequestratore e, dopo essere riuscito a dissuaderlo, i Carabinieri riuscivano a bloccarlo e a liberare il 68enne. Il sequestratore è stato arrestato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria della Procura di Tivoli; successivamente il GIP di quel Tribunale ne disponeva gli  arresti domiciliari. La vittima soccorso e sottoposto alle cure sanitarie, veniva riscontrato affetto da trauma cranico, contusioni multiple al naso,  alla  parete addominale, al braccio sinistro e al ginocchio destro.               
 




GALLICANO NEL LAZIO: LO SCANDALO DEL CIMITERO "FATTO IN CASA"… COMUNALE

 

LEGGI ANCHE: GALLICANO NEL LAZIO, CIMITERO IN ODORE PD: 120 MILA LOCULI PER 6 MILA PERSONE. CONSEGNATO IL DOSSIER ALLE AUTORITA'

 

di Cinzia Marchegiani

Gallicano nel Lazio (RM) – Una nebulosa alquanto articolata, tra atti, delibere e consigli comunali che hanno solo alimentato immensi sospetti in merito al progetto cimiteriale del Comune di Gallicano nel Lazio di cui l’Osservatore d’Italia aveva già approfondito la situazione. "L’ecomostro”, così ribattezzato da tutte le associazioni, aveva scatenato il totale disappunto per un’opera maestosa che si intende mettere in cantiere.

Il camposanto da 120 mila loculi troverebbe posto in località Passerano, dove sempre la stessa amministrazione di Gallicano nel Lazio era intenzionata, e forse lo è tutt’ora, a realizzare anche la Centrale a Biogas, che disterebbe, quest'ultima, solo 400 metri dalle abitazioni di Valle Martella a Zagarolo.

Il dossier consegnato alle istituzioni. I consiglieri comunali Mario Galli Capogruppo “Progetto Comune”, Fabrizio Betti “Progetto Comune” e Lucia D’Offizi Capogruppo “PDL” del Comune di Gallicano avevano portato a conoscenza delle Autorità, un corposo dossier, inviato esattamente un anno fa – 23 giugno 2014 – chiedendo alla Guardia di Finanza, alle cariche istituzionali dei Governi italiano ed europeo, alle Procure di Tivoli, Roma, Napoli e Lazio, a tutti i gruppi consiliari della Regione Lazio, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, alla Regione Campania, al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri Regione Lazio, di Palestrina, Gallicano nel Lazio, oltre alla Questura di Roma, di verificare gli atti che sovrastano questo progetto faraonico.

Verifiche e presunti conflitti d’interesse.
La vicenda della realizzazione di un cimitero comprensoriale nel Comune di Gallicano nel Lazio, ancora risulta alquanto complessa e fotografa una nebulosa e a tratti una pittoresca gestione amministrativa, tanto che sono state presentate due interrogazioni, una al Regione Lazio, l’altra in Parlamento. Il nostro giornale aveva già riportato e messo a conoscenza dell’opinione pubblica la ”particolarità” emersa da questo progetto che si vuole portare a compimento nel comune di Gallicano nel Lazio in un polmone verde a ridosso di Roma, che cementificherebbe 63 ettari di campagna romana.

La singolare coincidenza che emergeva dai documenti resi noti dai consiglieri di opposizione riguardava le notizie ottenute da risultanze di visura camerale, dove il socio di maggioranza di una delle imprese facenti parte dell’ATI proponente il progetto, precisamente la AET srl, risultava essere l’Avv. Gianni Veroni che, all’epoca della citata delibera di Giunta 32/2013, ricopriva la carica di Presidente del Consiglio Comunale di Gallicano nel Lazio, nonché consigliere delegato al reperimento risorse investimenti pubblici/aspetti legali inerenti all’urbanistica e locale segretario del PD.

Interrogazioni Regionale e Parlamentare. Troppe domande sono rimaste ad oggi senza risposta, tanto che sono state presentate due interrogazioni una alla Regione Lazio dello scorso 24 giugno 2015 a firma dei consiglieri del M5S, Denicolò, Porrello e Perilli. Ed un’interrogazione con risposta scritta al Parlamento presentata l’11 giugno 2015 dagli onorevoli Daga, Terzoni, De Rosa, Segoni, Busto, Mannino, Zolezzi, Frusone e Vignaroli indirizzata al Ministro dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, al Ministro dell'Interno.

L’interrogazione parlamentare ripercorre la storia del progetto del cimitero comprensoriale da 120mila loculi, attraverso un project financing che prevede un investimento iniziale di circa 50 milioni di euro (primo stralcio) per un totale di circa 160 milioni di euro, da realizzare nella tenuta Agro-Patrimoniale di Passerano per una superficie di 60 ettari, che sorgerà sulla tenuta agricola di Passerano sottoposta a vincolo ambientale dalla Regione Lazio, considerata l'ultimo polmone verde alle porte di Roma Est, pezzo di rilevanza storica dell'Agro Romano.

I firmatari fanno emergere come mal si comprende l'opportunità di stravolgere la naturale vocazione agricola e zootecnica di un territorio costruendo un cimitero di 120 mila loculi per un paese che conta, a malapena, 6 mila abitanti. Ma non solo, perché nell’interrogazione viene sollevato il passaggio cruciale (riportato anche dal nostro giornale) che a proporre la colata di cemento che sottrarrà 60 ettari di verde ai mille della tenuta di Passerano è un'associazione temporanea d'impresa (Ati) nella quale figura anche l'AET Srl di cui diviene socio di maggioranza il 19 marzo 2013 Giovanni Veroni, all'epoca Presidente del Consiglio comunale di Gallicano nel Lazio, che ha proposto al Comune di costruire con capitale privato, il mega cimitero in cambio di una concessione trentennale, con l'obiettivo di recuperare l'investimento attraverso i ricavi di gestione, come scritto nel bando di gara, "derivanti dalle future vendite", in sostanza la cessione dei loculi.

