Genzano, Pd su assistenza domiciliare: “Ennesimo fallimento a Cinque Stelle”

Il Circolo del Partito Democratico di Genzano di Roma torna ad evidenziare tutte le problematiche derivanti dai pagamenti a singhiozzo che arrivano alla cooperativa che gestisce l’assistenza domiciliare. Ferma la nota del circolo Pd genzanese: “Durante la campagna elettorale che ha portato il Movimento Cinque Stelle alla guida di Genzano il cambiamento delle modalità di erogazione del servizio di assistenza domiciliare fu uno dei cavalli di battaglia del Sindaco Lorenzon.

Dopo due anni dall’insediamento della giunta pentastellata i nodi vengono al pettine e l’introduzione dell’affidamento diretto del servizio si è dimostrato essere un totale fallimento, riconosciuto anche dalle parole della stessa amministrazione in occasione dell’ultima discussione sul bilancio. Aumento della burocrazia per i cittadini e le famiglie aventi diritto del servizio, farraginosità nell’erogazione dello stesso, drastica diminuzione degli stanziamenti in bilancio sul tema, totale abbandono degli operatori che con le loro professionalità rappresentavano uno dei fiori all’occhiello dei servizi sociali di Genzano fino al 2016.

Visto che il Comune ha riconosciuto il proprio, grave, fallimento, ritenendo che la sola declamazione non basti, chiediamo che la maggioranza a Cinque Stelle sia consequenziale e faccia seguire i fatti alle parole, tornando all’affidamento indiretto del servizio e ripristinando i fondi per lo stesso alle cifre lasciate dalla precedente amministrazione”.




Genzano, gruppo consiliare Pd: "Il vicesindaco lascia con un atto di accusa all’operato del Sindaco"

 

GENZANO DI ROMA (RM) –  Sull'ultima notizia delle dimissioni del vicesindaco di Genzano interviene il Gruppo consigliare Pd con una nota dai toni molto fermi e decisi: "Dopo la doccia fredda del consiglio comunale del 31 luglio, finito con tagli ai servizi e programmi per 951.000 per riequilibrare un bilancio gonfiato nelle entrate e sottostimato nelle spese, nei 5 stelle esplodono le polemiche. Ad aprire le danze è stato il vicesindaco che ha presentato le dimissioni irrevocabili con un atto di accusa all’operato del sindaco. Contrasti fra i due trapelavano già da tempo, ma subito dopo l’ultimo consiglio comunale e dopo i pessimi risultati di un anno di governo cittadino, sono esplose le divisioni di un movimento non certo granitico. Molti sono critici per il basso profilo del sindaco e l’incapacità di guidare una città esigente: frustrazioni e malumori che stanno colpendo anche l’elettorato grillino, accerchiato dal malcontento generale dei cittadini stanchi di tante promesse non mantenute.

Genzano ha bisogno di amministratori capaci e apprezzati dai cittadini in grado di tirare fuori il Comune dalle secche dove è precipitato in questo ultimo anno. Non serve attaccare le precedenti amministrazioni per nascondere le proprie carenze e insufficienze se non si sa gestire un bilancio, risolvere i problemi quotidiani e prospettare una visione di crescita e sviluppo della città. Non è più ammissibile che un sindaco, un assessore o un consigliere comunale ignorino le norme essenziali al funzionamento del Comune.

Il tempo dell’apprendistato è scaduto e regnando ancora confusione nei 5 stelle la domanda che viene spontanea è: chi sarà la prossima vittima sacrificata per tentare di salvare una amministrazione totalmente incapace e incompetente e promettere il solito rilancio nell’anno che verrà?"




Genzano, Pd: "Ecco le falle del dossier di Lorenzon"

 

di Enrico Lunghi


GENZANO (RM)
– Incapaci e arroganti, con tante idee ma pochi progetti, con la conseguenza che Genzano non è governata. Questo il chiaro ed esplicito messaggio lanciato durante la conferenza stampa di ieri, tenuta presso la sede del PD di Genzano di Roma, dall’ex sindaco della città dell'Infiorata Flavio Gabbarini e dagli altri ex amministratori intervenuti durante l’incontro. Una conferenza, dunque, organizzata per rispondere al dossier presentato ultimamente dai neo amministratori 5Stelle, relativo la situazione comunale. 


A parlare per primo il capogruppo del PD genzanese Luca Lommi
che in merito al dossier pentastellato ha voluto esprimere un 'sentimento di rabbia' causato, a suo dire, dalle inesattezze riportate nel documento dei nuovi amministratori. “Sono inesattezze stile campagna elettorale, false, tutto questo a me fa rabbia perché sono cose non vere. – Ha detto Lommi – Il bilancio che loro disapprovano, – ha proseguito – lo hanno approvato al secondo consiglio comunale e riconfermato in data 21 Ottobre. Il bilancio di revisione – ha concluso – è coerente con i vincoli di finanza pubblica”. A sostegno di quanto asserito dal capogruppo Pd è stato mostrato un documento firmato dal nuovo sindaco di Genzano Lorenzon, e dAll’ex sindaco Gabbarini.


