GENOVA, MALTEMPO:DUE DISPERSI, TROVATA DONNA INCINTA E SUOCERO

Redazione

Genova – Notte tranquilla, nonostante la pioggia incessante, a Genova, dove l'unica emergenza grave per il maltempo si e' registrata a Nervi, nel levante, dove l'omonimo torrente ha superato la linea di soglia massima, causando alcuni allagamenti.

Traffico ferroviario dal levante interrotto per la frana che ieri si e' abbattuta sui binari nella zona di Lavagna. Il Tigullio e' stato colpito molto duramente dall'alluvione. A Leivi si contano altri due dispersi.

Mentre nel cuore della notte sono stati trovati i primi due, una giovane donna incinta e il suocero che abitavano in una casa in via Gozzo, parzialmente distrutta da una frana, a Leivi non si trova la coppia di 65enni che abitava in una piccola casa indipendente travolta da un altro fronte di frana. A Carasco lo Sturla e' esondato per oltre tre metri rispetto il livello di 8 metri massimo. La piena ha causato devastazione, dopo l'alluvione che nell'inverno del 2012 fece crollare il ponte e uccise due persone. Chiavari e' sommersa dall'acqua e dal fango. I soccorsi sono in atto. I danni sono enormi dopo l'esondazione del rio Rupinaro e dell'Entella oltre agli altri corsi minori che attraversano la cittadina levantina. I caselli autostradali di Chiavari e Lavagna restano chiusi.




GENOVA, MALTEMPO: ALLERTA UNO FINO A MEZZANOTTE

Redazione

Genova – Ancora pioggia sul capoluogo ligure dove permane, fino alle 23.59, l'allerta meteo 1 diramato dalla Protezione Civile. Le precipitazioni piu' intense si sono registrate nella serata di ieri nel ponente cittadino, da Cogoleto a Voltri a Sestri Ponente, con allagamenti di scantinati e sottopassi e due frane, una nella zona di Crevari, in via Rubens, e l'altra a Sant'Ilario. Decine gli interventi dei vigili del fuoco. Chiusi oggi parchi e cimiteri. Problemi in citta' anche a causa del forte vento di scirocco e della mareggiata con onde alte fino a 4 metri. Sul resto del territorio regionale resta la massima allerta meteo, di livello 2 fino alla mezzanotte di oggi. La preoccupazione maggiore e' legata a torrenti e fiumi: nell'imperiese, a Ventimiglia, ieri sera il torrente Roja ha raggiunto il livello di guardia.

Nell'estremo levante, invece, il Magra, carico di acqua, e' sotto costante osservazione. Allagamenti si sono registrati nello spezzino, nella zona di Sarzana, Ortonovo e Fivizzano, dove continua a piovere.




GENOVA, ANZIANO PRESO A MARTELLATE IN CASA: LOTTA TRA LA VITA E LA MORTE

Redazione

Genova – L'anziano aggredito nella sua casa a martellate lotta tra la vita e la morte. E' ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale San Martino di Genova il pensionato di 67 anni trovato in fin di vita nella sua camera da letto, dove e' stato aggredito da ignoti che lo hanno ripetutamente colpito con martellate alla testa. Ad accorgersi per prima dell'accaduto e' stata la moglie della vittima che ha sentito le urla e si e' precipitata nella stanza del marito. I malviventi erano gia' fuggiti. I fatti sono avvenuti in una villetta monofamiliare di via Valcalda, a Tiglieto, nell'entroterra di Genova al confine con il Piemonte. Allertati dalla moglie dell'anziano, sul posto sono arrivati i soccorsi e i Carabinieri di Arenzano con la Sezione Rilievi dell'Arma. Secondo un primo sopralluogo, nulla sarebbe stato rubato dall'abitazione. L'uomo e' stato trasportato in elisoccorso in codice rosso all'ospedale genovese




