Genzano di Roma, tutti pazzi per il gelato come si faceva una volta

Matteo Grizi, Ambasciatore del Gelato Artigianale Italiano nel Mondo, ha aperto da pochi giorni una nuova gelateria

GENZANO DI ROMA (RM) – La crisi è forse alle spalle (speriamo!) ma uno dei settori maggiormente colpiti dalle chiusure e dalle limitazioni, é stato quello delle gelaterie. Alcuni gelatieri hanno dovuto chiudere sedi e locali prestigiosi, mettere in cassa integrazione i dipendenti oppure pagarli di tasca propria. Molti hanno fatto leva sul delivery e sull’asporto ma gli incassi hanno aiutato solamente a pagare le spese fisse e soprattutto per non perdere i clienti facendoli disabituare alle proprie delizie artigianali.

Per questo è bello raccontare finalmente una buona notizia che dopo tanti mesi vale proprio la pena di comunicare: Matteo Grizi, Ambasciatore del Gelato Artigianale Italiano nel Mondo, ha aperto da pochi giorni una sua nuova gelateria a Genzano di Roma, in Corso Antonio Gramsci 77.

Un grande sforzo economico ma anche un incredibile gesto di positività verso il futuro

Nella sua nuova gelateria, si possono degustare ben 40 gusti: dalla ricotta salata, al suo pluripremiato pistacchio croccante, 20 tipi di frutta di stagione tra cui le fragole del posto (le famose fragole dei Castelli Romani) che dall’anno prossimo verranno coltivate direttamente su un terreno di famiglia.

Matteo Grizi sta lavorando molto su una grande novità che raccoglie molto entusiasmo: i gusti salati. E infatti tra le sue nuove proposte gourmet, ci sono la ricotta salata e l’arachide salata.

Nel suo laboratorio a vista, si può vedere la macchina verticale a pala, con la quale produce ogni giorno il suo gelato artigianale, una macchina che garantisce una migliore strutture e qualità del gelato: insomma, il gelato come si faceva una volta…

Investimenti oculati, scelte strategiche, qualità del prodotto, tenacia e tanto ottimismo che solamente gli imprenditori abituati sul campo al rischio di impresa possono avere. Seppur Matteo Grizi è ancora molto giovane (ha appena 36 anni), fa oramai il gelatiere da 15 anni ed ha già un’altra gelateria ad Albano, in Piazza Luigi Sabatini 19 (Piazza Pia).

Un bel segnale positivo che vale la pena raccontare dopo mesi di notizie drammatiche dal punto di vista della sanità e del mondo dell’economia che ha lasciato sul campo in questi mesi, un vero disastro per l’Italia ma soprattutto per il settore dei ristoranti, bar, gelaterie e pizzerie (i cosiddetti pubblici esercizi).

Palmares di Matteo Grizi: selezionato tra gli 8 miglior  pistacchi alla Fiera digitale SIGEP 2021, migliore giuria tecnica al Gelato Festival 2017, inviato dalla Regione Lazio in Europa per la divulgazione del gelato italiano nel 2019, 5° classificato al concorso dell’Associazione Italiana Gelatieri nel 2018, 4° classificato al Concorso Cioccolato al SIGEP 2019.




Gelato artigianale, una passione che non conosce stagioni: 39mila le gelaterie sparse per lo stivale

Quella degli italiani per il gelato
artigianale è una passione che non conosce stagioni. La domanda pressoché
costante da parte dei consumatori sta spingendo sempre più locali ad accorciare
il periodo di chiusura invernale e restare aperti 12 mesi l’anno. A
certificarlo sono i dati raccolti da Fipe,
la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, inseriti all’interno della
“Guida di business della gelateria” presentata a Rimini in occasione della
41esima edizione di Sigep, il Salone
internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianale e caffè,
dove Fipe è presente con un apposito spazio espositivo.

Un vero e proprio manuale di 9 capitoli e
250 pagine che parte dalla fotografia della situazione attuale e analizza un
comparto del fuori casa italiano il cui valore complessivo supera i 4,2
miliardi di euro. “Quello del gelato – sottolinea il Presidente di Fipe Lino Enrico Stoppani
è un settore estremamente vivace nel quale la qualità, non solo del
prodotto ma anche dell’imprenditoria, è sempre più decisiva per il successo. Un
mercato in espansione, un prodotto sempre più apprezzato, ma un comparto
caratterizzato da forte turnover, concorrenza agguerrita e margini ridotti. È
proprio in contesti come questo che conoscere il mercato, sviluppare un modello
di business credibile e impegnarsi ad innovare diventa decisivo per assicurarsi
prospettive di successo imprenditoriale. 
In questa nuova Bussola di Fipe si offrono prima di tutto una mappa di
contesto, e poi tante indicazioni operative per chi vuole investire in questo
settore, o per chi vuole ripensare il suo posizionamento e ricercare occasioni
di innovazione commerciale nel settore del cibo italiano, affrontandolo nel suo
complesso con una visione professionalmente strutturata
”.

