LIRFL (RUGBY A 13), LAVINI LOTTA CONTRO LA “MALEDIZIONE”: «SPERO DI TORNARE IN NAZIONALE»

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Roma – Mentre la Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) sta studiando date e formule delle competizioni della stagione 2017 oltre a programmare l’attività della Nazionale, la palla ovale del rugby a 15 è tornata a rotolare. E con essa numerosi atleti che sono protagonisti anche nel rugby league, vista la notevole vicinanza e propedeuticità di una disciplina nei confronti dell’altra. Cristiano Lavini, colonna portante dei Gladiators nel rugby a 13 e attualmente in forza alla Primavera rugby (serie A) nel XV, è tra questi: per lui si è aperta una stagione importante perché a fine febbraio scorso si è rotto menisco e legamento crociato del ginocchio e ora vuole gettarsi alle spalle la sfortuna. «Mi sento bene e credo di poter dire di aver completamente recuperato dopo l’infortunio» conferma Lavini. Romano di nascita e mediano di mischia come ruolo, l’atleta classe 1987 ha scoperto casualmente il rugby a 13 e non l’ha più mollato. «Mi sono avvicinato oltre cinque anni fa a questa disciplina su consiglio di un amico e mi è subito piaciuta perché questo è un gioco semplice, molto atletico, molto d’impatto. Quest’anno tornerò a giocare coi Gladiators, se non ci saranno intoppi». E in effetti gli infortuni lo hanno perseguitato e, come una sorta di maledizione, gli hanno impedito spesso di partecipare agli appuntamenti con la Nazionale di rugby a 13. «Di fatto ho collezionato una sola presenza ufficiale in maglia azzurra – racconta Lavini -, quella risalente al match del 2013 in Kenya. Tra l’altro in quell’occasione, prima di giocare la partita, sono stato due mesi in Kenya per conto della Lirfl che stava portando avanti un progetto sociale per dare sostegno ai bambini degli orfanotrofi. Un’esperienza bellissima che non posso dimenticare». Il cruccio della Nazionale, comunque, gli è rimasto. «Cercherò in ogni modo di rientrare nel gruppo azzurro – conclude Lavini – E con la medesima determinazione, assieme ai miei compagni di squadra dei Gladiators, cercherò di riportare lo scudetto a Roma».
 




LIRFL (RUGBY A 13), ROTILIO E LA POLITICA DELLA NAZIONALE: «PREMIEREMO I RAGAZZI CHE HANNO FATTO IL CAMPIONATO»

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Roma – Sarà saldamente al timone della Nazionale italiana di rugby a 13 assieme a Riccardo Marini anche quest’anno. Pierpaolo Rotilio è pronto a tuffarsi in una nuova stagione azzurra sotto l’egida della Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl). «Siamo ancora nella fase organizzativa e al momento non abbiamo ufficializzato le date dei prossimi appuntamenti della Nazionale, ma prima della fine di novembre sicuramente faremo dei raduni che come idea dovrebbero essere “itineranti”, facendo incontri sia nel sud che nel nord Italia. Poi cercheremo di organizzare qualche nuovo test match internazionale perché l’allenamento è importante, ma la verifica in partita di quello che si fa fuori dall’evento ufficiale diventa fondamentale e ci permette di avere il termometro della situazione». Anche quest’anno dunque la Nazionale azzurra sarà caratterizzata da un binomio tecnico. «Abbiamo trovato un equilibrio molto proficuo con Riccardo Marini e penso si possa andare avanti su questa strada con convinzione». Rotilio e Marini, ovviamente, non potevano mancare in occasione della fase finale del campionato 2016. «Siamo stati a Siracusa (dove si assegnava lo scudetto, ndr) e indubbiamente ne abbiamo tratto indicazioni importanti. La nostra politica ci spinge a premiare sempre di più chi partecipa al campionato italiano di rugby a 13 e dunque, in questo senso, qualche nuovo ingresso nel gruppo della Nazionale ci sarà anche se la “vecchia” ossatura ci dà buone garanzie». Rotilio ne approfitta anche per parlare della crescita del movimento Lirfl. «A livello organizzativo, il campionato ha fatto dei passi avanti evidenti e la formula delle finali in sede unica è sicuramente affascinante. E’ chiaro che non bisogna smettere di lavorare per coinvolgere quanti più appassionati della palla ovale possibili nel rugby a 13». Il tecnico azzurro, che l’anno scorso si è diviso tra la panchina del Gran Sasso rugby (serie A) e la Nazionale, è pronto a ripartire in una nuova stagione che lo vedrà sempre impegnato sul doppio fronte (anche se stavolta sulla panchina dell’Aquila). «Sono ruoli compatibili e gestibili tranquillamente, poi quando si è animati da una grande passione per la palla ovale tutto diventa più semplice».
 




