Ponte di Genova, l’inaugurazione il 3 agosto

“Il Ponte “Genova San Giorgio” sarà inaugurato lunedì 3 agosto alle 18.30″. Lo ha scritto il sindaco e commissario per la ricostruzione del viadotto sul Polcevera Marco Bucci sulla sua pagina di Facebook. Bucci ha comunicato al consiglio comunale, nella seduta in corso, data e ora dell’inaugurazione del nuovo ponte. Negli stessi istanti l’annuncio compariva sulla sua pagina Facebook. “Volevo comunicare al consiglio che abbiamo ricevuto la telefonata finale dalla presidenza della Repubblica per cui l’inaugurazione del nuovo ponte sarà lunedì 3 agosto alle 18.30, i consiglieri sono tutti invitati”. Il sindaco ha ufficializzando il nome del viadotto una volta per tutte: si chiamerà ponte “Genova San Giorgio”




Genova, fatto saltare ponte Morandi: ora può ripartire la ricostruzione

Con un sordo boato, alle 9:37 la dinamite e il plastico collocati su piloni e stralli delle pile 10 e 11 dell’ex viadotto Morandi hanno fatto collassare la struttura a Genova. A 11 mesi dalla tragedia che ha sconvolto Genova, nella zona est del cantiere lungo il Polcevera può definitivamente partire la ricostruzione.

Un funzionario della Polizia di Stato, durante le fasi di verifica dell’effettiva evacuazione delle aree interdette a seguito dell’esplosione del Ponte Morandi di questa mattina, in zona “Via Fillak”, coadiuvato dalla pattuglia a sua disposizione, ha rintracciato due nigeriani che erano rimasti all’interno di uno stabile ivi ubicato e li ha fatti allontanare in sicurezza. Capillari controlli sono stati effettuati al fine di assicurare che tutti gli stabili fossero effettivamente vuoti a garanzia dell’incolumità dei cittadini genovesi. La zona continua ad essere presidiata da oltre 400 operatori delle Forze dell’Ordine, presenti nei 22 varchi di accesso alla zona rossa per evitare anche azioni di sciacallaggio.

Forte emozione da parte del sindaco Marco Bucci che con il governatore Giovanni Toti e i ministri dell’Interno Matteo Salvini, dello sviluppo economico Luigi Di Maio e della Difesa Elisabetta Trenta ha assistito all’implosione controllata.

Le operazioni di ‘implosione controllata’, guidata dall’esperto esplosivista Danilo Coppe, sono avvenute nel rispetto dei modi e dei tempi annunciati.
Una leggera brezza di mare ha soffiato nell’area di ponte Morandi ed ha spinto la enorme nuvola di polvere provocata dalla caduta delle pile verso i monti. In pochi minuti la nube si è dissolta dall’area del cantiere e si è dispersa verso le colline della valle Polcevera. Gli idranti continuano a buttare acqua sulle macerie.

“E’ andato tutto secondo programma. Ritardo dovuto alla segnalazione di una persona in un appartamento. Alle 9,37 il ponte e venuto giù”, ha detto il sindaco e commissario Marco Bucci ringraziando “tutti quelli che hanno lavorato. Un grande lavoro che va riconosciuto”.

“Sono totalmente fiducioso” sulla ricostruzione, ha detto il vicepremier Matteo Salvini dopo la demolizione delle pile.




Bucci: il ponte di Genova sarà percorribile il 15 aprile 2020

“Il ponte dovrà essere visibile, almeno per quanto riguarda gli impalcati a fine 2019 e dovrà essere percorribile il 15 aprile del 2020”. Lo ha detto il sindaco e commissario per la ricostruzione del viadotto Marco Bucci, durante la firma del contratto unico per l’affidamento dei lavori di demolizione e ricostruzione.

Le scadenze sono indicate nel contratto. “Il 31 marzo – ha detto – inizia la ricostruzione, che avverrà contemporaneamente alla demolizione già iniziata”. “Oggi è un bel giorno perché firmiamo il contratto unico per la demolizione e la ricostruzione del ponte.
    Demolitori e costruttori lo firmano insieme ma mantengono ciascuno le proprie responsabilità. Vogliamo dare un segnale al mondo: in Italia le cose belle si fanno bene a costi giusti e in tempi brevi”, ha detto Bucci. Per l’architetto Renzo Piano, il ponte sarà “durevole mille anni. Bello, solido, semplice”.
    Vernazza si è ritirata dal pool dei demolitori per paura delle penali. Bono ha detto: “Non ci saranno, i tempi verranno rispettati”.




