Anguillara Sabazia, Giovanni Chiriatti: “Non ci siamo proprio!”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell”ex vice sindaco di Anguillara Sabazia Giovanni Chiriatti. Una disamina sull’attuale compagine politica che governa la città sabatina vista dall’ex consigliere, poi assessore e vice sindaco, tra l’altro, il candidato più votato di quella rappresentanza che doveva essere il Movimento Cinque Stelle di Anguillara Sabazia.

Ecco la nota di Giovanni Chiriatti

“Non ci siamo proprio!
Questa amministrazione insiste nel non capire che non può operare con presunzione, arroganza e supponenza quando dovrebbe impegnarsi nella ricerca del percorso giusto per entrare in sintonia con la cittadinanza. Sembra aver perso contatto con la realtà e non riesce a comprendere che la grande maggioranza dei cittadini di Anguillara è ormai stanca e delusa dalle tante promesse disattese.

Ognuno di loro continua a guardare il dito e non la luna e sebbene sia vero che i vecchi partiti ma anche gli ultimi arrivati cavalcano l’onda del malcontento è altresì innegabile che l’intolleranza e il nervosismo scaturiscono dal basso e la stragrande maggioranza di cittadini è insoddisfatta e disarmata davanti a questa gestione approssimativa e pasticciata della cosa pubblica, dai risultati disastrosi e fallimentari registrati in questi tre anni ma soprattutto dall’arroganza delle risposte fornite.

Ai consiglieri di maggioranza vorrei quindi chiedere di risvegliare il loro spirito critico, quello che sembrava esistere prima dell’ascesa al “palazzo baronale”, invitandoli ad esaminare le motivazioni reali dell’insofferenza dei loro “vicini di casa”.

La cosa più grave che potessero fare (tralasciando le voci poco edificanti su vicende private che poco hanno a che fare con l’essere rappresentanti di un paese, sulle vicende giudiziarie e l’atteggiamento dispotico verso la cittadinanza) è stata quella di disattendere le promesse relative alla trasparenza e alla partecipazione. Se invece di organizzare assemblee postume alle loro sciagurate decisioni avessero dato vita ad una pianificazione con i famosi tavoli di lavoro, probabilmente non saremmo a questo punto e non sarebbero state prese decisioni inopportune come quella del divieto di balneazione, del senso unico o dell’installazione coatta dei giochi sull’arenile.

Sentir affermare nel consiglio comunale dal loro capogruppo …di non aver voluto ascoltare i cittadini perché avrebbero scelto di non usare i fondi a disposizione del comune per opere di assoluta priorità ma solo per opere secondarie… è contraddire se stessi e i propri ideali alimentando l’insofferenza e la delusione della gente.

Il clamoroso voltafaccia sulla questione ambiente e territoriale ha da subito compromesso il consenso ricevuto alle ultime elezioni. Sono passati dalla “Revoca del Piano Regolatore Senza Se e Senza Ma!” all’approvazione di una ulteriore variante per poi arrivare con un secondo atto all’adozione di Piani Integrati che avranno la conseguenza disastrosa di aumentare le aree edificate del paese senza il necessario studio della pianificazione dei servizi necessari.

Le persone ormai si domandano che fine hanno fatto i loro discorsi sulla tutela dell’ambiente e sugli interventi di ripristino dell’esistente e dello stop al cemento. Non capiscono come si possa svendere il territorio senza pensare che nuove unità abitative non faranno altro che aggravare ulteriormente la già esistente carenza di infrastrutture e la mancanza di servizi.

Chiedo quindi ai consiglieri di maggioranza di riflettere ogni volta che gli verrà richiesto di alzare la mano nei consigli comunali, di non lasciarsi intrappolare e trasportare dal semplice senso di appartenenza che gioca solo a favore di qualcuno, ma di farlo convinti di quello che si sta deliberando e delle conseguenze che ne derivano.

Infine invito tutti ad una riflessione su quanto è accaduto nell’incontro avvenuto il 6 dicembre u.s. presso l’ex consorzio agrario, sia sugli atteggiamenti intimidatori tenuti da un consigliere che per sua natura è avvezzo all’arte dell’insulto e alle minacce ma soprattutto per la reazione/aggressione deprecabile e indegna, a seduta ultimata, di una consigliera comunale verso una cittadina, atteggiamento che denota chiaramente l’inadeguatezza del ruolo che si ricopre, l’insofferenza e la tensione che si mostra verso il paese e un nervosismo alimentato dall’aumento della distanza culturale ed ideologica tra la società civile e le istituzioni.

Mi permetto di esprimere la mia personale solidarietà a Nadia, una persona che si batte da sempre per l’acqua pubblica che a differenza di molte, che si nascondono dietro “l’essere donna” quando ricevono una contestazione politica, è sempre stata coerente e presente in prima linea per il bene comune.