ANCHE LA LIRFL (RUGBY A 13) SOSTIENE L’INIZIATIVA “ADOTTA UN’OPERA” A FAVORE DI AMATRICE

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Roma – L’aspetto sociale è stato sin da subito una delle colonne portanti della Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl). Il movimento del rugby a 13 nazionale, infatti, ha già sostenuto progetti molto importanti come quelli del “Kenya Charity Camp” (negli orfanotrofi di Watamu e Malindi) o del “White Ribbon” (contro la violenza sulle donne) e non poteva esimersi dall’essere al fianco delle popolazioni del centro Italia duramente colpite pochi giorni fa dalla tragedia del terremoto. «La nostra Lega – rimarca il segretario generale Pierluigi Gentile – è al fianco dell’iniziativa adottata dal Comune di Amatrice denominata “Adotta un’opera” e sposata dalla Federazione Italiana Rugby che cercherà di contribuire alla ricostruzione dei campi sportivi della zona. Siamo molto vicini alle persone che hanno subito questo disastro e cercheremo di dare qualsiasi tipo di aiuto possa essere utile in questo momento». In particolare la società Arieti Rugby, che ha messo a disposizione il suo campo Iacoboni come riferimento logistico per gli aiuti da parte di tutto il mondo rugbystico alle popolazioni terremotate, ha aperto un conto per la raccolta di fondi presso la Banca di Credito Cooperativo del Velino (filiale di Rieti) con il seguente Iban: IT07L0874314600000020302818. Inoltre i rugbisti reatini hanno messo in piedi anche un’altra iniziativa denominata “amatriciana solidale“: sabato prossimo alle ore 20, infatti, presso il campo sportivo dell’Arieti Rugby (che tra l’altro ospitò due anni fa anche la Final Four scudetto di rugby a 13) si terrà una cena il cui intero ricavato sarà devoluto in favore delle popolazioni di Amatrice ed Accumoli, sempre col medesimo intento di ricostruire le strutture sportive. «Siamo stati “in prima linea” sin dalle prime ore successive alla scossa più forte di terremoto, andando anche a scavare tra le macerie – dice il presidente dell’Arieti Rugby Maurizio Amedei – Purtroppo la tragedia ha colpito direttamente qualche parente stretto di alcuni nostri tesserati e quindi non potevamo rimanere con le mani in mano. Sia l’apertura del conto che la cena di sabato serviranno a sostenere questo progetto per la ricostruzione degli impianti sportivi di Amatrice».




LIRFL (RUGBY A 13), GENTILE: «UN’ANNATA DI CRESCITA ANCHE GRAZIE ALLA VICINANZA DELLA FIR»