Genova, Bucci ipotizza nuovo ponte entro natale 2019

“Se l’autorità giudiziaria dispone il dissequestro, possiamo partire con la demolizione per Natale. Non ho mai detto che è facile, ma è il nostro obiettivo. Fatti i conti, potremmo avere il nuovo ponte per Natale 2019”. Lo afferma, a due mesi dal crollo del viadotto Morandi, il sindaco di Genova e commissario straordinario per la ricostruzione, Marco Bucci. Anche secondo il governatore della Liguria, Giovanni Toti, Natale 2019 “è una data possibile”.
Toti: “Ricostruire in fretta” – “L’importante è che il ponte si ricostruisca in fretta. L’emergenza non terminerà finché il ponte non sarà ricostruito e il quartiere riqualificato – ha spiegato Giovanni Toti durante “1/2 ora in più” – . Se la magistratura dissequestrerà tutto entro novembre, possiamo cominciare a lavorare presto”. “Riapriremo le strade sotto il ponte solo quando i sensori ci diranno che i cittadini possono passare in sicurezza”, ha quindi aggiunto.

“Agire bene e con serietà” – “Dobbiamo agire in fretta e fare in modo che i cittadini liguri e dell’Italia riabbiano una autostrada funzionante. Abbiamo bisogno di onorare le 43 vittime con un lavoro serio da parte di tutti e più attenzione c’è su quanto è accaduto più e’ facile che la politica, le istituzioni e le persone che devono collaborare per questo risultato si impegnino affinché venga raggiunto in tempi molto rapidi”, ha detto poi il governatore della Liguria, intervenendo ad Alba (Cuneo) alla Fiera internazionale del tartufo bianco, che ha dedicato la giornata a una iniziativa di solidarietà verso la popolazione di Genova.




Genova, sfollati in piazza: “Basta bugie!”

GENOVA – “Liberate la Valpolcevera” è lo slogan con cui i commercianti e i cittadini della Valpolcevera, messi in ginocchio dal crollo del ponte Morandi, manifestano per chiedere interventi per far riprendere la ‘vita’ nella zona.

Lo slogan è scritto su uno striscione che apre il corteo. Alla manifestazione, la prima dei cittadini dal giorno del crollo (14 agosto, 43 morti), partecipa anche una delegazione di sfollati. I manifestanti sfileranno nel centro di Genova con tappe davanti alla Regione e alla prefettura.

I commercianti della Valpolcevera si sono radunati in piazza Caricamento, al Porto Antico.

Gli abitanti della Valpolcevera chiedono con altri striscioni la riapertura delle strade, il potenziamento dei servizi sanitari e la difesa del lavoro. “Oltre il ponte c’e la voglia di ripartire ed avere risposte concrete” dicono dal megafono gli organizzatori. mentre uno dei cori è: “Bucci aprici le strade”. Una delegazione di abitanti e di sfollati ha incontrato il governatore e commissario all’emergenza Giovanni Toti e del sindaco-commissario alla ricostruzione Marco Bucci. Toti e Bucci sono arrivati dalla Prefettura dove hanno incontrato il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e la commissaria europea Violeta Bulc, che ora si sono diretti per un sopralluogo sotto il ponte Morandi. All’arrivo dei commissari i manifestanti, in attesa da circa un’ora in piazza De Ferrari hanno urlato “Risposte, Risposte”. “Se non le avremo tra un mese siamo pronti a tornare in piazza e a bloccare la città”. Il sindaco ha provato a tranquillizzarli: “Gli sfollati sono la nostra priorità numero uno, il nostro obiettivo è farli tornare nelle loro case al più presto per recuperare i loro oggetti personali, ma la nostra attenzione è per tutta la Valpolcevera”. Ma oggi è dilagante il malumore tra i cittadini: “Molte delle aspettative che avevamo sono rimaste deluse ma più che per la cattiva volontà si è percepita una forma di impotenza rispetto a quello che è il divenire della situazione, per i tempi della giustizia, delle procedure”, dicono.

E la Commissaria europea Violeta Bulc oggi è a Genova con il ministro per le infrastrutture Danilo Toninelli: “Sono qui per onorare la memoria delle vittime – ha detto Bulc -, per un tributo alle famiglie che hanno sofferto per questa grande tragedia e per offrire l’aiuto dell’Europa”.

