Elezioni in Sicilia, M5s: campagna elettorale sui Nebrodi per Di Maio e Cancelleri

di Peppe Cuva

Nel pomeriggio dell’11 settembre il candidato del Movimento Cinque Stelle  alla presidenza della regione Giancarlo Cancelleri insieme al deputato nazionale del M5S nonché vicepresidente della camera dei deputati Luigi Di Maio hanno fatto tappa sui Nebrodi visitando tre comunità ovvero quelle di San Fratello, di Tusa e di Mistretta.

In tutti e tre paesi hanno dapprima fatto una visita istituzionale ai primi cittadini e poi girato per le vie dei tre comuni per parlare con gli abitanti degli stessi. A Mistretta, in particolare, Cancelleri e Di Maio intorno alle ore 20, dopo essere passati dal comune e avuto un incontro col sindaco e tutta la giunta comunale, hanno incontrato cittadini e simpatizzanti del M5S con in testa il responsabile del meet-up cittadino Gaetano Russo. Durante l’incontro i due pentastellati hanno parlato con i vari cittadini delle problematiche che affliggono questo territorio e hanno fatto intendere che saranno vicini a tutte le istanze che saranno presentate dagli utenti e hanno voluto sottolineare che hanno voluto incontrare i sindaci per capire ancora meglio quali sono le difficoltà e le problematiche che hanno afflitto e continuano ad affliggere queste comunità. Ovviamente non poteva mancare qualche accenno alla campagna elettorale per le prossime elezioni e il candidato Cancelleri senza giri di parole ha dichiarato che la prima azione che farà in caso di elezione come nuovo governatore della Sicilia sarà il taglio totale dei vitalizi e dei privilegi ai politici e sarebbe un grande risparmio per le casse siciliane e potrebbe anche essere una boccata di ossigeno per le piccole comunità come quelle dei Nebrodi .

“Il biglietto da visita è uno solo, dice Cancelleri, tagli degli stipendi dei deputati-parlamentari e abolizione dei vitalizi degli ex deputati. Credo che davvero la scelta sia ormai di campo, continua il candidato del M5S, o noi o loro diceva un nostro slogan e io lo ripeto ancora una volta: o quelli che hanno spolpato la Sicilia negli ultimi 20 anni perchè l’hanno già governata e governata male, oppure noi che stiamo cercando di raccontare una storia diversa di questa regione, io spero che i cittadini, conclude Cancelleri, abbiano chiara l’idea che giorno 5 novembre si può davvero cambiare”.

Mentre Luigi Di Maio crede nella vittoria di Cancelleri e del Movimento Cinque Stelle perchè vede nei siciliani una voglia di cambiare e girare pagina dopo i governi a dir poco fallimentari del centro destra prima e del centro sinistra con Crocetta poi. “Questi sono territori che tra il 2012 e il 2014, afferma Luigi Di Maio, hanno subito uno shock per colpa di leggi scellerate che si sono fatte a Roma, la chiusura dei tribunali, lo smantellamento degli ospedali, la chiusura delle carceri, tutto questo ha eliminato un’economia del territorio senza sostituirla con un’altra”. Continua di Maio: “La verità è che a Roma si facevano leggi per continuare a finanziare sprechi e spese inutili e si facevano tagli agli enti locali di tutto il territorio nazionale tra cui comuni come questi in cui 10.000 o 20.000 euro appostati al bilancio fanno la differenza”. “In questi anni, sottolinea il vicepresidente della camera, siamo gli unici che ci siamo tagliati gli stipendi addirittura per finanziare una strada, siamo gli unici che abbiamo fatto partire col taglio degli stipendi le nuove imprese, abbiamo risolto i problemi della Sicilia tagliandoci gli stipendi? No! Però avremo un po’ di credibilità rispetto a tutti gli altri che gli stipendi se li tenevano e ce le facevano crollare le strade e ci chiudevano ospedali e tribunali”. “E’ su questa credibilità che noi vogliamo fondare, dice Di Maio, non una promessa, ma un rapporto con le persone che è quello di dire: abbiamo un programma, tutti gli altri vi hanno già governato, quindi in ogni caso chiunque si voti delle altre forze politiche ti ritrovi quelli di prima, quelli che questo disastro lo hanno creato”.




Regionali Sicilia: la sfida è tra Cancellieri e Musumeci

A 60 giorni dal voto in Sicilia, sembra oggi una sfida a due, tra Giancarlo Cancelleri e Nello Musumeci, quella per la conquista di Palazzo d’Orleans. La partita elettorale appare particolarmente complessa per il Centro Sinistra su cui pesa, in modo rilevante, l’eredità del Governo uscente.

È quanto emerge dalla prima indagine condotta dall’Istituto Demopolis a 2 mesi dalle Regionali del 5 novembre per l’elezione del nuovo Presidente della Regione ed il rinnovo dell’ARS.

Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento 5 Stelle, otterrebbe oggi il 35%, staccando di un punto Nello Musumeci, candidato del Centro Destra, attestato al 34%. Più distante, secondo il sondaggio Demopolis per il quotidiano “La Sicilia”, appare per il momento al 22% Fabrizio Micari, il Rettore dell’Università di Palermo, scelto quale candidato alla Presidenza della Regione dal Pd e dal Centro Sinistra, che deve di fatto iniziare la propria campagna elettorale. Al 6% si attesta Claudio Fava, designato dai partiti di Sinistra. Un complessivo 3% se lo dividono gli altri candidati.

“La partita è apertissima, l’area grigia di chi non ha ancora deciso se e per chi votare è molto vasta: quella scattata oggi – spiega il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – è una fotografia del consenso destinata a mutare in modo significativo in 2 mesi di campagna elettorale. Non va dimenticata l’altissima astensione e l’estrema mobilità del voto dei siciliani nelle ultime tornate elettorali”.

Particolarmente interessanti gli altri dati rilevati dall’Istituto Demopolis. A 2 mesi dal voto, Nello Musumeci è nettamente, con il 79%, il candidato più conosciuto dai siciliani, seguito al 60% da Claudio Fava. Giancarlo Cancelleri risulta noto al 58% degli intervistati. Bassa appare invece la notorietà di Fabrizio Micari, di cui ha sentito parlare appena un quarto dei cittadini.

L’Istituto diretto da Pietro Vento ha rilevato anche la fiducia dei siciliani nei principali competitor alla Presidenza della Regione, ponendo il quesito agli intervistati che conoscono o hanno sentito parlare di ciascun candidato. Il gradino più alto, nel podio della fiducia, lo ottiene con il 43% Giancarlo Cancelleri; il 40% afferma di fidarsi di Nello Musumeci: secondo i dati Demopolis, i due candidati, oggi in testa nei consensi, sembrano godere entrambi di vasta stima nell’elettorato. Anche Fabrizio Micari, con il 38%, gode di un’ampia fiducia tra coloro cui oggi risulta noto.

“Lo scenario – aggiunge il direttore di Demopolis Pietro Vento – appare condizionato anche da un alto tasso di astensione: il 54% dei siciliani oggi non voterebbe per il rinnovo dell’Ars e la scelta del nuovo Presidente della Regione”.

Nota informativa

L’indagine è stata condotta dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dal 3 al 5 settembre 2017 – per il quotidiano La Sicilia – su un campione regionale stratificato di 1.000 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione maggiorenne residente in Sicilia. Supervisione della rilevazione demoscopica con metodologie integrate cawi-cati-cami di Marco E. Tabacchi. Coordinamento del Barometro Politico Demopolis a cura di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Metodologia ed approfondimenti su: www.demopolis.it