Il cittadino
Giovanni Chiriatti #chedelusione”




Anguillara, governo pentastellato: Chiriatti commenta i primi 100 giorni degli ex compagni di squadra

 

di Simonetta D'Onofrio

ANGUILLARA (RM) – Giovanni Chiriatti ex assessore e Vice Sindaco di Anguillara dopo aver visto concludere la sua esperienza amministrativa ad appena un mese dalla nomina, assieme all’assessore Franca De Santis e al “dimissionario” Franco Bernardini ha deciso di affrontare alcuni concetti presentati durante l'ultima campagna elettorale.

 

“La gente si aspettava un cambiamento netto da un’amministrazione che ha alzato l’asticella delle promesse. – racconta Chiriatti – In 100 giorni di amministrazione si è assistito ad un prolungamento della campagna elettorale. Si sono alzati i toni delle polemiche e si è perso di vista il mandato elettorale che i cittadini hanno concesso alle ultime elezioni. Il primo segnale doveva essere quello di dimostrare una discontinuità col passato e questo poteva essere fatto rispettando il patto etico che era stato firmato prima delle elezioni.

 

Io non contesto il fatto che ancora non sono stati risolti alcuni problemi come quelli delle buche o della piscina comunale, so benissimo che per queste cose ci vuole tempo e programmazione, ma mi domando – prosegue l’ex vicesindaco – dove sono finiti i buoni propositi sul risparmio che ci avevano portato a decidere di nominare un assessore in meno, cosa è accaduto dopo la vittoria delle elezioni, cosa o chi ha fatto cambiare idea ad un gruppo che inneggiava alla trasparenza e al merito e ad oggi sta facendo esattamente il contrario? Che fine hanno fatto le promesse di decurtarsi lo stipendio? Per il bene del Movimento 5 Stelle credo sia arrivato il momento che ognuno faccia la propria parte per riprendere il cammino iniziato anni fa che ci dovrà portare alla rinascita del nostro comune attraverso una vera trasparenza, una partecipazione reale e non postuma alle decisioni dell’amministrazione e soprattutto una solidarietà che prediliga i più deboli e i più indifesi e che non si nasconda dietro la mancanza di fondi.


Come privato cittadino inizierò a lavorare ad una serie di idee che sottoporrò all’attenzione sia della maggioranza che dell’opposizione. Credo che la coerenza non sia solo un’idea astratta in politica. Ed è per questo che ho provveduto a donare al Centro Anziani di Ponton dell’Elce il 25% della somma di 723,71 ricevuta come stipendio per l’unico mese di lavoro che mi è stato permesso di svolgere in Comune. Avrei preferito che dal Comune avessero individuato un obiettivo comune dove destinare i versamenti di parte degli stipendi degli assessori e dei gettoni di presenza dei consiglieri di maggioranza ma non mi è sembrato il caso di aspettare oltre.  Mi rendo conto che 181 euro non sono molti ma la cifra sarebbe stata decisamente più consistente se tutti avessero fatto la propria parte considerando che sono passati quattro mesi e soprattutto che gli attuali componenti della giunta percepiscono mensilmente il doppio del mio unico rimborso.

Presenterò due proposte – conclude Chiriatti – che credo rappresentino due cardini della politica del Movimento e quindi spero vengano adottate dalla maggioranza e discusse nel prossimo Consiglio Comunale: • «Question time del cittadino», uno strumento volto a favorire la partecipazione attiva dei Cittadini alla vita politica ed amministrativa del proprio territorio. • «Reddito di dignità», chiederò che con i soldi incassati dai condoni edilizi venga istituito un fondo specifico per il Reddito di Cittadinanza che dia sostegno ai cittadini di Anguillara, giovani e meno giovani, in cerca di occupazione”.

Dalle dichiarazioni di Chiriatti, apprendiamo che la designazione di soli quattro nomi come assessori durante la campagna elettorale non era dovuta al fatto che il quinto nome non era ancora deciso (o come si vocifera non sarebbe stato conveniente annunciarlo). Era una precisa scelta per permettere un risparmio maggiore alle casse comunali, assieme alla decurtazione dei compensi. Ma se così era stato deciso prima delle elezioni, probabilmente c’è stato un ripensamento, che ha “costretto” gli amministratori a riempire l’organico, tra l’altro con assessori tutti a stipendio pieno, non essendoci lavoratori dipendenti come nella passata giunta Pizzorno, con un aumento dei costi, in barba alle linee guida del movimento, e alle promesse della vigilia. Non è certo quella di Anguillara l’unica amministrazione che, una volta conquistata la poltrona di comando, non rispetta le buone intenzioni che ne hanno favorito la vittoria. Probabilmente, troppo spesso i comportamenti prima e dopo l’urna sono cambiati. Ma se oggi si ripetono, amplificandoli, i vizi del passato, ci si può chiedere, quali sono le novità? L’amministrazione modello dov’è? Forse non si sbagliava Seneca, molto attivo nella vita politica, quando disse in un discorso pubblico:  "È turpe dire una cosa e pensarne un’altra, ma più turpe ancora lo scrivere una cosa mentre l’animo te ne detta un’altra".