I ministri interrogati vengono messi a conoscenza, qualora non lo fossero, di questa oscura vicenda, e viene chiesto loro se non ritengano opportuno assumere iniziative al fine di valutare che il progetto di cui in premessa non sia in contrasto con la presenza di vincoli di carattere ambientale, paesaggistico, idrogeologico e per la tutela dei beni di interesse culturale, anche alla luce dello straordinario valore del Castello di Passerano, una fortezza del XIV secolo appartenuta a famiglie patrizie romane, ma dell'area archeologica di Gabi, con il tempio di Giunone Gabina, nonché di altri ritrovamenti archeologici e studi che rendono la zona particolarmente ricca di storia. Inoltre nel testo si chiede anche se sia stato acquisito nel procedimento di approvazione del progetto di project financing il parere delle amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistica, territoriale e della salute dei cittadini così come previsto dalla legge n. 241 del 1990.
In fondo nel Dossier spedito dai consiglieri di opposizione del Consiglio comunale di Gallicano nel Lazio chiedevano di svelare il mistero….. “per il quale l’attuale maggioranza – in continuità con la precedente, essendo sempre gli stessi identici amministratori a decidere – ha nel realizzare un progetto che andrebbe a stravolgere irrimediabilmente un territorio tutelato da vincoli cogenti, che va contro gli esiti di un Consiglio comunale straordinario aperto, che viene assunto con procedure amministrative poco chiare e trasparenti e che determina una movimentazione di denaro e capitali non in linea con le disponibilità di una piccola comunità di 6 mila abitanti, quale è il comune di Gallicano nel Lazio (il progetto, una volta completato, comporterebbe la realizzazione di 120.000 loculi cimiteriali, su un’area espropriata di oltre 60 ettari, per un valore complessivo dell’investimento di 160 milioni di euro)".


Si attendono dunque risposte dalle Istituzioni su una vicenda che resta ancora avvolta da un assurdo silenzio istituzionale. A tal proposito l'Osservatore d'Italia invierà il presente articolo all'Autorità Anticorruzione per vedere se almeno questo organo deputato all'analisi degli appalti e alla verifica del loro corretto iter riesca a sciogliere quella che sembra essere una ingrovigliata matassa.




GALLICANO NEL LAZIO: DIFFIDA AL COMUNE SUL DOCUMENTO DELLO SCANDALO

 

LEGGI ANCHE: GALLICANO NEL LAZIO: LO STRANO CASO DELL'ACCADEMIA KRONOS ONLUS

 

di Cinzia Marchegiani

Gallicano nel Lazio (RM) – Era partita come una semplice interrogazione dello scorso 2 marzo 2015, a firma del consigliere d'opposizione Mario Galli (capogruppo Progetto Comune–Lista Civica) lo strano caso dello sbianchettamento nel documento con cui l’Accademia Kronos si presentava per accedere all’iscrizione nell’albo delle associazioni del Comune di Gallicano nel Lazio.

I PUNTI DELL’INTERROGAZIONE PRESENTATA:

L’interrogazione a firma del Consigliere Galli aveva sollevato dubbi in merito al certificato di attribuzione del codice fiscale presentato dall’accademia KRONOS Onlus datata 5 dicembre 2014, e quindi risultava successiva alla scadenza fissata al 31 luglio 2014 per l’iscrizione alla consulta delle associazioni di Gallicano nel Lazio. Inoltre, sotto la voce “natura giuridica” era stato riportato: “12 – ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE E COMITATI”. Galli nel verificare il sito dell’AVCP nell’anagrafica della natura giuridica dei soggetti, scopre invece che il codice 12 citato proprio su questo certificato risulta essere attribuito (attribuibile) ad “associazioni NON riconosciute e comitati”. Il giallo insomma diventava più evidente poiché da una lettura attenta del certificato di attribuzione del codice fiscale presentato dall’accademia KRONOS Onlus, la preposizione “NON”, sembra essere stata cancellata con correttore di colore bianco.

In effetti c’erano troppe ombre da dipanare su tutta la procedura sia dell’iscrizione che dell’attribuzione del codice fiscale dell’Accademia Kronos che ad oggi risulta essere iscritta nell’albo delle associazioni del Comune di Gallicano nel Lazio.

GALLI CONTESTA LA RISPOSTA SCRITTA RICEVUTA E DIFFIDA IL COMUNE
Il 16 marzo 2015 arriva la risposta scritta dal consigliere delegato Letizia Guadagnoli ma qualcosa non convince il consigliere Galli, che senza se e senza ma inoltra diffida al Comune di Gallicano nel Lazio dall’affidare qualsivoglia servizio, non solo di guardie ambientali e zoofile, ma di qualsiasi natura, alla citata sezione territoriale Accademia Kronos di Gallicano nel Lazio e dal partecipare la stessa di contributi e/o patrocini diretti e/o indiretti, anche per tramite della Consulta stessa, finché non sarà fatta piena luce e cristallina chiarezza sulla regolarità di iscrizione della suddetta sezione all’albo delle associazioni del comune di Gallicano nel Lazio, trasmettendo una copia della stessa diffida alla Prefettura di Roma, alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica di Tivoli, alla Tenenza CC di Palestrina, alla locale stazione CC, ala Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza ed alla Agenzia delle Entrate per le iniziative di rispettiva competenza che riterranno di dover intraprendere.

GLI ASPETTI NON REGOLARI DELLA POSIZIONE DELL’ACCADEMIA KRONOS CONTESTATI
Il Consigliere Galli non si ritiene affatto soddisfatto dalle rassicurazioni e spiegazioni della risposta, anzi da esse emergono altri particolari. Nel dettaglio il passaggio dove emerge che alla data del 16.07.2014 la sezione territoriale Accademia Kronos di Gallicano nel Lazio, non aveva la citata autonomia finanziaria e patrimoniale, ovvero un specifica attribuzione di codice fiscale, poiché il documento di questa attribuzione del codice fiscale riporta la data del 5.12.2014 quindi molti mesi dopo e dunque nemmeno la sede legale nel comune di Gallicano nel Lazio, requisiti invece richiesti dal citato art. 3, comma 1.
Incalza il Consigliere Galli sulle sequenze temporali: “Ma alla data del 16.07.2014 (non si sa bene da chi) viene presentata la seguente documentazione:
a) atto accademia Kronos di Ronciglione di riconoscimento della sezione Territoriale di Gallicano nel Lazio;
b) nota regione Lazio riconoscimento accademia Kronos di Ronciglione all’albo regionale delle associazioni;
c) decreto Ministero Ambiente iscrizione albo nazionale associazioni, sempre riferito all’accademia Kronos di Ronciglione.”

