Lotta all’antisemitismo: a Roma la conferenza internazionale

ROMA – La Presidenza italiana dell’OSCE ospita lunedì 29 gennaio la Conferenza internazionale di Roma sulla responsabilità degli Stati, delle istituzioni e degli individui nella lotta contro l’antisemitismo nell’area dell’OSCE. La Conferenza riunisce oltre 400 partecipanti provenienti da oltre 45 Stati partecipanti e Paesi partner dell’OSCE per la cooperazione, con 20 capi delegazioni governative e alti funzionari dell’OSCE, dell’ODIHR, della Commissione europea e delle Comunità Internazionali ebraica, cristiana e musulmana.

Il Presidente in esercizio dell’OSCE, il ministro degli Esteri italiano Angelino Alfano, aprirà la sessione plenaria insieme al segretario generale dell’OSCE Thomas Greminger, alla direttrice dell’ODIHR Ingibjörg Sólrún Gísladóttir, nonché alla presidente delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni, al presidente del Congresso ebraico mondiale,ambasciatore Ronald Lauder, al presidente del Congresso ebraico europeo Moshe Kantor, al presidente del consiglio di Yad Vashem , Rabbino Meir Israel Lau, al presidente di B’nai Brith Daniel Mariaschin ed al fondatore di Sant’Egidio Andrea Riccardi.

Il tema centrale dell’evento è la responsabilità individuale e collettiva in relazione al passato, al presente e al futuro

Successivamente, quattro panel tematici, con oltre 40 relatori, discuteranno su responsabilità dei legislatori e dei dipendenti pubblici, la religione e l’antisemitismo, il ruolo delle nuove tecnologie dell’informazione (o dei social media), nonché l’istruzione e lo sport. Questa conferenza a Roma all’inizio della presidenza italiana dell’OSCE del 2018, nel più ampio contesto delle celebrazioni della Giornata internazionale della memoria dell’Olocausto, testimonia l’impegno italiano nella lotta all’antisemitismo. L’Arco di Tito e la Menorah (la lampada a sei bracci) costituiscono gli elementi stilizzati del logo ufficiale della Conferenza di Roma sull’antisemitismo nell’area dell’OSCE.

Negli ultimi anni, le manifestazioni antisemitiche in tutta Europa e nella più ampia regione dell’OSCE sono aumentate in modo significativo, spinte dalle tensioni sociali, dall’evoluzione della situazione in Medio Oriente e dal ruolo svolto dalla propaganda diffusa attraverso Internet. La Conferenza di Roma sull’antisemitismo offre l’opportunità di condividere opinioni, esperienze e migliori pratiche, al fine di individuare approcci cooperativi nell’affrontare le questioni comuni. Serve anche come piattaforma per sviluppare ulteriormente il dialogo e la cooperazione tra governi, istituzioni e singoli, in linea con il mandato dell’OSCE, “una delle grandi sedi del multilateralismo globale, in cui non è lasciato alcun posto alla discriminazione e all’intolleranza “, come l’ha definita il Presidente in esercizio Alfano. Tenendo conto dell’importanza della lotta contro tutte le forme di razzismo e intolleranza, durante il suo mandato l’Italia si impegna a concentrarsi anche sulla discriminazione verso cristiani e musulmani. La conferenza si svolge presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Piazzale della Farnesina 1, a Roma.

Gianfranco Nitti




ANGUILLARA, BRACCIANO E TREVIGNANO, GIORNATA DELLA MEMORIA: CHE COS'È?

di Silvio Rossi

Nel ricordo di una tragedia universalmente riconosciuta, le istituzioni, a tutti i livelli, si stringono per mantenere viva la memoria, per non dimenticare, per far si che certe tragedie non si ripresentino.Dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, dal Presidente del Senato, Pietro Grasso, fino al sindaco del più piccolo paese d'Italia, tutti dovrebbero partecipare alla commemorazione, alla condivisione dell’esperienza.

Non tutte le amministrazioni sono però attente nel dare la giusta importanza all’evento, alcuni Comuni non si impegnano per ricordare ai propri concittadini da quale parte si deve sempre schierare l’autorità.

Nel Lazio Comuni come Formello, Canale Monterano, Manziana, nelle rispettive pagine dei portali istituzionali, vedono i sindaci richiamare l’impegno a non far cadere nell’oblio la tragedia. Altre amministrazioni comunali organizzano eventi, pubblicizzati sulle pagine Facebook dei vari primi cittadini, come nel caso di Alessio Pascucci a Cerveteri.

Duole invece notare che per quanto riguarda le tre cittadine che si affacciano sulle sponde del lago di Bracciano la memoria sembra merce rara. Nessuna delle amministrazioni comunali dei tre paesi, Bracciano, Anguillara e Trevignano, ha infatti scritto qualcosa in merito: né il commissario di Bracciano, Alessandra De Notaristefani Di Vastogirardi, né tantomeno i sindaci di Trevignano e Anguillara, riepsttivamente Massimo Luciani e Francesco Pizzorno.