 




Anguillara, guerre stellari: si infiamma la polemica

 

di Ivan Galea

ANGUILLARA (RM) – Botta e risposta ad Anguillara tra l'ex assessore Franca De Santis e l'amministrazione pentastellata guidata dal sindaco Sabrina Anselmo. La De Santis, alla quale è stata ritirata la delega assessorile alla Cultura, ha rilasciato un'intervista al nostro quotidiano dove, rispondendo alle domande della giornalista Simonetta D'Onofrio, ha raccontato quella che è stata la sua disavventura a 5 stelle, entrando nel merito delle motivazioni che avrebbero spinto la prima cittadina a prendere la decisione di ritirargli la fiducia. L'ex assessore alla Cultura di Anguillara, secondo la versione dei fatti riportata dagli amministratori, si sarebbe macchiata della grave colpa di essersi presa 20 giorni di vacanza, dopo aver acquisito la delega assessorile nel consiglio comunale del 5 Luglio 2016. La De Santis ha raccontato di essere stata convocata dal sindaco il 28 luglio dove gli veniva comunicata verbalmente la revoca a causa dell'assenza.

Le Idi di luglio
De Santis ha evidenziato il fatto che prima delle "Idi di luglio" non immaginava  quello che sarebbe poi avvenuto e che a nulla sono valse le sue richieste di spiegazioni. La musica non cambia per Giovanni Chiriatti, candidato nella squadra pentastellata alle trascorse amministrative. Il sindaco ha pensato bene di “premiarlo” nominandolo assessore al Bilancio e vicesindaco: il fortunato si è immediatamente dimesso da consigliere di maggioranza e una volta entrato in giunta è stato mandato a casa mentre si trovava in ferie. Reo, secondo lui, di aver rivolto alla prima cittadina delle forti critiche riguardo un eventuale incarico che la giunta stava pensando di conferire ad Andrea Piccioni, già assessore con l’ex sindaco Antonio Pizzigallo in una giunta di centrodestra quale rappresentante de La Destra di Storace. Piccioni verrà poi nominato assessore successivamente alla cacciata di Chiriatti. Una scelta quest’ultima che ha destato non poche polemiche e maldipancia visto che di norma i pentastellati dovrebbero essere “digiuni” da esperienze politiche precedenti proprio per incarnare i personaggi della nuova era lontana dalle vecchie logiche di potere. Insomma, secondo il racconto dell'ex assessore alla Cultura, non gli venne concessa nessuna possibilità di dialogo. "Il Sindaco di Anguillara ha chiuso l’argomento – ha detto De Santis – allontanandosi e tagliando qualsiasi possibilità di ulteriore comunicazione. Alcuni giorni dopo – ha aggiunto – mi è stato di nuovo richiesto telefonicamente da una sua incaricata di dare le dimissioni e ho nuovamente rigettato tale richiesta".

La replica dell'amministrazione comunale Non è mancata la replica da parte dell'amministrazione comunale alle parole di Franca De Santis, anche se ultimamente ad Anguillara è molto in voga il termine usato impropriamente di "rettifica". "La verità é che Franca De Santis fin dall'inizio è stata esortata a mantenere la presenza in Comune già minima dall'inizio." Hanno precisato attraverso una nota da palazzo Orsini, dove la scelta iniziale di affidare la delega alla Cultura a Franca De Santis è stata definita come "scelta erronea di un assessore". Le "scelte erronee" però sembrano essere state più di una visto che tra dimissioni e ritiro delle deleghe gli assessori in congedo sono stati tre. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum recita la locuzione latina. L'assioma filosofico cerca di attenuare una colpa, un errore, una caduta morale.    E ancora "Venia dignus est humanus error" ovvero "ogni errore umano merita perdono". Quindi oltre alla De Santis le deleghe sono state ritirate anche all'ex assessore Giovanni Chiriatti con funzione di vice sindaco. Mentre l'ex assessore Franco Bernardini si è autodimesso.