Galli fa presente che nella nota con cui il consigliere delegato Guadagnoli risponde all’interrogazione, viene inoltre specificato che alla data del 10.09.2014 la sezione Territoriale ha trasmesso su richiesta del comune il Verbale di costituzione della stessa redatto in data 23.06.2014 e lo Statuto accademia Kronos:” e ciò dimostrerebbe che c’è stata una seppur minima istruttoria (non si sa bene da parte di chi), ma c’è stata”– evidenzia lo stesso Galli.

Ma non finisce qui, Galli contesta anche un altro passaggio nella risposta inviatagli che proprio non lo convince. Infatti il consigliere delegato si giustifica della mancata presa posizione nei riguardi dell’accademia Kronos, poiché dopo che il presidente della sezione Territoriale della stessa associazione con mail del 5.12.2014 aveva trasmesso una copia elettronica di un certificato di attribuzione del codice fiscale,  la stessa pratica non doveva essere oggetto di ulteriore verifica sul contenuto e sulla correttezza essendosi ormai completamente concluso il procedimento di iscrizione. Questa affermazione a detta del capogruppo Galli, sembra una contravvenzione alle disposizioni dell’art. 3 comma 2: ”ovvero se l’attribuzione del codice fiscale era la condizione per l’iscrizione all’albo delle associazioni (e personalmente mi ricordo quanto se ne è discusso in sede di commissione consiliare) non si capisce perché, relativamente alla sezione territoriale di Kronos sia divenuto un semplice arricchimento del contenuto minimo dei documenti previsti, da richiedere in alcuni casi con contatti informali e pubblicato senza alcun protocollo di ricezione da parte del comune e trasmesso con semplice mail.” Certificato che risulta, tra l’altro, corretto (col bianchetto NdR) come descritto nella precedente interrogazione citata – conclude la diffida del Consigliere Mario Galli.

In attesa quindi di comprendere la regolarità di questa iscrizione, il Comune di Gallicano incassa dall’affidare qualsivoglia servizio, non solo di guardie ambientali e zoofile, ma di qualsiasi natura, alla citata sezione territoriale Accademia Kronos di Gallicano nel Lazio e dal partecipare la stessa di contributi e/o patrocini diretti e/o indiretti.




GALLICANO NEL LAZIO: LO STRANO CASO DELL'ACCADEMIA KRONOS ONLUS

 

Il consigliere d'opposizione Mario Galli (capogruppo Progetto Comune–Lista Civica) ha depositato un’interrogazione a risposta scritta che riguarda non solo lo sbianchettamento su un certificato, ma tutta la procedura sia dell’iscrizione che dell’attribuzione del codice fiscale dell’Accademia Kronos (onlus) che ad oggi è iscritta nell’albo delle associazioni del Comune di Gallicano nel Lazio

 

di Cinzia Marchegiani

Gallicano nel Lazio (RM) – Lo strano caso dello sbianchettamento evidente sulla domanda di iscrizione dell’Accademia KRONOS (Onlus) presso l’albo delle associazioni del Comune di Gallicano nel Lazio è ancora in attesa di risposta. Il consigliere Mario Galli capogruppo Progetto Comune – Lista Civica, lo scorso 2 Marzo 2015 aveva depositato un’interrogazione a risposta scritta al Comune di Gallicano nel Lazio indirizzata al Consigliere Delegato Valorizzazione mondo dell’Associazionismo, Letizia Guadagnoli e per conoscenza via Pec oltre allo stesso Sindaco, Marcello Accordino alla Prefettura di Roma anche alla Procura della Repubblica di Tivoli, alla Tenenza CC Palestrina, nonché alla Stazione CC Gallicano nel Lazio e all’Agenzia delle Entrate.

 IL FATTO:
Il Consigliere Galli ha fatto emergere una situazione alquanto anomala che ancora non ha avuto risposta, secondo quanto riferisce a l’Osservatore d’Italia, ma i termini di legge consentono di rispondere entro 30 giorni dalla data di presentazione della stessa interrogazione. Galli nell'interrogazione anticipa che con deliberazione di Consiglio Comunale n. 12 del 16 giugno 2014 era stata approvata l’istituzione della Consulta della Associazioni del Comune di Gallicano nel Lazio ed il regolamento del relativo albo, cita come riferimento l’articolo 3 che testualmente afferma: “Ai fini dell’iscrizione all’Albo possono essere ammessi gli enti no-profit che perseguano fini e svolgano attività conformi alla Costituzione e alle leggi; siano espressione della comunità locale e abbiano sede e operino nel Comune, svolgendo attività documentata sul suo territorio”; e anche l’art. 2 del citato regolamento che delucida come l’iscrizione all’Albo permetta di:
• far accedere a contributi o interventi a sostegno dell’attività annuale ricorrente
• per il riconoscimento del patrocinio del Comune;
• per accedere a contributi o interventi a sostegno di: attività specifiche organizzate in collaborazione con il Comune;
• alle attività specifiche programmate e non ricorrenti;
• alle attività specifiche straordinarie;
• per l’utilizzo agevolato ovvero gratuito di attrezzature e materiali, immobili, impianti o strutture comunali, come da apposito regolamento;
• per l’inserimento, in appositi spazi sul sito istituzionale del Comune, di contenuti e dati riguardanti gli enti no-profit e precisamente: scheda informativa/calendario annuale delle attività/singole attività d’interesse generale;
• per stipulare convenzioni al fine di promuovere l’attuazione di programmi d’interesse locale” 

In virtù di queste pacifiche osservazioni, emergerebbe un giallo ancora non chiarito. Infatti dallo studio in esame del Consigliere Galli si fa presente che il certificato di attribuzione del codice fiscale presentato dall’accademia KRONOS (Onlus), riporta la data del 5 dicembre 2014, successiva alla scadenza del 31 luglio 2014 per l’iscrizione alla consulta delle associazioni di Gallicano nel Lazio ed inoltre, sotto la voce “natura giuridica” è riportato quando segue: “12 – ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE E COMITATI”. Galli nel verificare il sito dell’AVCP nell’anagrafica della natura giuridica dei soggetti, scopre invece che il codice 12 citato sul certificato presentato risulta essere attribuito (attribuibile) ad “associazioni NON riconosciute e comitati”. Il giallo insomma diventa più evidente poiché da una lettura attenta del certificato di attribuzione del codice fiscale presentato dall’accademia KRONOS (Onlus), la preposizione “NON”, sembra essere stata cancellata con correttore di colore bianco.