Il decreto Genova “sarà migliorato. Non contestatelo perchè non solo è scritto col cuore ma anche con una tecnica giuridica così elevata che permetterà al commissario Bucci di lavorare bene senza preoccuparsi dei ricorsi”, ha detto il ministro Danilo Toninelli. “Questa è l’Europa che ci piace, che ascolta le necessità e i bisogni del territorio. Apprezziamo la vicinanza della Ue e sono contento che la Commissaria Bulc abbia approvato l’agenzia per la sicurezza delle Infrastrutture voluta da questo Governo”, ha detto ancora Toninelli.”Ho ricevuto ottime rassicurazioni dalla commissaria”, ha detto il sindaco commissario alla ricostruzione Marco Bucci.

Il ministro Toninelli ha anche incontrato una delegazione di sfollati. “Al ministro abbiamo detto: non raccontateci musse, ovvero non raccontateci bugie. La città non ha necessità di bugie. Vogliamo impegni seri, concreti, fattibili. Il ministro si è detto disponibile a intervenire pesantemente per modificare il decreto sia nella parte legislativa-normativa sia in quella degli indennizzi. Lo verificheremo, oggi noi non applaudiamo nessuno”.




Genova, terzo valico: è caos sul decreto

Resta incerto il destino del decreto per Genova che anche oggi non è arrivato sulla scrivania di Mattarella. Il vicepremier Di Maio aveva detto che sarebbe arrivato oggi, il ministro Toninelli ha ‘spostato’ l’arrivo di un paio di giorni. “Credo che se non in queste ore, ma già stasera, il decreto arriverà al Colle”, ha detto poi in serata Armando Siri (Lega), sottosegretario alle Infrastrutture. “Il nome del Commissario lo fa il premier: ci sono dieci giorni di tempo dopo il decreto”.

Il governatore Toti avverte che l’impianto concordato con il governo non deve cambiare, e sollecita lo sblocco dei fondi per il Terzo Valico, diversamente ‘sarebbe devastante per la Liguria’. Gli fa eco il viceministro Edoardo Rixi: ‘opera fondamentale’ Gli sfollati pronti a protestare davanti alla casa di Beppe Grillo.

“In giornata il decreto va al Quirinale, deve andare al Quirinale. E’ stato scritto tanti giorni fa ed è pronto“, ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a Radio Capital alla trasmissione Circo Massimo parlando del decreto Genova. “E’ stata data una interpretazione che il ministero dell’Economia voleva fermarlo, in realtà entro stanotte la ragioneria dovrebbe bollinarlo”. E il ministro dei trasporti Danilo Toninelli precisa: “Il decreto è pronto, oggi o al massimo venerdì sarà firmato al Colle“. Interviene anche la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati “Desidero esprimere la mia preoccupazione e un auspicio perché, nel rigoroso rispetto dell’accertamento delle responsabilità, la risposta del mondo politico e istituzionale indichi la via più rapida per la costruzione del nuovo ponte e delle infrastrutture che collegano Genova all’Europa”.

Intanto gli sfollati sono pronti a protestare se si dovessero allungare ancora i tempi. “Il mondo del lavoro, del commercio e delle professioni, del porto – ha detto il presidente del comitato degli sfollati Franco Ravera  ai microfoni di Mediaset – è ferocemente arrabbiato”. “Per questo siamo pronti ad andare a protestare sotto qualche palazzo ma anche a Sant’Ilario, sotto casa di Beppe Grillo”.

Il decreto Genova prevede norme per una rapida ricostruzione del ponte “senza dare la possibilità di dare ad Autostrade di mettere una pietra”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a Radio Capital alla trasmissione Circo Massimo, spiegando che in base alla relazione finale degli ispettori Autostrade doveva fare molte cose che non ha fatto. “Quella relazione ci apre una prateria per revocare la concessione. In quella relazione c’è scritto che autostrade aveva la responsabilità Ed è stata la responsabile per la distruzione del ponte”. Il ministro Toninelli sblocchi i fondi, 1,1 miliardi di euro, per il Terzo Valico. A chiederlo è il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. “Se non accadesse, sarebbe devastante sia per il sistema ligure sia per le aspettative dell’opinione pubblica”, aggiunge il governatore in conferenza stampa nella sala della Trasparenza della Regione Liguria. La risposta arriva dal viceministro alle Infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi.“Il Terzo Valico è un’opera fondamentale per la Liguria e per il Paese. Non si può tornare indietro. #pactaservandasunt”.

