MOLISE: SUCCESSO PER LA VENTESIMA EDIZIONE DI "CAMMINA MOLISE"

di Silvio Rossi

Molise – Con lo stesso entusiasmo della prima edizione, ma con un’organizzazione collaudata si è svolta dal 6 al 10 agosto la ventesima edizione di “Cammina, Molise!”, la marcia che l’associazione La Terra compie ogni estate, per far conoscere la propria regione a una velocità consona ad apprezzare i luoghi che si percorrono. 

L’edizione 2014 ha visto il numero record di 280 partecipanti che, scarpe da trekking e tanta volontà, hanno attraversato alcuni dei paesi più caratteristici dell’alto Molise, per raggiungere nell’ultima tappa Duronia, cittadina di origine degli organizzatori, con in testa l’architetto Giovanni Germano, vero padre dell’evento che ogni anno riesce a coinvolgere non solo i partecipanti, ma anche le associazioni e i cittadini delle mete che vengono raggiunte. Nella serata conclusiva Germano ha comunicato ai presenti una notizia che ha riempito di orgoglio i partecipanti. Il Presidente della Repubblica ha conferito una medaglia di rappresentanza per l’alto valore culturale. 

All’ingresso del paese i marciatori sono stati accolti dalla locale Pro Loco, dal vicepresidente della Regione, Michele Petraroia, che ha accompagnato la comitiva in una piccola escursione sulla montagna del paese, felice di poter condividere i sentieri con i partecipanti, e dal consigliere regionale Domenico Di Nunzio, delegato al turismo, che ha lodato l’iniziativa, capace di far conoscere la regione fuori dai propri confini.

Abbiamo chiesto a Giovanni Germano di raccontarci le sue impressioni:

D. Venti anni di Cammina Molise. Avresti creduto alla prima edizione di arrivare fin qui? 

R. No, assolutamente! È una scommessa anno per anno.

D. Nella prima edizione ogni tappa era di 40 km. Era, però, molto dura e non consentiva a molte persone di poter partecipare. Ora mediamente quanti chilometri si percorrono in un giorno?

R. Una quindicina in media. E non solo per la fatica, sono cambiate anche le motivazioni in questi anni. Le prime volte era più un’imposizione e una dimostrazione, che certe cose si possono fare. Il fatto che camminando, e parecchio, alcune bellezze si possono riscoprire. Volevamo proprio imporlo, Dire: guardateci, camminando si possono apprezzare le bellezze del posto.

D. Lo scorso anno, così come avete scritto voi dell’associazione La Terra, ci sono stati alcuni scricchiolii. Siete riusciti a sistemare? A occhio sembra che i partecipanti siano soddisfatti.

R. Lo scricchiolio forse c’è sempre stato, è sempre stato scricchioleggiante. Quando si fa una cosa del genere, si deve sempre creare un progetto. Se il progetto a questi livelli non viene però sostenuto dalle entità politiche, economiche, sociali dalla Regione, è come andare a sbattere di continuo contro i muri di gomma.

D. Proprio sulle istituzioni, quest’anno però avete avuto un grande riconoscimento, con la medaglia della Presidenza della Repubblica.

R. Certo, è importante. Spero serva da monito alle istituzioni locali. Anche da loro sta arrivando una certa attenzione, negli ultimi due anni. Sono iniziate anche delle serie collaborazioni con l’Università, Dipartimento del Turismo di Termoli, con cui stiamo collaborando.

D. Su questo fronte, si sente parlare negli ultimi tempi di sentieristica, di realizzare percorsi adeguatamente segnalati. Può essere servito per questo Cammina Molise?

R. Lo spero, è importante una legge sulla sentieristica. Prima di iniziare il cammino nostro, durante i mesi di preparazione, andiamo a pulire noi i sentieri, oltre che a individuarli. Quindi è chiaro che c’è bisogno oggi di un’organizzazione diversa, come è urgente una legge di tutela dei tratturi, e del paesaggio. 

D. Obiettivi futuri. Il prossimo anno c’è l’expo, e voi parteciperete, e fra cinque anni si spera si arrivi al giubileo di Cammina Molise. Come vi state preparando?

R. Io spero nelle nuove forze, perché ovviamente gli anni iniziano a pesare, chiaramente uno finché ha la forza, le cose le fa, però stasera vedo che partecipano parecchi giovani.