QUESITI INTERROGAZIONE
Insomma lo sbianchettamento sul certificato è oggetto stesso dell’interrogazione che il Capogruppo Galli rivolge al consigliere delegato, chiedendogli se fosse a conoscenza delle citate anomalie e più concretamente risposte all’attribuzione del codice fiscale probabilmente avvenuta successivamente al termine ultimo per l’iscrizione e se disposta una verifica sulla presunta falsificazione della natura giuridica dell’associazione. Altresì l’interrogazione chiede la modalità con cui è avvenuta la selezione delle domande di iscrizione e da chi è stata certificata l’idoneità delle associazioni iscritte. Per logica deduzione Galli chiede anche se esiste un altro certificato di attribuzione del codice fiscale consegnato in data anteriore al 31 luglio 2014, poiché potrebbe essere stato sostituito con quello rilasciato in data 5 dicembre 2014.

Insomma, non solo lo sbianchettamento è sotto inchiesta, ma tutta la procedura sia dell’iscrizione che dell’attribuzione del codice fiscale dell’Accademia Kronos (onlus) che ad oggi è iscritta nell’ albo delle associazioni del Comune di Gallicano nel Lazio. 




GALLICANO NEL LAZIO: PARTE L'INIZIATIVA “NATALE DI SOLIDARIETA’” UN GESTO CHE VALE PIU’ UN SORRISO PER I BIMBI DEL VILLAGGIO DI MSABAHA

 

Domenica 14 Dicembre 2014, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, presso Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo di Gallicano nel Lazio, l'evento di beneficenza “Natale di Solidarietà", il cui ricavato andrà direttamente alla Parrocchia di Msabaha in Kenya, per istriore i giovani e farli diventare indipendenti e liberi

 

di Cinzia Marchegiani

Gallicano nel Lazio (RM) – E’ quasi Natale e la solidarietà nasce dai quei gesti che parlano di emozioni, di spirito d’altruismo, di impegno verso il prossimo, poi se a ricevere un dono o un aiuto fattivo è un bambino ai margini del mondo, anche una goccia nell’oceano fa sempre la differenza. L'evento di domenica prossima 14 dicembre 2014 è presso la parrocchia di Sant'Andrea Apostolo di Gallicano nel Lazio e prevede una vendita di dolci fatti in casa, il cui ricavato andrà interamente alla Parrocchia di Msabaha, in Kenya per sostenere il progetto "l'Album dei Desideri" avviato Mario Galli consigliere comunale della città di Gallicano nel Lazio, insieme ad altri amici. Ad creare questa straordinaria goccia nell’oceano Mario Galli è il primo a crederci. Questa “mission” l’ha sempre avuta, ma quest’anno ha vissuto un’esperienza che ha ancora di più lo ha sensibilizzato verso quel mondo che ci sembra tanto lontano, l’Africa:”Una vacanza in kenya e la tua vita cambia repentinamente prospettiva. Lì ho incontrato nel villaggio di Masabaha Don John Mutuku, prete keniota che si prende cura dei piccoli bambini affinché la cultura sia il primo nutrimento, poiché grazie all’apprendimento di piccoli mestieri e l’abc dell’istruzione questi piccoli bambini possano sopravvivere in un deserto di opportunità. Il loro futuro dipende da quello che gli riesce ad insegnare, mi ha spiegato Don Jhon, con i soldi che riusciamo a mandare a questo villaggio, verranno gestiti in questa direzione, perché il primo pane è l’indipendenza e la libertà!”
Galli invita tutti:”Sarà un'occasione per incontrarci e scambiarci anche gli auguri di Natale.”

L’Osservatore d’Italia incuriosito da questa iniziativa ha contattato Mario Galli, e ci ha raccontato di questi posti, dove la povertà è una condizione che viene da troppo lontano, ma dove vivono bambini davvero speciali, che hanno grandi sorrisi per dire semplicemente grazie della visita nei loro luoghi:”Ci sono dei posti nel mondo che almeno una volta nella vita vale la pena di incontrare. Sì, di incontrare. Perché un luogo si può vedere, si può anche visitare, ma ci sono dei luoghi in particolare che bisogna proprio incontrare. Nell'ultimo viaggio che ho fatto, insieme a mia moglie abbiamo conosciuto un sacerdote cattolico della diocesi di Malindi, nella parrocchia di Msabaha, padre John. Abbiamo scelto di aiutarlo. La diocesi cattolica di Malindi copre tre distretti amministrativi e cioè Malindi, Tana Delta e Lamu. Si tratta diuna delle diocesi di nuova creazione in Kenya, essendo stata fondata nel 2000, ed ha 17 parrocchie. Msabaha è la parrocchia dove si trova padre John. Si trova nella parte meridionale della diocesi, a 7 km di distanza dalla città di Malindi. Nel Kenya sono presenti 42 tribù, quelle che frequentano la parrocchia sono native dei popoli Pokomo, Giriam ed alcuni dalla Somalia.I l posto è semi-arido e la vita è molto difficile. Le persone sperimentano siccità e fame. Questo spinge la maggior parte di loro, soprattutto i giovani, ad allontanarsi dalle loro case verso la città di Malindi per fare soldi con la prostituzione, la tossicodipendenza, la vendita di Mnazi (birra locale), alla ricerca del loro pezzo di vita su questa terra".