Interviene anche il presidente della Liguria Giovani Toti e si augura che “non sia modificato l’impianto concordato con il governo, con tutti gli aiuti e i sostegni previsti per il porto, il gettito Iva, gli aiuti alle imprese e agli sfollati, la viabilità. E il nome del commissario…”.Sono certo che, se il decreto va oggi al Quirinale, il presidente Mattarella lo esaminerà con cura” e poi annuncia: “Dal 4 ottobre riapre a pieno regime la ferrovia verso Nord, quella che passa sotto il ponte Morandi. Toti ringrazia Rfi e il sindaco Bucci per il lavoro svolto. Toti rivolge poi un appello a Toninelli sblocchi i fondi, 1,1 miliardi di euro, per il Terzo Valico. “Se non accadesse, sarebbe devastante sia per il sistema ligure sia per le aspettative dell’opinione pubblica”. “Al nuovo commissario il Governo delega poteri straordinari anche in termini di indirizzo politico perchè a lui viene demandata la scelta di dove, come e chi ricostruisce il ponte. Acquista dei poteri quasi biblici, credo che debba avere capacità quasi sovrumane un misto tra superman e un profeta”. Così il governatore della Liguria, Giovanni Toti, tornato a parlare del dl Genova nel corso di una conferenza stampa nella sala della Trasparenza del palazzo della Regione.

“Il Ministro Toninelli il 13 settembre annunciava l’approvazione del Decreto su Genova. Dopo 13 giorni dalla dichiarazione, ma 43 dalla tragedia che ha spezzato vite, piegato una città, distrutto aziende, creato gravissimi disagi a chi ha perso la propria casa, ancora nulla. Dove sono le coperture economiche? Quali sono i costi da sostenere per gli aiuti alle aziende? Quali le misure previste per l’area del porto e della zona franca? Dov’è la deroga alla legge Madia per le assunzioni nella pubblica amministrazione? Chi sarà il Commissario? Siamo davanti ad un provvedimento senza alcuna indicazione degli oneri e delle relative coperture”. Lo afferma Cosimo Maria Ferri, componente della commissione Giustizia Camera, che aggiunge: “Abbiamo però scoperto che il Ministro Toninelli immagina un ponte ‘multilivello e multifunzionale’ dove ‘i bambini possano giocare e che sia un punto di ritrovo’, dimenticando forse come non sia così piacevole trascorrere il proprio tempo sotto un viadotto autostradale attraversato ogni giorno da migliaia di tir.

E parlando dei tempi dell’incidente probatorio per il crollo del ponte Morandi, il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, ha detto che “i tempi della demolizione non dipendono dalla procura. Ci sono i periti nominati dal gip che dovranno fare i loro accertamenti e non è detto che non si possa poi procedere alla demolizione anche prima della scadenza dei 60 giorni. Certo, c’è anche il problema che non è ancora stato presentato un piano da chi ha le competenze”.




Crollo ponte a Genova: Santoro si dimette dalla commissione ispettiva del ministero

L’ingegnere Bruno Santoro ha rassegnato spontaneamente le proprie dimissioni dalla Commissione ispettiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che opera per individuare le cause del crollo del Ponte Morandi. Santoro era tra gli indagati dell’inchiesta dei pm di Genova.

A renderlo noto un comunicato del ministero nel quale lo si ringrazia per la sensibilità e la professionalità dimostrate e si precisa che appena dal 23 marzo scorso Santoro è dirigente della Divisione 1 (Vigilanza tecnica e operativa della rete autostradale in concessione) della Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali.

Il Mit aggiunge poi che Santoro presso la Divisione 1 (Vigilanza tecnica e operativa della rete autostradale in concessione) “non ebbe competenza alcuna sul progetto di manutenzione straordinaria presentato da Autostrade per il Ponte Morandi”.

Il dicastero di Porta Pia sottolinea quindi come rispetto “alle cosiddette ‘consulenze’ per Aspi, si fa notare che i collaudi delle opere in concessione vengono regolarmente effettuati dalle strutture del concedente a spese del concessionario. E si conferma che gli incarichi dell’ingegner Santoro sono stati debitamente autorizzati anni fa dall’amministrazione, all’epoca in cui Santoro era in servizio presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici”.