Un traino per il sud

Quello del gelato è un mercato che affonda
le proprie radici in particolare nel sud Italia e sulle isole. È qui che si
trova infatti il 43% delle 39mila gelaterie sparse per lo stivale.
Un’eccezionale fonte di lavoro, visto che l’intero settore, complessivamente,
occupa in maniera diretta oltre 74mila persone e genera un fatturato
complessivo di 4,2 miliardi di euro.

In gelateria 365 giorni l’anno

I dati presentati nella Guida certificano
come il 37% delle gelaterie lavori ormai tutto l’anno, tanto da rinunciare alle
tradizionali chiusure stagionali. Un’attività su quattro, al contrario, sceglie
comunque di chiudere i battenti durante il periodo invernale, in particolare
tra novembre e gennaio.

Per quanto riguarda le abitudini dei
consumatori, invece, la voglia di gelato si concentra soprattutto nel
pomeriggio: l’81,8% degli intervistati da Fipe si concede un cono o una
coppetta come spuntino pomeridiano, mentre per il 66% del campione, si tratta
di un ottimo dopocena. Poco meno di un italiano su quattro sceglie il gelato
come alternativa al pranzo (22,3%) o alla cena (24,9), e solo il 16% degli
intervistati si lascia tentare già nelle prime ore della mattinata.

Gelato artigianale, passione nazionale

Con il passare degli anni i palati degli
italiani si stanno facendo sempre più fini, tanto è vero che sempre più
persone, in particolare uomini ultra 65enni residenti al sud o sulle isole,
dichiarano di mangiare esclusivamente gelato artigianale. Ma cosa significa
gelato artigianale? Per il 79% dei consumatori si tratta di un prodotto
preparato con materie prime fresche, mentre per il 65% degli intervistati è
quello che si trova nelle gelaterie dotate di un proprio laboratorio. Quel che
è certo è che nell’88% dei casi quello che si ricerca quando si sceglie un
gelato artigianale è un perfetto connubio tra qualità e gusto. Per questo il
95% degli intervistati predilige negozi specializzati: non pasticcerie o bar,
insomma, ma gelaterie “pure” che quindi offrono soltanto questo tipo di
prodotto. Una garanzia di qualità, appunto, che si traduce in un’elevata
capacità di fidelizzare i clienti. Il 63% delle persone dichiara infatti di
avere una propria gelateria di fiducia, in cui è possibile trovare un prodotto
genuino (66,8%) e un vasto assortimento di gusti (33,2%).  Quando capita di dover cercare una gelateria
nuova, solo un italiano su tre si affida ai social network. La percentuale sale
a sfiorare il 38% se si considera chi cerca consigli su TripAdvisor o su
Google. A farla da padrone resta il passaparola: l’89,9% delle persone si fida
infatti dei suggerimenti dei propri conoscenti.

Sul cono vince la tradizione

Quando entrano in gelateria, gli italiani
si scoprono conservatori: le creme vincono di misura sulla frutta, ma in
generale ognuno sceglie sempre gli stessi gusti. Sul gradino più alto del
podio, con il 21,8% di preferenze, troviamo il cioccolato, tallonato dalla
fragola (21,3%) e dalla nocciola (20,2%). Medaglia di legno per il limone, fermo
al 19,5%, che stacca comunque di oltre 6 punti percentuali il pistacchio.  




IL GELATO TORINESE GROM VIENE ACQUISTATO DAGLI ANGLO-OLANDESI

Redazione

Il colosso anglo-olandese Unilever acquisisce l'azienda artigianale di gelato Grom. La prima gelateria Grom è stata aperta nel 2003 da due amici torinesi Federico Grom e Guido Martinetti, oggi i negozi sono 67 in tutto il mondo. Il business Grom "resterà autonomo e continuerà a essere gestito da Federico e Guido da Torino". "Unilever e Grom – sottolinea Kevin Havelock, president Refreshment Category di Unilever – condividono la stessa passione per il gelato nonché importanti valori aziendali quali l'approvvigionamento sostenibile delle materie prime. I consumatori di Grom continueranno ad apprezzare gli stessi gusti e lo stesso sapore del gelato Grom che amano da sempre.

Allo stesso modo, Unilever favorirà l'accesso a nuovi mercati e aiuterà Grom a creare nuove opportunità di crescita". "Unilever – aggiunge Angelo Trocchia, general manager di Unilever Italia – ha radici profonde su tutto il territorio nazionale poiché da oltre 50 anni siamo presenti in Italia con un bellissimo portafoglio di marche molto conosciute e amate dagli italiani, quattro stabilimenti produttivi e 3.000 dipendenti. Sono certo che potremo lavorare con Federico e Guido per rendere Grom ancora più grande". Unilever è una multinazionale proprietaria di oltre 400 brand tra i quali Knorr, Algida, Magnum, Lipton, Mentadent, Svelto e Coccolino. E' presente in 190 Paesi in tutto il mondo, con 172.000 dipendenti e un fatturato di oltre 48,4 miliardi di euro nel 2014