BOMBE SU GAZA. IL RESTO DEL MONDO? TACE!

di Christian Montagna

Mentre in Italia ci si preoccupa per un estate che tarda ad arrivare, c’è una striscia di terra chiamata Gaza che sta affrontando una vera e propria guerra. Giovani madri che piangono i loro figli colpevoli soltanto di essersi trovati al posto sbagliato nel momento sbagliato, sotto un cielo inquietante popolato da aerei di guerra. L’unica parola per descrivere il tutto è orrore. Una strage di civili senza precedenti, insensata e spietata, che nemmeno dinanzi all’ innocenza dei bambini riesce a fermarsi, perché si sa, la guerra non risparmia proprio nessuno. E il resto del mondo cosa fa? Tace. Non una reazione, un intervento, il nulla. Soltanto parole e parole che lasciano il tempo che trovano. Siamo di fronte al terzo conflitto mondiale e continuano a sottovalutare, inermi, ciò che sta accadendo. Gli uomini potenti ricommettono gli orrori del passato e i poveri civili ne pagano le conseguenze. Da giorni siamo disgustati, turbati, inorriditi ( e mi fermo qua) dalle immagini che girano sui social network: bambini esanimi abbandonati in una pozza di sangue per strada, madri disperate e doloranti per la perdita dei propri figli, giovani ragazzi mutilati. Dinanzi a questo scempio, non si può tacere. No. Ma tutto questo perché? Lo scorso dodici Giugno, nei pressi di Hibron (Cisgiordania), vengono rapiti tre giovani israeliani; il trenta dello stesso mese il ritrovamento dei corpi senza vita. Israele accusa Hamas e da li l’escalation di violenza inaudita. La chiamano Jihad, la guerra santa. Con l’obiettivo di creare uno stato islamico palestinese sulle terre di Israele, Cisgiordania e Striscia di Gaza, sono disposti a tutto, perfino alla distruzione dell’intero stato ebraico. Circa duecento morti, milleduecento feriti e diecimila persone che hanno abbandonato le proprie case: questa è una guerra! La Comunità Internazionale, che di comunità ha ben poco, non è riuscita ancora a fermare questa strage. Un conflitto nato a metà del secolo scorso e da cui non si vede via di uscita. Ma quanti civili dovranno ancora rimetterci la vita? Si stanno scrivendo altre pagine funeste di storia che , se solo spostassimo i ricordi nel passato, ci renderemmo conto di averle già tristemente vissute…