Ha preso poi la parola l’ex primo cittadino, che ha ribadito i concetti espressi da Lommi: “vengono dette delle inesattezze in questo dossier, – ha dichiarato Gabbarini – si descrive la struttura comunale come un qualcosa di lasciato allo sbaraglio, come un qualcosa di fatiscente, io non ci sto! Complessivamente non si descrive la realtà”.


Entrando poi nel merito dei punti espressi nel dossier del Movimento 5stelle, i relatori si sono soffermati soprattutto sul bilancio del Comune di Genzano,
che alla fine del mese di luglio è stato votato, tramite delibera, senza aver palesato squilibri; Insomma, gli ex amministratori non ci stanno su quanto scritto nel dossier dei primi cento giorni secondo il quale l'Ente comunale è in una situazione di squilibrio finanziario, potenzialmente in grado di determinarne il dissesto. “Ancora più importante è la relazione di inizio mandato in cui si afferma: per il patto di stabilità l’ente ha rispettato i vincoli e quindi non è vittima di alcuna sanzione. – Ha evidenziato l'ex sindaco di Genzano a ulteriore controprova che quanto riportato nel dossier dei nuovi amministratori pentastellati non troverebbe riscontri nei documenti ufficiali del Comune –  Non sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio. La data è 16 settembre ed è firmato dal Sindaco Lorenzon; quindi – ha concluso Gabbarini – non è possibile che in un mese si raggiunga la situazione descritta”.


Durante la conferenza sono stati poi toccati molti altri punti del dossier,
come la situazione della sanità e quindi dell’ospedale di Genzano, la situazione delle strade e molta attenzione è stata data alla scuola dei Landi e sulla sua recente chiusura che a detta dei relatori, non troverebbe giustificazioni;
Dure le accuse rivolte agli attuali amministratori dal PD, che dopo aver ribattuto sui temi espressi nel dossier dei 100 giorni ha attaccato: “Ci vuole convinzione politica e capacità per amministrare che in questo momento non stanno dimostrando di avere. – Ha detto ancora l'ex primo cittadino di Genzano – Non hanno ben chiaro che tipo di sviluppo debba avere questo paese, tante parole ma nessun progetto. Genzano oggi – ha concluso Gabbarini – non è governata e soprattutto denunciamo l’impreparazione a governare”.
 




GENZANO EUROPEE: IL PD RIMANE IN TESTA CON IL 47,81 PER CENTO

Redazione


Genzano di Roma (RM) – A Genzano il Pd incassa un ottimo risultato. L'affluenza alle urne in occasione delle Europee è stata del 60,49 per cento contro il 63,29 delle precedenti. Il Pd ha registrato il 47,81 per cento,  Cinque Stelle il 27,4 e con stupore di molti Forza Italia (che praticamente a Genzano non ha alcun rappresentante) ha preso l' 11,96 rispetto a Fratelli d’Italia che registrato il 4,6 per cento e Tsipras il 3,95 per cento




GENZANO, PD: LA NUOVA SEGRETERIA RIPARTE DAL TERRITORIO

Redazione

Genzano (RM) – Giovedì 21 novembre 2013 si è svolta la riunione della segreteria del Pd di Genzano.  Una segreteria che rispecchia lo spirito con cui si è affrontato il congresso e che crede fortemente  nel percorso dell’unità e della valorizzazione del vero pluralismo politico, della partecipazione e di un rapporto stretto con la società genzanese.

Una segreteria con una forte identità, radicata sul territorio che vede coinvolti giovani, tra cui spicca il rispetto della rappresentanza di genere,  impegnati in diversi settori sociali ed economici, mostrando fin da subito la volontà di puntare ed investire sulle nuove generazioni, sulle pari opportunità, sulle competenze, sulla comunicazione. La segreteria ha subito avviato i lavori  predisponendo tavoli di discussione dedicati e programmando il primo ciclo di una serie di incontri e dibattiti, che si susseguiranno da Dicembre,  e saranno uno degli strumenti  che il partito intende utilizzare per ritornare a dialogare con i cittadini, per aprirsi sempre di più alla partecipazione e all’ascolto.

“La partecipazione politica è ormai in crisi e non solo in Italia, per lavorare su un’inversione di tendenza è necessario offrire segnali di cambiamento sul ruolo dei partiti, che vengono ritenuti sempre meno credibili e sempre più distanti ed autoreferenziali rispetto alla realtà cittadina.”- ha detto il segretario Tonino D’Annibale. Un partito che vuole tornare sul territorio ed incontrare i cittadini  e che quindi vuole anche scommettere sull’importanza di importare all’interno dell’attività di un partito strumenti e metodi (i focus group) caratteristici della ricerca sociale; il tutto con la volontà di gettare le basi per un progetto politico serio e innovativo attento alla sfaccettata realtà locale, e in grado di riscattare un ruolo di sostegno e di dialogo con l’amministrazione comunale. 