Interviene sulla vicenda il vicepremier, Luigi Di Maio dalla Fiera del Levante per annunciare: “Autostrade avrà un’altra brutta sorpresa nei prossimi giorni. Io non faccio ricostruire il ponte a chi lo ha fatto crollare”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e Ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti durante una visita alla Fiera del Levante di Bari. “Per quanto ci riguarda il ponte Morandi lo deve ricostruire un’azienda di Stato come Fincantieri, perché – ha sostenuto Di Maio – dobbiamo monitorare cosa si farà sulla ricostruzione del ponte”.




Crollo ponte, Conte: “Il Governo è con Genova”. Primi alloggi agli sfollati

Lunedì saranno 11 i nuclei familiari sfollati dopo il crollo di ponte Morandi che riceveranno appartamenti pronti mentre nelle prossime settimane saranno sistemati altri 40 nuclei familiari. Lo si apprende dai responsabili della struttura del Comune di Genova che si occupa delle assegnazioni. Priorità viene data alle famiglie con bambini e anziani o disabili. Alle 16 il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti con il sindaco di Genova Marco Bucci consegneranno i primi alloggi agli sfollati del crollo di Ponte Morandi. Alla consegna parteciperanno anche gli assessori di Regione Liguria Marco Scajola e Ilaria Cavo e del Comune di Genova Francesca Fassio.

Il premier Conte in un post su Facebook ricorda gli stanziamenti del governo e ribadisce: ‘il Governo è con Genova e con i genovesi e non solo a parole, ma con gesti concreti’. “Nell’immediatezza del crollo – ricorda il presidente del Consiglio – avevamo stanziato 5 milioni di euro per gestire lo stato di emergenza e ieri il Consiglio dei Ministri ha stanziato altri 28 milioni e 470 mila euro. Soldi che, come richiesto e quantificato dalla Regione Liguria, serviranno per realizzare gli interventi urgenti per la viabilità alternativa, per potenziare il sistema dei trasporti e per individuare sistemazioni abitative per i tanti nuclei familiari che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni considerate a rischio. Il Governo – conclude Conte – ha messo a disposizione i fondi necessari, ma adesso pretendiamo che si faccia in fretta e che sia data una dimora a queste persone. Abbiamo fatto tanto, stiamo facendo tanto e faremo ancora tanto altro. Non lasciamo sola Genova”.

Si sono concluse le operazioni di recupero e ricerca delle vittime del crollo del ponte Morandi. I vigili del fuoco continuano però ad operare tra le macerie del ponte per mettere in sicurezza l’area e bonificare le zone. Intanto ieri Genova ha salutato con i funerali di Stato 19 vittime della tragedia, mentre per altre vittime sono state scelte cerimonie in forma privata.




Genova, 38 morti. Si cercano ancora altri dispersi. Sabato i funerali

GENOVA – Si continua a scavare alla ricerca di eventuali ulteriori vittime tra le macerie del ponte Morandi crollato due giorni fa a Genova, ma per ora non sono stati né individuati né recuperati altri corpi. Al momento sono 38 i morti accertati. I feriti sono 15 di cui 9 in codice rosso. Vertice in Procura, il Procuratore capo Cozzi fa sapere che ‘ci potrebbero essere ancora 10-20 persone disperse’. A Parigi aperta un’inchiesta per omicidi colposi.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha avviato un’istruttoria su Autostrade per l’Italia, a seguito dei fatti di Genova. Il Ministero tramite la direzione generale competente – si legge in una nota – ha inviato una comunicazione formale ad Autostrade chiedendo di far pervenire entro 15 giorni da oggi “una dettagliata Relazione nella quale sia fornita chiara evidenza di tutti gli adempimenti posti in essere per assicurare la funzionalità del ponte Morandi, e prevenire ogni evento accidentale”.

“Oggi agli atti il progetto” della Gronda “è bandito e partirà. Sarà oggetto della valutazione costi-benefici ma non c’entra niente con il ponte Morandi”. Lo ha detto il vicepremier e ministro del lavoro e dello sviluppo Luigi Di Maio a ‘In Onda’ su La7. “Vi dico con molta franchezza che io non ho intenzione di parlare del tema della Gronda nel dibattito sul Ponte Morandi. Tutto quello che pensavamo come M5s resta lì”, ha detto ancora.

“Di fronte a una tragedia del genere non voglio sentir parlare di limiti di spesa o di norma”. Ha affermato Cozzi che coordina le indagini per il crollo del ponte Morandi per il quale sono stati ipotizzati i reati di omicidio colposo plurimo, disastro colposo conseguente a crollo di costruzione e attentato colposo alla sicurezza dei trasporti.