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Roma – Pochi giorni fa si sono spenti i riflettori sul campionato 2016 organizzato dalla Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl), l’unico torneo di rugby a 13 riconosciuto dalla Federazione Italiana Rugby (Fir). Con ancora negli occhi le immagini della gioia di Reggio provenienti da Siracusa, dove si sono tenute sia la finale scudetto tra i calabresi e L’Aquila Neroverde che quella “di consolazione” per il terzo e quarto posto tra gli Hammers Umbria e i Magnifici Firenze (con la vittoria dei primi), il segretario generale della Lirfl Pierluigi Gentile traccia un bilancio della stagione, partendo dalle competizioni per club. «Sia la Coppa Italia (giocata tra febbraio e marzo e vinta dagli stessi Hammers, ndr) che il campionato hanno denotato una crescita chiara dal punto di vista tecnico. Il livello si è indubbiamente alzato e c’è stato grande spettacolo ed equilibrio sia nelle semifinali scudetto, sia nelle finali giocate a Siracusa. Il fatto che per la prima volta una squadra del sud Italia si sia portato a casa il tricolore testimonia proprio la crescita territoriale del movimento anche fuori dalla “tradizionale” zona del Lazio e del centro Italia in generale. Merito anche dei corsi di formazione tecnica che la nostra Lega continua ad organizzare nel corso dei mesi per far conoscere la nostra disciplina a un numero sempre maggiore di tecnici». La giornata conclusiva di Siracusa è stata molto apprezzata. «Abbiamo scelto di spostare dal centro Italia, anche in questo caso per la prima volta, la sede della finale scudetto pure per motivi di propaganda della nostra disciplina: tra le città che si erano proposte, Siracusa ha avuto la meglio e devo dire che ha risposto nel migliore dei modi, coinvolgendo tanti appassionati attorno a quell’evento». Dal campionato alla Nazionale il passo è breve. «E’ stato il primo anno di gestione dei neo commissari tecnici Pierpaolo Rotilio e Riccardo Marini – sottolinea Gentile – Sapevamo che ci sarebbe stata qualche difficoltà, ma la prestazione nel test-match con BARA ci ha visto combattere fino all’ultimo e cedere sul campo di una formazione molto attrezzata come quella britannica. Prossimamente stiamo studiando l’opportunità di nuovi raduni per poter continuare l’attività di conoscenza della squadra azzurra». Chiusura coi propositi in vista della prossima stagione. «Vogliamo continuare la positiva collaborazione con la Fir che tra l’altro ci ha inserito anche nella circolare informativa, documento ufficiale che produce direttamente e con cui informa i club affiliati anche delle nostre attività. E poi – conclude Gentile – cercheremo di aumentare ancora il numero delle squadre coinvolte nelle nostre competizioni, tentando al tempo stesso di mantenere la qualità tecnica vista quest’anno».
 




LIRFL (RUGBY A 13), REGGIO È TRICOLORE: BATTUTA L’AQUILA NEROVERDE NELLA FINALE SCUDETTO

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Roma – Lo scudetto del rugby a 13 si sposta a sud per la prima volta nella storia. Dopo cinque titoli consecutivi dei Gladiators di Roma e la vittoria dello scorso anno degli abruzzesi del Gran Sasso, nell’edizione 2016 la vittoria del campionato organizzato dalla Lega Italiana Rugby Football League finisce a Reggio. Sabato scorso una grandissima festa ha fatto da corollario alla giornata finale, perfettamente organizzata dalla Syrako (società di Siracusa) all’interno del campo di gioco “Pippo Di Natale”. Esibizioni di diverse discipline hanno allietato l’attesa dei tantissimi presenti, poi è stata la volta del rugby league: prima la finale per il terzo posto che ha visto la vittoria degli Hammers Umbria sui Magnifici di Firenze (36-16), poi l’atto di chiusura che ha assegnato lo scudetto in cui Reggio e L’Aquila Neroverde hanno dato grandissimo spettacolo, chiudendo i tempi regolamentari sul 28-28 e poi quelli supplementari sul 32-32 prima della soluzione dei calci piazzati che ha premiato la squadra calabrese di coach Luca Giglio. «Un grandissimo orgoglioso – dice il 31enne seconda linea (o numero otto) e capitano Lorenzo Imbalzano, tra l’altro giocatore della Nazionale -, una partita incredibile. Abbiamo iniziato male, probabilmente pagando un po’ la poca amalgama della nostra squadra, e siamo andati sotto di tre mete e 16-0. A quel punto in tanti sicuramente ci hanno dato per spacciati e invece la nostra squadra, ancora una volta, ha colmato le proprie carenze gettando sul campo un gran cuore e iniziando la rimonta. Il pari determinatosi alla fine dei tempi regolamentari e dei tempi supplementari è stato sostanzialmente giusto, poi chiaramente ai calci piazzati ci vuole anche un po’ di fortuna. Voglio fare i complimenti al coach aquilano Alessandro Marozzi che si è dimostrato una grande persona, leale e sportiva fino all’ultimo, e a tutta l’organizzazione della Syrako e della Lirfl che hanno messo in piedi un evento davvero ben fatto». Lo scudetto è davvero un sogno per i ragazzi di Reggio. «Nessuno avrebbe scommesso su di noi all’inizio del campionato e invece ce l’abbiamo fatta – sottolinea Imbalzano -. Abbiamo avuto tantissimo sostegno sia dalla città di Reggio, ma anche da quella di Messina visto che all’interno del nostro gruppo ci sono diversi giocatori della città siciliana. Abbiamo festeggiato già tanto lo scudetto dopo la gara, ma ideeremo una giornata per celebrare ancora questo storico scudetto. L’anno prossimo? Sono sicuro che questo scudetto darà forte impulso al rugby a 13 calabrese e che in tanti chiederanno di partecipare al campionato. Noi avremo la responsabilità e l’onore di difendere il tricolore e vogliamo dimostrare di non essere stata una meteora».
 