Così il progetto prende forma, quello di Padre John poiché con il suo apostolato vuole lenire questa tragedia e raggiungere la fornitura di cure di supporto a questi giovani vulnerabili. Una forma nuova, ma che ha dimostrato di essere utile a molti che hanno perso la speranza nella vita. Bambini e bambine che hanno già una storia segnata dalla nascita, la maggior parte delle giovani ragazze e ragazzi non terminano le scuole. Molti di loro diventano impotenti, afflitti, ubriaconi, e cominciano a cercare qualcuno che li può aiutare. Per questo spesso si verificano i matrimoni precoci, pratiche sessuali precoci e gravidanze precoci:” Un circuito senza fine, ma con poco di quello che abbiamo noi, lì si possono organizzare workshop e seminari, che offriranno necessari incentivi per i giovani emarginati a migliorare il loro stile di vita, ad impegnarsi in attività che possono aumentare la loro qualità della vita, come l'istruzione.”

Galli ci lascia una foto della sua vacanza in Kenya:”Questa è una bambina che ho conosciuto. Questo è quello che ti lascia l'Africa! I sorrisi dei bambini che non hanno davvero niente…”




GALLICANO NEL LAZIO: UFFICIALIZZATE LE ISCRIZIONI PER GALLUS CANIT

 

La serata di premiazione si terrà il prossimo 4 ottobre 2014 presso la splendida cornice dell’ex granaio del Castello di Passerano dalle ore 17:00

 

di Cinzia Marchegiani

Gallicano nel Lazio / Castello di Passerano  – Ufficializzate le iscrizioni per il concorso fotografico “Gallus Canit” organizzato dalla M&M EVENTS. Il termine ultimo per spedire le proprie foto è stato fissato per il 20 settembre 2014 ore 12:00! 

"Gallus Canit" nasce come concorso fotografico per valorizzare l’Agro Romano Antico nei dintorni di Gallicano nel Lazio e si pone, come intento principale, quello di coinvolgere appassionati di fotografia che avranno modo di cogliere istantanee e scatti del paesaggio rurale. Gallus Canit prende il nome dall’antica iscrizione del comune di Gallicano nel Lazio, ha come finalità quella di valorizzare le radici storiche come simbolo di un legame viscerale con il territorio, ma è anche un viaggio ideale teso ad ampliare i confini e le prospettive di una terra, quella di Gallicano nel Lazio, piena di spunti, bellezze naturali e storia.
L’evento è stato promosso dal consigliere comunale di Gallicano, dott. Mario Galli ed ha il patrocinio del Dipartimento di Lettere dell’Università di Tor Vergata di Roma e del Centro ricerche sotterranee Egeria. Il concorso vede la collaborazione di “Inforidea Idee in Movimento”, un’associazione culturale specializzata anche nella formazione in campo fotografico ed informatico, mentre è stato concesso il patrocinio del Centro Ricerche Sotterranee “Egeria”, e la sponsorizzazione di alcune attività produttive presenti sul territorio.

Mario Galli illustra la scelta del soggetto fotografico cui gli aspiranti concorrenti dovranno attenersi:“da sempre l’Agro Romano Antico insieme ai suoi territori è stato fonte di ispirazione privilegiata per i fotografi che hanno immortalato nel tempo i suoi innumerevoli paesaggi, unici ed irripetibili per bellezza e peculiarità, oltre agli scorci più conosciuti ed ai paesaggi più caratteristici. Con questo concorso si vuole far emergere l’aspetto archeologico e storico dell’Agro, la sua ricchezza sconfinata”.

La giuria che dovrà anche selezionare le migliori 100 foto per realizzarne un film, è composta da una presidenza prestigiosa, il principe Urbano Barberini, attore italiano che dopo essersi dedicato a produzioni cinematografiche e televisive, diretto da registi come F. Zeffirelli e D. Argento, debutta in teatro nel 1996, interpretando il monologo Sulle spine di Daniele Falleri. Una vita fatta di palcoscenico e arte la sua che con l'attrice Franca Valeri inizia una collaborazione artistica insieme alla quale porterà in scena numerosi spettacoli. Urbano Barberini è il fondatore dell'Associazione Salviamo Villa Adriana, consigliere dell'Associazione Italia Nostra, da sempre impegnato nella tutela e valorizzazione dell'Agro Romano Antico, e anche fondatore e direttore artistico del noto festival "Salviamo Villa Adriana". Dal 2014 è assessore alla cultura ed al turismo al Comune di Tivoli. La giuria, oltre a selezionare le migliori 100 foto pervenute per realizzarne un video, valuterà le migliori tre foto pervenute che saranno premiate.
Tre i giurati di altrettanta elevatura:
Marina Pennini, una laurea in storia dell'arte e restauratrice e una società di restauro specialistico di opere d'arte, l’Aurea Sectio. Ha lavorato su importantissimi monumenti e opere d'arte come la Cattedrale di Anagni, l'Arco di Tito, il Tempio di Adriano, su opere di Tiziano, Veronese etc. Ha pubblicato diversi contributi su riviste specializzate sui lavori effettuati, una rubrica sulla rivista Ars et Furor. Con Urbano Barberini e altri amici ha fondato l'Associazione per la Salvaguardia di Ponte Lupo e l'Associazione SARÀ (Salvaguradia dell'Agro Romano Antico) con altre associazioni attive sul territorio.
Martina Monopoli, nasce a Roma nel 1985. Nel 2012 frequenta la scuola “Graffiti ” di Roma e nel 2013 la “Scuola Romana di Fotografia”. Tra il 2010 ed il 2012 collabora con alcune webzine di settore come Sound.36 e Fighting promotion. Tra il 2012 ed il 2013 espone in alcuni dei centri culturali romani più importanti, tra cui: Centro Elsa Morante, Circolo degli artisti, Contestaccio, Lanificio 159 e Forte Prenestino. I suoi lavori sono stati pubblicati su varie testate nazionali ed internazionali tra cui Rolling Stone magazine, XL, Photo Vogue, L'Unità, La Repubblica, Repubblica D, Corriere della sera, FotoCult e Me.tro.
Luigi Avantaggiato, nato a Zurigo nel 1984, si avvicina alla fotografia da giovanissimo. Dopo la laurea in spettacolo, consegue un dottorato di ricerca in fotografia e nuovi media presso l’università La Sapienza. Ha esposto i suoi lavori in mostre personali e collettive in Italia e all'estero (gli ultimi nel 2014 presso Visiva – La città dell'immagine (Roma); presso la Biblioteca Medicea Laurenziana in Firenze; theprintspace (Londra); Juraplatz (Bienne – CH) e le sue opere sono state pubblicate su riviste di settore ricevendo diversi premi. Collabora con il Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo presso l'Università di Roma "la Sapienza". è membro dell'Associazione Italiana Fotografi Professionisti TAU VISUAL