Se però, nel caso del Comune sotto il castello Odescalchi, un commissario straordinario in genere si occupa di ordinaria amministrazione e difficilmente effettua iniziative che hanno comunque una decisa valenza politica, non si può certamente accettare il silenzio dei due sindaci lacustri.

Parlando di Anguillara, non è certo il primo anno che la giornata della memoria viene dimenticata. Lo abbiamo già sottolineato da queste pagine. Sorprende il fatto che la delega alla cultura sia affidata ad una storica come la consigliera Roghi, che conosce bene l’argomento, ma che probabilmente, a differenza di quanto potrebbe avvenire nelle lezioni universitarie o nelle conferenze, non riesce a coinvolgere i suoi colleghi di maggioranza all’interesse per l’argomento.

Deve essere veramente frustrante non poter dare prova delle proprie capacità, oltretutto in un’azione che non prevede costi per l’amministrazione. Sempre che la consigliera Roghi si batta per far celebrare queste ricorrenze e non sia caduta in una melancolica apatia come il resto dei suoi colleghi.

Scrisse Primo Levi, scrittore sopravvissuto ai lager nazisti: “Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro”. Effettivamente, non solo per via delle mancate commemorazioni, sono in pochi a scommettere sul futuro della giunta Pizzorno.




GIORNATA DELLA MEMORIA: TUTTE LE INIZIATIVE

Redazione

Sono numerosi i momenti di incontro e di riflessione dedicati alla "Giornata della memoria" celebrata, in Europa e nel mondo, il 27 gennaio di ogni anno in commemorazione delle vittime del nazismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che, a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati.

In questa occasione si concentrano diverse iniziative organizzate dalle questure per ricordare lo sterminio del popolo ebraico.

A Trieste, una corona di fiori è stata deposta davanti alla lapide che ricorda la prigionia di Giovanni Palatucci, ultimo Questore italiano di Fiume, "Giusto tra le Nazioni", "Servo di Dio" e "Medaglia d'oro al Merito Civile".

Il Cappellano provinciale della Polizia di Stato, don Paolo Rakic, ha benedetto la lapide e la corona.

A Rovigo è stato presentato il libro "KR 73456 Un internato italiano a Essen" di Beatrice Benà e Ahron Locci, rabbino capo della comunità ebraica di Padova. A seguire c'è stata la consegna delle medaglie d'onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti.

A Roma, alla Scuola superiore di Polizia, alle 20,30 di questa sera viene presentato il saggio di Mario Avagliano e Marco Palmieri "Di pura razza italiana. L'Italia «ariana» di fronte alle leggi razziali". Per la prima volta in Italia, il libro mette a fuoco la reazione di complicità, indifferenza, opportunismo, ma anche di solidarietà, degli italiani "ariani" ai provvedimenti contro gli ebrei; nel nostro Paese la persecuzione è iniziata con le "Leggi per la difesa della razza" emanate nel 1938 dal regime fascista. Per la stesura del libro l'autore si è avvalso di una ricognizione ampia e approfondita dei documenti dell'epoca provenienti da tutta Italia, quali diari, lettere, denunce, tabella di giornale e relazioni fiduciarie.

Ferrara commemora le vittime della Shoah con una serie iniziative tra cui quella di venerdi 31 gennaio in cui, alle 10,30, nella caserma "Bevilacqua" viene deposta una corona d'alloro al cippo commemorativo dedicato ai cittadini ferraresi di religione ebraica che vi furono ristretti nel febbraio del 1944, prima di essere trasferiti nel campo di concentramento di Fossoli (Modena) e, successivamente, deportati nei campi di sterminio tedeschi, dai quali solo pochi fecero ritorno.

A seguire, presso l'Aula "Melchiorre Fardella", si terrà un incontro, organizzato in collaborazione con l'Istituto di storia contemporanea di Ferrara, sul tema: "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario", con la partecipazione di esponenti della comunità ebraica, di un testimone della Shoah e di una rappresentanza di studenti degli Istituti "G. Carducci" e "Vergani Navarra".

La "Giornata della memoria" verrà ricordata a Pisa domenica 2 febbraio dove si celebrerà la figura di Angelo De Fiore, questore di Pisa dal 1955 al 1956, quale esempio di umanità e coraggio per aver salvato la moltissimi ebrei.

In suo onore, nella mattinata di domenica, verrà scoperta una lapide nell'atrio della questura e a seguire, nell'area verde "porta della Città", nei pressi dell'aeroporto di "Galileo Galilei" sarà intitolato un giardino al questore De Fiore dove sarà scoperta una scultura.