LIRFL (RUGBY A 13), REGGIO SFIDERÀ L’AQUILA PER LO SCUDETTO. RIPEPI: «PARTIAMO ALLA PARI»

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Roma – Il count down è iniziato. Sabato a Siracusa si assegnerà lo scudetto 2016 della Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) e per l’occasione è stato organizzato un grande evento che caratterizzerà l’intero pomeriggio presso il campo scuola “Pippo Di Natale”: si parte dalle ore 15 prima con una lezione di piloxing, poi con una di yoga condotta dalla maestra Francesca Nobile e infine con una di fitboxe, disciplina che negli ultimi anni ha preso sempre più piede tra gli sportivi, che vedrà la presenza di Saro Donato, molto noto nell’ambiente. Dalle 17 inizierà a rotolare la palla ovale: in programma, infatti, ci sarà prima la finale del terzo e quarto posto tra gli Hammers Umbria e i Magnifici di Firenze, poi a seguire (ore 19) arriverà il momento del match più atteso, quello che vedrà L’Aquila Neroverde e Reggio contendersi lo scettro che l’anno scorso fu di un’altra squadra abruzzese, il Gran Sasso.

FESTA REGGIO – Dopo la vittoria dell’Aquila Neroverde nella prima semifinale, nello scorso fine settimana si è giocato (a Roma) il match tra i Magnifici di Firenze e il Rugby Reggio. I calabresi hanno avuto la meglio con il punteggio di 42-24, determinato da un’ottima prestazione collettiva in cui è spiccata l’individualità di Giovanni Ripeti. Il mediano di mischia, un classe 1984 al primo anno nel mondo del rugby a 13, ha realizzato tre mete dando un contributo molto importante alla vittoria di Reggio. «Abbiamo condotto la gara sin dalle prime battute – è il suo commento – Volevamo partire forte perché ci aspettavamo un avversario tosto e la nostra aggressività deve avere sorpreso i Magnifici. Siamo stati sempre avanti nel punteggio e abbiamo portato a casa con merito la qualificazione alla finalissima che vale lo scudetto». Un traguardo che non è stato proprio imprevisto per il team calabrese. «Abbiamo formato un bel gruppo – dice Ripepi – e siamo convinti delle nostre possibilità. Il nome di L’Aquila ha una grande tradizione nel mondo del rugby, ma per una finale è sempre difficile fare pronostici: credo che si parta alla pari e noi vogliamo giocarci le nostre carte».
 




LIRFL (RUGBY A 13), L’AQUILA NEROVERDE È LA PRIMA FINALISTA. SPERANZA: «VOGLIAMO LO SCUDETTO»

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Roma – Un’altra abruzzese in finale. Dopo la vittoria nel 2015 del Gran Sasso, il campionato organizzato dalla Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) vedrà in finale L’Aquila Neroverde, rappresentante della medesima regione. Il verdetto è arrivato domenica scorsa quando la formazione aquilana ha sconfitto per 46-36 gli Hammers Umbria tra le mura amiche. «Un match molto tirato fino a qualche minuto dalla fine, quando una nostra meta ha chiuso i giochi – racconta il 22enne mediano d’apertura Nicolò Speranza – Onore agli avversari che hanno dimostrato di essere una buona squadra, forte soprattutto sulla trequarti dove gli umbri contavano su alcuni giocatori nel giro della Nazionale. Noi, comunque, abbiamo meritato la vittoria grazie anche alla spinta del nostro numeroso pubblico che già ci aveva aiutato nel ribaltare il match della prima fase contro i Gladiators di Roma (che si erano imposti all’andata, ndr). Per me è il primo anno nel rugby a 13 e sinceramente sono rimasto sorpreso del grande seguito che sta ottenendo in Abruzzo e non solo». Speranza, come altri suoi compagni, viene da una stagione intensa nell’Eccellenza del rugby a 15. «Credo che il rugby league per un giocatore di rugby union sia molto importante e formativo perché completa il bagaglio tecnico di un atleta. All’inizio ho avuto qualche difficoltà nell’adattarmi ad alcune regole, ma dopo un breve periodo si entra nella parte e ci sono diverse situazioni simili rispetto al rugby a 15». L’Aquila Neroverde, in attesa di conoscere l’avversario della finale scudetto che si terrà il prossimo 10 luglio a Siracusa, è concentrato sull’appuntamento decisivo. «Abbiamo una squadra variegata, composta cioè da giocatori che nel rugby a 15 militano dall’Eccellenza alla serie C – sottolinea Speranza -, ma ne è uscito un gruppo molto competitivo e quindi siamo fiduciosi di poter conquistare lo scudetto. Non conoscendo bene le avversarie, dico che si partirà con il 50% di possibilità a testa. Ma ce la metteremo tutta per far rimanere il titolo in Abruzzo».
 