GENOVA: STUDENTI IN PIAZZA IL 18 CONTRO LA DEVASTAZIONE AMBIENTALE

Redazione

Genova – Dal 9 ottobre le studentesse e gli studenti dell'Unione degli Studenti Genova si stanno adoperando per portare aiuto nelle zone alluvionate e stanno organizzando una mobilitazione per sabato 18 contro la devastazione ambientale e per richiedere massicci investimenti nella riqualificazione territoriale.
“Il 9 ottobre Genova è stata colpita da un alluvione di proporzioni disastrose che ha distrutto interi quartieri della città, causando la morte di un uomo di 57 anni. Questo a soli 3 anni di distanza dall'alluvione che colpì la città il 4 novembre provocando la morte di 6 persone. In questi giorni centinaia di studentesse e di studenti hanno portato la loro solidarietà attiva nelle zone alluvionate aiutando gli abitanti a sgomberare le loro case dal fango." – dichiara Danilo Lampis coordinatore nazionale dell'unione degli Studenti – "La solidarietà attiva non basta però: dietro a questo tragico evento ci sono delle cause e delle responsabilità precise, da anni le istituzioni scelgono di finanziare le grandi opere invece di fare piccole opere che permettano di contenere il dissesto idrogeologico della città! Ora è necessario innanzitutto rompere il patto di stabilità per permettere alla città di riprendersi!””
“L'approvazione dello Sblocca Italia non fa altro che peggiorare lo situazione attuale” – continua Riccardo Laterza, portavoce nazionale di rete della Conoscenza – “destinare solamente 110 milioni per le opere di riqualificazione territoriale a fronte dei quasi 10 miliardi di euro sbloccati per le grandi opere è totalmente insufficiente oltreché scandaloso. Sarebbe necessario reinvestire i fondi per le grandi opere in opere che possano arginare le devastazioni prodotte in questi anni: pulizia dei letti dei fiumi, rifacimento degli argini e rinboschimento”
“Gli studenti genovesi e tutta la cittadinanza saranno in piazza sabato 18 ottobre” – dichiara Alberto Campailla portavoce di Link Coordinamento Universitario – “per richiedere un assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni e un immediato intervento sul territorio genovese per fare in modo che ogni 3 anni non ci si ritrovi nelle vie di Marassi, Molassana, Staglieno con una pala in mano per spalare il fango dell’alta velocità e per commemorare l’ennesima vittima della devastazione ambientale.” 




GENOVA ALLUVIONE UN MORTO E GRAVI DANNI ALLA CITTA’, POLEMICHE PER L’ALLERTA TARDIVA

L’ASCOM di Genova apre un'unità di crisi per fornire alle imprese colpite una prima assistenza e per raccogliere le segnalazioni dei danni subiti, mentre La Procura ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo per la morte di Antonio Campanella, l'infermiere di 57 anni morto durante l'esondazione del Bisagno a Borgo Incrociati