I 5 Stelle e i media
Eppure il 5 agosto gli amministratori pentastellati di Anguillara diramavano un messaggio, "opportunamente scritto in concertazione con il responsabile stampa del Movimento Nazionale" che è stato però di “ringraziamenti” per la comprensione ai due ex fortunati amici di squadra. A questo punto non si capisce bene se si tratta di scelte erronee o di comunicati erronei o di altro. Un messaggio interpretato da giornali e agenzie stampa come presunte dimissioni da parte di Chiriatti e De Santis, notizia subito smentita dai diretti interessati e poi doverosamente anche da Anselmo stessa. Ma si sa che il rapporto tra media e Cinque Stelle è sempre sul filo del rasoio, basta una frase mal interpretata che i paladini della concertazione e cambiamento mettono immediatamente in discussione la professionalità di quotidiani e giornalisti che vengono poi declassati con l’emergere delle prime democratiche critiche.  Declassati da chi però non sa riconoscere differenze tra precisazione, replica e rettifica e sembra non conoscere l'abc della semplice comunicazione. “Non dirmi il vero che mi si rizza il pelo” recita il proverbio, ma per la stampa finire dalle stelle alle stalle nell’immaginario dei governanti è una routine che conferisce un certo orgoglio e volontà di continuare a fare il proprio mestiere.

 

Fatto sta che Franca De Santis non ci sta alle dichiarazioni ufficiali che vengono dal Comune e ha ribattuto punto per punto quanto diffuso sulla nota istituzionale.

Nota comunale: "La verità é che Franca De Santis fin dall'inizio è stata esortata a mantenere la presenza in Comune già minima dall'inizio".                 
Risposta Franca De Santis: "Per rispondere al telefono o per stare fuori da una porta chiusa?"
Nota comunale: "Le brevi vacanze, richieste nel momento dell'insediamento, e che sono diventate venti giorni sui primi trenta di insediamento, attraverso una telefonata fatta in comune, insieme alle continue telefonate e messaggi che faceva agli altri assessori per delegare il suo lavoro"
Risposta Franca De Santis: "Non ho mai delegato il mio lavoro anche perché ogni assessore ha la sua professionalità e competenza non delegabile , anzi alla richiesta di trasmettere il mio progetto all’ufficio tecnico (trasmettere non vuol dire certamente delegare) mi è stato risposto testualmente (ho ancora il messaggio dell’assessore che mi ha risposto)  “ …ci è stato detto da Silvia Silvestri (anche a Franco) che questa cosa non si può fare, in quanto deve avere un ruolo il dirigente scolastico…” ho quindi chiamato direttamente il Sindaco che, come pensavo, mi ha confermato che il progetto invece poteva essere inoltrato"
Nota comunale: "Anche per altri fatti successi di cui comunque manteniamo riserbo"
Risposta Franca De Santis: "Grave è la frase generica che può gettare un’ombra di dubbio sulla mia persona e sulla mia professionalità. A che cosa si riferisce? Forse che per l’evento organizzato dalla scuola orchestra il 17 luglio la domanda è stata presentata in ritardo?  Queste sono incombenze della Pro Loco e di chi organizza l’evento non certo dell’assessore alla cultura. O forse perché al momento dell’incendio verificatosi a Martignano a metà luglio non ho partecipato allo spegnimento? Anche questo non è certamente incombenza dell’assessore alla cultura che poteva solo essere di intralcio".
Nota comunale: "L'ex assessore ha cominciato ad essere avvisato telefonicamente durante le ferie che questa situazione non andava bene"
Risposta Franca De Santis: "Il Sindaco non mi ha mai parlato di revoca anzi quando ho comunicato per telefono con il  Sindaco allarmata per il messaggio di diniego per il progetto sopra indicato il Sindaco mi ha rassicurata  dicendomi di continuare nel lavoro e così ho fatto consegnandolo all’ufficio tecnico personalmente".




Anguillara, Chiriatti: "le ragioni della mia cacciata"

 

di Simonetta D'Onofrio


ANGUILLARA (RM)
– Avrebbe dovuto essere il rappresentante delle aree periferiche: prima consigliere poi assessore e vicesindaco. Ma così non è stato. Per alcuni l'uscita di Giovanni Chiriatti – il sindaco Anselmo gli ha tolto le deleghe – dall'amministrazione pentastellata è stata letta come un "attacco alla democrazia rappresentativa", "alla comunità", a chi ha espresso la preferenza, nel quartiere di Ponton dell'Elce, per "il più votato tra i candidati del Movimento Cinque Stelle di Anguillara Sabazia". Il risultato ottenuto da Chiriatti è infatti considerato dai più determinante per la vittoria della lista e dell'elezione a sindaco di Sabrina Anselmo.