LIRFL (RUGBY A 13), SEMIFINALI DEFINITE. LA SYRAKO, INTANTO, SALUTA E ASPETTA DI OSPITARE LA FINALE

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Roma – Il dado è tratto. Le semifinali del campionato organizzato dalla Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) sono state definite nello scorso fine settimana: ai Magnifici (già qualificati nel week-end precedente) si sono aggiunte Reggio, Hammers Umbria e L’Aquila Neroverde. I calabresi si sono imposti per 38-35 anche a Siracusa contro i Syrako, gli umbri hanno surclassato per 70-4 i toscani del Valdisieve Rugby e infine gli abruzzesi hanno sconfitto per 38-24 i capitolini dei Gladiators nel match di prima fase decisamente più equilibrato (tanto che gli aquilani hanno passato il turno solamente per due punti di differenza tra andata e ritorno). Gli abbinamenti delle semifinali prevedranno dunque le sfide tra Magnifici e Reggio (coi toscani in casa) e tra L’Aquila e Hammers Umbria (in casa degli abruzzesi).

CASA SYRAKO – Hanno dunque lasciato la competizione i siciliani della Syrako, sconfitti anche al ritorno dal Reggio che si era imposto con un ampio scarto all’andata. «Ma la prima partita – dice il presidente giocatore siciliano Concetto D’Aquila – l’abbiamo giocata con una formazione molto rimaneggiata anche per via della trasferta non proprio comoda a livello logistico. Ci siamo presentati con alcuni elementi alla prima esperienza assoluta non solo nel rugby a 13, ma anche nel mondo della palla ovale. Inoltre Reggio ha sicuramente una squadra quadrata, giovane e con qualità e dunque ha approfittato della situazione. Al ritorno, però, è stata tutta un’altra storia tanto che nel primo tempo eravamo in chiaro vantaggio. Sinceramente quello era il nostro obiettivo principale: far vedere al Reggio e a tutto il movimento che la Syrako non fosse una squadra poco competitiva. Sono convinto che, con la formazione al completo, avremmo potuto giocarci quasi alla pari il passaggio del turno coi calabresi. Comunque anche dopo l’eliminazione, abbiamo festeggiato tutti assieme perché alla Syrako il clima di compattezza e allegria non può essere guastato da un risultato negativo». E a proposito di festa, Siracusa non è ancora totalmente uscita dai giochi Lirfl per la stagione 2016. «Avremo l’onore di ospitare le finali per il primo e per il terzo posto sul nostro campo “Pippo Di Natale” il prossimo 9 luglio – ricorda D’Aquila – e non vediamo l’ora che accada. Sarà un grande evento per tutta la nostra regione e cercheremo di “convincere” anche chi guarda la nostra disciplina con un po’ di diffidenza».
 




LIRFL (RUGBY A 13), NETTE VITTORIE PER REGGIO E HAMMERS. I MAGNIFICI SONO LA PRIMA SEMIFINALISTA

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Roma – Inizia a delinearsi il quadro delle fasi finali del campionato organizzato dalla Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl). I Magnifici di Firenze sono la prima squadra ad avere ottenuto il pass per le semifinali: dopo il 61-16 della sfida d’andata, i ragazzi di coach Gigi Ferraro si sono ripetuti anche al ritorno battendo 84-6 i Puma (altra squadra toscana). Si sono giocate poi altre due sfide d’andata: mettono una seria ipoteca per il passaggio tra le “magnifiche quattro” anche il Reggio, che ha sconfitto Syrako in casa per 70-16, e gli Hammers, trionfatori nella recente Coppa Italia e vincitori per 64-4 nel test contro il Valdisieve.