La serata si premiazione si terrà il 4 ottobre 2014 presso la splendida cornice dell’ex granaio del Castello di Passerano che sorge a pochi Km di distanza da Gallicano nel Lazio. Le origini del castello sono medioevali (X secolo) ma il suo aspetto attuale risale al XIV secolo. Fu coinvolto in guerre che videro coinvolti papato e famiglie nobiliari fino alla metà del Cinquecento quando fu attaccatto dalle truppe del duca d'Alba e ridotto quasi ad un rudere. Fu poi il barone Quintieri che provvide al restauro delle strutture originarie. E' oggi di proprietà della Regione Campania, che lo ebbe in eredità dal suo ultimo proprietario.

Saranno premiati i primi tre classificati, il primo si aggiudica un corso di Photoshop di 10 ore del valore 120 euro, offerto dall'associazione Inforidea oltre un buono regalo Amazon del valore 50 euro e il Vino Bombino offerto dall'azienda agricola L’Olivella. Il secondo classificato vince invece l’iscrizione al Club Immagine del valore di 20 euro offerto dall'associazione Inforidea, un buono da spendere all’interno del Club Immagine del valore 30 euro sempre dalla Inforidea e un buone Amazon del valore di 40 euro. Il terzo classificato si aggiudica un prodotto di salumificio offerto dal MARG supermercati di Gallicano nel Lazio, un buono regalo Amazon del valore 30 euro. Ai vincitori e a tutti gli iscritti verrà rilasciato attestato di partecipazione o di vincita offerto dalla Cromo Service. 

Il principe Urbano Barberini regala una pennellata d’autore dell'Agro Romano Antico:” è stato attraversato da secoli di storia, una storia fatta di piccole e grandi emozioni che, attraverso l'arte fotografica, vorremmo raccontare."

E’ tutto pronto per il Concorso Gallus Canit, e fra due giorni finisce il termine per inviare la propria iscrizione, la partecipazione è libera, gratuita ed aperta a tutti i fotografi non professionisti che abbiano compiuto 18 anni al momento dell’iscrizione….un viaggio che porterà i fotografi concorrenti in una terra dove il tempo sembra lievemente e dolcemente fermarsi, riuscendo a regalare emozioni e quell’autentica atmosfera disincantata:” L'aspetto selvaggio e solitario dell'Agro, dalle grandi estensioni […] punteggiate di ruderi, rovine e di case abbandonate e cadenti, aveva, specie per gli stranieri, un fascino misterioso e irresistibile”
Per avere maggiori info su date e modalità di partecipazione è possibile consultare il bando al seguente link: www.galluscanitfoto.tk




GALLICANO NEL LAZIO: LA MAMMA NON GLI DA I SOLDI E LUI LA BUTTA GIU' DAL BALCONE

Redazione

Gallicano nel Lazio (RM) – La notte scorsa, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Palestrina hanno arrestato un cittadino romeno di 20 anni, incensurato, con l’accusa di tentato omicidio ed estorsione. Il giovane, con problemi legati all’uso di sostanze stupefacenti, si è presentato nei pressi dell’abitazione in cui convive con la madre, una donna di 45 anni, pretendendo da lei, per l’ennesima volta, il denaro per acquistare le dosi di droga. Al rifiuto opposto dalla donna, il ragazzo l’ha minacciata di morte puntandole contro un coltello: a quel punto la vittima è fuggita, riuscendo a entrare nell’appartamento, ubicato al secondo piano di uno stabile di vicolo del Grillo, e a barricarsi al suo interno. Il figlio, però, in preda ad una forte crisi d’astinenza, è riuscito a sfondare la porta, l’ha raggiunta in casa e l’ha buttata giù dal balcone. La 45enne, dopo un volo di quasi sette metri, è caduta sopra una tettoia del primo piano, poi è rovinata a terra. Trasportata d’urgenza all’ospedale di Palestrina, dove si trova si trova tuttora ricoverata, la vittima ha riportato diverse fratture su tutto il corpo con un trauma alla colonna vertebrale e al torace, ma non è in pericolo di vita. Il figlio, arrestato dai Carabinieri, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli è stato portato nel carcere di Rebibbia.




GALLICANO NEL LAZIO, CIMITERO IN ODORE PD: 120 MILA LOCULI PER 6 MILA PERSONE. CONSEGNATO IL DOSSIER ALLE AUTORITA'

 

Fari puntati sulla Delibera di Giunta Comunale n. 50 del 30 aprile 2014 che in oggetto esponeva la “Proposta di finanza a progetto per la realizzazione del cimitero a carattere comprensoriale “Papa Giovanni Paolo II” in Gallicano nel Lazio. Atto di indirizzo per la ripresa dell’esecuzione del procedimento”. Da risultanze di visura camerale, il socio di maggioranza di una delle imprese facenti parte dell’ATI proponente il progetto, precisamente la AET srl, risulta essere l’Avv. Gianni Veroni che, all’epoca della citata delibera di Giunta 32/2013, risultava essere Presidente del Consiglio Comunale di Gallicano nel Lazio, nonché consigliere delegato al reperimento risorse investimenti pubblici/aspetti legali inerenti all’urbanistica e locale segretario del PD

 

di Cinzia Marchegiani

Gallicano nel Lazio (RM) – Del progetto cimiteriale del Comune di Gallicano nel Lazio l’Osservatore d’Italia aveva già approfondito la situazione.

L’”ecomostro”, così ribattezzato ribattezzato da tutte le associazioni, aveva scatenato il totale disappunto per un’opera maestosa che si intende mettere in cantiere. Il camposanto da 120 mila loculi troverebbe posto in località Passerano, dove sempre la stessa amministrazione di Gallicano nel Lazio è intenzionata a realizzare anche la Centrale a Biogas, che disterebbe quest'ultima solo 400 metri dalle abitazioni di Valle Martella (Zagarolo). 