 

Il caso Chiriatti Il malcapitato, ha di fatto rinunciato, come previsto dal Tuel (Testo Unico degli Enti Locali), alla carica di consigliere per accettare quella di assessore e vicesindaco assegnategli da Anselmo per poi trovarsi con un pugno di mosche in mano: ovvero gli sono state in seguito revocate delega e carica di vicesindaco dopo un mese dall'insediamento e mentre lo stesso si trovava in vacanza. Questo, in estrema sintesi, quanto ribadito dall’ex vicesindaco Chiriatti nella riunione di domenica sera, convocata al Centro Anziani comunale di Ponton dell'Elce.

 

L'entrata di Andrea Piccioni Davanti a una nutrita rappresentanza di cittadini della frazione periferica di Anguillara, Chiriatti ha spiegato le ragioni, o meglio a suo dire, la "mancanza di ragioni" per le quali si è interrotto il rapporto di fiducia con la sindaca Anselmo. Una versione dei fatti ovviamente in contrasto con quella cordiale e pacifica diramata a mezzo stampa dall’Amministrazione a Cinque Stelle. Chiariatti ha raccontato di aver rivolto alla sindaca forti critiche per un eventuale incarico che la giunta stava pensando di conferire ad Andrea Piccioni, già assessore con l’ex sindaco Antonio Pizzigallo in una giunta di centrodestra quale rappresentante de La Destra di Storace. Lo stesso Chiriatti ha sottolineato come tale decisione andasse in contrasto con i principi fondanti della politica portata avanti dal Movimento Cinque Stelle, intaccando negativamente le aspettative e "quel legame fiduciario instaurato con i cittadini che lo avevano sostenuto nel tempo". In seguito uno dei posti in giunta è stato occupato proprio da Piccioni. Quest'ultimo in tempi non sospetti e nelle ore immediatamente successive all'insediamento dell'amministrazione aveva espresso le sue perplessità nell'accettare un incarico assessorile dati i propri impegni professionali di avvocato. 

 

La rappresentanza del voto Oltre alla vicenda personale e alla questione legata al quartiere, alcuni cittadini hanno evidenziato alcune problematiche relative la rappresentanza del voto che in tutta questa vicenda sembra essere stata messa da parte. Si è criticato anche il fatto che  appena trenta giorni dopo la nomina, ben il sessanta per cento della giunta sia cambiata: sono infatti saltati ben tre assessori.


Il comitato di quartiere 9 Aspre critiche anche verso i rappresentanti del comitato di quartiere n.9. Più volte i cittadini hanno chiesto spiegazioni su quali iniziative avessero preso in merito alla vicenda Chiriatti e se avessero incontrato la sindaca e quali fossero state eventualmente le risposte. A tali domande la presidente del comitato di quartiere Francesca Martini non ha reputato la sede idonea a fornire tali risposte. Ha infatti detto: “Non rispondiamo in questa sede”. Parole queste, che hanno lasciato di stucco alcuni dei presenti. Chiriatti ha quindi condannato la condotta del comitato di quartiere, aggiungendo di aver ricevuto anche sgradevoli attacchi da parte di qualche rappresentante dello stesso.


La lettera dei cittadini alle istituzioni
Durante l'incontro è stata anche letta una lettera congiunta di alcuni cittadini che hanno voluto  denunciare nero su bianco la vicenda accaduta ad Anguillara. La missiva sarà inviata alle alte cariche istituzionali, presidenti di Camera e Senato, alla stampa, ai gruppi politici nazionali, locali e all’Anci. Il testo è stato sottoscritto anche da diversi presenti e sarà sottoposto nei prossimi giorni anche al resto dei cittadini tramite una raccolta firme.Dall'incontro è dunque emersa una insoddisfazione diffusa in merito alle modalità e scelte prese dal sindaco riguardo il caso Chiriatti. Proprio a causa di queste vicende politiche, alcuni presenti si stanno attivando per la costituzione di un “Comitato per i Diritti di Cittadinanza”, con la finalità di coinvolgere i cittadini di Anguillara affinché la questione non rimanga circoscritta al solo quartiere di Ponton Dell'Elce.




Anguillara, stelle cadenti e astri nascenti: botta e risposta tra Comune e ex vice sindaco e assessore

Red. Politica

ANGUILLARA (RM) – Botta e risposta tra amministrazione comunale di Anguillara e l'ormai ex vice sindaco e assessore Giovanni Chiriatti che mentre si trovava in ferie ha appreso la notizia, a quanto sembra dai giornali, di essere stato rimosso dalla carica di vice sindaco e da quella di assessore.