di Cinzia Marchegiani

Genova – Un alluvione sospetta e un’allerta due,  il massimo livello di attenzione per la Liguria, emanato dopo 12 ore dall'inizio dei grandi temporali e l'esondazione dei torrenti. Queste sono le prime analisi emerse da una tragedia che forse poteva essere contenuta. Un morto e danni alla città, scuole chiuse e palazzine evacuate. La sera di giovedì 10 ottobre 2014, tra le 22 e le 23 sono caduti 150 millimetri d'acqua su un terreno ormai saturo e dopo le ore di angoscia sono iniziate le polemiche. Perché non è stato emanato subito l'Allerta 2? L'associazione Confcommercio rende pubbliche le risposte dell’Assessore Regionale alla protezione civile, Raffaela Paita :”l'allerta meteo per l'alluvione di Genova non è stata data perché le valutazioni dell'Arpal basate su modelli matematici non hanno segnalato l'allarme". E il sindaco di Genova Marco Doria conferma: "c'è un sistema di protezione civile, di cui fa parte anche il Comune, per il quale spetta al Comune mettere in atto le procedure previste dai diversi livelli di allerta. Ma stiamo ai fatti: l'allerta non è stata emanata". La Procura intanto ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo per la morte di Antonio Campanella, l'infermiere di 57 anni morto durante l'esondazione del Bisagno a Borgo Incrociati.
E proprio in seguito ai drammatici eventi alluvionali che hanno colpito Genova, il suo entroterra e il Tigullio, l’associazione Ascom Genova ha aperto un'unità di crisi per fornire alle imprese colpite una prima assistenza e per raccogliere le segnalazioni dei danni subiti. Nonostante la sede dell'Ascom sia stata anch'essa gravemente colpita, gli uffici sono operativi e aperti al pubblico. Congiuntamente a Confartigianato, CNA, Confesercenti e Coldiretti Ascom Genova ha sollecitato la richiesta dello stato di emergenza e la conseguente sospensione di tutte le scadenze di pagamento per le imprese ubicate nelle aree disastrate. L'Associazione Confcommercio dichiara:"La situazione e le nostre imprese sono allo stremo. Non è più possibile che il nostro territorio e la città di Genova, dopo la terza alluvione in 4 anni, possano accettare l'ulteriore rinvio di interventi strutturali volti alla messa in sicurezza di tutte quelle zone da troppo tempo ormai note per essere a rischio idrogeologico. A puro titolo esemplificativo di una lunga lista di interventi citiamo lo scolmatore del Bisagno, di cui si parla e si discute da 40 anni ma che nonostante le morti umane e le imprese spazzate via dall'acqua e dal fango, continua ad essere una chimera. Occorre una volta per tutte che Governo ed istituzioni facciano la loro parte per uscire da un immobilismo che ancora una volta ha condannato questa città all'ennesima, prevedibile ed evitabile tragedia. Purtroppo è un orrendo film che abbiamo già visto, cambiano i registi ma la trama è sempre schifosa.” L’Ascom riporta le centinaia di telefonate che hanno ricevuto soltanto nella giornata odierna, e tutte hanno un filo conduttore, quello della pazienza che è finita, perché l'orgoglio e la capacità di rialzarsi della sua gente questa volta a Genova non bastano più. La rabbia è a livelli di guardia e se quando cesserà la pioggia non si avranno risposte immediate e concrete il rischio è – avvisa l’ASCOM – che dilaghi quanto un’alluvione:”Le istituzioni hanno il dovere di risarcire queste imprese. E' il minimo indennizzo per come le stesse istituzioni non sono state in grado di affrontare e prevenire queste emergenze. Lasciamo dunque da parte le cabine di regia, l'imprevedibilità del fenomeno atmosferico eccezionale, i tweet e i classici giri auto promozionali tra i commercianti che hanno perso il negozio che avevano appena fatto in tempo a ricostruire dopo due anni di lavoro. Un primo passo concreto è la cancellazione e la sospensione dell'enorme e ingiustificato carico fiscale a cui sono sottoposte le aziende colpite. E' ora di guardare un film diverso, l'alternativa è spegnere il televisore".

Nel frattempo oggi il sindaco di Genova, Marco Doria in un giro di ispezione viene accusato dai suoi stessi cittadini, di un totale abbandono di controllo sul territorio, come la pulizia dei tombini, altri ancora ricordano come la gente sia rovinata, mentre le tasse prelevate con la nuova Tasi vengono inviate a Roma.

E ora si indagherà proprio su quell’allerta mai emanata che lo stesso Sindaco Doria riconosce non essere mai partita perché le valutazioni dell'Arpal basate su modelli matematici non hanno segnalato l'allarme. Genova quanto ancora dovrà pagare con i sacrifici umani e ingenti danni all’economia? E ora la stessa alluvione diventa alquanto sospetta. L’Ascom nel proprio comunicato fa riferimento nel caso di Genova ai temporali che i meteorologi definiscono autorigeneranti, e che non danno tregua per la propria incessante attività. Eppure sui siti specifici viene spiegato che si può sapere bene in anticipo cosa succederà se dovesse verificarsi un forte temporale autorigenerante in una certa zona, e prevedere con una certa accuratezza i movimenti delle masse d’aria per sapere se c’è il rischio che un fenomeno del genere possa accadere (anche se non siamo ancora abbastanza precisi da dire con certezza se e dove capiterà). Temporali che diventano una morsa letale se vi si somma la componente determinante  antropologica, come piani urbanistici troppo aggressivi sul territorio, incuria, mancanza di preparazione e soprattutto piani di allerta.




GENOVA: OPERAZIONE ANTI "PANDILLAS", BANDE DI SUDAMERICANI A CHIAVARI

Redazione

Genova – Operazione anti ''Pandillas'', bande giovanili sudamericane, a Chiavari, nel levante della provincia di Genova.

