CASTELVETRANO: CASO GIAMBALVO, 22 CONSIGLIERI SU 30 SI DIMETTONO

Redazione
 
Castelvetrano (TP) – Il consiglio comunale di  Castelvetrano  si è autosciolto. Ventidue consiglieri comunali su trenta, si sono  dimessi. Il Sindaco Felice Errante e la giunta invece rimangono in carica. Le dimissioni collettive sono state prese a seguito della riluttanza di Calogero Giambalvo nell’accogliere l’invito a dimettersi. Le dimissioni sono arrivati a seguito di un servizio del programma “Le Iene”. Ma quali sono stati gli elementi che hanno portato alla bufera mediatica e politica su Castelvetrano e sul consigliere Calogero “Lillo” Giambalvo?  Nel 2014  era stato arrestato nel corso dell’operazione “Eden II”, che ha portato alle sbarre altri 14 soggetti vicini al superlatitante Matteo Messina Denaro. Giambalvo è stato assolto in primo grado dall’accusa di essere vicino al superboss. Ma c’erano delle intercettazioni che riportavano dei contenuti che riguardavano Giambalvo e Messina Denaro, a tal proposito si era espresso in questi termini: “Tengo a precisare che la stessa Procura in sede di discussione ha chiesto l'assoluzione dai capi di imputazione piu' gravi. Sin da ora prendo le distanze da quanto e' stato detto contro di me sui media perche' ho sempre sostenuto e sosterrò qualsiasi progetto di legalità” inoltre sottolinea in merito all’accusa nei suoi riguardi: “era fondata su intercettazioni e chiacchiere equivocate in sede di trascrizione come avro' modo di chiarire”.
 
Ma cosa diceva nelle intercettazioni? Giambalvo parla con un altro consigliere comunale e prima parlano di Francesco Messina Denaro, padre del superboss morto nel 1998. “Allora prima che lui morisse, un tre mesi prima di morire, io ci sono andato alla casa per scaricare tronconi, aveva che non lo vedevo una cinquina di mesi… c'era un profumo di caffè. Entra Lillo prenditi il caffè, zu Cicciu assabenerica… ci siamo abbracciati e baciati, io ogni volta che lo vedevo mi mettevo a piangere… allora tutto assieme mi sento dire così, senti qua, viene una delle sue figlie e mi dice: Lillo vattene escitene con questo trattore da qua dentro, stanno venendo a fare perquisizione, corri, scappa, vattene Lillo, vattene di corsa, salgo sopra il trattore… loro di colpo chiudono il portone, minchia s'arricugghieru 1000 sbirri… ti giuro, io ho fatto tutta la via, da Castelvetrano a Zangara a piangere, mi sono detto lo hanno arrestato… non lo hanno trovato” e continua “portava il fazzoletto attaccato… gli faceva due scocche qua, sempre il fazzoletto portava lo zu Cicciu… cappello, coppola e fazzoletto al collo, sempre questo, sempre così lui…. Ti pare dove era all'Africa? Qua dentro il paese era. Restando tra di noi, io lo vedevo tutte le settimane”. Poi il racconto tra Giambalvo e il consigliere si fa più intenso di particolari e Giambalvo dice: “Ma perché con Matteo?… lo sai cosa mi è successo a me? Ora ti dico pure la data, tre anni fa, ero a Zangara a caccia, tre anni, quattro anni precisi, quattro anni, ero a Zangara a caccia, loro raccoglievano olive… raccoglievano olive… prendi… a che non lo vedevo da una vita però ha?” e il consigliere risponde “Minchia a quello? Minchia” Giambalvo continua entrando nei particolari: “lui sale a piede da solo come un folle sale verso di me, io non lo avevo riconosciuto a primo acchitto, era invecchiato, mi sono detto, ma questo perché minchia mi cammina appresso… poi ho fatto che mi sono ignuniato nelle filara… e mi sono buttato sotto le zucche… lui salendo a me andava cercando, lui perché non mi ha visto più poi ma quando è arrivato di qua a là … mi ci sono alzato, abbiamo fatto mezz'ora di pianto tutti e due… Lillo come sei cresciuto? Lillò… e io mezz'ora di pianto, e mi voleva fottere la lepre con questa piangiuta, ma io gli ho detto, gli ho detto: stiamo facendo mezz'ora di pianto e ti stai fottendo la lepre gli ho detto”
 