Molte le iniziative anche nelle altre città italiane, tra cui Bari, Vicenza e Potenza dove sono state consegnate medaglie d'onore a cittadini deportati e internati nei lager.




CORI – GIULIANELLO: VIAGGIO AD OŚWIĘCIM (AUSCHWITZ) ANCHE PER GLI STUDENTI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “CESARE CHIOMINTO

Redazione

Cori – Giulianello (LT) – L’Amministrazione comunale di Cori e l’Istituto Comprensivo Statale «Cesare Chiominto» hanno aderito, per il settimo anno consecutivo, all’iniziativa promossa dalla Provincia di Latina che consentirà a 14 studenti delle classi terze delle scuole medie inferiori di Cori, Giulianello e Roccamassima di recarsi ad Auschwitz in occasione della Giornata Europea della Memoria, che si celebra ogni 27 gennaio in ricordo della liberazione del campo di sterminio e per commemorare tutti i defunti e le vittime delle atrocità della guerra.

Si parte giovedì 23 gennaio, con arrivo a Vienna il giorno successivo. Dopo una breve visita della capitale austriaca la Delegazione proseguirà verso Cracovia ove pernotterà. L’arrivo ad Auschwitz è previsto per il 26 gennaio, con una visita guidata al Campo di Concentramento. Subito dopo il gruppo si recherà a Wadowice ove potrà visitare la casa natale di Papa Giovanni Paolo II, al primo piano di via Rynek 3, ed assistere alla Santa Messa dedicata alle vittime della Shoa nella Cattedrale cittadina. La giornata del 27 sarà interamente dedicata alle celebrazioni per la liberazione del Campo del Campo di Concentramento di Auschwitz. Seguirà la visita alle miniere di salgemma di Wielicka (28 gennaio). Rientro a casa previsto per il 29 gennaio.

La scolaresca sarà raggiunta nel fine settimana dagli Assessori alle Politiche Sociali e all’Ambiente del Comune di Cori invitati direttamente dal Sindaco polacco Janusz Chwierut. Continua e si consolida quindi il rapporto di amicizia e di scambio culturale tra Cori e Oświęcim. Per due volte la città lepina ha aperto le porte ai delegati del Comune di Oświęcim accompagnati da gruppi di ragazzi in difficoltà. Nel 2013 hanno visitato Cori i pittori del «Grupa na Zamku» di Oświęcim e una Delegazione di Cori guidata dal Sindaco Tommaso Conti ha poi partecipato ai festeggiamenti dell’anniversario di fondazione di Oświęcim (Auschwitz).  L’attuale Amministrazione comunale di Cori ha anche contribuito al progetto di edificazione del Tumulo della Memoria e della Riconciliazione in memoria delle vittime del genocidio nella «Città della Pace».
 




LATINA, L'ISTITUTO ALDO MANUNZIO VINCE IL CONCORSO "I GIOVANI RICORDANO LA SHOAH":

Redazione

Latina – Il Sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi ha presenziato, presso l’Istituto Comprensivo Statale “Aldo Manuzio”, alla cerimonia di consegna degli attestati degli alunni che hanno partecipato al Concorso Nazionale “I giovani ricordano la Shoah”. L’istituto di Latina Scalo è risultato vincitore Nazionale per la Scuola Secondaria di primo grado ed è stato premiato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della “Giornata della Memoria” lo scorso 29 Gennaio.

Il Concorso, indetto dal MIUR sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, prevedeva la realizzazione di un’opera pittorica dedicata alla commemorazione di questa grande tragedia dell’umanità.

L’Istituto A. Manuzio ha vinto in quanto: “L’opera grafico pittorica è efficace per la sintesi e strutturazione dei significati. Si compone di un trittico la cui tripartizione richiama i colori della bandiera della Repubblica e riporta tabella della nostra Costituzione. Chi la osserva riconosce eventi e situazioni quali le leggi razziali, la deportazione, lo sterminio. Il pubblico di giovani spettatori che si intravede sullo sfondo è solo apparentemente tale; essendo il messaggio degli autori un invito all’impegno prima che sia troppo tardi anche in riferimento al negozionismo”.

Nel suo intervento il sindaco Di Giorgi ha descritto anche i tratti umani  e le emozioni provate nel corso della sua recente visita ai campi di Auschwitz e Birkenau, in occasione della “Giornata della memoria” accompagnando altri studenti di Latina cui il Comune ha dato la possibilità di effettuare questo viaggio così particolare. “Mia hanno toccato particolarmente le parole dell’ambasciatore israeliano che ha detto “Mai più, mai più”- ha raccontato il sindaco agli studenti – Credo sia importante tenere viva la memoria affinché gli orrori del passato non si ripetano. Sono orgoglioso che una scuola di latina abbia vinto un premio così importante”. Il sindaco ha regalato alla scuola la medaglia celebrativa dell’80° compleanno della città.