Tra le ipotesi di reato allo studio della procura di Genova che sta indagando sul crollo di ponte Morandi c’è anche omicidio colposo stradale anche se “e’ prematuro perche’ dipende tutto dalle possibili configurazioni di scenario”. Così il procuratore capo Cozzi. “E prematuro anticiparlo perché significherebbe inquadrare in un certo modo le possibili cause e ipotecare un qualcosa che ancora si deve conoscere”. I reati ipotizzati sono attentato colposo alla sicurezza dei trasporti e disastro colposo conseguente al crollo di costruzione con omicidio colposo plurimo. “Al momento le ipotesi di reato sono tutte a carico di ignoti perché bisogna individuare prima le possibili cause”, ha sottolineato il procuratore capo.

La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per “omicidi colposi” in relazione al crollo del ponte Morandi a Genova, in cui sono rimasti uccisi 4 ragazzi francesi. La procura di Parigi ha annunciato l’apertura di un’inchiesta per “lesioni involontarie” e “omicidi colposi”. Le indagini sono state affidate alla Direzione della gendarmeria nazionale.

Sfollati, 45 alloggi subito, 300 entro 2 mesi – Sono 45 gli alloggi di Arte Genova (l’istituto delle case popolari) e del Comune che da lunedì verranno messi a disposizione per altrettanti nuclei familiari sfollati a seguito del crollo di ponte Morandi. Altri 300 verranno predisposti entro due mesi. Lo annunciano il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco Marco Bucci, l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola e comunale all’Edilizia Pietro Piciocchi. L’obiettivo è dare “una risposta immediata ai 311 nuclei familiari sfollati. Gli alloggi individuati sono ‘vicini’ alla zona del crollo in quartieri come Sampierdarena o Rivarolo, ma anche a Pegli. La prima tranche di alloggi sarà assegnata ai nuclei familiari con bambini, anziani o persone fragili. Sabato 18 agosto il presidente Toti e il sindaco Bucci consegneranno al presidente del Consiglio Giuseppe Conte l’elenco delle ulteriori 300 abitazioni individuate per le quali verrà richiesto un finanziamento straordinario per ristrutturarle.

Si svolgeranno sabato alle ore 11 i funerali delle vittime. Saranno funerali di Stato. Si apprende da fonti prefettizie confermate dal Comune. La funzione si terrà alla Fiera di Genova nel padiglione Jean Nouvel. Con i componenti del Governo potrebbe esserci anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I funerali saranno celebrati dall’arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, che nel pomeriggio ha parlato con il sindaco Marco Bucci.




Tragedia a Genova, crolla il ponte Morandi: 39 morti, 632 sfollati. Multa fino a 150 milioni per Autostrade

GENOVA -Parte l’iter per la revoca delle concessioni ad Autostrade, che tra l’altro rischia multe fino a 150 milioni di euro. “Avvieremo la procedura per la revoca senza attendere le risultanze in sede penale”, ha annunciato il premier Conte. Poche ore prima, a puntare il dito erano stati il ministro delle Infrastrutture Toninelli e i vice premier Di Maio, che hanno chiesto le dimissioni dei vertici della società, e Salvini. “I responsabili hanno un nome e cognome e sono Autostrade per l’Italia”, dice Di Maio. “Se non sono capaci di gestire le nostre autostrade, lo farà lo Stato”, aggiunge Toninelli. La società – che ha chiuso il 2017 con ricavi operativi per quasi 4 miliardi, un utile d’esercizio di 1,042 miliardi e investimenti operativi per 556 milioni – si difende: “Investiamo oltre un miliardo in sicurezza e manutenzione”. E il viadotto “era monitorato dalla Direzione di Tronco di Genova (che fa parte di Autostrade, ndr) con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge e con verifiche aggiuntive mediante apparecchiature altamente specialistiche”, anche attraverso “società ed istituti leader al mondo in testing ed ispezioni”: l’esito ha sempre fornito “adeguate rassicurazioni”. “Autostrade è stata coperta da governi precedenti”, rilanciano Di Maio e M5s. Proprio i Cinquestelle, in testa l’attuale sottosegretario al Mise, Cioffi, presentò a dicembre un esposto all’Anac sulla concessione ad Autostrade e l’ipotesi che con un meccanismo di “supervalutazione” autostrade ‘gonfi’ i pedaggi. Anac ha avviato verifiche e attende informazioni dal ministero delle Infrastrutture. L’intera vicenda ha pesanti le ripercussioni per Atlantia, la società dei Benetton che detiene Autostrade: bond ai minimi storici.