Il Sindaco su facebook ha postato un lungo comunicato stampa firmato dal direttivo e dai Consiglieri Comunali dei gruppi politici Ncd-Area Popolare e UDC-Area Popolare.
“Abbiamo riflettuto a lungo sull’opportunità di replicare al delirante documento del circolo castelvetranese del Pd, ma davanti ad uno scritto così schizofrenico non si può rimanere insensibili. A memoria di uomo è difficile rintracciare nella politica castelvetranese un documento così pieno di rancore e così povero di contenuti. Dettare l’agenda al Sindaco, arrivando a chiederne le dimissioni appare quantomeno fuori da ogni logica. Quando, è se, l’Avvocato Errante debba dimettersi da Sindaco della città non lo deciderà ne il PD, ne' qualche manipolo di politicanti locali indignati o delusi dalle asserite inadempienze di questo Sindaco. Per l'ennesima volta il PD cittadino dimostra quella immaturità politica e quella incapacità di affrontare problemi più seri che siano diversi rispetto alle dinamiche elettorali. Ancora una volta mostrano tutta la distanza che questo circolo locale ha dal leader nazionale Matteo Renzi, capace di portare avanti politiche dinamiche e finalizzate all’ottenimento degli obiettivi, palesando una politica rimasta ancorata a schemi e dinamiche che sanno di stantio e di inconcludente, forse perché ispirati ad altri schemi da Prima Repubblica. Ancora una volta hanno dimostrato quanto siano bravi a pontificare, peccato che abbiano perso l'occasione di dimostrare la propria diversità, rassegnando le dimissioni da consigliere comunale e dimostrando con i fatti il non attaccamento alla poltrona, sia gli stessi consiglieri del Pd, che quelli delle altre liste satelliti. Invece di esprimere la disponibilità alle dimissioni, perché non dare per primi l’esempio? La città ha bisogno di atti concreti, non di esempi. Una classe dirigente, quella del PD, che ha dimostrato tutta l'incapacità di governare processi e percorsi assai più complessi dei piccoli interessi di bottega , una classe dirigente che dimostra di essere completamente slegata dalle esigenze dei cittadini e dalle problematiche di una città. Se non avessero dimostrato tutta la loro"cattiveria ", si potrebbe provare quasi pena per alcuni di loro che non riescono ad andare oltre i rancori personali , provando ad allestire un' efficace azione di opposizione. Ci sia consentito, per una volta di essere autorefenziali, ma diciamo da tempo che si tratta di un partito che sta imbarcando di tutto su una zattera pronta ad affondare , poiché minata da contraddizioni interne che la faranno implodere. Non si possono impostare le politiche di gestione di una città con gli slogan o con i tweet ammiccanti, la gente ha bisogno di vedere politici che si rimboccano le maniche e lavorano nella direzione del bene comune, non di risse, non di accuse né di mistificazioni della realtà anche perché i cittadini hanno dimostrato di ricordare le cose. I cittadini ricorderanno quando illustri esponenti del PD cittadino si vantavano del risultato elettorale raggiunto alle elezioni Europee. Ricordiamo bene le immagini di esultanza dai balconi della sede cittadina del PD, abbiamo memoria di come lo stesso Giambalvo frequentasse quei balconi. Allora i voti degli esponenti di Articolo 4, Giambalvo compreso, furono utili per eleggere un Onorevole al parlamento europeo. Ricordiamo pure quando venne richiesto al Sindaco di revocare la delega al Segretario Provinciale del loro stesso partito per gratificare qualcuno che oggi pare essere tornata in pieno fermento. Ci viene spontaneo chiederci se dal loro leader Renzi abbiano preso solo la capacità di governare una nazione senza passare dalla legittimazione popolare che solo il responso delle urne può dare. O forse qualcuno, solo perché frequenta i palazzi di potere della Regione Siciliana, si è convinto che potrebbe reggere le sorti di questa città nominando un commissario straordinario vicino alle proprie posizioni? Vogliamo rassicurare i nostri concittadini , il Sindaco e la maggioranza di governo di questa città, anche con alcune forze sane presenti all'opposizione, risolveranno il problema legato alla vicenda Giambalvo. Nella giornata di domani, i gruppi politici di Ncd-Area Popolare ed Udc- Area Popolare, consapevoli del delicato momento che sta attraversano la città di Castelvetrano , nella consapevolezza che il primato della politica vada sempre rispettato, forti della certezza che detto gesto rafforzerà l'azione politica portata avanti dal Sindaco Errante,rassegneranno nelle mani del Segretario Generale del Comune, le dimissioni debitamente sottoscritte togliendo dall’imbarazzo mediatico la città che, con questo gesto, dimostriamo concretamente di amare. Non è più tempo delle chiacchiere, o dell’antimafia parolaia o di quella che accetta incarichi lautamente retribuiti, ma non è capace di andare oltre gli sterili attacchi. E’ il tempo delle azioni e questa maggioranza darà l’ennesima dimostrazione di concretezza. Pur nell' amarezza del momento, siamo lieti che finalmente siano cadute anche le ultime foglie di fico, dietro alle quali avevano provato a nascondersi, è ormai chiaro che le forze politiche che guidano questa città dovranno fare a meno di gente che, pur di aggredire l'avversario politico , dimenticano e calpestano ogni dovere istituzionale nei confronti della comunità che li ha chiamati a rappresentarla”.