Nel comunicato diramato dall'amministrazione comunale durante la giornata di ieri si leggevano le dichiarazioni del sindaco Anselmo: "Ringrazio Giovanni Chiriatti, Franca De Santis, Franco Bernardini per l’impegno e il supporto dato fino a oggi. Proprio per il profondo rispetto che nutrono nei confronti dei cittadini e del chiaro mandato che ci hanno affidato di rinnovare profondamente questa comunità, hanno compreso che l’onere richiesto non sarebbe stato compatibile con i loro impegni personali e professionali". Il passaggio in cui il sindaco dice "hanno compreso che l’onere richiesto non sarebbe stato compatibile con i loro impegni personali e professionali" è stato interpretato come dimissioni. Ma poi il Comune ha meglio specificato che nel caso di Chiriatti e De Santis non si è trattato di dimissioni bensì di revoca delle deleghe e del mandato di vice sindaco.

Dopo essersi trovato alla ribalta su quasi tutte le cronache dei giornali italiani, compresa l'Ansa, che parlavano di dimissioni, perchè questo lasciava intendere il comunicato del sindaco, ecco arrivare un nuovo comunicato dal comune di Anguillara al quale Giovanni Chiriatti non ha mancato di dare riscontro.

Di seguito pubblichiamo il comunicato dell'amministrazione comunale di Anguillara e la risposta di Giovanni Chiriatti.

Nota del Comune di Anguillara "Ci rammarichiamo di dover dichiarare pubblicamente la situazione riguardante gli ex assessori nei confronti dell'amministrazione e dei cittadini tutti. I giornali stanno mercificando su di un episodio grave spammando ovunque dichiarazioni fallaci di persone che hanno dimostrato la loro irresponsabilità nei confronti di un impegno preso. I fatti sono diversi da come sono stati raccontati alle testate giornalistiche locali dai due ex assessori. I fatti sono gravi e sono stati portati all'attenzione del Movimento Nazionale Cinque Stelle con il quale ci siamo confrontati per poter prendere la decisione migliore e che non avrebbe arrestato i lavori intrapresi dall'insediamento.La verità é che Franca De Santis fin dall'inizio è stata esortata a mantenere la presenza in Comune già minima dall'inizio. Le brevi vacanze, richieste nel momento dell'insediamento, e che sono diventate venti giorni sui primi trenta di insediamento, attraverso una telefonata fatta in comune, insieme alle continue telefonate e messaggi che faceva agli altri assessori per delegare il suo lavoro, hanno fatto riunire il consiglio di maggioranza per decidere cosa fare di questa situazione grave che si stava delineando, anche per altri fatti successi di cui comunque manteniamo riserbo: la scelta erronea di un assessore. L'ex assessore ha cominciato ad essere avvisato telefonicamente durante le ferie che questa situazione non andava bene ed al suo ritorno ha incontrato il capogruppo che gli ha riportato la decisione del consiglio di maggioranza di revocarla, decisione discussa in fase di colloquio per oltre un'ora. L'ex assessore non ha assolutamente compreso la gravità della situazione tendendo solo a minimizzare. Chiediamo quindi la rettifica sulla sorpresa della revoca e chiediamo anche la rettifica sull'invenzione delle dimissioni che é stata creata di sana pianta dai giornali e non dal comunicato originale dell'amministrazione che era stato opportunamente scritto in concertazione con il responsabile stampa del Movimento Nazionale.Per quanto riguarda l'ex Vice Sindaco Giovanni Chiriatti, con immenso dispiacere dobbiamo dire che non ha adempiuto alla carica per la quale era stato scelto. Da tempo, circa venti giorni, lamentava di non poter ottemperare al mandato perché contrastava con le richieste del lavoro e della famiglia e ha dato verbalmente le sue dimissioni al consiglio di maggioranza ed al Sindaco lasciando l'amministrazione ed il Sindaco stesso in un momentaneo stato di crisi che é stata gestita dai consiglieri cercando di mediare tra il Sindaco ed il Vice Sindaco.
A causa della mancanza del Vice Sindaco sia nel Palazzo Baronale che negli incontri con la cittadinanza la situazione era oramai giunta a livelli talmente elevati che ad un certo punto abbiamo dovuto chiamare un consiglio di maggioranza urgente per fare il punto della situazione. Durante la riunione con il gruppo di maggioranza il Vice Sindaco Chiriatti ha ribadito il fatto che non poteva più mantenere il suo impegno che effettivamente aveva sottovalutato. A questo punto l'amministrazione ha dovuto rapidamente mettere l'attenzione su soluzioni alternative e definitive per il bene della cittadinanza e del lavoro che doveva per forza continuare per l'impegno preso con tutti i cittadini che hanno votato un cambiamento e non delle cariche. Si e' cercato di trovare una soluzione insieme con mediazioni e colloqui amichevoli, sopratutto per rispettare i cittadini che hanno creduto nella sua persona ed e' stato esortato a dare il massimo impegno come aveva promesso in campagna elettorale. Dopo incontri avvenuti con tutto il consiglio ha deciso di rimanere nell'amministrazione ma dichiarando che comunque il tempo che poteva dare era minimo perché lavoro e famiglia venivano prima di tutto, cosa che gli fa onore ma che ha creato un buco nella gestione del ruolo che ha voluto ad ogni costo togliendolo ad un altro candidato che avrebbe dato la sua più totale presenza. L'impegno che aveva preso con i cittadini e il gruppo e' venuto meno e, sopratutto, la fiducia del Sindaco che aveva riposto in lui le migliori aspettative e per questo motivo e' stato rimosso. Si rettifica il fatto che il Vice Sindaco non era a conoscenza del fatto che sarebbe stato sostituito, ma si sottolinea che secondo lui dovevamo aspettare che tornasse dalle vacanze lasciandoci così senza giunta e possibilità di portare avanti il programma. Abbiamo un impegno da portare avanti, il bene della città, non si può più aspettare, tutti i consiglieri e il Sindaco in primis sono consapevoli della mole di lavoro ed hanno preso un impegno con i cittadini che stanno portando avanti al massimo. Si precisa che nel comunicato stampa, per dare la massima trasparenza, nella lista degli assessori compare il nome del consigliere che si dimetterà facendo la surroga al primo dei non eletti della lista movimento cinque stelle seguendo l'iter previsto da regolamento comunale per la nomina ad assessore"