“Le ricerche di vittime e dispersi non sono mai state sospese e continuano tuttora”. E’ quanto conferma il Comando generale dei Vigili del fuoco ribadendo che si sta continuando a lavorare sia nei pressi del pilone della parte crollata del Ponte Morandi sia nella zona della ferrovia, quella più vicina alla porzione di struttura rimasta sospesa. “Il ponte – ribadisce il comando generale dei Vigili del Fuoco- è monitorato costantemente perchè, come evidente da ieri, ci sono rischi ma le attività non hanno mai subito interruzioni”. Proprio per questo motivo sono state evacuate le abitazioni che insistono nei pressi e letteralmente sotto la parte dei piloni che è rimasta in piedi: il viadotto infatti insisteva nelle sue strutture portanti anche su una zona urbanizzata quasi idealmente poggiando su caseggiati e cortili. Il numero degli sfollati è salito a 632 e le loro case, ha anche precisato il sindaco di Genova Marco Bucci, saranno demolite. A preoccupare sono anche i pezzi consistenti asfalto caduto nel Polcevera quasi a formare una diga. La Regione Liguria ha avviato un controllo meteo in tempo reale per scongiurare il rischio che le piogge impediscano i soccorsi e che le macerie si trasformino in un ‘tappo’ per il deflusso delle acque. Sulla necessità di rimuovere le macerie “nel giro di giorni non di mesi” ha insistito il direttore generale della Protezione civile Agostino Miozzo “perché se dovessero arrivare delle precipitazioni importanti, che in questa zona non mancano, ci potrebbero essere dei rischi per la popolazione”

Non si ferma il conto delle vittime provocate del crollo del ponte Morandi a Genova: nel corso della notte, secondo gli ultimi dati del Viminale, il bilancio è salito a 39 morti. Tra loro anche un bambino di 8 anni e due adolescenti di 12 e 13 anni.

E’ sceso, invece, a 15 il numero dei feriti ricoverati negli ospedale, tra cui 12 in codice rosso: una persona è stata infatti dimessa nella tarda serata di ieri. Le ricerche dei corpi e di eventuali superstiti sono andate avanti tutti la notte e proseguiranno nelle prossime ore. Le squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato sui due lati del Polcevera in cui ci concentrano le macerie e anche nel letto del torrente.

Al momento due delle tre aree di ricerca sono state bonificate: si tratta di quella che si trova sul lato sinistro del fiume, dove ci sono i depositi dell’Amiu – l’azienda ambientale del Comune di Genova – e di quella al centro del Polcevera, dove ci sono i resti di diversi mezzi pesanti e di auto schiacciate da un enorme pezzo di ponte conficcato nel terreno. Le ricerche invece continuano nella zona della ferrovia, lungo il lato destro del fiume: lì i vigili del fuoco stanno scavando sia attorno ai resti del pilone sia poco più in là, dove sotto un pezzo di ponte crollato si è aperto una sorta di cratere con ancora dei mezzi all’interno.

Intanto oggi a Genova arriveranno anche i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Dopo un sopralluogo, i ministri parteciperanno ad una riunione con il premier Giuseppe Conte, rimasto nella notte a Genova e che in mattinata visiterà i feriti ricoverati negli ospedali San Martino e Stalla, e con le autorità locali per fare il punto della situazione e decidere modi e tempi dei primi interventi da realizzare: risolvere il problema della circolazione nel nodo di Genova e abbattere quel che resta del ponte.

“C’è il rischio che altre parti del ponte possano crollare, per questo motivo abbiamo sfollato le persone da tutti gli edifici circostanti”, ha detto uno dei soccorritori al lavoro nei pressi del ponte crollato. “Al momento del crollo transitavano 30-35 autovetture e tre mezzi pesanti” ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli.

Rescuers at the site of the collapsed bridge in Genoa, Italy, 14 August 2018. A large section of the Morandi viaduct upon which the A10 motorway runs collapsed in Genoa on Tuesday. Both sides of the highway fell. Around 10 vehicles are involved in the collapse, rescue sources said Tuesday. The viaduct gave way amid torrential rain. The viaduct runs over shopping centres, factories, some homes, the Genoa-Milan railway line and the Polcevera river. ANSA/LUCA ZENNARO

Sono in totale 632 le persone costrette a lasciare la propria abitazione a seguito del crollo. Il numero potrebbe aumentare poiché sono ancora in corso le valutazioni sugli sgomberi. Lo rende noto il Comune di Genova. La Protezione Civile comunale ha provveduto finora a far evacuare 11 palazzi e la situazione è sotto monitoraggio costante.