Si riparte quindi dal territorio  e dai cittadini con la ferma volontà di stringere sempre più il rapporto di fiducia con questi ultimi, ridisegnando, con modalità innovative e più accattivanti, la logica dell’incontro e del coinvolgimento personale, in piccoli gruppi, su temi specifici o di approccio più generale alle sfide dell’impegno per il bene comune, caratterizzati prevalentemente dall’idea di un partito strutturato ma “aperto” e da una rinnovata capacità di ascolto da parte della politica.

La segretaria del nuovo Pd è così composta: Tonino D’Annibale (segretario), Agostino Cesaroni (vicesegretario), Desy Canterani (Pari Opportunità), Fabio Abbatini (mobilità), Giampiero Mosconi (Organizzazione), Gianmarco Gabbarini (Economia e Sviluppo), Nicoletta Giannini (Programmazione e Politiche Culturali), Gianluca Galieti (Rapporti con il Territorio), Alessandro Paglia (Ambiente e sviluppo sostenibile), Nardos Kenfe (Politiche sociali e Sanità). Pietro Tetti ha assunto l’incarico di tesoriere del PD di Genzano, allo stesso il direttivo ha deciso di affiancare un comitato di tesoreria.
 




GENZANO, CONGRESSO PD: GABBARINI LEGITTIMATO DAL PARTITO E D'ANNIBALE NUOVO SEGRETARIO

Redazione

Genzano (RM) – Dopo la legittimazione popolare di giugno 2011, arriva ora anche la legittimazione politica per la maggioranza guidata dal Sindaco Flavio Gabbarini, con l'elezione a segretario del Circolo del Pd di Genzano di Tonino D'Annibale. Con il 65% dei voti, il Consigliere regionale promosso da Genzano Democratica ha infatti centrato l'obiettivo grazie anche all'importante supporto del Sindaco Flavio Gabbarini e di alcuni esponenti del Movimento civico Città Futura che hanno aderito al Partito democratico. In Consiglio comunale si punterà ora ad ampliare il gruppo del Pd con l'ingresso dei Consiglieri di Genzano Democratica, del Sindaco e del Presidente del Consiglio comunale, ma resteranno i gruppi del Movimento civico Città Futura e della lista Per Genzano Gabbarini Sindaco.

"Un risultato importante – ha commentato il Sindaco Gabbarini – per un partito che troppo a lungo è stato lacerato dalle divisioni e che, oggi, potrà iniziare un percorso unitario contando anche su una ritrovata dialettica con i movimenti che, pur restando tali e continuando a lavorare sul territorio e ad intercettare i bisogni della cittadinanza, potranno dare un grande contributo al nuovo Pd di Genzano guidato da Tonino D'Annibale".




GENZANO, IL PD ALLA RICERCA DI UNITA' IN VISTA DEL CONGRESSO

di Maurizio Costa

Genzano (RM) – Sono ormai due anni che il Partito Democratico di Genzano è diviso in due. Con l’elezione di Flavio Gabbarini la scissione è stata ancor più netta; l’attuale sindaco si è presentato con una coalizione di liste civiche, con ideali molto simili a quelli del PD.

Adesso, secondo la maggioranza presieduta da Gabbarini, si sente la necessità di allargare le alleanze, inserire all’interno del Partito Democratico anche questi movimenti civici, affinché possano portare cambiamento e idee nuove all’interno del partito genzanese.

In vista del Congresso del Partito Democratico, che si terrà il 30 e il 31 ottobre e che eleggerà il nuovo segretario comunale, le acque sono ancora molto agitate e le due aree ancora divise. Alla convention dal titolo “Per l’unità del Partito Democratico di Genzano”, tenutasi martedì 29 ottobre 2013 al centro studi “A. De Gasperi”, il sindaco Flavio Gabbarini, accompagnato, tra gli altri, da Tonino D’Annibale, dagli assessori Virginio Melaranci e Bruno Romagnoli, dal consigliere comunale Maura Pisciarelli, ha trasmesso un messaggio di ricongiunzione all’interno del partito, perché “nessuno deve ritenersi autosufficiente o autonomo.” Parola di Tonino D’Annibale, che poi aggiunge: “Se non risolviamo i nostri problemi non possiamo andare avanti. Vogliamo far rivivere i fasti di Genzano come faro della politica nazionale.”

Il primo cittadino Flavio Gabbarini è stato chiaro: “La scelta che vogliamo fare è quella di allargare la maggioranza, non perché non ci siano i numeri, perché dobbiamo recuperare questo strappo. Noi non veniamo legittimati dal PD di Genzano e quindi loro devono fare uno sforzo maggiore; infatti siamo stati noi a salvare il Comune dall’ascesa del centrodestra.”

Anche l’assessore Melaranci elogia il potere rinnovativo dei movimenti civici: “Questi movimenti devono portare ad un rinnovamento e noi vogliamo che avvenga questo all’interno del PD.”