IL MATCH DI REGGIO CALABRIA – Sfida senza storia quella in terra calabra, anche se il responsabile del comitato regionale Calabria della Lirfl Luca Giglio sottolinea come «Syrako abbia comunque messo in campo tutto quello che aveva, ma Reggio ha dimostrato tutte le proprie potenzialità. La squadra calabrese ha dimostrato la notevole crescita del movimento regionale del rugby a 13: questo gruppo nasce dalla forte volontà del capitano e cuore calabrese Lorenzo Imbalzano, giocatore nel giro della Nazionale, ma conta anche su una importante rappresentanza di giocatori provenienti dai Briganti di Messina. Ne è nata una squadra molto competitiva e tra l’altro giovane (vista la presenza di ben nove ragazzi nati tra il 1993 e il 1997, ndr) che potrà dire la sua nel corso del campionato e che tra l’altro racconta storie molto belle dal punto di vista umano come quella del ghanese Salayaman, ragazzo sbarcato tre anni fa con un “barcone della speranza” e ora perfettamente integratosi nella nostra terra e in questo gruppo. La partita di ritorno di domenica a Siracusa? Reggio si è chiaramente messa in una posizione di vantaggio, ma nel mondo della palla ovale mai dire mai».

IL MATCH DI PERUGIA – Vittoria larga anche per gli Hammers che rendono onore al proprio nome (la traduzione dall’inglese è “martelli”) e, dopo il trionfo in Coppa Italia, continuano a dimostrare tutto il proprio valore. «Abbiamo fatto valere la nostra migliore qualità complessiva – dice la 26enne terza linea Giacomo Franzoni, tra l’altro giocatore nel giro della Nazionale – e sin da subito abbiamo indirizzato chiaramente la gara dalla nostra parte. Nella sfida di ritorno in programma sabato sul campo del Valdisieve cercheremo di onorare al meglio l’impegno, anche perché non ci sono molte occasioni per giocare gare ufficiali e questi devono essere presi come momenti di crescita. L’obiettivo è vincere ancora con un buono scarto per collezionare il maggior numero di punti possibili». Alla fine dei vari doppi match “di qualificazione”, la Lirfl stilerà una classifica di merito in cui la miglior squadra verrà abbinata alla quarta e la seconda alla terza, con il sorteggio che deciderà il campo di gioco. «Che intenzioni abbiamo per il campionato? Proveremo ad arrivare fino in fondo – dice Franzoni -, d’altronde vincere è sempre bello…».
 




LIRFL (RUGBY A 13), A GLADIATORS E MAGNIFICI GLI INCONTRI D’ANDATA CONTRO L’AQUILA E PUMA

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Roma – I plurititolati Gladiators Roma e i Magnifici Firenze (finalisti della scorsa edizione) hanno messo un’ipoteca sulla partecipazione alle semifinali scudetto del campionato della Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl). I verdetti sono arrivate dalle sfide dello scorso fine settimana: i capitolini hanno avuto la meglio dei campioni in carica del Gran Sasso L’Aquila nel match casalingo per 34-24, mentre i toscani hanno battuto nel derby i Puma Bisenzio col netto punteggio di 62-16.

IL MATCH DI ROMA – Un match di alto spessore quello tra Gladiators e L’Aquila come riconosce anche la 25enne ala Matteo Senso, che da tre anni veste la maglia del club romano. «Un incontro interessante ed equilibrato perché gli abruzzesi hanno sicuramente dei buoni giocatori. Noi siamo stati sempre in vantaggio, ma L’Aquila mostrando una buona aggressività difensiva ci è sempre stata vicina nel punteggio. La nostra prestazione nel complesso è stata positiva, abbiamo sviluppato un buon gioco offensivo e forse avremmo dovuto concedere di meno in fase difensiva, ma siamo una squadra molto rinnovata e c’è bisogno di trovare i giusti equilibri». La partita di ritorno è prevista per il prossimo sabato 18 giugno in terra d’Abruzzo e i Gladiators, estromessi a sorpresa proprio dai campioni d’Italia in carica nella passata edizione del campionato di rugby a 13, hanno un chiaro obiettivo. «Il nostro coach Riccardo Marini ci ha detto che è vietato essere estromessi da questo torneo prima della finale – sorride Senso -, la gara di L’Aquila sicuramente non sarà semplice, ma faremo di tutto per cercare di qualificarci».