I poliziotti del commissariato locale, hanno eseguito otto ordinanze di custodia cautelate nei confronti di sette giovani equadoriani e un peruviano, di età tra i 19 e i 30 anni, considerati membri dei Latin King e responsabili di atti di violenza.

''Silencio'', ''Panda'', ''Popeye'', ''Pachito'' e ''Roy Roger'' i nomi di battaglia di alcuni degli arrestati. Le indagini sono partite da una serie di cruenti episodi di violenza e prevaricazione, iniziati nell'estate del 2012.

L'attività investigativa ha permesso di ricostruire l'attività criminale del gruppo che ora deve rispondere di lesioni pluriaggravate, porto abusivo di armi, minacce e danneggiamenti aggravati, commessi per imporre con il terrore le regole di affiliazione.

Inoltre nei confronti dei vertici dell'organizzazione sono state compiute perquisizioni e sequestrati computer, agende, chiavette Usb e gadget vari che attestavano la loro appartenenza alla pandilla.

 




GENOVA: SABATO 20 SETTEMBRE POMERIGGIO SOLIDALE AISP E LA BAND DEGLI ORSI

Redazione 

Genova – “Pomeriggio solidale” a Genova, a sostegno della ricerca e a favore delle famiglie affette da Poland: sabato 20 settembre, in prima edizione, con i volontari dell’AISP e la Band degli Orsi in piazza del Carmine.

Promossa e organizzata dalle Onlus e a scopo del tutto benefico l’iniziativa, con tanto di laboratori ludici e ricreativi e un ricco aperitivo a base dei migliori doc del territorio, dà  appuntamento al pubblico dei più piccini ma anche dei più adulti a partire dalle 16.

Accolti e guidati dal team dei volontari dell’AISP e della Band degli Orsi tutti i bambini partecipanti, senza alcuna distinzione di sorta, potranno sperimentarsi nella realizzazione di piccoli capolavori artistici, attraverso tecniche di pittura o collage, immersi in un clima di allegria e familiarità. Aperto ai piccoli artisti, infine anche il concorso “Saranno FamOrsi”: l’orsetto, emblema dell’associazione Band degli Orsi, lascia spazio alla fantasia per vestirsi attraverso il colore, dell’abito più bello e premiare l’autore (Ingresso ad offerta libera)

Gusto e fantasia per la manifestazione che sapientemente sceglie di mettere insieme, per l’occasione, le maggiori risorse del territorio facendo della solidarietà la ragione comune.

I caratteristici doc del mercato del Carmine comporranno, infatti, il ricco buffet dell’aperi-cena che allestito all’interno della sala del ristorante sarà disposizione del pubblico dalle 18 alle 20 (Costo ingresso: 12 Euro).

“L’obiettivo – spiega Eva Pesaro presidente Associazione Italiana Sindrome di Poland – è far sì che la diversità diventi sempre di più una risorsa. La nostra è un’Associazione di volontariato che nasce allo scopo di collegare chi è colpito dalla sindrome di Poland fornendo a ciascuno un aiuto concreto, grazie allo scambio di esperienze e a un’informazione corretta. La rarità della patologia, purtroppo, molto spesso non mette in condizione le famiglie di ricevere il supporto psicologico necessario ad affrontare al meglio la situazione.  A oggi – dichiara – non si conosce ancora l’origine della Sindrome, sebbene si ritenga possa essere una malattia genetica rara. Colpisce, infatti, un bambino ogni 20-30 mila ed è caratterizzata da anomalie unilaterali che interessano i muscoli del torace o di un arto superiore, generalmente quello destro. Le malformazioni, sebbene non siano tali da inibire un corretto sviluppo psicofisico, richiedono tuttavia un intervento serio al fine  di sviluppare, attraverso una corretta educazione, abilità manuali anche nei portatori delle malformazioni più gravi Occasioni ludiche o di  convivialità come queste appunto – conclude- consentono di portare alla gente, con semplicità e allegria, temi importanti aiutandoci a  rendere l’handicap una parola e non un fatto”.

L’intero ricavato della manifestazione sarà devoluto a favore dell’AISP e della Band degli Orsi, Associazione di volontariato Onlus impegnata da circa 10 anni a migliorare l’accoglienza e l’intrattenimento dei piccoli ospiti dell’Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini di Genova.