Nota di Giovanni Chiriatti ex vice sindaco ed ex assessore di Anguillara "Ho letto come molti di voi il comunicato dell'amministrazione e ho il dovere, mio malgrado, di rispondere. Nel comunicato in questione si parla di ferie prese da irresponsabili e di dimissioni verbali; si insinua inoltre che il sottoscritto non si dichiarava disponibile ad impegnarsi per portare avanti il proprio mandato. Ebbene queste ferie erano state comunicate e concordate da tempo. Purtroppo capisco che chi non ha mai lavorato, alzandosi alle 6 per prendere il treno e tornando a casa non prima delle 19, non può capire l'esigenza di un periodo di riposo, necessario anche dopo numerosi accadimenti personali avvenuti negli ultimi mesi, ma non giustifico la mancanza di solidarietà e la spocchiosità di chi si permette di additarmi come irresponsabile. Io credo nel movimento cinque stelle, quello vero però, fatto di persone che collaborano, fatto di unione, trasparenza e verità e proprio per questo avrei voluto parlare prima con la direzione nazionale invece di scrivere comunicati su Facebook, come infatti non sono solito fare ma, come ho scritto precedentemente, tantissime persone mi hanno chiamato chiedendomi di rispondere. Volevo inoltre aggiornarvi sul fatto che anche oggi ho provato a parlare con il sindaco ma i miei tentativi sono risultati vani. Inoltre la cosa che è giusto precisare è che ancora non ho ricevuto nessun documento ufficiale dall'amministrazione e sono sorpreso nel leggere che ieri si è svolta una seduta di giunta ma, evidentemente, la prassi è questa. Penso di essere una persona seria e ho sempre cercato di essere trasparente e quasi la totalità delle persone me lo riconosce. Qualcuno in questi giorni mi ha dato dell'ingenuo proprio perché cerco di dire le cose come stanno e perché mi fido dell'essere umano. Adesso mi sembra giusto che sappiate una piccola parte di burocrazia che si rende necessaria per spiegare come sono andate effettivamente le cose. Tutti coloro che fanno parte di un ente locale sanno che è regolato dal TUEL (il testo unico degli enti locali). In questo documento e precisamente nell'articolo 79 (vado a memoria perché sono ancora in ferie) si parla di come assessori e vice sindaco vengono ricompensati e come si devono regolare con il loro datore di lavoro. Per i dipendenti pubblici, come lo sono io, c'è la possibilità di chiedere l'aspettativa a costo zero per il datore di lavoro. 1) Chi prende l'aspettativa riceve per intero lo stipendio previsto dal TUEL (per il vicesindaco intorno alle 1.700 lorde), perde i contributi e gli accessori del lavoro, pur mantenendo il posto. 2) Se invece non ci si mette in aspettativa il comune versa come retribuzione la metà del compenso, l'assessore (o vice sindaco) ha a disposizione 24 ore mensili retribuite più altre 24 non retribuite. Inoltre, in caso di giunta, il lavoratore può usufruire di un permesso orario della durata della giunta più un tempo per raggiungere il comune dalla sede di lavoro. Ho fatto presente questa situazione. Ho detto che non avevo intenzione di chiedere l'aspettativa per non gravare troppo sul bilancio familiare. E che avrei garantito tre giorni a settimana usando permessi personali oltre alle 24+24 previsti da Tuel. Nei primi giorni di amministrazione ho visto in difficoltà il Sindaco e mi sono reso conto tre giorni potevano non essere sufficienti per assisterla e ne ho parlato con lei. Questa cosa è stata poi successivamente discussa in un apposita riunione interna il giorno Giovedì 28 luglio. Dalla riunione sembravano tutti concordi nell'andare avanti così e se si fosse reso necessario, eventualmente, avrei lasciato la funzione di vice sindaco mantenendo quella di assessore. A chi non ha mai avuto una busta paga ritrovarsi un compenso fisso mensile farà sicuramente molto piacere ma per uno che lavora da 30 anni vedersi dimezzare lo stipendio non è affatto piacevole. Sono partito e durante le ferie ho avuto una lunga discussione telefonica con il sindaco dopo 4 giorni. Poi tramite messaggi mi si chiedeva di confermare la disponibilità di tre giorni a settimana più un fine settimana ogni due per sostituire il sindaco. DISPONIBILITÀ CHE HO GARANTITO. Poi dai giornali, nella giornata di ieri, 2 giorni dopo la discussione, ho appreso che mi ero dimesso. Tutta questa storia mi amareggia molto e sono dispiaciuto per chi mi ha dato fiducia perché ci sentiamo defraudati e presi in giro. Quando tornerò dalle vacanze pubblicherò i giorni della mia presenza in comune e delle attività da me svolte per smentire chi, con tanta leggerezza e cattiveria, insinua che non ero mai presente. Inoltre è mia intenzione incontrare quanti vorranno delle spiegazioni ulteriori e mi riferisco a tutte quelle persone che mi hanno appoggiato o semplicemente che vorranno sentire quello che ho da dire. Ho detto quello che avevo da dire in questo momento di profonda tristezza personale."