Ora i consiglieri comunali Mario Galli Capogruppo “Progetto Comune”, Fabrizio Betti “Progetto Comune” e Lucia D’Offizi Capogruppo “PDL” del Comune di Gallicano anche in nome e per conto di tutti i gruppi consiliari di opposizione, nello svolgimento delle loro funzioni istituzionali, hanno portato a conoscenza alle Autorità, partendo dalla Guardia di Finanza, alle cariche istituzionali del Governo italiane ed europee, Procure di Tivoli, Roma, Napoli e Lazio, a tutti i gruppi consiliari della Regione Lazio, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, alla Regione Campania, al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri Regione Lazio, di Palestrina, Gallicano nel Lazio, oltre alla Questura di Roma, e etc.. atti che le stesse Autorità valuteranno e decideranno se perseguire a tutela del rispetto della legge civile, amministrativa e penale. La documentazione inviata il 23 giugno 2014 riporta tutta la storia e atti documentati che si chiede di verificare.

Nella Premessa si apprende che la vicenda della realizzazione di un cimitero comprensoriale nel Comune di Gallicano nel Lazio, il cui progetto viene approvato con Delibera di Giunta n. 32 del 21.03.2013, ovvero 40 giorni prima delle elezioni amministrative 2013, è stata più volte oggetto di esposti da parte dei comitati cittadini e diffide da parte di Associazioni ed Enti a carattere locale e nazionale come Italia Nostra; che già svariati tabella di stampa hanno portato a conoscenza dell’opinione pubblica la ”particolarità” della vicenda, anche in riferimento alla singolare coincidenza che, come da risultanze di visura camerale, il socio di maggioranza di una delle imprese facenti parte dell’ATI proponente il progetto, precisamente la AET srl, risulta essere l’Avv. Gianni Veroni che, all’epoca della citata delibera di Giunta 32/2013, risultava essere Presidente del Consiglio Comunale di Gallicano nel Lazio, nonché consigliere delegato al reperimento risorse investimenti pubblici/aspetti legali inerenti all’urbanistica e locale segretario del PD;

Queste le considerazioni messe agli atti e riguardano tutta la complessa vicenda che fotografa una nebulosa e a tratti pittoresca gestione amministrativa al di sopra delle righe: i consiglieri di opposizione, in modo unitario, sin dal loro insediamento nell’assise cittadina, ovvero da maggio 2013, hanno sempre manifestato, in tutte le sedi, la propria assoluta contrarietà alla realizzazione del citato cimitero comprensoriale per motivazioni di carattere sia procedurale (evidenziando serie criticità nella procedura amministrativa di approvazione dello stesso progetto, prima fra tutte la totale assenza di una conferenza dei servizi come invece la legge richiede per la realizzazione di opere a carattere comprensoriale) che di natura sostanziale in ordine all’opportunità di stravolgere la naturale vocazione di un territorio, costruendo un cimitero di 120.000 loculi per un paese che conta, pochissimi abitanti, circa 6 mila e ciò con un evidente sovradimensionamento dell’opera di che trattasi:”Al riguardo, per comprendere la vastità del progetto in parola, si consideri, quanto stabilito con determinazione dirigenziale n. 43 del 5 aprile 2013, mediante la quale veniva approvato il bando di gara e il disciplinare, in ordine all’affidamento in project financing, con diritto di prelazione da parte del promotore, della concessione per la progettazione, costruzione e gestione di un primo stralcio funzionale del nuovo cimitero a carattere comprensoriale denominato ‘Giovanni Paolo II’. L’importo complessivo dell’investimento è di Euro 50.271.188,40 e l’area individuata per la realizzazione del cimitero comprensoriale, precisamente località Pian dei Quadri, sita all’interno delle tenuta agricola e zootecnica di Passerano, è attualmente di proprietà della Regione Campania e risulta essere sottoposta a numerosi vincoli cogenti, non ultimo il PTPR, in relazione al quale l'area interessata dall'intervento si presenta in differenti zone con specifiche attribuzioni in rapporto ai ‘sistemi ed ambiti del paesaggio’ (carta tematica TAV. 25 Foglio 375) per cui all'interno del perimetro di progetto risultano due differenti ambiti:
– art. 42 aree agricole identitarie della campagna romana e delle bonifiche agrarie;
– art. 41 protezione aree di interesse archeologico.

Tale area, che dovrebbe essere soggetta ad esproprio per consentire la realizzazione del cimitero comprensoriale, costituisce, infatti, l’ultimo polmone verde alle porte di Roma ed in virtù della sua peculiare connotazione storica e paesaggistica, rappresenta ormai l’ultimo lembo di campagna romana a est di Roma Capitale.”

Gli stessi consiglieri comunali firmatari della presente nota spiegano come, nonostante le decisioni in ordine al cimitero comprensoriale siano state assunte dall’amministrazione comunale esclusivamente con delibere di Giunta, chiedevano unitariamente, ai sensi di legge e di statuto, la convocazione di un consiglio comunale straordinario aperto agli interventi di tutti i cittadini al fine di portare la discussione sull’opera nel contesto più ampio e democratico dell’assemblea consiliare, effettivamente tenutosi nella giornata di sabato 23 novembre 2013. La storia diventa più articolata e nebulosa quando al Consiglio Comunale del 9 novembre 2013 la maggioranza procedeva ad approvare il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2013/2015 comprensivo anche del cimitero comprensoriale, nonostante le rimostranze e le contrarietà espresse con forza dai consiglieri di opposizione che eccepivano alla stessa maggioranza in virtù che in conferenza dei capogruppo era già stato fissato il consiglio comunale aperto sullo specifico tema per il 23 novembre di un consiglio, dove i cittadini, come per legge, avrebbero avuto diritto di intervento e di parola, ogni decisione sul tema doveva necessariamente ed opportunamente essere assunta a valle degli esiti che sarebbero scaturiti da tale consiglio. Gli eventi dimostreranno che all’assemblea pubblica del 23 novembre 2013, veniva registrata un’altissima e significativa affluenza e partecipazione sia di privati cittadini che di associazioni e comitati portatori di interessi diffusi, dove emergeva, motivata da una pluralità di argomentazioni, una chiara e pressoché totalitaria volontà popolare di contrarietà alla realizzazione del cimitero comprensoriale, come si può agevolmente riscontrare acquisendo le registrazioni audio ufficiali di tale seduta, dove i consiglieri di opposizione, ribadendo anch’essi la loro contrarietà all’opera, depositavano agli atti di seduta osservazioni e documenti volti a evidenziare, per tabulas, i vizi e le irregolarità amministrative dell’iter di approvazione del progetto cimiteriale;