 

 




GENOVA, BABY GANG: IL CAPO DE LOS TOROS, "PUNTAVAMO I FIGLI DI PAPA'"

Redazione

Genova – Erano stati arrestati il 5 marzo scorso durante l'operazione "Matador" della Squadra mobile di Genova, e nei giorni scorsi hanno deciso di parlare con i magistrati, confessando i reati commessi e, soprattutto, le motivazioni che hanno determinato le loro azioni.

Sono nove e appartengono alla gang conosciuta come "Los Toros", di cui fanno parte giovani e giovanissimi, anche minorenni, di etnie diverse. Devono rispondere, a vario titolo e in maniera diversa tra maggiorenni e minorenni, di associazione per delinquere finalizzata alla rapina continuata e aggravata, lesioni aggravate, estorsione, furto con strappo e accesso abusivo a sistemi informatici.

Ecuadoriani, cileni, cinesi, magrebini e italiani che, per una sorta di rivalsa sociale, aggredivano loro coetanei, solo italiani e di buona famiglia. Per i baby rapinatori il problema era "la disparità sociale". Per questo l'obiettivo erano i "figli di papà" che avevano tutto ciò che loro desideravano e non potevano avere: smartphone, orologi, vestiti e, soprattutto, denaro.

"Lo facevamo perché ci sembrava giusto – ha raccontato il leader della gang, un ecuadoriano di 20 anni – Noi siamo costretti a convivere con problemi familiari e i nostri genitori non ci danno certo la paghetta come fanno quelli della Genova bene. Così abbiamo deciso di prendercela da soli".

La difficoltà che i giovani criminali manifestavano "era quella di non potersi pagare il cinema, la discoteca o magari una maglietta nuova". Una sola regola era imprescindibile: mai toccare ragazzi che "come noi hanno difficoltà a pagarsi una serata fuori".

E così uscivano a "caccia" della loro preda, scegliendola "guardando le scarpe e l'abbigliamento, ma anche il tipo di telefonino che usava". La seguivano nei vicoli del centro di Genova, e al momento opportuno, l'aggredivano alle spalle, riempiendola di calci e pugni, per poi appropriarsi di ciò che aveva addosso. Se trovavano un bancomat continuavano con le botte finché la vittima non confessava il codice di accesso.

Il bottino veniva poi equamente spartito e speso nei locali della città o per comprare gli oggetti dei loro desideri.

Le perquisizioni eseguite durante gli arresti del marzo scorso, portarono al sequestro di coltelli e noccoliere, probabilmente utilizzati nel corso delle rapine, almeno 12, messe a segno dalla gang nel periodo tra novembre 2013 e gennaio 2014.




GENOVA: UNA COPPIA DI POLIZIOTTI SALVA LA VITA AD UNA RAGAZZA

Redazione

Genova – Erano circa le 2 di notte dello scorso 4 settembre quando una coppia di poliziotti genovesi, lui in servizio alla Squadra Mobile e lei al Commissariato Sestri Ponente, sono stati svegliati di soprassalto dalle urla di invocazione di una ragazza e dallo scampanellio alla porta. Riconosciuta la figlia dei vicini di casa i due, pensando ad un'intrusione nel loro appartamento, si sono precipitati nell'abitazione accanto dove la giovane diceva che la madre 51enne era morta.

Effettivamente la donna era seduta esanime su una sedia, appoggiata al muro, cianotica in volto. I due poliziotti, senza perdersi d'animo, hanno accertato che la stessa non respirava ed era in arresto cardiaco, quindi hanno immediatamente avvisato il 118, spiegando ciò che stava avvenendo e seguendo le indicazioni fornite dall'operatore.

Sdraiata la donna in terra, gli agenti hanno iniziato le manovre del massaggio cardiaco, avvicendandosi tra di loro. Dopo svariate sollecitazioni, la sventurata in un rantolio ha aperto la bocca in un tentativo di respirazione autonoma, dal ritmo irregolare ma via via crescente. Dopo 12 minuti di massaggio cardiaco il respiro si è fatto più cadenzato ed il volto ha iniziato a riprendere colore.