IL MATCH DI FIRENZE – Decisamente meno equilibrata la sfida tra i Magnifici e i Puma di Campi Bisenzio. E’ il coach della squadra di Firenze Luigi Ferraro a raccontare l’andamento della partita. «Al di là di quello che può raccontare il punteggio, la gara di venerdì sera non è stata così semplice per noi. I Puma sono una formazione giovane e al primo campionato di rugby league, ma nella prima parte del match ci hanno dato filo da torcere. Poi alla lunga è uscita fuori la differenza di qualità tecnica e fisica e il punteggio si è dilatato, ma faccio i complimenti al Puma per l’impegno messo in campo fino all’ultimo». Il match di ritorno, in programma già giovedì, sarà da non prendere sotto gamba. «E’ evidente che siamo favoriti per il passaggio alle semifinali – dice Ferraro -, ma siccome non abbiamo troppo tempo per giocare gare ufficiali, ogni test è importante per la crescita di questo gruppo come squadra e dobbiamo giocare al massimo anche il prossimo». Si giocherà nell’impianto di San Donnino a Firenze che il Comune ha concesso in gestione proprio ai Puma: un centro sportivo molto funzionale che potrebbe anche essere utilizzato per progetti federali.
 




LIRFL (RUGBY A 13), L’ITALIA CEDE A LEEDS. GIOÈ: «UN PECCATO». ROTILIO: «ORGOGLIOSO»

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Roma – Stavolta BARA non si è fatta sorprendere. Nel test match internazionale di sabato scorso a Leeds (Inghilterra), la Nazionale di rugby a 13 della Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) è stata costretta a cedere per 30-24 contro la forte formazione della British Asian Rugby Association, battuta nell’altro test di un anno fa celebratosi in un Tre Fontane di Roma gremitissimo. Una partita tirata, equilibrata e incerta fino all’ultimo, che la 26enne apertura Davide Gioè commenta così. «Un po’ di rammarico lo abbiamo ancora – dice l’atleta in forza agli Hammers Umbria, recenti vincitori della Coppa Italia – perché c’è stata la sensazione di poter riuscire a portare a casa la vittoria. A livello individuale l’Italia ha dimostrato di essere cresciuta molto, forse ci è mancata qualcosina come squadra, ma quello può dipendere anche dalla poca conoscenza che abbiamo l’uno dell’altro visto che il gruppo è stato molto rinnovato. Tra l’altro, ho visto i ragazzi di BARA molto più pronti rispetto allo scorso anno, evidentemente la sconfitta di Roma bruciava ancora e volevano fortemente riscattarsi». Per Gioè, comunque, la trasferta britannica va archiviata in modo positivo. «Sono stati tre giorni molto intensi a livello di gruppo, la Lirfl non ci ha fatto mancare nulla a livello organizzativo e per questo vorrei ringraziare tutto lo staff. E poi indossare la maglia azzurra e poter cantare l’inno in un test match internazionale regala sempre un’emozione speciale. Ora, però, archiviamo questa bellissima parentesi e ci tuffiamo nel campionato il cui inizio è ormai imminente». La sconfitta di Leeds non ha scalfito il giudizio positivo di coach Pierpaolo Rotilio, all’esordio ufficiale sulla panchina azzurra assieme all’altro neo tecnico Riccardo Marini. «Sono molto orgoglioso della prova di coraggio e di forza messa in mostra dai ragazzi. Siamo partiti davvero forte con una aggressività e una combattività entusiasmante, segnando tre bellissime mete e difendendo senza errori. Purtroppo nel secondo tempo le “tossine” del viaggio si sono fatte sentire e non siamo riusciti a mantenere un livello adeguato al primo, subendo il sorpasso negli ultimi minuti. Comunque la nostra prestazione e le qualità indiscusse dei nostri avversari, a cui faccio i miei complimenti, hanno generato una partita davvero entusiasmante e piacevole. Si sta delineando – conclude Rotilio – un gruppo eccezionale che formerà i presupposti per un nuovo ciclo d’oro della Nazionale Lirfl».