D. Anche tuo figlio, Elio Germano, ha partecipato alla marcia con entusiasmo.

R. Ma lui viene sempre, da quando aveva quattordici anni, ogni anno è sempre venuto, almeno per una giornata quando non poteva seguire tutto. Quest’anno invece se l’è fatta tutta.

 

Nella prima edizione furono trenta i partecipanti, l’intenzione dei pionieri di questa manifestazione era ripercorrere a ritroso la strada che i loro padri fecero per emigrare. In quell’occasione la marcia partì da Roma (o meglio, una staffetta da Roma portò il testimone fino ad Alatri, dove iniziò la vera scarpinata) fino a Duronia, paese natale degli organizzatori, che è stata spesso sede di arrivo di una tappa della manifestazione. I partecipanti furono una trentina, pazzi come si sono autodefiniti, e la prima tappa vide molti che si persero nelle strade per arrivare a Sora. Tre anni dopo il numero dei partecipanti era già oltre 170.

Il prossimo anno Cammina Molise sarà legato all’expo milanese, con l’assessorato ai Molisani nel Mondo che cercherà di stabilire contatti propedeutici per coinvolgere in particolare gli oriundi molisani, che nel mondo sono circa 900.000, a riscoprire attraverso questa singolare forma di attraversamento del territorio, una regione che ha peculiarità particolari, che ben interloquiscono col tema agroalimentare della manifestazione meneghina.

Sul ritorno che certe iniziative hanno per il turismo molisano, è stato chiaro il consigliere delegato al turismo, Domenico Di Nunzio:

D. Come regione state supportando Cammina Molise, con la presenza del vicepresidente Petraroia e la sua. Quanto sono importanti iniziative come queste?

R. Sicuramente sono quelle iniziative che servono a promuovere il territorio, in particolare i piccoli centri, le piccole comunità e le zone interne, le produzioni tipiche del posto, e soprattutto per dimostrare anche al mondo esterno qual è la capacità del Molise di accogliere le persone.

D. In Molise però, a volte, c’è un campanilismo esagerato, per cui piccolissimi comuni si fanno la guerra l’uno contro l’altro invece di collaborare a progetti comuni. Iniziative come questa possono far superare questa mentalità?

R. Sicuramente il campanilismo ha rappresentato un momento di mancato sviluppo, oggi c’è la necessità di ragionare in termini di valli, di comunità aggregata, e quindi le piccole comunità devono cercare di aggregarsi tra loro, per far si che il territorio nella sua interezza possa essere valorizzato a pieno.

D. Quando si vedono tutte queste persone camminare insieme, quanto c’è voglia di mettersi le scarpe ai piedi e condividere almeno una parte del percorso insieme?

R. Credo che questo sia il messaggio che, non solo come politici, dobbiamo recepire. Offrire soluzioni adeguate per far sì che il nostro territorio possa essere apprezzato per quello che è. Noi abbiamo un patrimonio artistico, culturale, ma soprattutto di grandi vie particolari, i tratturi, che sono le nostre autostrade verdi che hanno rappresentato nella storia grandi migrazioni.

D. Infatti, con l’architetto Germano stavamo parlando prima di rilanciare la sentieristica. Con i tratturi e i sentieri che erano di passaggio tra un tratturo e l’altro c’è un patrimonio da valorizzare. Bisognerebbe realizzare vie verdi, ben segnalate, con adeguate mappe, seguendo magari l’esempio del Trentino.

R. Certo, però il Trentino è partito quarant’anni fa.  Noi ci stiamo provando e dobbiamo provarci, perché ritengo che l’unica risorsa, la grande risorsa del Molise sia proprio l’ambiente, il territorio, i tratturi, e i suoi prodotti tipici. L’enogastronomia può rappresentare un valore aggiunto in termini di economia per la nostra agricoltura, che è un’agricoltura povera, ma certamente molto molto ricca di biodiversità, quindi da questo punto di vista noi siamo in grado di poter offrire anche al viandante formaggi, tartufi, vini, che fanno parte di una civiltà contadina di piatti poveri ma gustosi e che oggi stanno tornando di moda come ricette tipiche.

Per chi volesse avere maggiori informazioni su Cammina Molise, o fosse interessato a partecipare alla prossima edizione nell’estate del 2015, può visitare il sito dell’associazione La Terra, dove c’è anche la storia di tutte le edizioni precedenti, al sito www.laterra.org