Di lì a breve è sopraggiunto personale paramedico che ha proseguito nelle manovre, utilizzando un apparecchio defibrillatore e somministrando i primi medicinali e successivamente personale medico, che ha stabilizzato le funzioni vitali e ha disposto il trasporto in ospedale.




GENOVA: DUE CONIUGI LIGURI IN "VACANZA" CON QUATTRO BAMBINI FERMATI CON UN CAMPER CARICO DI 70 CHILI DI EROINA

Redazione

Genova – Trasportavano nel camper un carico di 70 chili di eroina: due coniugi incensurati sono stati arrestati dalla Squadra mobile di Genova, sabato scorso, al porto di Ancona di ritorno dalla Grecia.

Si conclude così, la "vacanza" di una famiglia ligure che lo scorso 4 luglio si era imbarcata ad Ancona a bordo di un camper con i loro 4 figli piccoli, per raggiungere la Grecia.

Il quantitativo di stupefacente sequestrato, verosimilmente diretto al mercato dello spaccio genovese, avrebbe prodotto, una volta "piazzato" elevati guadagni.

L'uomo è stato trasferito al carcere di Ancona mentre la donna incinta di otto mesi e i quattro bambini che hanno un'età che va dagli 11 ai 2 anni, si trova agli arresti domiciliari presso una comunità.

L'arresto è stato eseguito con la collaborazione degli uomini della mobile e della polmare di Ancona.




GENOVA: ARRESTATO SCIPPATORE SERIALE

Redazione

Genova – Gli agenti della IV sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile di Genova hanno posto in stato di fermo di indiziato di delitto VILLAMAR MACIAS Daniel Jacinto, ecuadoregno di 25 anni, perché ritenuto responsabile del reato di furto con strappo di una collana d'oro.

In particolare lo scorso 22 maggio, in pieno centro, si registrava lo scippo di una collanina, ai danni di una signora di 80 anni, ad opera di un cittadino straniero: la vittima, mentre passeggiava nei pressi di Largo XII ottobre, veniva aggredita da un giovane extracomunitario con indosso una maglia di colore scuro che, con una mossa fulminea, le strappava la collana in oro che portava al collo per poi darsi rapidamente alla fuga a piedi.

Il personale della IV Sezione, costantemente impegnato nei servizi di contrasto a reati di tipo predatorio, indirizzava le proprie ricerche nei confronti di soggetti aventi le caratteristiche fisio-somatiche indicate dalla vittima che consentivano, nel breve, di individuarne l'autore nel giovane ecuadoregno.

Le responsabilità del giovane venivano conclamate la mattina stessa dell'evento criminoso in quanto gli agenti operanti rintracciavano, in un negozio che effettua compravendita di oro nella delegazione di Sampierdarena, la collana con il particolarissimo ciondolo appena asportata all'anziana signora; nell'occasione si accertava come il prezioso fosse stato conferito dal VILLAMAR MACIAS Daniel Jacinto, per un ammontare di oltre 900,00 euro.

Nel corso della puntuale quanto celere attività investigativa effettuata dal personale della Sezione contrasto al crimine diffuso, attraverso anche la predisposizione di appositi album fotografici per il riconoscimento sia dello straniero che della collana in possesso della vittima, si appurava come il fermato, gravato da pregiudizi di polizia, risultasse all'anagrafe irreperibile e non fosse in regola con le normative sul soggiorno in quanto revocato per il suo stato di pericolosità.

Gli operatori, messisi immediatamente alla ricerca dell'uomo, transitando nei giardini antistati il Centro Commerciale della Fiumara, lo rintracciavano e lo sottoponevano a fermo di polizia giudiziaria per aver commesso il reato di furto con strappo aggravato della collana in oro, sussistendo i presupposti del pericolo di fuga in quanto irregolare sul Territorio Nazionale e privo di alcuna attività lavorativa.

All'atto del controllo il VILLAMAR MACIAS veniva peraltro trovato in possesso di circa 30 grammi di sostanza stupefacente di tipo marijuana già confezionata in diversi involucri termosaldati e pronta per essere messa sul mercato; fatto per il quale lo stesso veniva anche denunciato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Il fermato, veniva associato presso la Casa Circondariale di Genova Marassi a disposizione dell'A.G.