I Consiglieri richiedenti verifica di tali atti riportano lunghe ma obbligate constatazioni:
in data 30 aprile 2014, la Giunta Comunale di Gallicano nel Lazio, in assoluta autonomia, senza alcun avviso e confronto con le forze di opposizioni e soprattutto con i cittadini, assumeva la deliberazione n. 50, che sia allega per pronto riferimento (All.9), deliberando un atto di indirizzo per la ripresa dell’esecuzione del procedimento per la realizzazione in project financing del cimitero compresoriale “Giovanni Paolo II”; che, anche nel merito del contenuto di tale ultima delibera, permangono tutte le perplessità, criticità e vizi già in precedenza evidenziati quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, la mancanza della conferenza dei servizi, l’eccessivo dimensionamento dell’opera, la presenza di vincoli, uno fra tutti i PTPR, cogenti e non superabili e, in più, la l’assoluta mancanza di considerazione della volontà popolare espressa nella più alta sede istituzionale che è il consiglio comunale aperto;
che, il testo stesso della delibera n. 50 appare contraddittorio nella parte in cui definisce l’opera come comprensoriale e pone quale motivazione di pubblico interesse, sottesa alla realizzazione del progetto, l’ormai prossimo esaurimento dei loculi dell’attuale cimitero comunale e di qui la connotazione di urgenza del progetto stesso.

Per tali motivazioni i Consiglieri, Betti, Galli e D’Uffizzi, chiedono espressamente anche agli organi europei, una verifica e valutazione dei bisogni poiché espressamente riportano:
a. Il fabbisogno (bisogno) valutato corrisponde alle necessità comunali ed in questo caso il dimensionamento dell'intervento risulta fuori scala rispetto al numero degli abitanti del Comune (e si rileva – se non altro – un vizio di difetto di motivazione ed un erronea percezione dei presupposti sotto questo profilo);
b. Ovvero il bisogno (fabbisogno) doveva essere valutato sulla scala ultracomunale (comprensoriali, provinciale, ecc.), ma in questo caso risulta del tutto evidente che l'Amministrazione comunale era incompetente alla valutazione dell'interesse pubblico connesso alla realizzazione di un servizio destinato a soddisfare ambiti amministrativi e territoriali eccedenti di molto quello comunale;
che, sotto questo profilo risulta la violazione dell'art. 153 comma 19 del D. Lgs. n. 163 del 2006 s.m.i. ed il vizio di incompetenza;

La nota termina con molti quesiti e richiesta di conferme su questa immensa storia che chiede luce su un progetto che trascina da molto tempo atti documentali che giustamente devono essere sottoposti alle autorità competenti. Per questo motivo i Consiglieri proponenti chiedono:” ammesso che qualora il Comune di Gallicano dovesse (e/o potesse) essere individuato quale soggetto a competenza primaria e/o prevalente, la dichiarazione di interesse per essere validamente espressa avrebbe comunque dovuto scaturire – quanto meno – da una procedura complessa destinata a conseguire il coordinamento delle volontà dei diversi soggetti pubblici coinvolti (in considerazione del presumibile raggio d'utenza del servizio). E in merito fa riferimento alla normativa dell'art. 34 del D. Lgs. n. 267 del 18.8.2000 nel definire le modalità intese a coordinare l'apporto di più enti agli effetti della realizzazione di un intervento a mezzo di accordo di programma.”
Emerge e si dichiara in questa documentazione redatta e inviata a tutte le autorità che il Comune di Gallicano non risulta aver fatto ricorso a questa modalità ovvero ad altra modalità consimile anche di minore impegno giuridico e procedimentale quale, ad esempio, un protocollo d'intesa tra amministrazioni interessate:”il che comporta che la dichiarazione di interesse risulta in realtà viziata perché proveniente da soggetto non abilitato ad esprimerla ed in ogni caso, perché espressa con modalità non adeguate; che a fronte di quanto sopra, tutti i gruppi di opposizione consiliare hanno ritenuto opportuno, doveroso e corretto informare i cittadini di Gallicano nel Lazio di quanto la maggioranza ha deciso unilateralmente mediante l’affissione pubblica di un manifesto.”

Alla luce di quanto emerso nell’ambito della vicenda, ecco la domande spinosa che i consiglieri attendono e chiedono senza giri di parole “COSA C’E’ SOTTO?:" Il mistero per il quale l’attuale maggioranza – in continuità con la precedente essendo sempre gli stessi identici amministratori a decidere – ha nel realizzare un progetto che andrebbe a stravolgere irrimediabilmente un territorio tutelato da vincoli cogenti, che va contro gli esiti di un consiglio comunale straordinario aperto, che viene assunto con procedure amministrative poco chiare e trasparenti e che determina una movimentazione di denaro e capitali non in linea con le disponibilità di una piccola comunità di sei mila abitanti, qual è il comune di Gallicano nel Lazio (il progetto, una volta completato, comporterebbe la realizzazione di 120.000 loculi cimiteriali, su un’area espropriata di oltre 60 ettari, per un valore complessivo dell’investimento di 160 milioni di euro)." 

Una nebulosa alquanto articolata, tra atti, delibere, e consigli comunali che hanno solo alimentato immensi sospetti ora consegnati in un dossier alle Autorità preposte che dovranno studiare questa corposa documentazione.

Sarebbe interessante per i cittadini avvalersi della legge l’art 70, con cui possono pretendere che i sindaci decadono se non attuano l’art 8 della legge 267/2000 che consentirebbe di poter partecipare attivamente alla vita del proprio comune e della propria circoscrizione, e soprattutto evitare che decisioni importanti le prendano in pochi specie in settori strategici della vita di una comunità, rifiuti, urbanistica, inceneritori, trasporti, servizi, occupazione, l’oscuramento delle regole democratiche è il primo passo verso la criminalizzazione delle regole amministrative.

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