“Tutto il ponte Morandi andrà demolito con gravi ripercussioni al traffico e problemi per i cittadini e le aziende”. Lo ha dichiarato il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi oggi pomeriggio a Genova nella sede della Protezione civile. “Un ponte del genere non crolla né per un fulmine, né per un temporale, vanno trovati i colpevoli”, ha aggiunto Rixi.

I soccorritori hanno trovato diversi mezzi schiacciati sotto le macerie con persone morte all’interno. I mezzi coinvolti sarebbero decine. Diverse auto sono incastrate e schiacciate tra le macerie del ponte mentre alcuni mezzi pesanti sono finiti nel torrente Polvecera.

Due dei feriti gravi per il crollo del ponte sono stati travolti nelle loro abitazioni schiacciate dalla struttura. Lo riferiscono fonti mediche dall’ospedale San Martino. Dei due non si conoscono le generalità. Si tratta di una donna di circa 75 anni intossicata dai fumi a seguito di un incendio che ha interessato la sua abitazione dopo il crollo del ponte. Un uomo sui 30 anni ha un importante trauma toracico e un grave trauma cranico. Un terzo ferito, un uomo di 46 anni della Repubblica Ceca, è in codice giallo.

Alcuni testimoni che in auto si trovavano vicino al ponte Morando prima del crollo hanno visto “un fulmine colpire il ponte”. “Erano da poco passate le 11,30 quando abbiamo visto il fulmine colpire il ponte – ha detto Pietro M. all’Ansa – e abbiamo visto il ponte che si andava giù”.

Le immagini aeree riprese dai vigili del fuoco confermano che le campate del ponte Morandi crollate al suolo a Genova hanno investito in prevalenza l’area del torrente Polcevera e la ferrovia, colpendo, tra gli edifici sottostanti, il centro Amiu e un’altra palazzina. Sono rimaste in piedi, invece, le campate laterali del viadotto che sovrastano, oltre ad Ansaldo Energia, almeno quattro grandi condomini con decine e decine di appartamenti.

In via precauzionale sono state sgomberate alcune palazzine più vicine alla parta di ponte che non è crollata. E’ crollata una lunga porzione del viadotto su cui corre l’A10. Entrambe le carreggiate sono precipitate al suolo per circa cento metri. Si sospettano persone sotto le macerie e sono in corso verifiche degli operatori del 118. Il ponte crollato ha travolto tra l’altro una parte di un capannone dell’Amiu, l’azienda ambientale del comune di Genova.

In relazione al crollo di parte del viadotto Polcevera sull’A10, Autostrade per l’Italia comunica che “sulla struttura – risalente agli anni ’60 – erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione”. “I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova”, assicurano le Autostrade.

“Inizialmente pensavamo fosse un tuono vicinissimo a noi, abbiamo sentito un boato incredibile”. Così uno dei testimoni del crollo del Ponte Moandi, a Genova, racconta i momenti di terrore vissuti questa mattina. “Noi abitiamo a circa 5 chilometri dal ponte, ma abbiamo sentito un botto pazzesco. Eravamo in casa, quando abbiamo sentito un vero e proprio boato – dice -. Ci siamo spaventati tantissimo, abbiamo avuto molta paura. Ora la situazione è drammatica, il traffico completamente in tilt e la città paralizzata”.




Genova, non riesce ad integrarsi e si butta giù dalla finestra. Grave 15enne

GENOVA – Un quindicenne straniero si è lanciato dalla finestra di casa, al secondo piano di un edificio nel levante di Genova ed è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San Martino. È successo questa mattina. Per la polizia, che sta indagando sull’episodio, a spingere il ragazzo a tentare il suicidio ci sarebbe il disagio sociale, come scritto in alcune lettere trovate nell’abitazione dagli investigatori. Il giovane sarebbe arrivato in Italia da pochi mesi e, secondo le prime indiscrezioni, non sarebbe riuscito a integrarsi. Il giovane frequenta regolarmente un istituto scolastico superiore. Al momento dell’accaduto in casa c’era la madre. Il caso è stato affidato agli agenti della Squadra mobile della questura genovese