ANGUILLARA: VINCE IL "NO" ALLE CAVE DI BASALTO

di Ivan Galea

Anguillara (RM) – Anguillara dice no alle cave di basalto. Il responso di 394 no, 40 si e 5 schede bianche non lascia ombra di dubbio sulla volontà dei residenti.  Il risultato è arrivato dalla consultazione avvenuta lo scorso fine settimana al quartiere nove, che comprende le zone di Ponton dell'Elce e Colle Sabazio, dove i residenti sono stati chiamati dal Gruppo Promotore del Comitato di Quartiere 9 di Anguillara a eleggere il direttivo di quartiere e ad esprimersi in merito alla "consultazione popolare" sollecitata dalla precedente amministrazione comunale relativamente alla proposta fatta dalle società estrattrici agli ex amministratori sabatini. 

"L'augurio è che questo risultato prevedibile ed ostacolato dalla precedente Disamministrazione non sia paragonabile ad una vittoria di Pirro". Questo il primo commento a caldo al risultato della petizione da parte di Sergio Manciuria, ex consigliere di opposizione durante la consiliatura Pizzorno, che durante gli anni si è sempre opposto all’apertura di nuove cave ad Anguillara mantenendo sempre alta l’attenzione dell’opinione pubblica su questo problema, anche interpellando l’Autorità giudiziaria, tanto da essere considerato ormai la “memoria storica” della questione.  "Mentre io e pochi residenti ci siamo battuti al Tar – prosegue Manciuria – e nella consiliatura scorsa, i titolari delle nuove cave a ridosso "Paolucci" hanno sbancato h24 grazie ad una convenzione capestro e alla dilazione dei tempi per la sentenza di merito, operata sistematicamente dalla ex giunta matrice PD."

L'appello al sindaco Manciuria lancia poi un appello al neo sindaco pentastellato Sabrina Anselmo: "L'auspicio è che ora la Sindaca Anselmo – aggiunge Manciuria – inverta la rotta e tenga presente la volontà dei cittadini del quartiere nove anche sospendendo immediatamente l'attività e verifichi subito cosa sta succedendo per l'area ex Pennacchi a ridosso di Colle Sabazio dove la cava che è tuttora a cielo aperto e dove è scaduta dal 2011 la polizza per il ripristino ambientale. Chiederò – conclude Manciuria – un incontro in tal senso anche perché non si compra con quattro spiccioli la salute e il disagio recato a chi abita in quell'area".

L'amministrazione comunale
: Giovanni Chiriatti, delegato alle aree periferiche del Comune di Anguillara in merito al referendum indetto dal quartiere 9 che chiedeva ai cittadini se far ritirare il ricorso al Tar promosso dal Comune e accettare  l'offerta economica delle società che gestiscono le cave di basalto ha dichiarato che l'amministrazione comunale rispetterà la volontà dei cittadini e che resta in attesa di conoscere il risultato ufficiale della consultazione popolare.